LA FRASE MINIMA
versus
LA FRASE COMPLESSA
IL TESTO
Ogni testo è costituito da frasi:
•
una sola frase: frase semplice o proposizione:
Paolo e Laura hanno fatto un’escursione in montagna.
•
da più frasi: frase complessa o periodo:
Paolo e Laura sono partiti per la loro escursione in montagna. Hanno
camminato due ore e, una volta al rifugio in vetta, si sono rifocillati.
Poi, verso le cinque, si sono rimessi in cammino e alle sette, prima
che facesse buio, erano già a casa.
CHE COS’È LA FRASE
Quando parliamo o scriviamo ci serviamo di frasi.
È attorno al predicato che una frase si costruisce. Il soggetto
è quella parte che concorda in genere e numero con il
predicato.
La frase è una sequenza di parole organizzate attorno a un
verbo e legate tra loro da rapporti logici e di dipendenza.
Ha lo scopo di esprime un messaggio di senso compiuto.
LA FRASE SEMPLICE
La frase semplice o proposizione è composta da
-
un solo verbo, cioè da un solo predicato,
e da altri elementi indispensabili a garantirne il senso.
un soggetto che ha stesso genere e numero del
predicato.
-
complementi (diretto o indiretto).
LA FRASE SEMPLICE
Paolo
soggetto
legge
predicato
un libro
oggetto diretto
Frase semplice
Il cielo
soggetto
è
predicato
Frase semplice
azzurro
nome del
predicato
LA FRASE MINIMA
La frase minima è la forma base della frase semplice:
essa comunica un messaggio di senso compiuto attraverso
i due elementi che la costituiscono:
soggetto l’elemento che concorda in genere e
numero con il predicato.
predicato indica l’azione compiuta o subita dal
soggetto; lo stato o il modo di essere del soggetto.
LA FRASE MINIMA
Il cane
soggetto
abbaia
predicato
Frase minima
Achille
soggetto
Frase minima
combatte
predicato
L’ESPANSIONE DELLA FRASE
MINIMA
Il gatto dorme
Il gatto della nonna dorme
Il gatto della nonna dorme sul cuscino
Il gatto della nonna dorme sul cuscino durante la notte
LA FRASE COMPLESSA
Per comunicare non basta una frase semplice: di solito
facciamo ricorso a più proposizioni che, legate fra loro
formano frasi complesse o periodi.
Il periodo è un pensiero compiuto, formato da una o
più proposizioni, organicamente collegate tra loro,
separato dal resto del discorso con un segno di
punteggiatura forte.
LA FRASE COMPLESSA
Ogni frase complessa è costituita da tante "parti" quanti
sono i verbi in essa contenuti. Ognuna di tali "parti" si
chiama proposizione: insieme formano il periodo.
Paolo e Laura sono partiti per la loro escursione in
montagna. // Hanno camminato per due ore / e, una volta al
rifugio in vetta, si sono rifocillati. // Poi, verso le cinque, si
sono rimessi in cammino / e alle sette, prima che facesse
buio, / erano già a casa.
LA STRUTTURA DEL
PERIODO
Il periodo è una struttura complessa nella quale ogni
proposizione ha una propria funzione ed è collegata alle
altre secondo un ordine preciso.
La composizione del periodo varia in base al numero e al
tipo delle proposizioni che lo costituiscono.
Il periodo può essere:
semplice: è composto da una sola proposizione
composto: è formato da una due o più proposizioni
coordinate tra loro
complesso: è formato da una due o più proposizioni
subordinate tra loro
LA PROPOSIZIONE
PRINCIPALE
È la proposizione più importante, senza la quale il periodo
non si formerebbe e viene detta per questo
PROPOSIZIONE PRINCIPALE
La proposizione è principale può legarsi ad altre proposizioni
per formare una frase complessa. Poiché regge altre
proposizioni, è definita anche
REGGENTE
n.b. non ha una posizione fissa nel periodo: può trovarsi all’inizio, alla fine, al centro.
LA PROPOSIZIONE
INDIPENDENTE
In ogni periodo c’è sempre una proposizione completamente
autonoma che sussiste anche da sola, conservando il suo
significato:
PROPOSIZIONE INDIPENDENTE
Si classifica in base all’intento comunicativo del parlante:
• informare su qualcosa (dichiarative)
• porre una domanda (interrogative)
• esprimere un desiderio (desiderative)
• fare un’esclamazione (esclamative)
• dare un ordine (imperative)
• rivolgere un invito/esortazione (esortative)
LA PROPOSIZIONE PRINCIPALE
Il cane mangia e scodinzola
proposizione principale = Il
cane mangia
Per guardare fuori mi accosto alla finestra
proposizione principale = mi accosto alla finestra
Essendo tardi Laura telefona a casa
proposizione principale = Laura telefona a casa
Era triste per il ragazzo non vedere più il suo amico
proposizione principale = Era triste per il ragazzo
LA PROPOSIZIONE
COORDINATA
Coordinare vuol dire disporre, ordinare insieme elementi
della stessa specie.
La coordinazione è detta anche paratassi (dal greco para =
accanto taxis = collocazione).
Essa si pone sullo stesso piano della proposizione – o delle
proposizioni – a cui si lega perché ha la stessa funzione
sintattica: “struttura a catena”.
