TUMORI DEL COLON – RETTO Classificazione • TUMORI EPITELIALI – Benigni (Adenomi) – Maligni (Adenocarcinomi) • TUMORI CARCINOIDI • TUMORI NON EPITELIALI – Lipomi, Angiomi, Miomi, Amartomi, ecc ADENOCARCINOMA COLO-RETTALE: DISTRIBUZIONE TOPOGRAFICA SEDE Retto Retto-sigma Sigma Discendente Trasverso o flessure Ascendente Cieco Appendice National Cancer Institute Report (USA) % 22 10 25 6 13 8 15 1 57% 23% ADENOCARCINOMA DEL COLON RETTO Carcinoma sporadico (75% dei CCR) Carcinoma familiare (20%) FAP / AFAP HNPCC Malattie infiammatorie intestinali - 90% > 50 aa - fattori ambientali - fattori dietetici - polipi adenomatosi - < 50 aa - familiarità per CCR - mutazioni geniche displasia adenomatosa FATTORI AMBIENTALI CHE POSSONO INFLUENZARE LA CARCINOGENESI DEL COLON FATTORI FAVORENTI • Dieta povera di fibre o in selenio, ricca in grassi • Carcinogeni e mutageni ambientali: - amine eterocicliche (da cibi fritti / cotti sul fuoco) - prodotti del metabolismo batterico • Consumo di alcool • Fumo • Sovrappeso • Vita sedentaria FATTORI AMBIENTALI CHE POSSONO INFLUENZARE LA CARCINOGENESI DEL COLON • • • • FATTORI PROTETTIVI Dieta ricca in fibre (frutta, verdura) e povera di grassi Vegetali cruciferi (cavoli, rape, broccoli, ravanelli) Cibi ricchi in carotene, calcio, selenio, acido folico, vitamina C ed E Consumo di aspirina - FANS ? MORTALITA’ PER CANCRO DEL COLON IN FUNZIONE DELL’APPORTO DI COLESTEROLO ESOGENO E DELL’ASSUNZIONE DI FIBRE (per 100.000 abitanti) Colesterolo della dieta (mg/die) Fibre < 432 > 432 (% calorie) 26.3 34 < 40.2 Olanda, Svizzera, Norvegia > 40.2 USA, Canada, Australia 20.4 33.3 Italia, Giappone, Germania Belgio, Francia, Irlanda Da Kiang Liu, modificata Lancet, 1979 RUOLO DEI COLESTEROLO NEL CANCRO DEL COLON Ipotesi eziopatogenetica • Maggior turnover del pool degli acidi biliari indotto dai grassi saturi (colesterolo) • Aumentata concentrazione nel colon di acidi biliari che vengono deconiugati e deidrossilati dalla flora batterica acidi biliari secondari (desossicolico e litocolico) RUOLO DEI COLESTEROLO NEL CANCRO DEL COLON Ipotesi eziopatogenetica • Danno diretto della mucosa del colon da parte degli acidi biliari secondari non riassorbiti (effetto detergente) - aumento della proliferazione cellulare - promozione dei meccanismi di carcinogenesi locale RUOLO DELLE FIBRE NEL CANCRO DEL COLON IPOTESI PATOGENICA DI BURKITT • Scarso apporto di fibre • Ridotto volume fecale • Tempo di transito prolungato • Maggiore concentrazione fecale di carcinogeni e prolungamento del contatto feci – mucosa • Innesco dei processi di carcinogenesi Ma non è mai stata dimostrata con studi controllati una correlazione tra stipsi e cancro colo - rettale FATTORI GENETICI ASSOCIATI AL CANCRO DEL COLON Le alterazioni geniche note che possono indurre l’insorgenza di CCR sono di tre tipi: • Attivazione di proto-oncogeni (K-Ras) • Perdita dell’attività tumore-inibente di alcuni geni (APC / SMAD 4 / p 53) • Anomalie dei geni deputati alla riparazione del DNA (hMLH1 / hMSH2) ALTERAZIONI GENICHE NELLA SEQUENZA MUCOSA NORMALE - ADENOMA - CANCRO Inattivazione APC Attivazione K-RAS Aneuploidia Inattivazione P 53 / SMAD 4 85% Epitelio normale Adenoma 15% Carcinoma Mutazione geni MMR Ipermetilazione hMLH1 Mutazione geni target CpG Islands Methylator Phenotype Ipermetilazione DNA Instabilità cromosomica Instabilità microsatelliti FATTORI DI RISCHIO PER CARCINOMA COLO-RETTALE RISCHIO GENERICO • Età > 50 anni RISCHIO ELEVATO • • • • Familiarità per Poliposi adenomatosa familiare (FAP) Appartenenti a famiglie con Cancro ereditario (HNPCC) Storia familiare sporadica di cancro del colon Storia familiare di adenomi del colon • Storia personale di adenomi colo – rettali • Storia personale di cancro (Colon, Mammella Utero , Ovaio) • Storia personale di Colite Ulcerosa o Crohn del colon POLIPO DEL COLON • Rilevatezza macroscopicamente visibile della mucosa, di dimensioni variabili da pochi mm ad alcuni cm • La lesione può interessare la mucosa o la sottomucosa • Presenza di peduncolo (peduncolato) Assenza di peduncolo (sessile) Scarsa rilevatezza e base ampia (piatto) • Può essere determinato da una lesione: - infiammatoria - neoplastica - congenita Adenoma piatto Adenoma piatto POLIPI DEL COLON Classificazione istologica Polipi mucosi non neoplastici - iperplastici - infiammatori - fibrosi - linfoidi Polipi mucosi neoplastici - adenomi (tubulare, tubulo-villoso, villoso) - serrati (iperplastico-adenomatosi) Lesioni sottomucose - lipomi - leiomiomi - noduli linfoidi - carcinoidi ADENOMA DEL COLON • Lesione pre-cancerosa: da essa si sviluppa l’adenocarcinoma sporadico • Rappresenta i 2/3 dei polipi del colon • Presente in circa il 40% della popolazione generale con età superiore a 60 anni • La potenzialità maligna degli adenomi dipende dalla displasia epiteliale, caratterizzata da anomalie citomorfologiche e dell’architettura criptica RISCHIO DI TRASFORMAZIONE DEGLI ADENOMI IN CARCINOMI IN FUNZIONE DELLE DIMENSIONI E DEL TIPO ISTOLOGICO (2489 Casi) % Incidenza % Trasformazione < 1 cm 59.4 1.3 1 –2 cm. 28.3 9.5 > 2 cm. 17.3 46 Adenoma tubulare 7.5 4 Adenoma tubulo-villoso 15.3 22.5 Adenoma villoso 9.7 40.7 Il rischio aumenta con l’aumentare del numero dei polipi Adenoma cancerizzato Volume > 2 cm Consistenza aumentata Depressione centrale Ulcerazioni Non scollabilità dalla sottomucosa OSSERVAZIONI A FAVORE DELLA SEQUENZA ADENOMA – CARCINOMA • Prevalenza geografica ed abitudini alimentari sono simili per l’adenoma e l’adenocarcinoma • L’età media di incidenza dell’adenoma anticipa di anni quella dell’adenocarcinoma • Adenoma e adenocarcinoma presentano analoga distribuzione nel colon • Elevata frequenza di adenocarcinoma tra i parenti di I grado dei probandi si osserva sia per l’adenoma che per l’adenocarcinoma • Nel 30% di operati per adenocarcinoma del colon-retto sono presenti adenomi sincroni POLIPOSI ADENOMATOSA FAMILIARE La FAP (Familial Adenomatous Polyposis) è una rara sindrome ereditaria (autosomica dominante con penetranza del 50-80%) caratterizzata dalla presenza di almeno cento polipi nel colon – retto e che evolve obbligatoriamente verso la trasformazione maligna APC tumour suppressor gene Gene inactivation (deletion / mutation) Abnormal cell growth Hyperproliferative epithelium Multiple adenomas 15 – 30 years Adenocarcinoma 5 – 10 years Familial Adenomatous Polyposis Clinical diagnosis Individuals with > 100 colon adenomas Person who is a first-degree relative of a person with known APC-gene mutation and on the affected side of the family Diffuse distribution of adenomas Mean age of presentation: 16 yr Attenuated Familial Adenomatous Polyposis Clinical presentation Individuals with > 10 and < 50 (average 30) colon adenomas Person who is a first-degree relative of a person with known APC-gene mutation and on the affected side of the family Proximal distribution (splenic flexure and right colon) Flat adenomas Mean age of presentation 40 yr Familial Adenomatous Polyposis FAP / AFAP Incidence : 1/8.000-10.000 Both sexes equally affected Duodenal / periampullary adenomas (5-10%) Increased risk for small bowel, pancreas, thyroid adenocarcinoma Association with Gardner’s and Turcot’s syndrome High risk for colorectal adenocarcinoma FAP / AFAP Why a screening / follow-up program ? Lifetime colorectal cancer risk FAP AFAP 100% 70% Average age of onset 25-30 yrs 35-45 yrs of colorectal cancer Average age with colorectal cancer 40 yrs 65 yrs SINDROME DI LYNCH Hereditary Non-Poliposis Colon Cancer (HNPCC) Questa condizione consiste in una patologia ereditaria autosomica dominante che si può presentare in due varianti cliniche: • Lynch 1 : caratterizzata da sviluppo precoce di carcinoma del colon in più componenti di una stessa famiglia, in età giovanile (< 40 anni), non preceduta da poliposi • Lynch 2 : Lynch 1 + sviluppo di carcinomi anche nell’ovaio, endometrio, stomaco, encefalo CARATTERISTCHE CLINICHE DEL CANCRO FAMILIARE NON SU POLIPOSI (HNPCC) Tumori primitivi sincroni del colon in circa il 20% dei casi Sviluppo di tumori metacroni con incidenza del 3% - 5% / anno Tumori prossimali alla flessura splenica nel 60% - 80% dei casi Sviluppo di adenocarcinoma mucinoso in circa il 40% dei casi CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL CANCRO FAMILIARE NON SU POLIPOSI (HNPCC) International Collaborative group on HNPCC, Amsterdam 1990 • Almeno tre componenti della famiglia affetti da carcinoma colo-rettale (diagnosi istologica) • Almeno due di essi parenti di I grado, appartenenti a due generazioni diverse (genitore/figlio) • Almeno uno di essi con diagnosi di CCR prima del 50° anno • Elevata percentuale di mutazioni nei 4 geni deputati al controllo degli errori di replicazione del DNA • • • • CARCINOMA COLO – RETTALE NELLA RETTOCOLITE ULCEROSA Più frequente nelle forme anatomicamente estese (pancolite) Si manifesta a distanza di tempo dall’insorgenza dei sintomi (> 7-10 anni) E’ caratterizzato dalla sequenza displasia carcinoma piuttosto che adenoma carcinoma (sviluppo su mucosa piatta piuttosto che su polipo) Sono frequenti i carcinomi sincroni CARCINOMA COLO-RETTALE PREVENZIONE Prevenzione primaria: • • • modificazione delle abitudini dietetiche elevata assunzione di verdure riduzione del colesterolo Prevenzione secondaria: • screening di massa per individuazione dei soggetti ad elevato rischio di CCR • follow-up dei soggetti ad elevato rischio per CCR PREVENZIONE SECONDARIA NEI