LICEO SCIENTIFICO STATALE “ARISTOTELE” Esame di Stato A.S. 2010/2011 Percorso interdisciplinare Candidato: Diego Abbenante Classe VF Gregory Bateson - Mente e Natura Unità necessaria Seneca - Naturales Quaestiones Dalla conoscenza della natura al miglioramento etico MENTE E NATURA Visioni epistemologiche di ieri e di oggi Leopardi La natura che diventa indifferente Baudelaire La recherche d’un sens caché derrière les apparences Cézanne La geometria nella natura La metafora nella scienza: Luce: onda o corpuscolo? Problemi nella divulgazione della “selezione naturale” di Darwin William Wordsworth Daffodils become much more than mere flowers Biologia Coscienza, bellezza, sacro Psichiatria Antropologia Cibernetica • Figlio di William Bateson (il primo a usare il termine “genetica”) • Si laurea in biologia a Cambridge Biologia Coscienza, bellezza, sacro Psichiatria • Studia antropologia a Oxford con Alfred Haddon (1926) • Studia le popolazioni della Nuova Guinea • Conosce Margaret Mead (che sposerà) • Nel 1936 pubblica “Naven” Antropologia Cibernetica • Partecipa al seminario interdisciplinare “Cerebral inibition” • Organizza le “Macy conferences” (1942-53) • Fonda il movimento cibernetico (1948) • Nel 1972 pubblica “Steps to an ecology of mind” • Nel 1979 pubblica “Mind and Nature” • Comincia a scrivere “Where the Angels Fear to Tread” Biologia Coscienza, bellezza, sacro Psichiatria Antropologia Cibernetica • Incarico al Langley Porter Neuropsychiatric Clinic di San Franciso • Consulente etnologo del Veterans Administration Hospital di Palo Alto • Lavora al Mental Research Institute di Palo Alto • Elabora la “teoria del doppio vincolo” Biologia Coscienza, bellezza, sacro Psichiatria Antropologia Cibernetica •Strutturalismo •“Scienza” Età Vittoriana •Psicanalisi •Tendenza a dicotomizzare e dividere •Riduzionismo “Torno al luogo da cui sono partito e lo conosco per la prima volta.” Thomas S. Eliot Da “An ecology of mind” di Nora Bateson La “struttura che connette” “Quale struttura connette il granchio con l’aragosta, l’orchidea con la primula e tutti e quattro con me? E me con voi? E tutti e sei noi con l’ameba da una parte e con lo schizofrenico dall’altra?» “Che cos’è la mente?” Il conoscere di ognuno di noi è “una piccola parte di un più ampio conoscere integrato che tiene unita l’intera biosfera o creazione” “Il neoplatonico Plotino dimostra per mezzo dei fiori e delle foglie che dal Dio Supremo, la cui bellezza è invisibile e ineffabile, la Provvidenza giunge fino alle cose della terra quaggiù. Egli fa osservare che questi oggetti fragili e mortali non potrebbero essere dotati di una bellezza così immacolata e di così squisita fattura se essi non promanassero dalla Divinità che senza fine pervade tutte le cose con la sua invisibile e immutabile bellezza.” S. Agostino, La Città di Dio “Oggi una simile dichiarazione suscita nostalgia: la maggior parte di noi ha perso quel senso di unità di biosfera e umanità che ci legherebbe e ci rassicurerebbe tutti con un’affermazione di bellezza. La maggior parte di noi oggi non crede che, anche con gli alti e bassi che segnano la nostra limitata esperienza la più vasta totalità sia fondamentalmente bella.” G. Batesan, Mente e Natura Presupposto estetico - unificante Visione riduzionista Creatura ≠ Pleroma olistica 5-4 a.C. 19 d.C. 32 37 41 49 54 61-64 65 Nasce a Cordova Chiude la scuola dei Sesti Diventa questore Caligola gli vieta di tenere discorsi pubblici Relegato in Corsica dove scriverà il De brevitate vite e le Consolationes alla madre e a Polibio E’ richiamato a Roma da Agrippina, madre di Nerone Scrive l’Apokolokyntosis e diventa precettore di Nerone Si ritira dalla vita pubblica Coinvolto nella congiura di Pisone, si suicida su ordine di Nerone 1. libro: I fuochi - Gli specchi 2. libro: Lampi e folgori 3. libro: Le acque terrestri 4. libro: Il Nilo - Neve, pioggia, grandine 5. libro: I venti 6. libro: I terremoti 7. libro: Le comete • Osservazione attenta dei fenomeni che si vogliono studiare e profonda riflessione critica. • Discussione delle teorie presentate da altri. • Consapevolezza che nello studio dei fenomeni della natura l’errore è sempre possibile, e quindi la continua necessità di rivedere le conclusioni cui si è giunti. • Fiducia nel progresso della conoscenza. Ciò che non si conosce, in un dato momento storico, sarà sicuramente conosciuto da chi verrà dopo. “… Quanto è meglio allora che uno indaghi le cause, e per di più a ciò proteso con tutta la mente!