Pastoralismo in evoluzione Cagliari novembre 2016 Benedetto Meloni [email protected] Nostre ricerche Nostre ricerche iniziate dal 2012 in diverse aree della Sardegna Pastoralismo e filiera lattiero casearia, tra continuità e innovazione: un’analisi di caso, Benedetto Meloni Domenica Farinella, ricerca per il Ministero Coesione in Meridiana n 85, Sud dinamico, 2015 Cibo e territorio Strategie territoriali e innovazione organizzativa delle produzioni agro-alimentari locali e di qualità. Ricerca in fase di chiusura. 135 casi Nostre ricerche Scenario e approccio: domande le aziende pastorali collocabili all’interno del fenomeno di riemersione del modello contadino di cui parla Ploeg (2008). Adottano strategie di multifunzionalità agricola (Wilson 2007) che permette la differenziazione delle fonti di reddito e garantisce un valore aggiunto significativo alle imprese: difendersi dallo schiaciamento dei redditi Schema Nascita di un nuovo sistema agropastorale ? Caratteristiche Problemi aperti Indicazioni di policy Allevatore 1: la continuità Io ho iniziato a lavorare a 11 anni. Mi sono trasferito da Gavoi prima a Macomer. […]. Poi ho fatto cinque anni come «servo pastore». […] […] dal ’94 mi sono trasferito qui a Fordongianus, che il terreno è di mio suocero. […] E qui è iniziata proprio l’avventura! […] Prima si faceva esclusivamente Fiore Sardo. Poi, siccome il mercato del Fiore Sardo per la vendita si basava più su una contrattazione. […] Un anno poteva essere, quando c’erano le lire, a 10.000 lire il kg, l’anno dopo poteva scendere anche a 5.000 lire. Quindi, non c’era una stabilità. Negli anni ’95-96 che c’era una grossa crisi di mercato del Fiore Sardo, ho iniziato a fare le sperimentazioni. Fino a quando nel 2003 ho fatto il minicaseificio, . […] Allevatore 1: la diversificazione di prodotto […] Per affrontare il mercato […] non puoi produrre soltanto un tipo di formaggio, ma devi variare. E poi variare, e anche innovare. […] All’inizio ho fatto due tipi di formaggio. Uno è un semicotto al mirto e uno al timo. Poi, quattro anni fa ne è nato un altro con il tartufo, il tartufo lo porto da Acqualagna, nelle Marche, (per questo il formaggio) si chiama Barigadu, […] significa oltre il confine […] Sono tutti a latte crudo. […] Tutto a mano. Uso le caldaie di rame. Non ne ho macchinari. Macchinari ho solo il refrigeratore per conservare il latte. L’altro faccio tutto a mano. […] La faccio solo io, la lavorazione. Perché con il latte crudo […] è difficile improvvisarsi! […] non è come il caseificio che pastorizzano il latte, mettono i fermenti, e quello esce ogni giorno! […] Allevatore 1: la vendita diretta Facciamo enoteche e ristoranti, alta ristorazione. […] Adesso, non cerchiamo più i clienti noi. Ci cercando loro. E poi, non vendiamo a grossisti. Quindi, solo vendita diretta […] Abbiamo clienti anche in Sicilia, Napoli, Roma, Milano, Torino. Un po’ in tutta Italia. E qualcuno all’estero a Berlino e a Stoccolma, sempre piccole realtà. […] Grossi no! Forniamo solo piccole quantità. Anche perché la politica è meglio tanti e piccoli che non pochi e grandi. Perché se ti lascia un grande cliente cadi giù! Allevatore 2 : il rientro Ho studiato (come) disegnatore di moda […] Poi sono rientrato […] mi sono reso conto che qua che nell’azienda dei miei genitori e con i miei fratelli c’era una potenzialità enorme, ho detto «qua si può fare di tutto!». […] Progettando la stalla moderna, aderendo all’agricoltura biologica , […] , perché sono socio di XXX (Rete di produttori agricoli biologici), 4 negozi del biologico, un ristorante, una rete commerciale estera! […]. E questa è l’importanza di essere in società, in cooperativa! […] Allevatore 2 : costruire la fattoria Dicevo che nel costruire