a cura di Sandro Cannas RISCALDAMENTO GLOBALE In climatologia l'espressione «Riscaldamento globale» è usata per indicare, le fasi di aumento della temperatura media dell'atmosfera terrestre e degli oceani dovute a cause naturali (cicli solari, moti della Terra, variazioni dei gas atmosferici,...). L'espressione è oggi però usata come sinonimo di «surriscaldamento climatico» che indica il contributo dell’uomo alla fase di riscaldamento del clima terrestre degli ultimi 100 anni. Le variazioni naturali Nel corso della storia della Terra si sono succedute ciclicamente modificazioni del clima che hanno portato il pianeta ad attraversare diverse ere glaciali alternate ad epoche più calde. Le cause di queste modificazioni climatiche sono state principalmente dovute all'andamento dell'attività del sole o a quella eruttiva della Terra . I recenti riscaldamenti Attualmente per riscaldamento globale s'intende però l’aumento delle temperature medie sulla superficie della Terra a cominciare dalla metà del XX secolo (1950 circa). Questo è il risultato dell'attività umana dato ad esempio dall'uso di combustibili fossili e dalla deforestazione che generano dunque un incremento dell'effetto serra. L’Effetto Serra Se la Terra fosse priva di gas serra, l'acqua del pianeta sarebbe sotto forma di ghiaccio. Tutta la radiazione solare che raggiunge il suolo infatti verrebbe riflessa nello spazio e in queste condizioni la temperatura superficiale della Terra sarebbe di -19°C !!! Della radiazione solare (a breve lunghezza d'onda), il 30% è riflessa dall'atmosfera, il 40% è assorbito dalla fascia di ozono e il rimanente 30% raggiunge il suolo. Cause del recente riscaldamento I cambiamenti recenti del clima vengono analizzati in particolar modo a partire dagli ultimi 50 anni cioè da quando le attività umane sono molto cresciute ed è diventata possibile l'osservazione della troposfera. Tutti i principali fattori ai quali è attribuito il cambiamento climatico sono legati alle attività dell'uomo. In particolare sono : •l’incremento della concentrazione di gas serra in atmosfera •i cambiamenti sulla superficie terrestre come la deforestazione L'impatto con il terreno fa perdere energia alla radiazione solare che viene riflessa nell'atmosfera a lunghezza d'onda maggiore. Una parte di questa radiazione si disperde nello spazio, ma una parte viene intrappolata dai gas serra che la rinviano verso la Terra, aggiungendo una quota di calore all'atmosfera. (Per comprendere meglio il concetto della perdita di energia da parte dei raggi solari si può pensare ad una palla che cadendo da un piano a una certa altezza , rimbalza con salti via via minori a causa dell’ energia che perde ogni volta che incontra il pavimento ). Influenza dei gas serra nell'atmosfera L’effetto serra è quindi il processo che porta al riscaldamento della superficie del pianeta e delle parti più basse dell'atmosfera. I principali gas serra sono: 1. il vapore acqueo (H2O) responsabile dell'effetto serra in una percentuale variabile tra il 36–70% ; 2. l'anidride carbonica (CO2) che incide per il 9-26% ; 3. il metano (CH4) che incide per il 4-9% ; 4. l'ozono (O3) che incide tra il 3-7%. Vapore acqueo (H2O) Il principale gas a effetto serra è il vapore acqueo (H2O), responsabile in un intervallo di percentuale che va dal 36 al 70 % dell'effetto serra Nell’atmosfera, le molecole di acqua catturano il calore irradiato dalla superficie terrestre diramandolo in tutte le direzioni, riscaldando così la superficie della terra prima di essere irradiato nuovamente nello spazio. Il vapore acqueo atmosferico è parte del ciclo idrologico, un sistema chiuso di circolazione dell'acqua dagli oceani e dai continenti verso l'atmosfera in un ciclo continuo di evaporazione, traspirazione, condensazione e precipitazione. Tuttavia l'aria calda può assorbire molta più umidità e di conseguenza le temperature in aumento intensificano ulteriormente l'aumento di vapore acqueo in atmosfera e quindi ancora il cambiamento climatico. 2. Anidride carbonica (CO2) L'anidride carbonica è responsabile per il 9% - 26% dell'effetto serra ed interagisce con l'atmosfera per cause naturali e antropiche. I serbatoi naturali della CO2 sono gli oceani (che ne contengono il 78%), i sedimenti fossili (22%), la biosfera terrestre (6%), l'atmosfera (1%). Gran parte dell'anidride carbonica degli ecosistemi viene immessa in atmosfera. Un certo numero di organismi hanno la capacità di assimilare la CO2 atmosferica. Il carbonio, grazie alla fotosintesi clorofiliana delle piante, entra nei composti organici e quindi nella catena alimentare, ritornando infine in atmosfera attraverso la respirazione. 