10. Il tessuto connettivo - lapiramidecentrostudi.com

Il tessuto connettivo
Il tessuto connettivo è costituito da cellule
ampiamente separate da abbondante matrice
extracellulare (sintetizzata dalle cellule stesse).
Matrice extracellulare: materiale gelatinoso
costituito da sostanza fondamentale amorfa
(più o meno fluida) e da fibre.
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
Funzioni del tessuto connettivo
I tessuti connettivi hanno funzione:
1) di sostegno
2) di intervento dinamico
3) trofica: assicurano gli scambi nutritizi a favore
dei tessuti non vascolarizzati (epitelio)
4) di difesa dell’organismo (sangue)
Cosa connettono i tessuti connettivi?
connessione meccanica
– ancorare tessuti fra loro
– sostenere e proteggere organi
connessione funzionale
– consentire e facilitare il transito di
sostanze (nutrizione, metabolismo)
cellule (difesa immunitaria)
Fibre della matrice extracellulare
Fibre collagene: conferiscono sostegno
(cartilagine, ossi, legamenti)
Fibre elastiche: conferiscono elasticità
(pareti dei grossi vasi sanguigni).
Fibre reticolari: costituiscono reticolati
all’interno di organi pieni (fegato).
Il tessuto connettivo
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
Il tessuto connettivo
Si possono distinguere diversi tipi di tessuto
connettivo a seconda della matrice extracellulare e
delle cellule presenti.
• tessuto connettivo (lasso, denso, reticolare)
• tessuto adiposo
• cartilagine
• tessuto osseo
• [tessuto connettivo liquido (sangue e linfa)]
Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009
Tessuto connettivo (propriamente detto)
E’ costituito da cellule attive (fibroblasti) che
possono entrare in stato di quiescenza (fibrociti).
Fibroblasti: nucleo voluminoso e ovoidale.
Fibrociti: nucleo piccolo.
I fibroblasti producono le fibre collagene che si
addensano attorno alle cellule del connettivo.
Fibroblasti
fibroblasti
fibre
sostanza
fondamentale
cellule endoteliali
capillare con emazie
Tessuto connettivo denso
Robusto: notevole resistenza alle sollecitazioni
meccaniche
Localizzazione: tendini e legamenti, capsule degli
organi pieni
Tessuto connettivo lasso
Funzione: è permeabile, facilita gli scambi metabolici,
sede privilegiata dei meccanismi di difesa
Dove si trova: sottomucosa degli organi cavi, sierose
pleuriche, pericardiche e peritoneali, avventizia e intima
dei vasi sanguiferi, muscoli,
Tessuto connettivo reticolare
E’ costituito da cellule reticolari (fibroblasti
specializzati) che producono le fibre reticolari
(collagene III).
Caratteristica: predominano le fibre reticolari
che formano una rete tridimensionale.
Dove si trova: nello stroma di fegato, milza,
midollo osseo, muscolo liscio, e ghiandole
endocrine e esocrine.
Connettivo reticolare
Cellule linfoidi
Fibre reticolari
Cellule linfoidi
Tessuto adiposo
Funzione: e’ un deposito di
sostanze di riserva e protegge
gli organi interni.
Le cellule del tessuto adiposo sono gli
adipociti.
Gli adipociti hanno un citoplasma ricco di
goccioline di grasso.
Tessuto adiposo
Esistono due tipi di tessuto adiposo: bianco e bruno.
bianco
bruno
Grasso bianco
E’ il più diffuso.
E’ costituito da cellule adipose uniloculari.
Funzioni: riserva energetica, ammortizzatore
meccanico, isolante termico.
Localizzazione: strato sottocutaneo, interno
della cavità addominale; cavità orbitaria,
guance, intorno al rene, palma delle mani,
pianta dei piedi, infiltrato nel tessuto muscolare.
Tessuto adiposo bianco
adipocita
nucleo
Grasso bruno
E’ costituito da cellule adipose multiloculari.
Funzione: produrre calore (cellule ricche di
mitocondri, producono energia termica).