SOGGETTI A RISCHIO GENERICO • Sono state proposte due metodologie di screening riservate a persone di età superiore ai 45-50 anni: – Screening mediante ricerca del sangue occulto fecale eseguito annualmente – Screening mediante endoscopia: - retto-sigmoidoscopia - colonscopia – Screening mediante CT colonografia ? PREVENZIONE SECONDARIA NEI SOGGETTI A RISCHIO GENERICO Tipo di rischio Rischio di CCR Tipo di screening Popolazione generale (dopo i 50 anni) 2% - 6% SOF annuale + sigmoidoscopia ogni 5 anni Colonscopia ogni 10 anni Presenza di adenomi > 1 cm (dopo diagnosi) 7% - 46% Colonscopia ogni 3-5 anni SOF = ricerca sangue occulto nelle feci PREVENZIONE SECONDARIA NEI SOGGETTI CON UN FAMILIARE DI 1° O 2 FAMILIARI DI 2° PORTATORI DI CCR Colonscopia - come per popolazione a rischio generico - inizio a 40 - 10 anni prima del riscontro di CCR nel caso indice PREVENZIONE SECONDARIA NEI SOGGETTI CON PREGRESSA POLIPECTOMIA Colonscopia con cadenza periodica in funzione di: - tipo istologico - dimensioni - numero degli adenomi - familiarità per cancro colo-rettale da ogni 6 mesi a ogni 3-5 anni POLIPECTOMIA CURATIVA IN PRESENZA DI FOCOLAIO DI ADENOCARCINOMA • La neoplasia non ha invaso la sottomucosa (stadio m) • La neoplasia ha invaso la sottomucosa: - spazio di 2 mm tra margine di resezione del peduncolo e carcinoma - assenza di interessamento neoplastico delle strutture vascolari del peduncolo - carcinoma ben differenziato all’istologia PREVENZIONE SECONDARIA NEI SOGGETTI PORTATORI DI MALATTIA INFIAMMATORIA CRONICA INTESTINALE Colonscopia - ogni 1-3 anni - dopo 10 anni dall’esordio della malattia, - anche in presenza di quiescenza clinica PREVENZIONE SECONDARIA IN SOGGETTI DI FAMIGLIE CON STORIA DI HNPCC O FAP Membri di famiglie con HNPCC: Colonscopia: - ogni 1-2 anni a partire da 25 aa - con inizio 10 aa prima rispetto al caso più giovane in famiglia Membri di famiglie FAP: Retto-sigmoidoscopia ogni anno a partire da 10 anni fino al compimento del 40° anno di età (dopo tale età è improbabile il manifestarsi del fenotipo) PREVENZIONE SECONDARIA NEI SOGGETTI PORTATORI DI HNPCC • Membri di famiglie HNPCC: controlli periodici dal 25° anno di età o da una età inferiore di 5 anni a quella del caso più giovane di cancro colo-rettale nella famiglia • Membri di famiglie FAP: controlli periodici dall’adolescenza al compimento del 40° anno di età (dopo tale età è improbabile il manifestarsi del fenotipo) EVOUZIONE CLINICA Fase presintomatica Fase sintomatica preclinica (sanguinamento occulto) Fase clinica PATOGENESI DEI SINTOMI E PRESENTAZIONE CLINICA (I) SOLUZIONE DI CONTINUO DELLA MUCOSA • Rettorragia • Anemia da sanguinamento cronico OSTRUZIONE MECCANICA DEL LUME • Modifica improvvisa delle abitudini dell’alvo • Feci nastriformi • Sindrome subocclusiva PATOGENESI DEI SINTOMI E PRESENTAZIONE CLINICA (II) • • • • • SVILUPPO DI FLORA PATOGENA SU MUCOSA DANNEGGIATA Febbre, sensibile ad antibiotici Diarrea DIMENSIONE DELLA MASSA NEOPLASTICA Massa palpabile Dolore addominale METASTASI A DISTANZA Ittero da metastasi epatiche e/o altri sintomi/segni DIAGNOSI DI LABORATORIO • Non esistono esami di laboratorio