LICEO LINGUISTICO INTERNAZIONALE ARISTOSSENO TARANTO DIRIGENTE SCOLASTICO:PROF.SALVATORE MARZO ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE Liceo Linguistico Internazionale Aristosseno Taranto Dirigente Scolastico:prof.Salvatore Marzo VISITATE TARANTO E LA SUA PROVINCIA PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO STORIA: La Cattedrale di Taranto è la più antica della Puglia ed è dedicata al Santo Patrono. I Tarantini la costruirono a partire dall’ XI° secolo nel cuore dell’isola conquistata dai Normanni. Fu dedicata all’Assunta. Durante delle ricerche al di sotto della cattedrale, è stato ritrovato un antico insediamento paleocristiano che testimonia le prime abitazioni dei cristiani nell’isola di Taranto. Nel corso del V secolo d.C, la chiesa fu dedicata a Santa Maria. C’era anche un battistero. Nel corso del X° secolo, i Bizantini effettuarono diversi tentativi per influenzare con la loro religione la vita dei Tarantini, costruendo delle chiese e dei monasteri greci. Verso il 1050 l’arcivescovo Normanno Drogone si stabilì a Taranto, inviato dai nuovi conquistatori. Nell’ultimo periodo dell’XI° secolo, Taranto divenne sede dell’arcivescovo metropolita. Berlingerio Tarantino, attribuì a Drogone la scoperta del sepolcro di San Cataldo di Rachau, un vescovo Irlandese morto a Taranto verso il VI°-VII° secolo. Il corpo di colui che è divenuto il patrono della città fu seppellito nella parte del battistero attuale, come sostiene l’antica tradizione tarantina e come è stato dimostrato in occasione di ricerche attuali. TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO La meravigliosa e monumentale cattedrale si trova nel cuore del borgo antico di Taranto. E’ stata costruita e restaurata nel corso di diverse epoche e mescola vari stili architettonici ed artistici. Del vecchio stabilimento medievale che corrispondeva all’antica cattedrale di Santa Maria,sono rimaste poche testimonianze,visibili soprattutto nella cripta. I lavori realizzati durante la metà degli anni 50 hanno evidenziato gli elementi romani della cattedrale mentre la facciata e le cappelle risalgono all’epoca barocca. TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO L’ESTERNO DELLA CATTEDRALE: La facciata è opera dell’architetto Mauro Manieri e risale al 1713. Lo stile risale al classicismo barocco. Si distinguono due ordini sovrapposti in maniera simmetrica. L’ordine inferiore è diviso da quattro paraste e sormontato da una decorazione dorica. L’ordine superiore presenta un finestrone vetrato centrale, incorniciato da due angeli che si appoggiano su un timpano rotto e sormontato dalla statua di San Cataldo. Ai lati, tra pareste a capitelli ionici, vi sono due nicchie che contengono le statue di Sant’Irene ( a destra) e San Rocco ( a sinistra). La muratura esterna della chiesa appartiene all’epoca romanica. Presenta una serie di arcate cieche, di diversa altezza, decorate all’interno da pietre chiare e scure. Il tiburio che contiene al suo interno la cupola è costituito da arcate cieche che si appoggiano su delle semicolonne con dei capitelli decorati da temi floreali. Appartiene all’epoca dell’Alto Medioevo. L’esile campanile posto all’esterno della cattedrale risale agli anni 60, dopo la demolizione della torre del campanile risalente all’inizio del XIII° secolo. La facciata a nord del transetto contiene un timpano nella parte in alto e un finestrone vetrato al centro, contenente ai lati due rilievi che rappresentano due figure. Al lato della facciata, verso Piazza Arcivescovado, c’è la cappella del Battistero e due cappelle antiche dedicate a San Giuliano e San Giacomo. TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO L’INTERNO: Dopo aver oltrepassato la soglia d’entrata della cattedrale, si trova il vestibolo della chiesa che precede le navate romaniche. Nelle pareti laterali, si notano due affreschi: il primo,a sinistra, rappresenta San Cataldo che resuscita un morto, opera di Michele Lenti di Gallipoli, nel 1773; a destra, un affresco rappresenta l’entrata di San Cataldo a Taranto, opera di Giovanni e Cesare