Expressionismus

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Expressionismus
• Come lo Jugendstil anche l’espressionismo può essere
considerato un movimento contro l’ideale di cultura
propugnato dal consorzio tra imperatore e alta
borghesia, contro il positivismo, il razionalismo e
l’industrializzazione.
• Contro queste tendenze e questi processi non fu però
proclamata la ritirata in un paradiso artificiale estetico,
ma l’insurrezione in una nuova visione del mondo, la
lotta per una vita umana con le parole: “Alte Ordnung
stirb!” (vecchio regime muori!), perché da lì ci si
aspettava solo “Betrug und Schein” (inganno e illusione).
• Lo spirito espressionista era pieno di rigore, aggressività,
cinismo, non patetico, ma molto grottesco.
• La pretesa dell’espressionismo di interagire direttamente
nella vita con lo scopo di cambiare le condizioni politiche
e sociali rimane irreale ed astratto.
Parole chiavi
• “Umanità”, “fraternità”, “amore”, “compassione” e “unione cosmica”.
Di riunirsi in gruppi fu quindi una parte programmatica del
movimento.
• “Grido”, “caduta” e “nostalgia” segnano questo stile di grande
intensità. Mai prima né dopo un’espressione artistica ha suonato
così forte, lacerante e scuotente.
• L’”io” nella sua soggettività, la riflessione della propria, isolata
esistenza, lo sfrenato scoprire del “mondo interiore”, negando
radicalmente i valori della borghesia.
• Da un lato il fascino per la metropoli, con la sua manifestazione di
“dinamismo” e “tensione” e il collettivo come concentrato di
“energia”, dall’altra parte la protesta contro la distruzione
dell’esistenza dell’individuo, la privazione dell’anima e dello spirito.
• “Sogno” e “sbornia” che creano visioni estatiche in una sconfinata
liberazione, che è allo stesso tempo un “ritrovarsi”, un
accrescimento, una “sopraelevazione” dell’io.
• La tensione tra “Dio e uomo”, elaborata con grande intensità, più
rivolta all’assoluto che alla vita odierna.
Stili
• La confusione del mondo moderno fu percepita come
non-causale, e fu trasmessa nella letteratura, ma anche
nella pittura con eventi eruttivi, esplosivi, associativi per
distruggere in modo veemente questa realtà nemica.
• Invece di rappresentazioni analitiche in modo
naturalistico o impressionistico, furono eseguiti
concentramenti, accumulamenti, accorciamenti di
processi e affetti e pensieri, che crearono la suggestione
dell’elementare.
Nell’elementare si credeva di poter afferrare una totalità.
• L’estetica e il principio “l’art pour l’art” furono negati in
modo assoluto.
Tre filoni fondamentali
• 1. L’espressionismo satirico-grottesco
che piú dal punto di visto dei contenuti può essere
nominato
1a. L’espressionismo apocalittico-visionario.
Esponenti: Gottfried Benn, Georg Trakl, nell pittura i
membri della “Brücke”
• 2. L’espressionismo astratto-costruttivista.
Esponenti: August Stramm, gli autori della rivista “Der
Sturm”, il gruppo di pittori di “Der blaue Reiter”
(soprattutto Kandinskij e Franz Marc, e per la musica il
compositore Alan Schönberg).
• 3. L’espressionismo messianico.
Esponenti: Franz Werfel, Johannes Becher, nella pittura:
Emil Nolde
La pittura
• I colori erano forti, elementari e aggressivi, con una
preferenza per il rosso.
• Il modo di dipingere era discontinuo, incoerente, ispirato
dall’arte primitiva, con grandi pennellate, ruvido.
• Si negava ogni realtà, la prospettiva e i colori reali non
contavano.
• Importante era unicamente l’espressione individuale,
un’esperienza intima, espressa tramite il valore
sensoriale del colore, applicato in modo esuberante, che
spesso sfociava in un grido sfrenato.
• Grandi superfici di colori monocromi stanno una accanto
all’altra, sottolineando la pianezza, l’uguale importanza
di tutti gli elementi del dipinto, non c’è spazio per riflessi
di luce, per ombre che rimandano ad una realtà reale.
La letteratura
• Un’estrema riduzione sta accanto a giganti rafforzamenti retorici.
• La lingua si stacca dalla tradizione, dallo statico e regolare, dagli
schemi.
• Al posto della realtà si crea un mondo composto da cifre.
• La deformazione delle parole, delle frasi e delle immagini crea una
forma di collegamento che esprime l’elementare, il necessario, il
dimenticato.
Si rifiutò tutto ciò che sembrava armonioso, rotondo e finito.
• Metafore e immagini in un filo a-logico, non-causale, associativo
riflettono il mondo dei sogni, della realtà interiore.
• La miscela tra il comico e il tragico, il grottesco nella disperazione
danno un tono aspro alle opere.
• Per questo modo di creare si presta al meglio la poesia, come opera
breve, essenziale e artificiale, e il dramma con le sue possibilità di
esprimere forti sentimenti con gesti, movimenti e mimica. Il romanzo
fu scelto solo da pochi autori.
Metodi linguistici
• Frequenti i verbi che denotano urlo e urto, una lacerazione e una
rottura: "brechen"= rompere, "stossen"= urtare, "reissen"= lacerare,
opposti a termini impressionistici "wehen"= alitare, "schweben"=
levitare, "gleiten"= scivolare; una predilezione rafforzata da vari
procedimenti metrici e grammaticali.
• La violenza del moto si riflette ad esempio:
• nell'uso di forti enjambements,
• in unioni verbali già presenti nello Sturm und Drang, come
"niederreisst"= "reisst nieder", "aufbäumt"= "bäumt auf";
• la creazione di nuovi composti verbali con "zer-". Esempio: “zerpört”,
composizione da “zerstört” (distrutto) e “empört” (indignato)
• l'assolutismo del verbo è ottenuto con l'uso di accatastamenti infiniti.
• si cerca di giungere all'essenza del verbo sopprimendone il prefisso
e\o il suffisso;
• si giunge a forme di ermetismo espressionista, quando si coniuga il
nome, facendolo diventare in qualche modo vitalistico. Esempio:
"Flimmer | tränet | glast | Vergessen" che si potrebbe tradurre: 'il
tremolio | degli occhi che contemplano una tomba | fa sgorgare
lacrime, ma le lacrime diventano subito vitree, lacrime
dell'insensibilità e dell'oblio'.
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