patognomonici. Il laboratorio può fornire indicazioni di tipo aspecifico (anemia sideropenica, elevazione della VES ecc.) • I markers neoplastici (CEA, CA 19-9) sono utili esclusivamente nel follow-up di pazienti operati che presentavano elevati livelli dell’antigene prima dell’intervento DIAGNOSTICA STRUMENTALE • L’esame di elezione è la retto-colonscopia con l’esecuzione di prelievi per istologia e citologia, che fornisce anche preliminari indicazioni prognostiche (istotipo) • Il clisma opaco è un esame alternativo utile ad una visione globale del colon ed alla esplorazione di aree a monte di eventuali stenosi parziali, non occlusive ma non valicabili dal colonscopio • L’eco-endoscopia, l’ultrasonografia, la tomografia assiale computerizzata e la risonanza magnetica sono indicate per la stadiazione preoperatoria (linfonodi, metastasi, ecc) SINTOMATOLOGIA DI TIPO COLICO STRATEGIA DIAGNOSTICA • Poiché i sintomi intestinali possono simulare patologia funzionale o patologica “minore” ano-rettale, è opportuno consigliare un esame endoscopico, o almeno radiologico, indipendentemente dall’indirizzo diagnostico • Questa strategia si impone in pazienti di età superiore ai 50 anni (con rischio generico) o più giovani (con familiarità per carcinoma o adenoma del colon) PROCEDIMENTI CHIRURGICI • I procedimenti chirurgici tengono conto della sede del tumore e condizioni del paziente • Un intervento in elezione presenta meno problemi di uno in urgenza, soprattutto in caso di complicanze (come l’occlusione intestinale), che spesso costituiscono l’esordio della malattia PROCEDIMENTI CHIRURGICI • Resezione con anastomosi manuale (Terminoterminale, Latero-terminale, Termino-laterale) o con cucitrice meccanica (Terminoterminale) • Resezione, colostomia temporanea e successiva anastomosi (specie in forme complicate da occlusione o perforazione) • Resezione o colostomia permanente (cancro del retto distale) • Il procedimento mini-invasivo (combinazione laparascopia-laparotomia) rappresenta il futuro immediato di questa chirurgia TERAPIA ADIUVANTE Chemioterapia e Radioterapia CARCINOMA DEL COLON • Chemioterapia post-operatoria nello stadio C di Dukes: farmaco di riferimento il 5Fluorouracile associato o no a Levamisolo CARCINOMA DEL RETTO • Associazione chemio-radio post-operatoria negli stadi B2 e C di Dukes. Negli ultimi anni è stata dimostrata l’efficacia di cicli pre-operatori di chemio-radioterapia (terapia neoadiuvante) METASTASI EPATICHE • Infusione portale di chemioterapici CLASSIFICAZIONE DI DUKES, MODIFICATA DA ASTLER-COLLER Estensione del tumore • A Limitato alla mucosa • B1 Limitato alla muscolaris mucosae • B2 Oltrepassa la muscolaris mucosae e coinvolge la sottomucosa • C1 Come B1 con metastasi ai linfonodi regionali • C2 Come B2 con metastasi ai linfonodi regionali • D Metastasi a distanza (per contiguità e/o via ematogena) SOPRAVVIVENZA A 5 ANNI DOPO RESEZIONE CHIRURGICA STADIO (Dukes) SOPRAVVIVENZA % A 95 B1 60 B2 50 C1 40 C2 25 D 5 Blum et al, 1984 OBIETTIVI DELLA TERAPIA CHIRURGICA • Resezione del tratto neoplastico comprensivo di adeguati margini di mucosa normale • Asportazione dei linfonodi (linfoadenectomia) che drenano il tratto neoplastico • L’asportazione dei linfonodi ha un significato sia diagnostico che preventivo della diffusione metastatica CARCINOMA COLO-RETTALE: INCIDENZA ANNUA (corretta per età) per 100.000 abitanti USA - Connecticut EU - Ginevra Oxford Torino Varese ASIA – Bombay Miyagi MASCHI 48.3 32.7 28.8 28.5 35.6 9 12.4 FEMMINE 37.2 21.5 23.1 24.6 26 5.9 10.4 CLASSIFICAZIONE MACROSCOPICA DI BORRMAN • TIPO I Carcinoma polipoide ben circoscritto • TIPO II carcinoma ulcerato a margini rilevati • TIPO III Carcinoma ulcerato a margini elevati ed estesi • TIPO IV Carcinoma diffuso infiltrante, stenosante CONCENTRAZIONI DI ALCUNI STEROIDI FECALI (In mg/g di feci secche) CARCINOMA ADENOMI COLITE ULCEROSA CONTROLLI Colesterolo 10.7 6 12.2 3 Coprostanolo 17.5 19.7 28.6 12.4 Coprostanone 3.6 4.2 2 2.1 Colestano 0.28 0.26 0.3 0.04 Reddy et al, 1977 Attenuated Familial Adenomatous Polyposis AFAP Autosomal dominant inherited/acquired polyposis-cancer syndrome APC-gene mutation in codons 3 and 4 (>90%) Biallelic mutation in MYC gene (25%) FAP / AFAP Screening recommendation Family history for FAP / AFAP with mutated APC-gene Positive APC-gene testing in all first-degree relatives Negative Colonoscopy at diagnosis Sigmoidoscopy at age 10-12 yrs Colonoscopy at age 15-17 yrs Am Soc Colon & Rectum Surg - Clinical Practice Guidelines, 2003 FAP / AFAP Screening recommendation Family history for FAP / AFAP with positive APC-gene test APC-gene test Positive APC-gene test Negative Adenomas No lesions Adenomas No lesions Surgery Endoscopic resection Follow-up FAP / AFAP Am Soc Colon & Rectum Surg - Clinical Practice Guidelines, 2003 Follow-up average-risk population Familial Adenomatous Polyposis Endoscopic Follow-up Sigmoidoscopy every year starting at 10-12 yrs until age of 40 yrs Adenomas No lesions Colectomy Proctocolectomy Colonoscopy every 3-5 yrs Am Soc Colon & Rectum Surg - Clinical Practice Guidelines, 2003 Attenuated Familial Adenomatous Polyposis Endoscopic Follow-up Colonoscopy every year starting at 10-17 yrs until age of 40 yrs Adenomas Endoscopic resection Colectomy No lesions Colonoscopy every 3-5 yrs Am Soc Colon & Rectum Surg - Clinical Practice Guidelines, 2003 FAP / AFAP Endoscopic Follow-up EGDS every 1-3 yrs starting at 30 yrs Adenomas Adenocarcinoma Endoscopic resection Surgery Am Soc Colon & Rectum Surg - Clinical Practice Guidelines, 2003 CARCINOMA DEL COLON E DEL RETTO Entità Unica? • Quando si fa riferimento al cancro del colon ci si riferisce a tutto il grosso intestino, compreso cieco e retto. Tuttavia, alcune rilevazioni epidemiologiche portano ad ipotizzare che il cancro del retto sia diverso da quello del colon • A favore: fattori predisponenti comuni (Adenomi, Rettocolite ulcerosa) • A sfavore: non sempre il carcinoma del colon e del retto presentano caratteristiche epidemiologiche sovrapponibili SEQUENZA ADENOMA – CARCINOMA L’adenoma si forma per espansione del compartimento proliferativo che non è più limitato a un segmento della cripta ghiandolare (come nel normale) ma coinvolge tutta la cripta e l’epitelio ghiandolare Mucosa normale Adenoma Carcinoma