Caramia nel 1675. Nella parete a sinistra, si notano delle tracce della cappella di San Giuliano, che risale al primo edificio di culto del XIII° secolo, dove furono ritrovate le reliquie e i resti di San Cataldo. Secondo la tradizione, in questo luogo è stato costruito il battistero. IL BATTISTERO: E’ un vano quadrato coperto da una volta a crociera in stile gotico. Al centro c’è il fonte battesimale, un solo blocco in marmo rotondo e concavo che risale probabilmente al X° secolo. Al di sopra del fonte battesimale, si trova il ciborio, una struttura architetturale destinata in origine a sormontare l’altare maggiore. Le navate della chiesa appartengono all’epoca normanna- romanica, costruite dall’arcivescovo Drogone. In ogni parte, presentano nove colonne di altezza differente. I capitelli appartengono a due ordini: nella navata a destra, sono in stile corinzio, a sinistra, sono in stile romanico (XI° secolo). TURISMO CULTUTALE E RELIGIOSO: L’INTERNO DELLA CATTEDRALE TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO IL PAVIMENTO: la chiesa presenta al suo interno un grande mosaico rappresentante Alessandro il Grande portato in cielo da due grifoni. La rappresentazione simboleggia l’orgoglio dell’imperatore che vorrebbe salire in cielo,metafora della religione cristiana.Il tetto delle navate laterali è a capriate;nella navata centrale c’è un soffitto a cassoni dove sono riposte le statue in legno di San Cataldo e della Vergine Immacolata. A partire dalla navata centrale, salendo la scalinata a destra e a sinistra della cripta, si arriva al PRESBITERIO che è la parte della chiesa che circonda l’altare maggiore. L’altare presenta un tetto piramidale, sostenuto da quattro colonne monolitiche in porfido, con dei capitelli in stili diversi. La piccola cupola che sormonta l’altare è d’epoca bizantina e contiene le figure dei quattro Evangelisti, dipinte da Domenico Torti. Nel transetto, si trova la cappella di San Cataldo, alla destra del presbiterio. TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO La CAPPELLA commissionata dall’arcivescovo napoletano Tommaso Caracciolo arrivato a Taranto nel 1637 per rinnovare ed abbellire la cattedrale. Si presenta in forma ellittica, preceduta da un vestibolo quadrangolare. Per passare dal vestibolo alla cappella, bisogna oltrepassare un arco, opera di Andrea Ghetti. Oltrepassato l’arco, si arriva alla cappella del Santo,di forma ellittica in stile barocco. E’ il solo esempio di cappella di questa forma nel sud Italia, meravigliosa e pittoresca soprattutto per la ricchezza dei marmi policromi intarsiati presenti soprattutto sulle pareti. Sulle pareti ci sono delle nicchie predisposte per ospitare diverse statue: ai lati dell’entrata, si notano le sculture di San Sebastiano a sinistra e San Marco a destra, opera di Giuseppe Pagano nel 1804; ai lati dell’altare, si notano le statue di San Pietro, a destra e di San Giovanni Battista, a sinistra. Al centro delle pareti ci sono sei statue scolpite dallo scultore Giuseppe Sammartino e realizzate tra il 1754 e 1759. Alla fine della cappella, si trova l’altare maggiore, opera molto raffinata del Lombardelli. All’interno, si conservano le reliquie di San Cataldo, visibili da una piccola finestra. Al di sopra dell’altare, c’è la nicchia che ospita la statua del Patrono. Sulla volta c’è un affresco “ La Gloria di San Cataldo” opera del pittore Paolo de Matteis e un ciclo chiamato “le Sette Storie del Santo” dipinte sul tamburo della cappella. IMMAGINI DELL’INTERNO DELLA CATTEDRALE DI SAN CATALDO TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO La CAPPELLA DEL SANTO SACRAMENTO, in stile barocco è stata restaurata nel XVIII secolo, commissionata da Monsignor Caracciolo. Un cancello precede l’entrata. In alto, si sottolineano le iniziali M.P del Monte di Pietà e l’ostensorio, simbolo della confraternita del Sacramento . Si notano gli affreschi dipinti sulle pareti della cappella che l’arcivescovo Caracciolo aveva commissionato al pittore Giovanni Molinari: “L’ultima cena”, visibile a sinistra dell’entrata della cappella. A destra,si