la fattoria c’era un progetto nella mia mente, di fare una stalla per far sì che gli animali stessero bene, anche attenzione nella struttura, […], l’ho preservato e ho costruito un percorso, […] dove ci sono dei muretti a secco da una parte e dall’altra io mi sono immaginato un percorso di visita alla fattoria degli animali e delle biodiversità. Quindi abbiamo fatto il primo livello, la scuderia, c’è il caseificio, la sala mungitura, dove ci sono anche i maiali dall’altra parte, a finire tutte le attrezzature, la meccanizzazione che ci sta, aiuta tantissimo e riduce le ore perché […] fino al ‘96 con i miei fratelli tutti e cinque mungevamo a mano. […] Quindi era un continuo mungere […] Allevatore 2 : la diversificazione aziendale Ho un vigneto, un oliveto, un agriturismo, […] scuderia, caseificio […]. […] Mi sono organizzato, ho fatto un laboratorio di caseificazione e mi sono messo a raccontare quello che faccio: io faccio formaggio a latte crudo, quello è molto difficile! Quindi vado, faccio laboratori a Cagliari, a Treviso, Bologna, Milano, Torino dappertutto e racconto quello che faccio! […] Io conosco la materia prima, perché vado con le pecore, le mungo, faccio il formaggio, faccio i miei prodotti, cucino i miei prodotti, li servo, li racconto [nell’agriturismo]! […] Tutto quello che produco, olio, quindi olive, uva, latte, formaggio e carne è tutto certificato biologico. (Allevatore e trasformatore individuale, intervista 6) Innovazioni Le storie di vita degli allevatori e le etnografie su casi aziendali testimoniano diverse innovazioni, acquisto i terreni miglioramenti fondiari (aumento della superficie irrigua del pascolo), costruito stalle per gli animali, comperato mungitrici meccaniche, i refrigeratori migliorato le tecniche di cura del bestiame, benessere animale, trasformazione diretta del latte, costruito minicaseifici aziendali formaggi realizzati prevalentemente a latte crudo Nuova Agricoltura I nuovi contadini (Van der Ploeg, 2008) “Rivincita delle campagne” (Barberis 2009) Consistenza delle aziende agricole in Italia 1.600.000 (M. Fonte ) Tenuta delle aziende contadine ( Onorati) Riaffacciarsi in agricoltura delle giovani generazioni (Cersosimo, 2012) Sono più di 60.000 le imprese agricole guidate da chi ha meno di trent'anni, 36,5% laureati mentre il 56% diploma di scuola media superiore Iscrizioni alle scuole tecniche, agroalimentare e agroindustria, università di agraria nel 2014 in crescita Strategie di multifunzionalità Molte aziende hanno avviato strategie multifunzionalità: Approfondimento delle attività, • innovazione di prodotto e di processo, • chiusura della filiera produttiva tramite la trasformazione in azienda, • lavorazioni artigianali a latte crudo, • produzione di formaggi varia, caglio vegetale, erborinati e/o aromatizzati al mirto; • vendita diretta, tramite punto vendita aziendale, internet, • gruppi di acquisto solidale e/o con contatti diretti nella ristorazione di qualità; Strategie di multifunzionalità Molte aziende hanno avviato strategie multifunzionalità: ampliamento verso altre attività: • ,produzioni agricole sia per la vendita sia di supporto alla zootecnica (foraggere, erbai); • attività no-food e beni collettivi, • fattorie didattiche, agriturismi, • autoproduzione di energia da fotovoltaico, pannelli solari e/o eolico, • agricoltura sociale e pet theray, • produzione di biodiversità e cura del paesaggio rurale Strategie di multifunzionalità Molte aziende hanno avviato strategie multifunzionalità: riposizionamento, • meccanismi di integrazione e diversificazione del reddito, • ricorso al lavoro familiare informale, • pluriattività e diverse economie, scambi tra prodotti e meccanismi di mutuo aiuto. Strategie di multifunzionalità