Codice genetico e sintesi delle proteine I geni e le proteine: il codice Il DNA contiene le istruzioni per la costruzione delle componenti cellulari ma… qual è il linguaggio con le quali sono scritte? Serie di ipotesi: Archibald Garrod (1908) medico inglese ipotizzò che alcune malattie umane dovute all’incapacità di svolgere processi chimici fossero ereditarie e coinvolgessero gli enzimi George W. Beadle (1941) genetista americano ipotizzò che i diversi colori degli occhi nei mutanti di Drosophila fossero dovuti alla variazione di un solo enzima A metà del secolo cominciava ad essere chiara l’idea che le attività della cellula dipendessero tutte da enzimi. Un gene un enzima Ceppi esposti a raggi x: mutanti Beadle e Tatum (1941), grazie all’esperimento sulla muffa del pane (Neurospora crassa), conclusero che ad un gene corrisponde un enzima (Nobel 1958) Quale fase o mediatore (enzima?) del processo di biosintesi della prolina era inattivo? senza aa aggiunti con tutti gli aa aggiunti 3 I geni e le proteine La comprensione di ciò che un gene può esprimere es essere si ampliò nel tempo: I geni e le proteine: l’anemia falciforme le implicazioni del lavoro di Beadle e Tatum Per dimostrare la correlazione tra mutazione genica e variazione nella struttura proteica Pauling (1949) utilizzò l’elettroforesi. Prelievo di emoglobina da individui normali omozigoti Prelievo di emoglobina da individui omozigoti recessivi Prelievo di emoglobina da individui normali eterozigoti per l’allele dell’emoglobina In un campo elettrico anche piccole differenze nella carica fanno correre le proteine a velocità diverse. La molecola del DNA è il codice che contiene le istruzioni per tutte le funzioni cellulari. Le istruzioni sono eseguite dalle proteine. Come era possibile passare dal Dna alle proteine? Il codice genetico doveva essere tradotto. La struttura dell’RNA: simile a quella del DNA! L’RNA è formato da nucleotidi costituiti da uno zucchero (ribosio), una base azotata e un gruppo fosfato. Le basi azotate sono: guanina; adenina; citosina; uracile. DNA ed RNA a confronto La struttura dell’RNA Le differenze rispetto al DNA: La struttura dell’RNA L’RNA differisce per questi elementi: Le prove sul ruolo dell’RNA: porta informazioni sulla struttura proteica L’RNA ha un ruolo nella traduzione da DNA a proteine I primi indizi: 1. cellule molto ricche di RNA sintetizzano molte proteine; 2. l’RNA degli eucarioti si trova nel citosol dove avviene la sintesi proteica; 3. quando una cellula batterica viene infettata da un virus a DNA, viene prodotto RNA; 4. esistono virus solo ad RNA e proteine. La trascrizione 30/07/12 Le fasi della trascrizione • L’RNA messaggero veicola l’informazione per la sintesi proteica; • viene trascritto a partire da un filamento di DNA che funge da stampo: complemetarietà; • la TRASCRIZIONE richiede l’enzima RNA polimerasi che si lega a un sito promotore sul DNA; (dopo l'individuazione del promotore, la RNA polimerasi rende il DNA adatto alla trascrizione. Il filamento di RNA inizia quindi ad allungarsi, attraverso l'aggiunta di un nucleotide per volta. Il primo nucleotide del neofilamento di RNA trattiene i tre gruppi fosfato mentre quelli successivi vengono privati di due gruppi fosfato attraverso una reazione esoergonica che fornisce all’enzima l’energia sufficiente per operare) • l’enzima aggiunge nucleotidi in direzione 5ˈ- 3ˈ complementari a quelli del filamento stampo, con uracile al posto di timina; • quando incontra la sequenza di terminazione, la trascrizione si blocca. • Il DNA è la copia matrice che resta all’interno del nucleo • L’ RNA messaggero porta l’informazione nel citoplasma poi si