sottolinea un altro affresco rappresentante Mosé al centro ed altre figure in procinto di raccogliere la manna che cade dal cielo. IMMAGINI DELL’INTERNO DELLA CATTEDRALE DI SAN CATALDO TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO La CRIPTA si presenta come un luogo sotterraneo a forma di croce dove si può accedere dalla navata centrale della Cattedrale attraverso una grande scalinata. Diversi elementi come la volta a crociera ci permettono di datare la cripta in epoca bizantina. Il prospetto della cripta corrisponde all’incirca alla parte finale della chiesa collocata aldilà dell’altare. La scalinata permette di accedere alla cappella di Santa Maria del Popolo che presenta sull’altare un basso rilievo in stucco che risale alla scuola fiorentina della seconda metà del XIII° secolo. Due accessi laterali conducono alla cripta vera. E’ divisa in due navate da colonne basse con lastre sormontate da volte a crociera. Ci sono vari affreschi nella cripta che risalgono al XIII° e al XIV° secolo. Nella zona dell’abside, si nota un affresco che rappresenta San Cataldo. TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO IMMAGINI DELL’INTERNO DELLA CATTEDRALE DI SAN CATALDO TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA PROCESSIONE DI SAN CATALDO Ogni anno e durante tre giorni dall’8 al 10 maggio la città di Taranto celebra il suo patrono San Cataldo, monaco irlandese del V° secolo divenuto vescovo della città. La tradizione prevede che la sera dell’8 maggio la statua in argento del Santo esca in processione dalla cattedrale e s’imbarchi su una grande nave concessa dalla Marina Militare.Nel corso del suo tragitto fino al Canale Navigabile, questa nave è seguita da varie barche di diverse dimensioni che rendono questa processione unica e affascinante. I fuochi d’artificio che illuminano il cielo sopra il Castello Aragonese contribuiscono a creare questa atmosfera magica che incanta i Tarantini e le migliaia di turisti provenienti da varie regioni e dall’estero.Durante la sua navigazione per Mar Grande, la statua riceve la benedizione dell’arcivescovo di Taranto prima di rientrare in processione nella cattedrale. La sera del 10 maggio,la conclusione della festa prevede la processione della statua del Santo che attraversa il centro storico, oltrepassa il Ponte Girevole per arrivare nel borgo di Taranto su un grande carro pieno di fiori. TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA PROCESSIONE DI SAN CATALDO TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA PROCESSIONE DI SAN CATALDO PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO LA CHIESA ED IL CONVENTO DI SAN DOMENICO MAGGIORE ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK LA CHIESA ED IL CONVENTO DI SAN DOMENICO MAGGIORE TURISMO CULTURALE: LA CHIESA DI SAN DOMENICO MAGGIORE STORIA: La chiesa di San Domenico Maggiore, già denominata nel corso dei secoli chiesa di San Pietro Imperiale, si erge nel centro storico di Taranto. Si può ammirare un tempio greco d’epoca arcaica ricostruito in epoca classica (V secolo a.C). Sulle rovine di quel tempio, nel corso dell’XI° secolo è stata costruita la chiesa di San Pietro Imperiale in stile bizantino con un convento annesso. L’edificio fu abbandonato dai Benedettini nel 1228. La chiesa attuale è stata costruita nel 1302 come testimonia un’iscrizione in latino e fu dedicata a San Domenico da Giovanni Taurisano, arrivato a Taranto al seguito di Carlo d’Angiò e nominato feudatario di Taurisano, in provincia di Lecce. I frati Domenicani si trasferirono qui all’inizio del XIV° secolo e nel 1349, la chiesa fu consacrata a San Domenico di Guzman. Nel corso del XVI° e del XVII° secolo, si costituirono tre confraternite : la Reale Confraternita della Madonna del Rosario; la Confraternita del Santissimo Nome di Gesù e la Confraternita di San Domenico in Soriano che edificarono tre altari nelle cappelle della navata a sinistra. L’entrata principale è accessibile da una scalinata costruita al centro della facciata verso la fine del XVIII° secolo. TURISMO CULTURALE E RELIGIOSO: LA CHIESA DI