LA PROPOSIZIONE
COORDINATA
La coordinazione può avvenire mediante
-
congiunzioni coordinative (e, ma, o, oppure, cioè…)
coordinazione per polisindeto
segni di punteggiatura deboli (virgola, punto e
virgola, due punti) che accostano una frase all’altra
coordinazione per asindeto
La coordinazione è possibile tra
-
due proposizioni principali
due proposizioni subordinate
LA PROPOSIZIONE
COORDINATA
Le proposizioni coordinate si differenziano - a seconda
della congiunzione che le introduce - in
-
copulative (e, inoltre, nemmeno, né, neanche, neppure…)
-
disgiuntive (o, oppure, ovvero, altrimenti…)
-
avversative (ma, tuttavia, però, anzi, invece, eppure …)
-
esplicative (cioè, infatti, ossia, ovvero, difatti…)
-
conclusive (dunque, quindi, pertanto, perciò, ebbene…)
-
correlative (e…e, né…né, o…o, sia…sia, così…come,
tanto…quanto, non solo…ma anche, …)
LA PROPOSIZIONE
COORDINATA
La conferenza cominciò alle dieci e finì alle cinque
proposizione coordinata = e finì alle cinque
Matteo verrà a piedi o verrà in bici
proposizione coordinata = o verrà in bici
Serena piangeva e urlava, perché voleva il ciuccio
proposizione coordinata = e urlava
Avrei voluto andare al mare, ma non è stato possibile
proposizione coordinata = ma non è stato possibile
LA PROPOSIZIONE
COORDINATA
La conferenza cominciò alle dieci
e finì alle cinque
proposizione principale
proposizione coordinata
alla principale
Serena piangeva
proposizione
principale
Avrei voluto
e urlava
proposizione coordinata alla
principale
andare al mare, ma non è stato possibile
proposizione
principale
proposizione coordinata alla principale
Il cane mangia e scodinzola
proposizione
principale
proposizione coordinata
alla principale
LA PROPOSIZIONE
SUBORDINATA
La proposizione subordinata – dipendente o secondaria – è
una frase che non può stare da sola. Essa dipende dalla
principale.
Ha funzione sintattica solo se collocata in dipendenza da una
proposizione che la regge.
La subordinazione è chiamata anche ipotassi (dal greco hipò
= sotto e taxis = collocazione).
Essa si pone su un piano diverso rispetto alla proposizione –
o alle proposizioni – a cui si lega, perché non ha la stessa
funzione sintattica: “struttura a scalino”.
LA PROPOSIZIONE
SUBORDINATA
La subordinazione può avvenire mediante
-
congiunzioni subordinanti (affinché, perché …)
locuzioni subordinanti (prima che, quando…)
-
pronome relativo (che, il quale…)
pronome o aggettivo interrogativo (chi, quale…)
avverbio (dove, dovunque…)
verbo all’infinito (preceduto da preposizione
-
verbo al gerundio o al participio passato
nessuna congiunzione e preposizione
LA PROPOSIZIONE
SUBORDINATA
La subordinazione precisa e arricchisce le informazioni
della reggente: nella frase complessa svolge la stessa
funzione dei complementi nella frase semplice.
Ci
vedremo
dopo
cena
c. di tempo
Ci
vedremo
prop. principale
/
dopo
aver
prop.subordinata
temporale
cenato
LA PROPOSIZIONE
SUBORDINATA
La subordinata è retta dalla proposizione principale
subordinata di 1° grado
La subordinata può a sua volta reggere un’altra subordinata
subordinata di 2° grado
Si stabilisce una gerarchia di dipendenza che può andare
anche oltre il 3° grado
LA PROPOSIZIONE
SUBORDINATA
A seconda del modo del verbo utilizzato le proposizioni
si dividono in
- esplicite: usano i modi finiti
- indicativo
- congiuntivo
- condizionale
- imperativo
- implicite: usano i modi indefiniti
- infinito
- gerundio
- participio
LA PROPOSIZIONE
SUBORDINATA
-
proposizione soggettiva
proposizione oggettiva
proposizione relativa
proposizione modale
proposizione avversativa
proposizione dichiarativa
proposizione causale
proposizione temporale
proposizione finale
proposizione consecutiva
proposizione concessiva
proposizione condizionale
proposizione interrogativa indiretta
proposizione strumentale
proposizione limitativa
proposizione esclusiva
proposizione eccettuativa
LA PROPOSIZIONE
SUBORDINATA
La professoressa chiese chi era preparato per
l’interrogazione
proposizione subordinata = chi era preparato per l’interrogazione
Poiché ha paura dei ragni, Anna scappa a gambe levate
quando ne vede uno
proposizione subordinata = poiché ha paura dei ragni
= quando ne vede uno
Ascoltavo la pioggia che cadeva sul tetto e faceva
rumore
proposizione subordinata = che cadeva sul tetto
proposizione coordinata alla subordinata = e faceva rumore
LA PROPOSIZIONE
SUBORDINATA
La professoressa chiese
proposizione principale
chi fosse preparato per l’interrogazione
proposizione subordinata
Ascoltavo la pioggia
proposizione principale
Serena piangeva
proposizione
principale
che cadeva sul tetto
e faceva rumore
proposizione subordinata
proposizione
coordinata alla
subordinata
e urlava
proposizione coordinata alla principale
perché voleva il ciuccio
proposizione subordinata