Localizzazione: neonati di mammifero, poco
nell’adulto (addome, collo), animali ibernanti,
roditori
Tessuto adiposo bruno
adipocita
nucleo
Tessuti connettivi di sostegno
1) Cartilagine
2) Osso
Tessuto cartilagineo
Artrosi: quando la cartilagine articolare
degenera, l'organismo reagisce producendo
delle escrescenze ossee.
Tessuto cartilagineo
Presenta abbondante matrice extracellulare
compatta e resistente.
Tipi di cellule: condrociti e condroblasti si
trovano racchiuse in piccole cavità (lacune)
presenti all’interno della matrice extracellulare.
Localizzazione: articolazioni, anelli tracheali,
dischi intervertebrali.
Cartilagine
Lacune cartilaginee
Cartilagine
E’ un tessuto solido più flessibili ma meno
duri e resistenti dell’osso.
Funzioni: resiste alla compressione, assorbe
elasticamente le sollecitazioni
meccaniche, riduce gli attriti nelle articolazioni.
femore
cartilagine
legamenti
patella
tibia
Cartilagine
Non contiene: vasi sanguigni, vasi linfatici, fibre
nervose.
La cartilagine non è vascolarizzata ma è nutrita da
una capsula di tessuto connettivo vascolarizzato
(pericondrio).
Quando poggia sul tessuto osseo è nutrita dal
liquido sinoviale della cavità articolare.
Tessuto osseo
Tessuto osseo
Resistente e leggero (18% del peso corporeo),
il tessuto osseo è materia vivente.
Il tessuto osseo è costituito da:
1) Cellule (osteoblasti, osteociti)
2) Sostanza fondamentale (deposito sali,
carenza di acqua)
3) Fibre della matrice (collagene)
Tessuto osseo
• Forma specializzata di connettivo caratterizzata
dalla mineralizzazione della matrice extracellulare
che conferisce al tessuto una notevole resistenza e
durezza
• L’osso è al contempo resistente e leggero
• Non è un tessuto statico:
è invece soggetto a rimodellamento e
rinnovamento per l’intera durata della vita
Tessuto osseo
Funzioni del tessuto osseo:
1)forma impalcatura interna del corpo, dando
attacco a muscoli e tendini
2) protegge visceri e organi nella cavità cranica e
toracica
3) accoglie gli elementi emopoietici del midollo
4) funzione metabolica: "l'osso come banca del
calcio“, lo ione Ca2+ può essere mobilizzato
dalle ossa per la regolazione omeostatica della
sua concentrazione nel sangue e negli altri
liquidi del corpo
Tessuto osseo
Presenta per il 90% matrice extracellulare
mineralizzata (fosfato di calcio sotto forma di
idrossiapatite e carbonato di calcio con tracce di
sodio, magnesio, potassio e fluoro).
E’ il costituente principale dello scheletro.
Funzioni: di sostegno e protezione, di deposito
di sali minerali (soprattutto calcio e fosforo).
Struttura macroscopica
Osso compatto : massa solida continua, spazi
visibili solo con aiuto del microscopio
Osso spugnoso : rete tridimensionale di
trabecole ossee ramificate che delimitano un
labirinto di spazi
intercomunicanti occupati dal midollo osseo
osso
spugnoso
osso
compatto
in questo prepa
è stata rimossa
componente
organica dell’os
osso
spugnoso
l’osso spugnoso è
costituito da sottili
trabecole o spicole
disposte in modo
apparentemente
disordinato, che
delimitano cavità
intercomunicanti;
tali spazi sono
riempiti dal midollo
emopoietico;
osso
compatto
le trabecole sono
costituite da
lamelle ossee non
organizzate in
osteoni ben definiti
Un tipico osso lungo
epifisi
OSSO SPUGNOSO
- trabecole o spicole
- cavità midollari (midollo emopoietico)
OSSO COMPATTO
- osteoni
- lamelle interstiziali e circonferenziali
CAVITÀ MIDOLLARE CENTRALE
- tessuto adiposo
diafisi
epifisi
Compatto verso spugnoso
l’osso spugnoso è
presente dove le
forze vengono
applicate da varie
direzioni
l’osso compatto è
molto resistente
alla compressione
in senso
longitudinale
ma una pressione
laterale può
provocare fratture
Struttura di un osso lungo
Nelle ossa lunghe, la diafisi è
come un cilindro cavo con una
parete di osso compatto e
un'ampia cavità midollare
centrale contenente il midollo
osseo.
