Nel bosco del Fontanile ci sono molti «abitanti verdi»: LE QUERCE: la Farnia la quercia del Nord America Il crescione è un’erba commestibile con effetti benefici per la salute. Si è così espanso da occupare tutto il letto del fontanile. L’acqua non si vede più ed è un pericolo per chi non sa che lì sotto non c’è terreno. Lorenzo ci ha fatto notare una pianta, che è il parente del pisello che noi conosciamo e si chiama VECCIA. Paolo va spesso nel Parco del Fontanile. Controlla le nuove piantumazioni, protette da tubi rossi. Ha anche seminato dei PAPAVERI. Ci ha mostrato la ROSA CANINA Nuova piantumazione La FITOLACCA è una pianta infestante, che però piace a molti animali. Il PIOPPO TREMULO si chiama così perché con il vento le sue foglie “tremano” Abbiamo trovato anche il PIOPPO BIANCO. Nel variegato sottobosco, cresce la felce, una pianta semplice che si riproduce attraverso le spore. Sul sentiero, in mezzo ai campi, I GRILLI costruiscono le loro tane, perché, lì, il terreno non è arato. Paolo ci ha spiegato che le volpi, per delimitare il loro territorio, lasciano dello sterco, che permette di riconoscerle per la presenza di semi di ciliegia. Semisepolto dalla vegetazione, incontriamo il ponte romano, tutt’ora in restauro. Sopra passa una stradina, rimessa in sesto di recente, come tutte le altre che percorrono il parco del fontanile. Una volta vi scorrevano dei binari, che servivano ai carrelli, nei quali veniva trasportata l’argilla estratta dal terreno , in cui è poi affiorata la polla del fontanile. Nella nostra passeggiata, abbiamo incontrato un GELSO, uno dei 20 rimasti sul territorio di Gerenzano. Venivano usati come elemento divisore tra i campi e , sotto i suoi frondosi rami, i contadini si ristoravano nelle rare pause di lavoro.