2005 anno della fisica introduzione alla teoria della relatività ristretta Associazione Astrofili Cesenati www.astrofilicesena.it www.arrigoamadori.com 15/04/2005 1 Sistemi di riferimento • • • • • • In fisica occorre sempre definire un sistema di riferimento per lo spazio ed un “orologio” per il tempo Ogni evento è caratterizzato dalla sua posizione nello spazio e dall’istante di tempo in cui esso avviene La descrizione dei fenomeni cambia se si cambia sistema di riferimento Il mondo visto da una giostra che ruota è davvero complicato ! Il sistema di riferimento più semplice è costituito da un sistema di assi cartesiani ortogonali tridimensionale 0xyz Un evento è così rappresentato dai 4 numeri (x, y, z, t) 15/04/2005 2 Sistemi di riferimento inerziali • • • • • In natura esistono i sistemi di riferimento inerziali (SDRI) Rispetto ad un SDRI vale il principio d’inerzia (Galileo) : un corpo non soggetto a forze esterne (o se la risultante delle forze esterne è nulla) permane nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme I SDRI in verità sono un’astrazione matematica perché esistono sempre forze che “disturbano” i corpi ma, entro certi limiti, certi sistemi possono essere considerati, con sufficiente approssimazione, inerziali. Esempi di SDRI : Un treno che avanza su un binario rettilineo, liscio, a velocità costante Una nave che naviga con mare calmo a velocità costante su di una rotta rettilinea Il mio tavolo da lavoro su cui la forza di gravità è neutralizzata dalla reazione del tavolo e gli attriti sono resi trascurabili Una navicella spaziale a motori spenti sufficientemente lontana da ogni corpo celeste Tutti i SDRI si muovono di moto rettilineo uniforme fra loro. Il SDRI K’ si muove con velocità costante V (in intensità direzione e verso) rispetto al SDRI K e viceversa 15/04/2005 3 Principio di relatività galileiana • • • • Tutti i SDRI sono meccanicamente equivalenti (Galileo) Ovvero le leggi della meccanica (escludendo i fenomeni elettromagnetici) sono le stesse in tutti i SDRI La “vita” dentro un vagone ferroviario che viaggia con velocità costante su binari lisci e rettilinei, oppure su di una nave che naviga a velocità costante su di una rotta rettilinea, oppure qui sulla superficie della Terra, è praticamente la “stessa”, cioè non ci “accorgiamo” di essere in moto Viviamo su di un pianeta che ruota vorticosamente su se stesso e nello stesso tempo ruota attorno al sole il quale si muove rispetto alle altre stelle ecc. e, se non facciamo esperimenti sofisticati, non ci accorgiamo (fortunatamente) di nulla … 15/04/2005 4 Trasformazioni di Galileo • • • • Consideriamo due SDRI, K e K’, dotati ciascuno di un orologio ed in moto relativo con velocità costante V (costante in intensità, direzione e verso) ed osserviamo gli eventi rispetto ai due SDRI separatamente Storicamente, le prime formule matematiche che legano spazio e tempo nei due SDRI sono dovute a Galileo e sono dette trasformazioni di Galileo Per esse lo spazio è relativo, cioè le coordinate di un punto sono diverse nei due SDRI, mentre il tempo è assoluto, cioè il tempo scorre nei due orologi (se identici e sincronizzati) allo stesso modo, cioè si ha t = t’ In particolare, se un “omino” si muove rispetto a K’ con velocità v’, esso sarà visto, secondo Galileo ed il “buon senso”, muoversi rispetto a K con velocità v = V + v’ 15/04/2005 5 Principio di costanza della velocità della luce • • • • Cosa succede se in K’ viene emesso un fascio di luce ? Sappiamo che la velocità della luce (così come di ogni altra radiazione elettromagnetica) è c = 300.000 km/s circa (nel vuoto) Secondo le trasformazioni di Galileo dovremmo avere che rispetto a K la luce viaggia con velocità V + c In natura, invece, si verifica che la velocità della luce c è la stessa in ogni SDRI 15/04/2005 6 Principio di relatività ristretta • • • • • Principio di relatività galileiana + principio di costanza della velocità della luce = principio di relatività ristretta (Einstein, 1905) I SDRI sono quindi fisicamente equivalenti (includendo i fenomeni elettromagnetici) Ovvero le leggi della fisica sono le stesse in tutti i SDRI Si dice “relatività ristretta” perché limitata ai soli SDRI Se consideriamo sistemi di riferimento di qualunque tipo, avremo la teoria della relatività generale (prossima conferenza) 15/04/2005 7 Trasformazioni di Lorentz • • • • • Consideriamo due SDRI, K e K’, dotati ciascuno di un orologio ed in moto relativo con velocità costante V (costante in intensità, direzione e verso) ed osserviamo gli eventi rispetto ai due SDRI separatamente Le formule matematiche che legano spazio e tempo nei due SDRI e per le quali c sia costante sono dette trasformazioni di Lorentz Affinché la velocità della luce sia la stessa in