SAN DOMENICO MAGGIORE Le Cappelle della chiesa : Nella prima cappella della navata a sinistra, l’altare della Madonna del Rosario è stato restaurato nel 1751 dall’omonima confraternita. Il quadro della “Vergine del Rosario” appartiene alla scuola di Francesco Solimena, anche se l’autore è sconosciuto. Il ritratto della Vergine è circondato da riquadri che incarnano i quindici misteri del Rosario. Sulle pareti laterali, ci sono due grandi tele del 1770 che rappresentano il Papa “Pio V che benedice i vincitori della battaglia di Lepanto” e “La Crociata di San Domenico contro gli Albigesi”. Nella seconda cappella dedicata a San Vincenzo Ferrer, c’è una grande tela che rappresenta il Santo. Nella terza cappella della confraternita del Santissimo Nome di Gesù, si trova il simulacro del Bambino Gesù in piedi (chiamato in dialetto U'Bammine all'erte), portato in processione dalla confraternita il giorno dell’Epifania. L’altare presenta una decorazione in legno, in stile barocco. Le colonne dell’altare sono sormontate da demoni in legno ed ospita la tela della “Circoncisione di Gesù”, opera del pittore Fabrizio Santafede datato verso la seconda metà del XVI° secolo. In questa cappella, inoltre, ci sono due tele di autore sconosciuto “ La Natività” e “L’ Adorazione dei Magi”. La quarta cappella è dedicata alla Madonna dell’Addolorata. E’ curata dalla confraternita della Madonna dell’Addolorata e di San Domenico. L’altare è in stile barocco, l’opera di Ambrogio Martinelli .Risale al XVII° secolo ed ospita la statua della Madonna dell’Addolorata, che risale alla seconda metà del XVII° secolo,portata in processione durante il Giovedì Santo e la terza domenica di Settembre in occasione della festa della confraternita. TURISMO CULTURALE: LA CHIESA DI SAN DOMENICO MAGGIORE CHIESA DI SAN DOMENICO MAGGIORE: IMMAGINI DELLA STATUA DELL’ ADDOLORATA TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: CONVENTO DI SAN DOMENICO IL CONVENTO : l’attuale convento di San Domenico risale alla seconda metà del XIV° secolo e fu edificato circa mezzo secolo dopo l’omonima chiesa. Nello stesso luogo,a partire dagli ultimi anni del IX° secolo, è stato costruito il monastero di San Pietro Imperiale. La forma originaria dell’edificio monastico è stata completamente modificata dai diversi restauri, il più importante data tra il XVII° e XVIII° secolo e ha dato al chiostro la forma attuale.Questi lavori hanno consentito il restauro della facciata gotica con il portale affiancato da finestre abbinate.Il portale si trova attualmente nel chiostro del XVII° secolo. Il chiostro, di prospetto irregolare, presenta delle colonne con capitelli a foglie angolari realizzati in pietra locale. La presenza urbana più antica risale all’epoca Neolitica,a partire dal VI° millennio fino al IV° millennio a.C. Lungo il lato nord del chiostro si possono ancora osservare le rovine di un tempio costruito nell’acropoli della colonia greca di Taranto verso il VI° secolo a.C e restaurato durante il secolo successivo. TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE:IL CONVENTO DI SAN DOMENICO PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO LA CHIESA DI SAN GIUSEPPE ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO CULTURALE E RELIGIOSO: LA CHIESA DI SAN GIUSEPPE La chiesa di San Giuseppe è situata nel borgo antico, via Garibaldi e fu dedicata in origine a Santa Maria della Piccola. Nel 1625, fu dedicata a Santa Maria delle Rose. Tra il 1640 e il 1641, fu dedicata a San Giuseppe grazie alla omonima confraternita. La confraternita restaurò il piccolo tempio arricchendolo di affreschi pittoreschi di valore considerevole, opera soprattutto di Paolo De Matteis. L’opera più importante che si trova in questa chiesa è la pittura sulla volta che rappresenta “Il dubbio di San Giuseppe” opera di De Matteis. Il soggetto della tela si riferisce all’episodio raccontato nel libro di Giacomo , ovvero, l’apparizione dell’arcangelo Gabriele a Giuseppe per rassicurarlo sul concepimento divino di Maria. Al centro del soffitto c’è un affresco “il Riposo di San Giuseppe” dipinto