… “Quale sarà ", dici, "il frutto della fatica?” Quello di cui non vi è altro più grande, conoscere la Natura.” (Libro IV 4, 1-2) Miglioramento gnoseologico Miglioramento ontologico Miglioramento etico Vis particeps rationis ≠ vis sine ratione Seneca/stoicismo Lucrezio/epicureismo Foscolo Leopardi (Operette morali e Canti pisano-recanatesi) Natura come forza maligna, cieca, avversa al genere umano Responsabile della sofferenza dell’uomo Pessimismo cosmico Affiora già nella produzione lirica degli anni ‘20-’22: • Ultimo canto di Saffo •La sera del dì di festa Espresso in forma compiuta nelle Operette morali: • Dialogo della Natura e di un Islandese Réalité visible (apparences trompeuses) Imagination (processus ni rationnel ni logique) Compréhension plus profonde du monde Analogie universelle, dimension spirituelle Familiarité entre l’homme et la nature (unité profonde) “Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambe devono aiutarsi tra loro” Lettura percettiva della realtà Livello intellettivo Essenza/verità nascosta delle cose Livello intellettivo = geometria “Permettimi di ripetere quello che vi dicevo qui: trattare la natura secondo il cilindro, la sfera, il cono, il tutto posto in prospettiva, in modo che ogni lato di un oggetto o di un piano si diriga verso un punto centrale. Le linee parallele all’orizzonte danno l’estensione, cioè una sensazione della natura[…]Le linee perpendicolari a questo orizzonte danno la profondità. Ora, per noi uomini, la natura è più in profondità che in superficie, di qui la necessità di introdurre nelle nostre vibrazioni di luce, rappresentate dai rossi e dai gialli, una quantità sufficiente di azzurri, per far sentire la presenza ” dell’aria. Cézanne, Lettera a E.Bernard,15 aprile 1904 “Leggere la natura equivale a vederla attraverso il velo dell’interpretazione, a macchie colorate ordinate secondo una legge armonica Paul Cézanne, Le grandi bagnanti, 1894-1905 ” Paul Cézanne, I giocatori di carte, 1898 “I'm not sure even my greatest political enemies would say that I was 30 per cent a daffodil and 80 per cent a mouse. I don't believe in my soul or my brain I'm 80 per cent a mouse or 30 per cent a daffodil. But I do think that we are special. ” Edward Leigh, Conservative MP for Gainsborough The daffodils (I wandered lonely as a cloud) I wandered lonely as a cloud That floats on high o'er vales and hills, When all at once I saw a crowd, A host, of golden daffodils; Beside the lake, beneath the trees, Fluttering and dancing in the breeze. The waves beside them danced; but they Out-did the sparkling waves in glee: A poet could not but be gay, In such a jocund company: I gazed--and gazed--but little thought What wealth the show to me had brought: Continuous as the stars that shine And twinkle on the milky way, They stretched in never-ending line Along the margin of a bay: Ten thousand saw I at a glance, Tossing their heads in sprightly dance. For oft, when on my couch I lie In vacant or in pensive mood, They flash upon that inward eye Which is the bliss of solitude; And then my heart with pleasure fills, And dances with the daffodils. William Wordsworth La metafora nella scienza “The major problems in the world are the result of the difference between how nature works and the way people think.” Gregory Bateson Alcune delle slide che seguono sono tratte da: CASTELLANI T. , SALA M. , Il gioco della metafora, 2009 SALA M., Il "caso Franceschini”, 2009 su www.circolobateson.it (Circolo Bateson di Roma) Scuole di pensiero del XVII Teoria corpuscolare (Newton 1642-1727) “Possiamo immaginarla[la luce] come una moltitudine di corpuscoli incredibilmente piccoli e veloci, di diverse dimensioni che si sprigionano dai corpi luminosi a grande distanza l’uno dall’altro, ma tuttavia senza un sensibile intervallo di tempo, e vengono continuamente proiettati in avanti da un principio di movimento che all’inizio li accelera”. (reazione di Newton alla Royal Society, 1675) Teoria ondulatoria (Huygens 1596-1648) “..se oltre ciò, il passaggio della luce richiede tempo, il che non tarderemo a vedere, ne conseguirà che questo movimento impresso alla materia interposta sarà progressivo e pertanto si propagherà come fa il suono per superfici sferiche e per onde; le chiamo onde per la loro somiglianza con quelle che vediamo formarsi nell’acqua allorché vi si getta un sasso[..]”