3. Metano (CH4) Il metano (CH4) è considerato responsabile dell'effetto serra per circa il 18%. La sua concentrazione atmosferica media sta aumentando con un tasso medio annuo valutato tra l’1.1% e l’1.4%. E´ da rilevare il forte aumento delle emissioni di metano anche da parte delle discariche; inoltre si è avuto un aumento delle emissioni provenienti dal settore industriale, e una diminuzione di quelle del settore agricolo. 4. Ozono (O3) L'ozono è presente negli strati alti dell'atmosfera concentrandosi soprattutto a 25 km di altezza dove è presente l'ozonosfera: è considerato un gas serra, ma diversamente dagli altri gas serra che trattengono l'energia proveniente dalla superficie terrestre, l'ozono assorbe e trattiene parte dell'energia proveniente direttamente dal Sole. L'ozono è presente in piccola parte anche negli strati più bassi dell'atmosfera (è uno dei principali componenti dello smog prodotto dall'uomo nelle grandi città). L'ozono si forma da molecole di ossigeno (O2) in prossimità di scariche elettriche, scintille, fulmini, ecc. I Danni L'attività dell'uomo, già dalla rivoluzione industriale, ha incrementato l'ammontare di gas serra nell'atmosfera. La concentrazione di CO2 e metano ha subito un incremento rispettivamente del 36% e del 148% dal 1750 ad oggi. Il bruciare i combustibili fossili ha prodotto circa 3/4 dell'incremento di anidride carbonica negli ultimi 20 anni. La restante parte di incremento è largamente dovuta all'uso che l'uomo ha fatto della superficie terrestre (ad esempio la deforestazione). L'attività umana ha infatti ridotto la massa vegetale in grado di assorbire la CO2 trasformando i boschi in campi o città. Surriscaldamento degli oceani Le acque marine contengono disciolta una grande quantità di CO2 ed il riscaldamento dei mari ne causerebbe l'emissione in atmosfera. Inoltre, il riscaldamento dovuto all'aumento della temperatura produce una maggior evaporazione dei mari liberando in atmosfera ulteriori quantità di vapore acqueo, il principale gas serra, accrescendo ulteriormente la temperatura globale e, secondo alcuni ricercatori, aumentando quantità e violenza di piogge ed uragani tropicalizzando il clima. In generale, oltre allo scioglimento dei ghiacci nei ghiacciai e nelle calotte polari con conseguente innalzamento del livello dei mari e riduzione delle terre emerse, un aumento della temperatura significa un aumento dell'energia presente nell'atmosfera e quindi eventi meteorologici estremi (quali cicloni, alluvioni, siccità, ondate di caldo e di gelo ecc.) in maggior numero e con una maggior violenza; Il ritiro dei ghiacci continentali, l'arretramento della calotta polare artica, l'aumento del livello dei mari, lo scioglimento dei ghiacci continentali quello dei ghiacciai montani, le modifiche nella distribuzione delle piogge e l'aumento nell'intensità e frequenza di eventi meteorologici estremi sono attribuibili in parte al riscaldamento globale. Nel mar Mediterraneo si assiste da alcuni anni, all’ ingresso di specie di pesci tropicali e si assiste anche ad un aumento delle specie termofile (amiche del caldo) meridionali prima presenti solo sulle coste africane. Misure correttive La comprensione del riscaldamento globale e le previsioni di aumento delle temperature hanno convinto varie nazioni ad adottare delle misure idonee a cercare di limitare questo fenomeno. Una tassa sulle emissioni è in vigore in Danimarca dal 1990 e ha portato alla riduzione delle emissioni del 15% dal 1990 ad oggi. Sono attualmente in progetto delle misure per ridurre le emissioni causate dalla deforestazione specialmente nei paesi in via di sviluppo. Sempre per mitigare il riscaldamento globale, è stato proposto di introdurre nuove leggi che obblighino a costruire case più efficienti dal punto di vista energetico. Protocollo di Kyōto Il principale accordo internazionale per il controllo del riscaldamento globale è il Protocollo di Kyōto (in Giappone), negoziato nel 1997. Il Protocollo copre più di 160 nazioni globalmente e più del 55% delle emissioni di gas serra globali (gli Stati Uniti e il Kazakhistan non hanno ratificato il trattato). L'Europa ha recentemente proposto come soluzione al riscaldamento globale, oltre al supporto del Protocollo di Kyoto, il cosiddetto "Pacchetto Clima 20-20-20", che prevede: - l'aumento del 20% nell'efficienza energetica - la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra - l'aumento del 20% della quota di energie rinnovabili entro il 2020 The end