Sassuolo, 12 dicembre 2006 Luigi Bidoia Le prospettive del mercato mondiale delle piastrelle Indice Le opportunità di crescita Le pressioni competitive Implicazioni sulle strategie delle imprese e sull’organizzazione del settore italiano Sassuolo, 12 dicembre 2006 2 Le opportunità di crescita Tasso di crescita del PIL mondiale 6 5 4 3 2 1 0 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001 2006 Dal 2004 l’economia mondiale sembra essere entrata in una fase di elevato e prolungato sviluppo, con tassi di crescita che si mantengono prossimi al 4.5% Sassuolo, 12 dicembre 2006 3 Le opportunità di crescita PIL mondiale: contributi alla crescita delle diverse aree 6 5 4 3 2 1 0 1991 1994 1997 2000 2003 Paesi sviluppati 2006 PVS Negli ultimi anni il testimone della crescita è passato ai paesi in via di sviluppo che ormai contribuiscono per oltre due terzi alla crescita del PIL mondiale. Sassuolo, 12 dicembre 2006 4 Le opportunità di crescita Sviluppo dell’economia mondiale Si sono ridotti i rischi sistemici: 1) a fronte della maggior crescita dei prezzi delle materie prime (e della domanda ) non vi è stata una ripresa dell’inflazione 2) tutti i principali paesi, ad esclusione degli Stati Uniti (e dell’Australia), presentano situazioni dei conti con l’estero relativamente in equilibrio. In particolare, sono positivi i saldi dei conti correnti della maggior parte dei PVS. I rischi specifici non sono diffusi: 1) A livello di possibile impatto sull’economia mondiale, solo gli Stati Uniti presentano rischi specifici significativi. Le autorità di politica economica americana sembrano, tuttavia, in grado di poterli governare. 2) Altri paesi hanno rischi elevati, ma il loro possibile impatto sull’intera economia è trascurabile. Sassuolo, 12 dicembre 2006 5 Le opportunità di crescita Tasso di crescita degli investimenti mondiali in costruzioni 8.0 7.0 6.0 5.0 4.0 3.0 2.0 1.0 0.0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Le prospettive di una continuazione dello sviluppo dell’economia mondiale e del permanere dei tassi di interesse su livelli bassi, limiterà la fase ciclica endogena del settore delle costruzioni, consentendo agli investimenti in questo comparto di crescere a tassi compresi tra il 5% e il 6% Sassuolo, 12 dicembre 2006 6 Le opportunità di crescita Tasso di crescita dei consumi mondiali di piastrelle 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 In questo contesto i consumi di piastrelle potrebbero continuare a crescere a tassi prossimi al 7%, pari ad una crescita in volumi pari a oltre 500 milioni di m2 all’anno. Sassuolo, 12 dicembre 2006 7 Le opportunità di crescita Quota % di importazioni sui consumi mondiali di piastrelle 26 25 25 24 24 23 23 22 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 La forte crescita dei consumi tende ad avvantaggiare i produttori locali, determinando una dinamica dei flussi di commercio estero meno accentuata. Sassuolo, 12 dicembre 2006 8 Le opportunità di crescita Tasso di crescita delle importazioni mondiali di piastrelle 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Nel prossimo biennio le importazioni mondiali di piastrelle potrebbero crescere ad un tasso di poco superiore al 4%, pari a circa 70 milioni di m2 all’anno. Lo sviluppo è quindi significativo, ma non paragonabile a quello dei consumi. Sassuolo, 12 dicembre 2006 9 Le opportunità di crescita Variazione dei consumi e delle importazioni nel biennio 2007-2008 12.0 Variazione delle import (mil. di m2) Arabia S. Stati Uniti 10.0 Russia Emirati Arabi 8.0 Indonesia Sud Africa 6.0 4.0 Filippine Tailandia Polonia 2.0 Malesia Marocco 5.0 10.0 Egitto Iran 0.0 0.0 Messico 15.0 20.0 25.0 30.0 35.0 Cina >450 Turchia Brasile 53 India 83 40.0 45.0 50.0 Variazione dei consumi (mil. di m2) La realtà è molto variegata per paese: da un lato Cina, India, Brasile e Turchia si caratterizzano per una forte crescita dei consumi, dall’altro Arabia Saudita e Stati Uniti registreranno le maggiori crescite dal lato delle importazioni. Sassuolo, 12 dicembre 2006 10 Indice Le opportunità di crescita Le pressioni competitive Implicazioni sulle strategie delle imprese e sull’organizzazione del settore italiano Sassuolo, 12 dicembre 2006 11 Le pressioni competitive Cina: livelli e valori medi unitari delle esportazioni 300 6.0 250 5.5 200 5.0 150 4.5 100 4.0 50 3.5 0 3.0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 esportazioni cinesi (mil m2) valori medi unitari all'export (euro per m2) Negli ultimi dieci anni i produttori cinesi, oltre ai vantaggi dovuti al basso costo del lavoro hanno potuto beneficiare del massimo delle economie di scale. A questi, negli ultimi anni si sono associate crescenti economie di apprendimento, consentendo elevati vantaggi in termini di qualità/prezzo nelle fasce medio basse del mercato. Sassuolo, 12 dicembre 2006 12 Le pressioni competitive Valori medi unitari dei principali competitori. 