nel 1715, opera di De Matteis. La confraternita donò anche alla chiesa la statua del Santo. La confraternita è divenuta Arciconfraternita nel 1870 nominata dal papa Pio IX° per la devozione verso San Giuseppe. TURISMO CULTURALE E RELIGIOSO: LA CHIESA DI SAN GIUSEPPE PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO LA CHIESA DI SANT’AGOSTINO ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO CULTURALE E RELIGIOSO: LA CHIESA DI SANT’AGOSTINO Situata all’inizio di via Duomo, si arriva a questa chiesa attraverso una stradina dedicata al Santo D’Ippona. La costruzione della chiesa e del convento annesso risale al 1402 quando i frati Agostiniani arrivarono in città. La facciata della chiesa appartiene al XVIII° secolo, in stile rococò locale;in basso, due nicchie che ospitano le statue di Sant’Agostino e di sua madre Santa Monica. L’apertura della chiesa restaurata dopo la seconda guerra mondiale risale al 1956, anche se il soffitto in legno originario fu distrutto durante la seconda guerra mondiale. L’interno ha una sola navata, con un’arcata trionfale che conduce al presbiterio. Vicino all’entrata c’è la tomba del grande umanista Tommaso Nicolò D'Aquino (1665-1721) autore delle "Deliciae tarantinae”. Dopo il gruppo di statue, si notano tre cappelle a destra, dedicate a Sant’Antonio da Padova, al Santissimo Crocifisso e alla Madonna dei Fiori. A sinistra dell’altare maggiore sormontato dalla statua di Sant’Agostino, si notano le cappelle dedicate a San Nicola da Tolentino,al Sacro Cuore di Gesù e a San Gaetano da Thiene. Il tempio ospita anche la statua di Sant’Anna e della Santissima Trinità. La chiesa è stata riaperta completamente al culto il 28 agosto 2010, giorno della festa del Santo. TURISMO CULTURALE E RELIGIOSO: LA CHIESA DI SANT’AGOSTINO PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO LA CHIESA DI SANT’ANDREA DEGLI ARMENI ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO CULTURALE: LA CHIESA DI SANT’ANDREA DEGLI ARMENI Situata nei pressi di via Paisiello,la piccola Piazza Monteoliveto ospita la chiesa di Sant’Andrea degli Armeni. La chiesa originaria risale al XIV° secolo come punto di riferimento per la comunità armena arrivata probabilmente a Taranto verso l’ XI° secolo, durante la dominazione bizantina della città di Taranto. Nel 1573, l’abate Scipione d’ Aricia decise di demolire l’antica chiesa medievale e di costruire un nuovo tempio. C’è un’iscrizione in marmo sulla facciata della chiesa per ricordare la sua ricostruzione. I diversi passaggi di proprietà che interessarono il tempio religioso nel corso dei secoli hanno privato la chiesa dei suoi monumenti più importanti . Il restauro della chiesa durante il XVI° secolo si basa sui principi dell’architettura di quel tempo, con una prospettiva e dei rapporti dimensionali del tempio e qualche decorazione tipica dell’epoca del Rinascimento. La facciata presenta pochi elementi essenziali: quattro paraste che arrivano fino al timpano. Il timpano è sormontato da due statue laterali che rappresentano una figura maschile e femminile di difficile interpretazione. Forse si tratta di due personaggi legati alla mitologia armena . Tra il rosone centrale e la porta d’entrata, c’è un’iscrizione in marmo che ricorda la ricostruzione”a fundamentis” della chiesa durante il XVI secolo. “AEDEM HANC CUM DOMIBUS CIRCUMCIRCA /ABB. SCIPIO DE ARICIA RECTOR / AD DEI LAUDEM ET BEATI ANDREAE APOST. / SUO AERE A FUNDAMENTIS EREXIT / MDLXXIII”. L’interno presenta una sola navata longitudinale che termina nel presbiterio sopraelevato ed incorniciato da un arco trionfale , decorato da figure del Rinascimento. Il soffitto della chiesa presenta una volta a lunette. L’altare in pietra risale al XVII° -XVIII° secolo realizzato dalla famiglia Albertini,come testimonia lo stemma posto ai lati dell’altare. TURISMO CULTURALE: LA CHIESA DI SANT’ANDREA DEGLI ARMENI PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA SALUTE ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO RELIGIOSO: IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA SALUTE Il Santuario