decompone nei NTP che l’hanno costituito Le 3 fasi del processo di trascrizione dell’RNAm nei procarioti • • • • • 30/07/12 viene trascritto solo 1 dei 2 filamenti di DNA non tutti i promotori sono uguali alcuni sono più efficaci alcune sequenze dei promotori sono comuni e presenti in tutti i promotori ma vi sono alcune regioni molto specifiche (fondamentali nel differenziamento cellulare!) vi sono dunque più regioni sul promotore la direzione di crescita del trascritto RNA è 5’-3’ Transcription 3(D) 30/07/12 Elaborazione dell’mRNA negli eucarioti Gli introni sono sequenze non tradotte all’interno del gene, trascritti in una molecola nota come pre-mRNA e poi eliminati. Gli esoni sono le sequenze codificanti. Elaborazione dell’mRNA negli eucarioti Ibridazione mRNA-DNA: l’appaiamento tra DNA stampo denaturato con il calore ed mRNA maturo non dava una corrispondenza perfetta. Le anse corrispondono agli introni. Il numero di introni per gene può variare ampiamente Dal punto di vista evolutivo: gli introni sono un prodotto dell’evoluzione oppure un residuo? I batteri li avrebbero eliminati con il tempo! Elaborazione dell’mRNA negli eucarioti Da pre-mRNA, tramite: capping: aiuta l’uscita dell’mRNA dal nucleo e l’aggancio al ribosoma avviene durante la sintesi del RNA coda di poli-A: (almeno 200) conferisce stabilità alla molecola nel citosol; splicing: elimina gli introni; si ottiene mRNA maturo Elaborazione dell’mRNA nel nucleo degli eucarioti Prima che la trascrizione sia completa 7-metilguanosina: necessario per l’uscita del trascritto dal nucleo e per l’aggancio al ribosoma eucariote complesso molecolare: spiceosoma (snRNP): particolarità PRECISIONE poliA (almeno 200 A): STABILITA’ per mezzo di specifici enzimi Elaborazione dell’mRNA negli eucarioti Splicing: taglio degli introni e unione degli esoni. Spliceosoma: complesso formato da subunità dette small nuclear ribo-nucleo-protein (snRNP). Lo splicing alternativo negli eucarioti Lo splicing alternativo: negli eucarioti (uomo ca 70% dei geni lo subisce; batterio E.Coli 0%) ) a partire da un singolo gene e trascritto si formano mRNA diversi e quindi diverse proteine. La decodificazione del codice genetico 4 nucleotidi (lettere) e 20 aminoacidi (parole) a) 1 nucleotide = 1 aminoacido? b) 2 nucleotidi = 1 aminoacido? possibili combinazioni 42 c) 3 nucleotidi = 1 aminoacido? possibili combinazioni 43 codice a triplette Marshall Nirenberg Heinrich Mattehei Il codice genetico Il DNA e l’RNA contengono 4 nucleotidi diversi, le proteine invece sono costituite da 20 amminoacidi. Teoricamente si stabilì che solo con 3 nucleotidi era possibile codificare per un numero più che sufficiente di amminoacidi. 1 nucleotide – 4 amminoacidi 2 nucleotidi – 42 amminoacidi = 16 amminoacidi 3 nucleotidi – 43 = 64 amminoacidi Questa tripletta di nucleotidi viene chiamata codone. Il codice genetico Ingredienti esperimento A: 1. aminoacidi radioattivi: rendono visibile la proteina codificata 2. 3. estratti di E. coli molecole di RNAm di organismi anche diversi L’RNA veniva letto e tradotto! Ingredienti esperimento B: METODO PER DECIFRARE IL CODICE GENETICO 1. 1 aminoacido radioattivo/provetta 2. estratti di E. coli 3. molecole di RNAm inventato (poiUUU) L’RNA veniva letto e tradotto in phe-phephe-phe……!! Nirenberg e Matthaei decifrarono la prima parola del codice: UUU = fenilalanina Il codice genetico 64 triplette possibili: codoni 61 combinazioni codificanti 3 sono segnali di arresto Il codice genetico è universale (si è evoluto in tempi remoti) eccezioni (mitocondri) Il codice genetico è degenerato: più codoni per un unico amminoacido, differiscono per il nucleotide finale