autoconsumo Azienda multifunzionale Approfondimento Deepening : Prodotti tipici di qualità Trasformazione, filiere corta Nuova agricoltura multifunzionale Multifunzionalità Risposte per area Approfondimento Ampliamento Riposizionamento Servizi non commodity Totale questionari v.a. 116 97 86 107 % 85,9 71,9 63,7 79,3 135 100, Nuova agricoltura multifunzionale Espressioni tipiche di approfondimento l’innovazione di prodotto produzioni di alta qualità specialità regionali agricoltura biologica • • • Le innovazioni di processo trasformazione in azienda, vendita diretta coinvolgimento dei consumatori nelle attività aziendali. Nuova agricoltura multifunzionale L’approfondimento consente curare maggiormente gli aspetti qualitativi del prodotto ampliare il valore aggiunto per unità di prodotto riorganizza la filiera Nuova agricoltura multifunzionale L’ampliamento si riferisce all’inserimento di attività non agricole in azienda attività no-food realizzate nell’azienda, Alcuni esempi : forme variegate di gestione della natura, della biodiversità e territorio produzione di energia alternative agriturismo e ristorazione sevizi di cura ed assistenza (agricoltura sociale, fattorie didattiche, pet therapy…) servizi rurali più tradizionali. Nuova agricoltura multifunzionale Processo produttivo agricolo i cui gli output finali sono molteplici: non solo sono beni alimentari (commodities), ma anche servizi (non-commodities) (es. olivicoltura:olio, regimazione idraulica e paesaggio). Tra questi servizi alcuni hanno un mercato (es. agriturismo, agricoltura sociale) altri realizzano beni non di mercato con caratteristiche di non commerciabilità beni collettivi come paesaggio, qualità delle acque, biodiversità, cultura che si presentano come esternalità positive sul territorio. (OECD 2001; Cavazzani 2006; Polman et al. 2010) Non riproducibili in un contesto specializzato e intensivo e non importabili, per cui la localizzazione delle imprese conta, assume significato (Ploeg, 2008). Nuova agricoltura multifunzionale Cosa è cambiato all’interno Modello aziendale sostenibile Attività finalizzata a riproduzione risorse produttive : Internalizzazione natura viva Controllo mezzi produzione Incorporazione saperi locali Nuova agricoltura multifunzionale Cosa è cambiato all’interno Aumentare valore aggiunto aziendale - filiere corte - trasformazione artigianale prodotti - agricoltura biologica …… Assicurare nuove fonti di reddito - agricoltura sociale - turismo rurale Nuova agricoltura multifunzionale Cosa è cambiato nei rapporti esterni? produce anche beni pubblici e/o collettivi, come i servizi agro-ambientali ( OECDE 2011) Maggiore integrazione e rapporti diretti tra produzione e consumo: agricoltura di prossimità, nuovi servizi (agriturismi, ma anche nelle care facilities), agricoltura sociale, Gruppi di Acquisto Solidale, Campagna amica Un riallineamento rispetto ai bisogni di una società in cambiamento, domanda di specificità Nuovi rapporti città-campagna Si tratta di nuovi beni e servizi, ad alto grado di qualità, Evoluzione del rapporto tra rurale e urbano Cosa è cambiato: spostamento di funzioni ed un riallineamento rispetto ai bisogni di una società in cambiamento La multifunzionalità risposte a una serie di richieste provenienti da tutta la società sviluppo di filiere corte, nested market (Oostindie et al. 2010) agricoltura di prossimità, nuovi servizi ( agriturismi, ma anche nelle care facilities), agricoltura sociale (Di Iacovo 2008), Gruppi di Acquisto Solidale (Fonte 2013) Campagna amica •Si tratta di nuovi beni e servizi, ad alto grado di qualità, che sostengono la creazione di nuovi rapporti città-campagna (Oostindie, Ploeg e Renting 2002 Centralità dell’agricoltura multifunzionale