della Madonna della Salute o Santuario di Monteoliveto, denominazione che risale all’occupazione dell’edificio da parte dei fratelli Olivetani, è situata in piazzetta Monteoliveto. La costruzione della chiesa cominciò nel 1686 grazie alla Compagnia di Gesù, arrivata a Taranto nel 1622. La costruzione della chiesa durò 77 anni fino al 1763. I confratelli della Compagnia hanno dovuto abbandonare la città di Taranto nel 1723 e il tempio religioso fu affidato ai Frati Olivetani. Dunque,la denominazione della chiesa fu cambiata in Chiesa di Monteoliveto.Nel 1936,la città di Taranto è stata consacrata all’icona della Madonna della Salute che diede il suo nome alla chiesa. Nel 1992, i Gesuiti abbandonarono la città di Taranto. A causa dei lavori di restaurazione della chiesa della Madonna della Salute, l’icona della Madonna della Salute è attualmente venerata nella cappella del Santo Sacramento nella cattedrale di San Cataldo. L’icona che dà il suo nome al tempio è una copia del XVII°secolo realizzata dal pittore di Lecce Antonio Verrio. TURISMO RELIGIOSO: IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA SALUTE PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO L’EX-MONASTERO DI SANTA CHIARA ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO CULTURALE E RELIGIOSO: IL MONASTERO DI SANTA CHIARA L’ex-Convento di Santa Chiara è situato nei pressi di Piazza Duomo e costeggia il magnifico Portico dei De Cateniano. L’edificio e la chiesa annessi sono stati costruiti dall’arcivescovo Bernardino di Figueroa (15711586) e restaurati durante il vescovado di Diego Planeta (1841-1849). La chiesa è ora sconsacrata. Il convento è stato sede dei Cappuccini fino al loro spostamento presso il monastero di Santa Maria degli Angeli, edificato dal frate cappuccino Giulio Cesare Russo. Dopo l’unità d’Italia, l’edificio è divenuto proprietà del Comune ed ora ospita manifestazioni culturali. L’edificio monumentale di Santa Chiara comprende la chiesa,il Monastero ed il Convento. E’ stato costruito a partire dal 1310 fino al 1328 grazie al re Roberto d’Angiò e a sua moglie Sancia di Maiorca devoti a San Francesco di Assisi.In origine,la chiesa fu chiamata Sacro Corpo di Gesù Cristo. TURISMO CULTURALE E RELIGIOSO: IL MONASTERO DI SANTA CHIARA PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO CHIESA E CONVENTO DI SAN MICHELE ARCANGELO ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO RELIGIOSO:CHIESA E CONVENTO DI SAN MICHELE ARCANGELO La chiesa di San Michele Arcangelo è una chiesa del borgo antico e risale al XVIII° secolo con convento annesso. La chiesa e il monastero sono stati costruiti nel 1763 grazie all’eredità lasciata dal nobile tarantino Giovanbattista Protontino dopo la sua morte nel 1649. La prima pietra per la costruzione dell’edificio è stata posta nel 1713 dal vescovo G.B.Stella e nel 1763 le religiose di Santa Chiara occuparono il convento. Successivamente, l’edificio a accolto varie comunità religiose tra cui i frati francescani, i frati alcantarini e le suore cappuccine. Dopo l’epoca Napoleonica, il convento ha ospitato la confraternita della Vergine Immacolata. Ora la Chiesa è affidata all’ordine di Malta che collabora con la confraternita al decoro e al restauro della chiesa. Attualmente,il convento ospita il Conservatorio di Musica “Giovanni Paisiello”. Sull’altare maggiore della chiesa si trova la statua della Vergine Immacolata. Il chiostro quadrangolare di San Michele posto su dodici colonne con tre arcate per ogni lato, è l’elemento più importante del convento. La chiesa annessa ha una sola navata ed è parte integrante del Monastero. E’ chiusa da molti anni a causa dei lavori di restauro. TURISMO RELIGIOSO:CHIESA E CONVENTO DI SAN MICHELE ARCANGELO PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO CHIESA DI SANTA MARIA DI COSTANTINOPOLI ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO RELIGIOSO: CHIESA DI SANTA MARIA DI COSTANTINOPOLI Una delle cappelle più antiche e famose è quella dedicata alla Vergine di Costantinopoli, situata presso il ponte ferroviario, all’inizio della strada