tutti i SDRI, deve essere (lo si ricava matematicamente) che lo spazio è relativo ed anche il tempo è relativo La grande novità, rispetto a Galileo, è che t ≠ t’ , cioè il tempo scorre diversamente nei due SDRI In particolare, se un “omino” si muove rispetto a K’ con velocità v’, esso sarà visto, secondo Einstein e contrariamente al “buon senso”, muoversi rispetto a K con velocità : 15/04/2005 8 Composizione delle velocità • • Supponiamo che sia V << c ; v’ << c . In questo caso v’V/c² ≈ 0 per cui si ha v ≈ v’ + V che è la trasformazione di Galileo. Per velocità in gioco piccole rispetto a c la meccanica classica di Galileo e Newton continua ad essere valida Si può affermare che per c ∞ la teoria della relatività ristretta tende alla meccanica classica (per Galileo e Newton l’interazione fra i corpi viaggiava a velocità infinita) 15/04/2005 9 Composizione delle velocità • • Supponiamo che sia V ≠ c ; v’ = c . In questo caso si ottiene con semplici calcoli v = c Questo risultato è coerente col fatto che la velocità della luce c è la stessa in tutti i SDRI 15/04/2005 10 Composizione delle velocità • • Supponiamo che sia V = c ; v’ = c . In questo caso si ottiene con semplici calcoli v = c Anche questo risultato è coerente col fatto che la velocità della luce c è la stessa in tutti i SDRI 15/04/2005 11 Contrazione spaziale • • • • • • Un segmento in quiete rispetto a K’ se misurato rispetto a K risulta più corto Questa è una conseguenza matematica diretta delle trasformazioni di Lorentz La formula che lega le “due lunghezze” è: Se fosse V = 0 avremmo l l0 Se fosse V = c avremmo l 0 Se fosse l0 1 e V 9 c si avrebbe : 10 2 9 c 81 10 l 1 1 2 1 0, 435 c 100 15/04/2005 12 Contrazione spaziale (grafico) 15/04/2005 13 Dilatazione temporale • • Un intervallo di tempo misurato rispetto a K’ risulta più lungo se misurato rispetto a K Questa è una conseguenza matematica diretta delle trasformazioni di Lorentz La formula che lega i “due tempi” è : • • • Se fosse V = 0 avremmo t t0 Se fosse V = c avremmo t 9 Se fosse t0 1 e V 10 c si avrebbe : • t 15/04/2005 1 9 c 10 1 2 c 2 1 81 1 100 2, 294 14 Dilatazione temporale (grafico) 15/04/2005 15 Paradosso dei gemelli • • • • • • • • • • • Supponiamo che vi siano due gemelli, che chiameremo A e B, di cui uno, mettiamo B, un giorno, parte per un viaggio spaziale alla velocità V 9 c 10 Supponiamo che per B il viaggio duri 10 anni Per il gemello A il viaggio di B dura invece, a causa della dilatazione del tempo, più di 20 anni La stessa cosa può affermare B perché i due SDRI in cui i due gemelli si trovano sono, per il principio di relatività, fisicamente equivalenti Cosa succederà quando i due gemelli si incontreranno alla fine del viaggio ? A dirà : io ho visto il tuo orologio andare più lentamente del mio, per cui tu dovresti essere più giovane di me (il tuo viaggio per me ha durato più di 20 anni mentre per te ha durato 10 anni) B dirà : io ho visto il tuo orologio andare più lentamente del mio, per cui tu dovresti essere più giovane di me (il tuo viaggio per me ha durato più di 20 anni mentre per te ha durato 10 anni) I due gemelli, incontrandosi alla fine del viaggio, dovrebbero verificare che uno si è invecchiato di meno dell’altro e viceversa. In questo sta il paradosso Il paradosso, però, non sussiste perché il problema è mal posto. Quando il gemello B inizia il viaggio e quando, ritornando, lo finisce, il suo sistema di riferimento non è un SDRI perché esso non si muove rispetto all’altro di moto rettilineo uniforme, bensì accelera La teoria della relatività ristretta vale solo per i SDRI per cui un tale problema deve essere visto nell’ottica della teoria della relatività generale che si occupa appunto di sistemi di riferimento accelerati. In verità, un gemello sarà più giovane dell’altro. Verifiche di questo sono state fatte anche recentemente misurando come scorre il tempo su satelliti artificiali per le telecomunicazioni 15/04/2005 16 Spazio-tempo quadridimensionale • • • Lo spazio ed il tempo rappresentano per Einstein un tutt’uno indistinguibile a 4 dimensioni, il cosiddetto cronotopo Un evento, infatti, è rappresentato da un insieme ordinato di 4 numeri (x,y,z,t) Un punto si muove nello spazio-tempo quadridimensionale lungo una linea detta linea d’universo 15/04/2005 17 L’energia secondo Einstein • • Secondo la meccanica classica un corpo in quiete possiede energia cinetica nulla Secondo la teoria della relatività ristretta un corpo in quiete possiede l’energia : E mc 2 • • Siccome c è molto grande, questa energia è enorme (energia nucleare di fissione e fusione, energie delle stelle) Per esempio, una massa di 1 kg produce (se trasformata completamente) una energia pari a : E 1 300.000.0002 90.000.000.000.000.000 j 15/04/2005 18