10.0 Altri Europa Occ. 9.0 Italia 8.0 7.0 Spagna 6.0 5.0 Europa Centro Or. 4.0 Turchia Cina 3.0 Brasile 2.0 1.0 0.0 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 La Cina ha trascinato nella guerra di prezzo il Brasile, la Turchia e alcuni paesi dell’Europa Centro Orientale (Polonia, ad esempio). I produttori italiani hanno seguito un lungo cammino verso posizioni di mercato simili a quella dei francesi e tedeschi. La Spagna è rimasta in una posizione ”intermedia”. Sassuolo, 12 dicembre 2006 13 Le pressioni competitive Mercato Europa Occidentale: valori medi unitari dei principali competitori. 11.0 Italia Altri Europa Occ. 10.0 9.0 Spagna 8.0 7.0 6.0 5.0 Cina Europa Centro Or. Turchia 4.0 Brasile 3.0 2.0 1.0 0.0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 In Europa Occidentale i produttori italiani si sono spostati con convinzione sulle fasce di prezzo più alte, riuscendo a difendere le proprie quote di mercato. Sassuolo, 12 dicembre 2006 14 Le pressioni competitive Mercato Europa Orientale: valori medi unitari dei principali competitori. 16.0 14.0 12.0 Altri Europa Occ. 10.0 Europa Centro Or. 8.0 Cina Italia 6.0 Spagna 4.0 Turchia Brasile 2.0 0.0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 In Europa Orientale lo hanno fatto con poca convinzione, subendo una forte perdita di quote di mercato. Sassuolo, 12 dicembre 2006 15 Le pressioni competitive Imprese italiane: dinamica dei costi operativi e dei prezzi dei concorrenti 10.0 8.0 Costi operativi 6.0 4.0 2.0 0.0 -2.0 Prezzo medio -4.0 in euro -6.0 -8.0 -10.0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Complessivamente, le imprese italiane hanno dovuto confrontarsi con una dinamica sfavorevole dei costi operativi e dei prezzi medi dei concorrenti. Sassuolo, 12 dicembre 2006 16 Le pressioni competitive Imprese italiane: margine operativo lordo 19.0 18.0 17.0 16.0 15.0 14.0 13.0 12.0 11.0 10.0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Le pressioni competitive e quelle da lato dei costi stanno portando le imprese italiane a registrare nel 2006 un punto di minimo dei margini operativi. Sassuolo, 12 dicembre 2006 17 Le pressioni competitive Imprese italiane: Redditività del capitale proprio 20.0 18.0 16.0 14.0 12.0 10.0 8.0 6.0 4.0 2.0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Dopo essere stazionata su livelli minimi nel periodo 2001-2006, la redditività del settore dovrebbe registrare, nel prossimo futuro, una fase di miglioramento, anche a parità di strategie delle imprese. Sassuolo, 12 dicembre 2006 18 Indice Le opportunità di crescita Le pressioni competitive Implicazioni sulle strategie delle imprese e sull’organizzazione del settore italiano Sassuolo, 12 dicembre 2006 19 Strategie delle imprese Fattori competitivi e vantaggi comparati delle imprese italiane produttrici di piastrelle Tangibili Fattori competitivi Vantaggi comparati Risorse finanziarie Livello vantaggio comparato Forte svantaggio Materie prime Svantaggio Conoscenze Lavoro Neutrale di processo produttivo Vantaggio organizzative e logistiche Forte vantaggio di mercato e distributive Sassuolo, 12 dicembre 2006 20 Strategie delle imprese Fasi di internazionalizzazione Tangibili Fattori competitivi Vantaggi comparati Exp. Exp. + strut. ded. Accordi di collab. Prod. in paesi a basso costo lav. Prod. in paesi produttori energia Risorse finanziarie Materie prime Conoscenze Lavoro di processo produttivo organizzative e logistiche di mercato e distributive Sassuolo, 12 dicembre 2006 21 Organizzazione del settore Strategie vincenti Differenziazione Maggiore Internaziona- verso maggiore contenuto di lizzazione non qualità servizi solo via export E’ necessaria una dimensione soprattutto organizzativa che può essere ottenuta con una crescita delle dimensioni aziendali, ma anche attraverso l’appartenenza a gruppi industriali. Sassuolo, 12 dicembre 2006 22 Organizzazione del settore Redditività industriale (ROI) per tipologia d’impresa 18.0 16.0 14.0 Grandi imprese 12.0 10.0 8.0 Gruppi 6.0 industriali 4.0 Piccole imprese 2.0 0.0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 L’analisi dei dati di bilancio consente di evidenziare come l’organizzazione in gruppi industriali permette di sfruttare completamente i vantaggi della dimensione. Sassuolo, 12 dicembre 2006 23