provinciale che conduce a Massafra e Bari. Fu costruita nel 1568 da un prete di Taranto, Giambattista Algerisi e consacrata nel 1570 da Monsignore Bartolomeo IV Sirigo, vescovo di Castellaneta. Al suo interno il pavimento è composto da marmo e pietra. L’altare in marmo è decorato da candelabri di bronzo. C’è anche un altro altare di pietra dove si può notare sullo sfondo una tela che rappresenta i Santi Cataldo, Simeone, Leonardo. Ci sono anche due fonti battesimali . Un documento degli archivi dell’Arcivescovo di Taranto attesta che nel 1582 la confraternita di Santa Maria di Costantinopoli occupò questa cappella poiché in questa chiesa c’era una antica tela di valore considerevole arrivata da Costantinopoli che rappresentava l’immagine della Vergine. Nel 1897 il nuovo rettore della chiesa, Francesco De Vincentiis cominciò varie opere di restauro ma a partire dalla prima guerra mondiale la chiesa iniziò il suo declino e decadenza. Nel 1926 l’antica chiesa è stata abbattuta e ricostruita con una parte del materiale conservato durante la sua demolizione. In questi ultimi anni, è stata ristrutturata ma non c’è quasi nulla all’interno. Un’opera in pietra restaurata, risalente al XVI° secolo, rappresenta la Madonna e il Bambin Gesù ed è ospitata nella Cattedrale di San Cataldo. TURISMO RELIGIOSO:CHIESA DI SANTA MARIA DI CONSTANTINOPOLI PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO LA CHIESA DI SANT’ANNA ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CHIESA DI SANT’ANNA La chiesa di Sant’Anna si trova nel borgo antico largo Civitanova,nei pressi di Piazza Fontana.Il tempio ha delle dimensioni piccole e la domenica che precede il 26 luglio, giorno della festa della Madre della Vergine Maria, la statua di Sant’Anna è trasportata nella chiesa di San Domenico Maggiore per le celebrazioni. La chiesa è stata ricostruita nel 1914 dopo il crollo della chiesa originaria risalente al XIII° secolo, dedicata a San Nicola in Civitanova. Nel corso del XIX° secolo, la chiesa fu dedicata a Sant’Anna per la devozione verso la Madre della Vergine Maria. Al suo interno, la chiesa possiede un altare in marmo policromo e degli affreschi dipinti dall’artista Sampietro. La facciata è in stile romanico di Puglia con un grande arco ad una sola cuspide ed un piccolo rosone al centro della parte superiore.Sul lato destro della chiesa, c’è un piccolo campanile. L’interno è molto pittoresco, in stile barocco, porte e finestre in legno.Sul soffitto c’è un affresco rappresentante la glorificazione di Sant’Anna, opera di un artista locale.Vicino alla statua di Sant’Anna ci sono anche altre statue che risalgono all’inizio del XIX° secolo: San Gioacchino e Sant’Omobono. TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: LA CHIESA DI SANT’ANNA PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO IL SANTUARIO DEI SANTISSIMI MEDICI ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO RELIGIOSO E CULTURALE: IL SANTUARIO DEI SANTI MEDICI Il culto dei Santissimi Medici è molto antico nella città di Taranto. La piccola chiesa dei Santissimi Medici chiamata Santuario di San Cosimo e Damiano risale alla fine del XVI° secolo ed ora è in fase di restaurazione. Questa chiesa ha ospitato nei secoli passati la Confraternita di Santa Maria di Costantinopoli fino al 1998. Dopo questa data la Confraternita si è trasferita nella chiesa di San Giuseppe con le statue dei Santi Medici, a causa dei lavori di restauro del Santuario. La fondazione della Confraternita dei Santi Cosimo e Damiano a Taranto risale al 1776. La chiesa attuale è molto semplice ed è il risultato di una serie di lavori di modifiche e restauri tra il XVII° e XVIII° secolo. L’interno contiene un affresco di notevole valore nell’altare maggiore che rappresenta la Vergine di Costantinopoli con il Bambin Gesù e due statue in legno dei Santi Medici. TURISMO RELIGIOSO:IL SANTUARIO E LA FESTA DEI SANTISSIMI MEDICI PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO LA CHIESA DI SAN GAETANO DA THIENE ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO RELIGIOSO: LA CHIESA DI SAN