nelle aree interne La multifunzionalità è maggiore nelle agricolture promiscue di collina Binomio forte tra aree interne-agricolture multifunzionali biodiverse • N.B Progressione inversa Evoluzione del rapporto tra rurale e urbano Verso una regolazione solidale dei rapporti di prossimità città-campagna ( Dematteis 2014) la campagna rurale dà alla città beni con un buon grado di non sostituibilità beni e servizi eco-sistemici, idrici ed energetici, spazi di attraversamento delle grandi infrastrutture, una parte consistente del patrimonio fondiario e di quello architettonico tradizionale, la qualità delle produzioni alimentari locali, la cura dell’ambiente e del paesaggio fruito dagli abitanti della città, la cura del territorio che protegge le città pedemontane e i corridoi vallivi di accesso ad esse dal rischio idrogeologico e idraulico. Problemi aperti difficoltà di commercializzazione perché un’elevata qualità del prodotto non apre in modo automatico adeguati mercati di sbocco perché si fonda esclusivamente sulla capacità dei singoli di attivare iniziative personali .per costruirsi il mercato di riferimento lentamente, pezzo per pezzo, con un procedere per tentativi ed errori. Si tratta di una lotta per l’autonomia che, per usare le parole di Ploeg, richiede un grande impiego di lavoro vivo, da parte di tutto il nucleo familiare In ’assenza di politiche finalizzate alla promozione ed al supporto della multifunzionalità, queste aziende sono spesso a rischio di disattivazione, pur presentando degli alti livelli qualitativi Obiettivi di policy generali Molti dei beni prodotti dall’agricoltura multifunzionale sono esternalità prodotte in maniera inconsapevole Allora uno degli obiettivi delle politiche dovrebbe essere proprio quello di trasformare l’esternalità positiva obiettivo consapevole. Mettere a valore la multifunzionalità delle aziende contadine Obiettivi di policy Il territorio • Riconoscere il ruolo dell’impresa agricola multifunzionale, individuando specifiche modalità di compensazione economica per la vasta gamma di “beni pubblici” associati alla produzione di alimenti (ambiente, risorse naturali, paesaggio, tutela e gestione del territorio, benessere animale ecc.). • Promuovere la multifunzionalità attraverso azioni comunitarie Aree interne, Leader e GAL adatte a diversificare e qualificare i territori Paesaggio e biettivi di policy Valorizzazione del paesaggio rurale: presuppone un’idea di “tutela attiva”: restituire la tutela del territorio alle comunità locali ( D. Cersosimo, 2013) richiede per attuarsi centralità della multifunzionalità dell'agricoltura ( Agnoletti 2011, Magnaghi 2011). • Es contratti di responsabilità per vigilanza e manutenzione: Ente Parco Aspromonte Obiettivi di policy Le imprese Promuovere lo sviluppo di imprese orientate ad una moderna visione della competitività, su strategie di diversificazione:: internalizzazione dei segmenti a valle della filiera, approfondimento, come la trasformazione in azienda, la vendita e la commercializzazione diretta; ampliamento delle attività (agriturismo, fattorie didattiche e sociali, agricoltura sociale, produzione di energia da fonti rinnovabili); la prevenzione incendi). n Obiettivi di policy Le produzioni Valorizzare la biodiversità di cui la Sardegna dispone proprio in ragione della sua insularità. Valorizzare le filiere produttive di qualità, basate sui prodotti tipici e sui saperi locali diffusi. ). Obiettivi di policy Le interconnessioni Partendo dalla centralità che l’Europa dà al tema della multifunzionalità e attraverso l’utilizzo dei Fondi europei 2014-2020, mettere a valore l’interdipendenza tra aree rurali e urbane, dare luogo ad azioni interdipendenti, non separate. tra aree deboli e forti