.(C.Huygens, “trattato sulla luce”,1690) Luce fatta di “palline” Spiega: • Propagazione rettilinea • Legge di riflessione • Rifrazione “Fatica” a spiegare: • Diffrazione • Interferenza La luce si comporta come un’onda Spiega: • Diffrazione (Thomas Young) • Interferenza “Fatica” a spiegare: • Effetto fotoelettrico (1887) J. C. Maxwell dalle sue equazioni capisce che la luce è un’onda si propaga attraverso il campo elettromagnetico e riempie tutto lo spazio intorno a noi Ma… …nel 1905 il modello corpuscolare torna alla ribalta Einstain e i quanti di luce (fotoni) = “palline” ! “I fisici usano la teoria ondulatoria della luce nei giorni dispari e quella corpuscolare nei giorni pari” William Henry Bragg “Posso dire con certezza che nessuno ha veramente capito la meccanica quantistica” Richard Feynman «Si può dire che la selezione naturale scruta di giorno in giorno, di ora in ora, in tutto il mondo, qualsiasi variazione, anche la più leggera, rifiutando quel che è cattivo, e conservando e accumulando quel che è buono; lavorando silenziosamente e insensibilmente …» Charles Darwin, L’origine delle specie, 1859 «La scelta, da parte di Darwin, della parola ‘selezione’ non fu particolarmente fortunata. Il termine suggerisce che ci sia in natura qualche agente che, essendo capace di prevedere il futuro, sceglie ‘il migliore’.» Ernst Mayr, Un lungo ragionamento, 1991 “finalità cosciente” (Gregory Bateson) contro la rivoluzione “naturalista” dello stesso Darwin “… cade il vecchio argomento di un disegno nella natura […] Tutto ciò che esiste in natura è il risultato di leggi determinate” Charles Darwin, Autobiografia «A questa conservazione delle variazioni favorevoli e alla eliminazione delle variazioni nocive ho dato il nome di selezione naturale» Charles Darwin, L’origine delle specie, VI edizione, 1872 «Questo principio [...] è stato da me denominato ‘selezione naturale’ per indicare la sua analogia con la selezione operata dall’uomo» Charles Darwin, L’origine delle specie, I edizione, 1859 «Si può dire, metaforicamente, che la selezione naturale...» Charles Darwin, L’origine delle specie, II edizione, 1860 “Il progresso, quindi, non è un accidente, ma una necessità. La civiltà non è un prodotto dell'arte, ma è parte della natura...” "In parte eliminando i meno sviluppati e in parte sottoponendo i sopravvissuti all'incessante disciplina dell'esperienza, la natura assicura lo sviluppo a una razza che sia in grado di comprendere le condizioni di esistenza ed insieme di agire su di esse." (H.Spencer, Social Statics, 1851) “La selezione naturale, o sopravvivenza del più adatto, non comporta necessariamente uno sviluppo progressivo – essa si limita a trarre vantaggio da quelle variazioni che si manifestano spontaneamente e risultano vantaggiose per ciascun vivente nei suoi complessi rapporti con l’ambiente” (C. Darwin, L’origine delle specie, 1872) linearità altezze tempi falsa immagine La storia dell’Homo un “cespuglio”” la marcia del progresso un luogo comune deresponsabilizzante e l’illusione dell’onnipotenza “… la mafia ce l'abbiamo nel DNA, e questo andazzo resterà ancora per molto …” “All'estero c'è un clima più tranquillo, ma la differenza sta nel fatto che qui il calcio è ragione di vita, ce l'abbiamo nel DNA, non possiamo farci nulla.” L’autorità della scienza per sostenere un luogo comune deresponsabilizzante Uso sociale della metafora: per spiegare qualcosa di difficile e ignoto confronto con qualcosa di facile e noto “ce l’abbiamo nel DNA” per spiegare qualcosa di facile e noto (i figli assomigliano ai genitori) confronto con qualcosa di difficile e ignoto (DeossiriboNucleic Acid) Ovvero: la metafora inversa gli ”idola fori” “… se tutti sanno che si parla in conseguenza di come si pensa, forse non tutti sanno che è vero anche l’opposto, che si pensa in