Epifania
La manifestazione di Dio
agli uomini di tutta la terra
Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra,
nebbia fitta avvolge le nazioni;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
(Is. 60,1-2)
Cammineranno i popoli alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si
sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
Is. 60,3-4
Il sole non sarà più la tua
luce di giorno, né ti
illuminerà più il chiarore
della luna. Ma il Signore
sarà per te luce eterna,
il tuo Dio sarà il tuo
splendore.
Il tuo sole non tramonterà
più né la tua luna
si dileguerà,
perché il Signore sarà per
te luce eterna; saranno finiti i
giorni del tuo lutto.
Is. 60,19-20
Io lo vedo, ma non ora,
io lo contemplo, ma non da vicino:
Una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele.
Numeri 24,17
Dice il Signore, il
redentore di Israele, il
suo Santo, a colui la cui
vita è disprezzata, al
reietto delle nazioni, al
servo dei potenti:
«I re vedranno e si
alzeranno in piedi, i
principi vedranno e si
prostreranno, a causa
del Signore che è fedele,
a causa del Santo di
Israele che ti ha scelto».
Isaia 49,7
A lui si piegheranno gli abitanti del deserto,
lambiranno la polvere i suoi nemici.
Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,
i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.
A lui tutti i re si prostreranno, lo serviranno tutte le nazioni.
Salmo 71, 9-11
A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo
cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te,
verranno a te i beni dei popoli.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di
Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e
proclamando le glorie del Signore.
Is. 60,5-6
Melchiorre:
viene dalle terre del nord, porta in dono l’oro, simbolo della
regalità, metallo prezioso che si trova in abbondanza nelle regge dei re e dei potenti.
Baldassarre:
viene dalle terre d’oriente,
porta in dono l’incenso,
simbolo della divinità e del
sacerdozio, che è una essenza
odorosa che si estrae da alcune
piante e viene usata nel culto e
nell’adorazione rivolta a Dio, e per
profumare gli immensi palazzi
regali.
Gasparre:
viene dalle terre del sud, porta in dono la mirra, ingrediente essenziale del
sacro crisma, ossia dell’olio con cui venivano consacrati i Re, i Sacerdoti e i Profeti, e viene usata
anche per le imbalsamazioni e le sepolture.
I tre Re Magi raccontano:
“ Siamo studiosi del cielo, che scrutiamo per
conoscere la verità. I nostri cieli, soprattutto al Nord,
sono stupendi, e le stelle sembrano tante luci
splendenti. La via lattea, che da voi è una tenue nube
di stelle, da noi al nord è una nube bianca e
scintillante.
…abbiamo visto una stella di
indicibile splendore, visibile
anche in pieno giorno, tanto è
grande la sua luce. La nostra
tradizione ci ha rivelato che
ogni volta che appare una
simile stella, vuol dire che da
qualche parte sta per nascere
un gran Re, tanto più grande
quanto più luminosa è la stella
siamo anche in possesso della profezia di Balaam “Una
stella sorge dall’Oriente, sento acclamazioni per un Re,
Dio è suo Padre…”(Nm. 23,7-24) ed allora per venire ad
onorare questo Re, abbiamo preso tutte le nostre tribù e i
nostri doni, con i cavalli, i cammelli e i dromedari, e ci
siamo incamminati seguendo la stella, certi che ci
avrebbe condotti da questo Re
Dopo viaggi lunghissimi,
pericoli e ostacoli di ogni
sorta, siamo giunti alle porte
di Gerusalemme,
incontrandoci, ma a questo
punto la stella è scomparsa”
Dal Vangelo secondo Matteo (2:1-12)
Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni
Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re
dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo
venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e
con lui tutta Gerusalemme.
Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro
sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di
Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme,
terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te
uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza
da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme
esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e,
quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad
adorarlo».
Udite le parole del re, essi
partirono. Ed ecco la stella, che
avevano visto nel suo sorgere,
li precedeva, finché giunse e si
fermò sopra il luogo dove si
trovava il bambino.
Al vedere la stella, essi
provarono una grandissima
gioia.
Entrati nella casa, videro
il bambino con Maria sua
madre, e prostratisi lo
adorarono. Poi aprirono i loro
scrigni e gli offrirono in dono
oro, incenso e mirra.
Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per
un'altra strada fecero ritorno al loro paese.
Ecco, ora ti sei manifestato a noi e noi ti abbiamo
riconosciuto.
Fa’, o Signore, che mai ti rinneghiamo e che
possiamo sempre metterti
al primo posto nella nostra vita.