Le epifisi (prossimale e distale)
si trovano all'estremità della
diafisi, sono costituite
principalmente da osso
spugnoso ricoperto da un sottile
strato di compatto.
cartilagine articolare
epifisi
tessuto spugnoso
cavità midollare
diafisi
endosteo
periosteo
cartilagine articolare
epifisi
Periostio
• le ossa sono rivestite da una membrana
connettivale riccamente vascolarizzata
• assente sulle superfici articolari e sulle zone
d’inserzione di tendini e legamenti
• durante lo sviluppo e nel corso della riparazione di
fratture, la superficie interna, a contatto con l’osso,
si riveste di uno strato epitelioide di osteoblasti
proliferanti e con proprietà osteogeniche
• nell’adulto, e in assenza di lesioni, gli osteoblasti
diventano quiescenti, indistinguibili dai fibroblasti
circostanti
Endostio
• sottile strato cellulare incompleto
• contiene cellule epiteliali, osteoblasti,
preosteoblasti, osteoclasti
• riveste le le trabecole dell’osso spugnoso,
le cavità midollari, i canali di Havers e i
canali di Volkmann
Struttura microscopica: i canali di Havers
L'osso compatto è costituito per la maggior parte da
matrice (sostanza interstiziale calcificata)
Canale di Havers: dotto delimitato da lamelle
concentriche di matrice calcificata
Contenuto del canale: vasi sanguigni, vasi linfatici,
fibre nervose, tessuto connettivo
Disposizione: sono disposti in modo parallelo tra di
loro e comunicano con: 1) la superficie libera dell'osso,
2) la cavità midollare, 3) tra di loro, mediante canali
disposti trasversalmente e obliquamente (canali di
Wolkmann).
Struttura microscopica: osteone
Nella sostanza fondamentale sono distribuite
cavità a forma di lente biconvessa dette
lacune ossee ciascuna delle quali è
occupata dalla cellula ossea (osteocita).
L'insieme prende nome di osteone.
organizzazione dell’osso compatto
la presenza di settori di tessuto
organizzati intorno a un canale
centrale, i cosiddetti osteoni, è
più evidente in questo preparato;
gli osteoni si sviluppano in senso
longitudinale in forma di manicotto
organizzazione dell’osso compatto
il canale centrale, detto “canale
di Havers”, contiene tessuto
connettivo ricco di vasi sanguigni
e di cellule
canale di
Havers
lamelle
interstiziali
L’osteone
Sistemi Haversiani (osteoni)
e lamelle interstiziali
osteone
(sistema
Haversiano)
lamelle
interstiziali
osteone
incompleto
Base strutturale della
lamella ossea
organizzazione delle lamelle ossee
• la lamella è caratterizzata dalla
presenza di fibre collagene
ordinatamente orientate nella
stessa direzione
• l’orientamento delle fibre
varia fra lamelle contigue
• le proprietà del collagene e la
particolare disposizione delle
fibre conferiscono robustezza
all’osso
mineralizzazione dell’osso
• in seguito alla secrezione di
osteoide da parte degli osteoblasti
ha luogo la deposizione di
cristalli di idrossiapatite,
regolarmente allineati fra le fibre
collagene
• la matrice calcificata conferisce
durezza all’osso
matrice inorganica dell’osso
• aumenta durante sviluppo e
accrescimento fino a raggiungere il 65%
del peso secco dell’osso
• principalmente:
– fosfato di calcio
– carbonato di calcio
• sotto forma di aghi sottili (cristalli di
idrossiapatite) combinati con le fibrille
collagene
se si distrugge…
• la componente
organica della
matrice:
- l’osso conserva
forma e dimensioni
originali, ma diventa
fragile come
porcellana
• la componente
inorganica della
matrice:
– l’osso perde la sua
durezza e rigidità,
diventando
flessibile ma
conservando la
resistenza alla
trazione