conseguenza di come si parla: ecco allora che sorge il rischio di commettere errori di pensiero derivanti da errori di linguaggio” Francesco Bacone, Novum organum, 1620 “… se vogliamo parlare di esseri viventi […] sarebbe opportuno adottare un linguaggio che sia in qualche modo isomorfo, che sia coerente con il linguaggio in base al quale gli esseri viventi stessi sono organizzati.” Gregory Bateson, Ultima conferenza, 1979 Divulgazione scientifica? Semplificazione & Spettacolarizzazione “Nello scrivere i miei saggi io seguo una regola fondamentale: nessun compromesso. Renderò il linguaggio accessibile definendo o eliminando le parole in gergo, ma non semplificherò i concetti.” S.J. Gould, Il sorriso del Fenicottero Visioni molteplici della crisi - “Mente e Natura” (cap. 3) Legami uomo natura CRISI DEI RAPPORTI DISTRUZIONE DEL PATTERN L’epistemologia deve recuperare una visione di insieme capacità di cogliere l’universale nel particolare […] P. Non lo so, tesoro. C’era una volta un artista molto arrabbiato che scribacchiava cose di ogni genere, e dopo la sua morte guardarono nei suoi quaderni e videro che in un posto aveva scritto: "I savi vedono i contorni e perciò li disegnano", ma in un altro posto aveva scritto: "I pazzi vedono i contorni e perciò li disegnano". F. Ma che cosa voleva dire? Non capisco. P. Be’, William Blake - questo era il suo nome - era un grande artista e un uomo molto arrabbiato. E a volte arrotolava le sue idee, facendone palline di carta che poi gettava alla gente. F. Ma perché era tanto arrabbiato, papà? P. Perché era tanto arrabbiato? Be’... molta gente pensava che lui fosse matto - proprio matto - pazzo, quando era arrabbiato. E questa era una delle cose che lo facevano arrabbiare da matti. E poi si arrabbiava con certi artisti che dipingevano le figure come se le cose non avessero contorni. Li chiamava "la scuola sbavacchiante". F. Non era molto tollerante, vero, papà? P. Tollerante? Dio santo... Sì, lo so... questo è quello che ti ficcano in testa a scuola. No, Blake non era molto tollerante. Non pensava neppure che la tolleranza fosse una buona cosa. Pensava che confondesse tutti i contorni e impantanasse tutto.., che rendesse tutti i gatti grigi. Così che nessuno fosse più in grado di vedere nulla in modo chiaro e netto. […] Bateson G., "Verso un’ecologia della mente", Adelphi, pag. 67 Highly independent artist He refuses any kind of limit, constraint and rule “Prisons are built with stones of Law, Brothels with Bricks of Religion” Proverbs of Hell Visionary poet Empirical and mechanicistic approach Man’s creative powers, man’s highly faculty was imagination the real essence of man. Man = Imagination = God The poet has to restore primal equation Bibliografia AA.VV., DERIU M. (a cura di), Gregory Bateson, Bruno Mondadori, 2000 ANSALDO M. , GIULI G., ZANICHELLI M. G., The golden string, Torino, 1999 BATESON G. , Verso un’ecologia della mente, Adelphi, 1977 BATESON G., Mente e Natura, Adelphi, 1979 BENEDETTI M. T. , Cézanne. I Temi, Giunti Editore,2002 BLOOM H. (a cura di), William Blake, 2008 BOLOGNA C. , ROCCHI P., Rosa fresca aulentissima. Neoclassicismo e Romanticismo,2010, Vol.4 CEZANNE P., PONTIGGIA E. (a cura di), Lettere, 2011 FROVA A., La scienza di tutti i giorni, BUR SAGGI, 2010 MANGHI S. , La conoscenza ecologica. Attualità di Gregory Bateson, Cortina Raffaello, 2004 MYERS F. W. H., Wordsworth, Dodo press,2009 SATTA P., Du romantisme au nouveau roman. Portraits et documents, Loecher editore, 1996 SENECA, Questioni naturali, BUR, 2004 STAHL W. H. , La scienza dei Romani, Universale Laterza, Bari,1974 TRAINA A. , Seneca letture critiche, Milano,1979 VESCOVO M. , Cézanne, Giunti editore, 2007 WORDSWORTH W., JACKSON G. A. (a cura di), Selections of Wordsworth, British library, 1998 Sitografia CASTELLANI T., SALA M., Il gioco della metafora,2009, da www.circolobateson.it (Circolo Bateson di Roma) D’AMICO L., La visione scientifica della natura nelle “Naturales Quaestiones”, 2003 da http://campania.anisn.it/ (Associazione nazionale insegnanti di scienze naturalisez. Campania) LIOTTI E., Gregory Bateson. Mente e natura, da http://www.corem.unisi.it (Università di Siena – Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo)