Aggiornamento Torino 2007 - Comunicazione

Responsabile Settore Giovanile – Miniarbitri
Giovanni Attard
A cura di:
Componente Naz.le Comm.ne
Settore Giovanile - Miniarbitri
Dott.sa Barbara Bononi
Presidente Nazionale C.I.A.
Giovanni Garibotti
Torino, marzo 2007
PRATICHE DI COMUNICAZIONE
COME COMUNICARE CON GLI ADOLESCENTI
La comunicazione è una attività fondamentale e
connaturata all’essere umano.
Infatti, in ogni comportamento che adottiamo, anche non
utilizzando parole, trasmettiamo dei messaggi.
Comunicazione vuol dire condivisione:
atto sociale e reciproco di partecipazione
COMUNICAZIONE COME RELAZIONE E
COMPRENSIONE
LA COMUNICAZIONE
INTENZIONE
di chi
INTERPRETAZIONE
MESSAGGIO
COMUNICA
di chi
RICEVE
CONTESTO
AMBIENTALE
• Come posso comunicare efficacemente?
• Come posso verificare che abbia comunicato con successo ?
LA COMUNICAZIONE
•
•
•
•
•
CONTENUTO
DATI
CONCETTI
COMPORTAMENTI
TECNICHE
 RELAZIONE
 SENTIMENTI
 AFFETTI
 STIMA
 APPROVAZIONE
 SFIDUCIA
• VERBALE
 NON
VERBALE
ALCUNI POSSIBILI EFFETTI DELLA
COMUNICAZIONE
LA COMUNICAZIONE PUÒ DIRSI DI QUALITÀ QUANDO ….
SI BASA SUL PRINCIPIO
DELLA PARITETICITÀ
RELAZIONALE
SALVAGUARDA
L’IDENTITÀ E LA
DIGNITÀ DEI SOGGETTI
CHE INTERAGISCONO
NELLA RELAZIONE
COMUNICAZIONE EGOCENTRICA E NON EGOCENTRICA

La comunicazione egocentrica è tipica di chi
prende come punto di partenza e punto di arrivo
dei propri messaggi se stesso;

La comunicazione non egocentrica è, invece,
propria di chi realizza una comunicazione per
l’altro, di chi si sforza di capire e di farsi capire.
COMUNICAZIONE
EGOCENTRICA
COMUNICAZIONE
NON EGOCENTRICA
ESPRESSIVITÀ
espressioni indirette,
difensive, manipolative
espressione libera e
diretta del proprio Io
FEEDBACK
chiusura e non
accettazione delle
comunicazioni di ritorno
richiesta e
accettazione delle
comunicazioni
replicative
comprensibilità
l’organizzazione dei
messaggi no tiene conto
dei destinatari
l'organizzazione dei
messaggi è in funzione
degli ascoltatori e non
di se stessi
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
Gesti e
movimenti
del corpo
Tatto
Spazio prossemico
Distanza tra le persone
La comunicazione
Non
verbale
Espressione
del viso sguardo
Indicatori
paralingustici
Tono della voce
Contatto visivo
Apparenza
fisica
MESSAGGI EFFICACI
Devono essere diretti
Devono essere chiari e senza doppio significato
Devono focalizzarsi su un argomento alla volta
Non devono avere secondi fini
Verbali e non verbali devono essere congruenti
tra loro
Rendere il messaggio appropriato al ricevente
Chiedere il feedback
Comportamenti che ostacolano la comunicazione
• far valere il proprio ruolo/status
• parlare sull’altro
• sollecitare soluzioni affrettate
• rimproverare
• utilizzare etichettamenti
• rigettare responsabilità
• negare i sentimenti altrui
• contraddire per principio
LE COMPETENZE SOCIORELAZIONALI IN SITUAZIONI DI GRUPPO
1.
Impostare gli incontri

Aprire e chiudere gli incontri
2.
Armonizzare i rapporti

Mediare i contrasti

Negoziare

Far uso dell’umorismo

Gestire le emozioni
3.
Fornire supporto

Rinforzare

Manifestare calore ed empatia

Autorivelarsi
4.
Facilitare la comunicazione
5.
Saper ascoltare
Si può scoprire di più su
una persona in un’ora di
gioco che in un anno di
conversazione
Platone