GAETANO DA THIENE Il culto per San Gaetano è molto antico e risale al 1656 quando la città di Taranto evitò una terribile peste e questo evento fu attribuito all’intercessione di San Gaetano. La chiesa di San Gaetano da Thiene è stata costruita verso la fine del XVIII° secolo ed è crollata nel corso degli anni 50 del XX° secolo.Si trova nel borgo antico della città in via Cava. Fu costruita come oratorio per la Confraternita di San Gaetano per sostituire l’antica chiesa di San Nicola “subtus cavam” costruita in epoca medievale. Dopo il crollo durante gli anni ‘50 del XX secolo, fu restaurata dal comune ed ora ospita il “Cantiere Maggese”. La chiesa del XVIII° secolo aveva delle dimensioni piccole ed ospitava tele risalenti al XVII° secolo e che sono ora conservate nella Pinacoteca di Bari. Una targa commemorativa, ancora conservata sulla facciata ci ricorda la costruzione del XVIII° secolo.In seguito al crollo della chiesa, la confraternita di San Gaetano si e’ trasferita nella chiesa di Sant’Agostino. TURISMO RELIGIOSO: LA CHIESA DI SAN GAETANO DA THIENE PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO LA CHIESA ED IL CONSERVATORIO DELLE “PENTITE” ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO RELIGIOSO:LA CHIESA ED IL CONSERVATORIO DELLE PENTITE L’ 8 maggio 1722 l’arcivescovo Stella comprò delle case nella zona chiamata del Baglio vicino alla chiesa di Santa Maria Mater Domini e fondò un conservatorio per le zitelle povere e le ragazze pentite ed abbandonate per redimerle dai loro peccati dedicando questo conservatorio a Santa Maria della Purezza e a San Michele Arcangelo. Le donne che abitavano in questo luogo erano obbligate a vestirsi in maniera modesta e sobria e dovevano confessarsi e recitare tutti i giorni il rosario. Ora la chiesa è chiusa a causa di importanti lavori di ristrutturazione. Infatti, una parte della struttura della chiesa è crollata. PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO LA CHIESA DELLA MADONNA DELLA SCALA ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO RELIGIOSO: LA CHIESA DELLA MADONNA DELLA “SCALA” L’antica chiesa dei Santi Simone e Giuda risale al 1181, all’epoca del principe normanno Guglielmo II che governò la città di Taranto. Fu costruita dall’arcivescovo Basile II Paleano e secondo gli storici del tempo, si ergeva «intus murum et antemurale civitatis nostre». Dopo ,divenne proprietà della famiglia Carducci, una delle famiglie più importanti e nobili di quell’epoca.In origine,questa chiesa era grande e spaziosa e possedeva tre altari.In questa chiesa,si conservarono varie reliquie e in una cappella vi era la statua in legno della Madonna della Scala, di valore considerevole,opera dello scultore Ambrogio Martinelli di Copertino. Nel 1673, alcuni fedeli tarantini fondarono una confraternita ed un oratorio al lato di questa chiesa dove si trasportò la statua della Vergine della Scala. Nei primi anni del XX° secolo, la Congrega fu trasferita nella chiesa di San Domenico e nel 1903 la Congrega ritornò nella chiesa della Madonna della Scala. Attualmente resta soltanto la vecchia cappella della Madonna ricostruita nel 1883 dal cavaliere Ludovico Carducci. TURISMO RELIGIOSO: LA CHIESA DELLA MADONNA DELLA “SCALA” PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO LA CHIESA DELLA MADONNA DELLA “STELLA MARIS” ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK TURISMO CULTURALE: LA CHIESA DELLA MADONNA DELLA “STELLA MARIS” La piccola chiesa è stata inaugurata nel 1947. La statua della Madonna “Stella Maris” si trova nella cappella della stazione di Taranto. La statua della Madonna protettrice dei pescatori di Taranto è venerata e festeggiata la prima domenica di settembre,con la processione della Madonna della Stella Maris. La statua è imbarcata su un peschereccio ed attraversa il canale navigabile seguita da diverse barche di pescatori che chiedono alla Madonna la sua protezione. LICEO LINGUISTICO INTERNAZIONALE ARISTOSSENO TARANTO DIRIGENTE SCOLASTICO:PROF.SALVATORE MARZO ITINERARIO TURISTICO LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE