Il 9 maggio 2011 siamo andati ad esplorare
il territorio di Gerenzano guidati da due esperti,
Lorenzo e Paolo, che fanno parte dell’ associazione
«IL GELSO».
La POLLA del fontanile
L’asta del fontanile
L’asta del fontanile , con vista sulla
MARCITA.
COME “NASCE” LA POLLA DEL
FONTANILE?
Già gli antichi romani, alla ricerca di argilla,
materiale usato per vari scopi, provarono a
scavare, dove c’è l’attuale polla, per usare
quella terra argillosa nella fabbricazione di
mattoni.
Gli scavi ripetuti, sempre più in profondità,
specialmente nel periodo medioevale, fecero
emergere la polla d’acqua della RISORGIVA
sottostante e ancora oggi possiamo vederla.
Il fontanile è ZONA PROTETTA, perché è un
luogo naturale, dove vivono una fauna e una
flora specifiche.
La temperatura dell’acqua della risorgiva è
costante intorno ai 12° /15° , anche d’inverno
e permette la coltura della MARCITA, un
campo che produce foraggio per animali e
che consente più tagli, perché la presenza
dell’acqua favorisce la crescita.
L’asta del fontanile ,
con vista sulla MARCITA.
L
A
M
A
R
C
I
T
A
A vederla così
sembra un prato
molto erboso.
Il Fontanile è il luogo ideale per
molti esseri viventi autoctoni, ma
ultimamente una brutta abitudine,
come ha spiegato Paolo, è quella di
gettare in acqua quelle specie di
animali di cui ci si vuole liberare.
E’ UN GRAVE DANNO!!!
Inserire animali in un habitat
diverso dal loro, crea spesso
problemi.
Ad esempio le tartarughine
americane, già da piccole,
mangiano di tutto, dai girini di rana,
ai pesci più piccoli, andando così a
modificare l’ambiente ed
eliminando cibo di altri animali.
Altro intruso è…
… la CARPA GIAPPONESE
e anche..
…..il gambero rosso della Louisiana.
Esso è considerato una specie invasiva, in quanto minaccia la biodiversità delle
acque interne italiane a causa della competitività, che lo porta ad eliminare i suoi
rivali, nel territorio dove vive; della sua voracità e della capacità di diffondere
parassiti letali, cioè che portano malattie mortali. Inoltre, può produrre danni
economici ingenti, perché scava continuamente gli argini dei fiumi.
Tra gli abitanti
consueti ci sono
I MERLI….
…i conigli selvatici
Tra i conigli selvatici del parco si
distinguono conigli neri e
bianchi. Quelli bianchi sono
autoctoni ,quelli neri sono stati
importati e si sono adattati.
Lorenzo ci ha spiegato che la tana del
coniglio selvatico è formata da diversi
ambienti, come le stanze di un appartamento. Per favorire la fuga del coniglio ci sono
più uscite: se un predatore entra in un
qualsiasi buco, il coniglio può fuggire da
un’altra parte, scampando alla morte.
E ORA PARLIAMO DI ANIMALI SELVATICI DEL FONTANILE
Lorenzo ci ha fatto notare la presenza di un coniglio, uscito
dalla tana, dopo il nostro rumoroso passaggio nel bosco del
Fontanile.
Guardate cosa è capace di fare il
PICCHIO ROSSO
MAGGIORE
… ha una lingua lunga che serve
a mangiare le larve nei tronchi
dei gelsi e non solo…
Anche
i PICCHI VERDI
si danno da fare …
hanno costruito la loro tana nel
tronco di un albero. Sono sempre
alla ricerca di qualche insetto da
catturare con la loro lingua lunga
come una corda!!!