Anatomia e fisiologia E’ costituito da un insieme di organi che consentono nel complesso: - SOSTEGNO E PROTEZIONE - MOVIMENTO SCHELETRO MUSCOLI E ARTICOLAZIONI SCHELETRO E’ costituito da tessuto osseo (vascolarizzato e innervato come qualsiasi altro organo): matrice ossea e cellule La matrice ossea è composta per il 70% da materiale inorganico (calcio e fosforo) e per il 30% da materiale organico (osseina) Le cellule sono gli osteoblasti e gli osteoclasti Col passare del tempo l’osso si irrigidisce, divenendo più fragile Ci sono due tipi di tessuto osseo: compatto e spugnoso E’ un organo in continuo rimaneggiamento e rimodellamento e rientra nell’omeostasi del calcio e fosforo Scheletro Si distingue lo scheletro assiale e quello appendicolare I due si articolano nei cingoli scapolare e pelvico Le ossa sono classificate in base alla forma in: ossa lunghe (omero, radio, ulna, femore, tibia, perone), brevi (vertebre, ossa della mano e del piede), piatte (volta cranica) Tutte le ossa sono rivestite dal periostio Contiene il midollo osseo (rosso e giallo) Colonna vertebrale E’ formata da 34 vertebre (ossa brevi) sovrapposte Ogni vertebra è composta da un corpo e da un arco vertebrale Tra le vertebre si trova un disco intervertebrale di che ne consente l’articolazione ARTICOLAZIONI Sono distinte in base a due criteri: 1) GRADO DI LIBERTA’ - MOBILI: spalla, anca - SEMIMOBILI: intervertebrali - FISSE: sinfisi pubica, suture della volta cranica 2) MORFOLOGIA - SINARTROSI: suture craniche - AMFIARTROSI: intervertebrali, sinfisi pubica - DIARTROSI: ginocchio, spalla Diartrosi Capi ossei Cartilagine articolare Membrana sinoviale Liquido sinoviale Capsula articolare Legamenti articolari Menischi (a volte) MUSCOLI Le due caratteristiche principali sono eccitabilità e contrattilità Si distinguono tre tipi di tessuto muscolare: liscio, striato e cardiaco Sono costituiti da un ventre muscolare e da tendini o aponevrosi che ne consentono l’inserzione sul piano osseo. Lesioni muscolari CONTUSIONE MUSCOLARE: è provocata da un corpo non tagliente e non pungente (corpo contundente), senza perdita di sostanza né lesioni di continuo. Ne consegue una ecchimosi, ematoma o soffusione. STIRAMENTO, STRAPPO O DISTRAZIONE ROTTURA MUSCOLARE (parziale o totale): a livello della giunzione muscolo-tendinea CRAMPO MUSCOLARE: da alterazioni elettrolitiche, vascolari, caldo o freddo eccessivo Lesioni tendinee: su patologia degenerativa già presente Lesioni muscolari Segni e sintomi Dolore Gonfiore e/o deformità Calore Rossore Deficit funzionale Lesioni muscolari Primo Soccorso LA SCENA E’ SICURA? Quale dinamica? ABC del primo soccorso Tenere la parte a riposo, non massaggiare (SI nel crampo) Ghiaccio (NON GHIACCIO SPRAY SULLE FERITE) frapponendo della stoffa Tenere il ghiaccio per 15-20 min ogni 2-3 ore Tenere la parte colpita più alta del cuore (se possibile) Portare la persona in pronto soccorso TRAUMI ARTICOLARI DISTORSIONE Perdita temporanea dei rapporti articolari tra due capi ossei. Si può associare lacerazione delle strutture capsulo-ligamentose LUSSAZIONE/SUBLUSSAZIONE Perdita permanente dei rapporti articolari tra due capi ossei. Si associa sempre a lesioni capsuloligamentose. Possono essere recidivanti, abituali o volontarie “Artrosi/artrite” Traumi articolari Segni e sintomi Dolore Gonfiore e/o deformità Calore Rossore Deficit funzionale Traumi articolari Primo Soccorso LA SCENA E’ SICURA? Quale dinamica? ABC del primo soccorso Tenere la parte a riposo NON ESISTE URGENZA, la riduzione DEVE essere fatta solo dal medico (entro 24 ore) Immobilizzare l’articolazione nella posizione in cui si trova (posizione antalgica) Applicare del ghiaccio Ospedalizzare FRATTURE Si intende la perdita della continuità di un osso Sono classificate in base a: - meccanismo lesivo: flessione, torsione, compressione, strappamento - integrità della cute sovrastante: chiuse, aperte - numero dei frammenti: a due frammenti, pluriframmentarie, comminute - morfologia: incomplete (infrazione, a legno verde, infossamenti) e complete - spostamento dei frammenti: composte e scomposte (trasversale, angolare, longitudinale, rotatorio Fratture Segni e sintomi Dolore spontaneo, accentuato da palpazione e/o movimento Contrattura da difesa Ecchimosi Tumefazione e/o deformità (es: extrarotazione e accorciamento dell’arto inferiore nella frattura di femore) Impotenza funzionale Segni di certezza: crepitazione e mobilità preternaturale! La diagnosi certa è solo di competenza medica dopo Rx. Complicanze delle fratture Lesione di vasi, nervi e visceri vicini al focolaio Emorragia (interna, esterna, esteriorizzata) INFEZIONE (occhio alle fratture esposte!) Sindrome di Volkmann o compartimentale Necrosi asettica dell’osso Embolia grassosa o da frammenti ossei o gassosa Tromboembolia Broncopolmoniti Cistopieliti Soprattutto negli anziani Piaghe da decubito a lungo allettati Fratture Primo Soccorso LA SCENA E’ SICURA? Quale dinamica? ABC del primo soccorso Osservare e palpare dolcemente il corpo della vittima (dalla testa ai piedi) Non cercare MAI di ridurre la frattura Mantenere scrupolosamente la pulizia Immobilizzare nella posizione antalgica e applicare del ghiaccio Coprire il paziente e cercare di evitare lo shock (se possibile posizione anti-shock) Evitare ogni movimento inutile Trasportare in ospedale Immobilizzazione di una frattura Utilizzare materiale professionale o di fortuna Se c’è esposizione circondare con anello di stoffa (sterile!) e bendare prima di immobilizzare Non disinfettare il focolaio di frattura esposto Immobilizzare l’articolazione a monte e a valle della frattura Lasciare libere le dita per verificarne i segni di circolo (Sindrome di Volkmann) Non passare con le bende al di sopra del focolaio di frattura FINE