Diapositiva 1

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CARLO MAGNO E IL SACRO ROMANO IMPERO
PRIMO NUCLEO
DELLO
STATO PONTIFICIO
Pipino accetta di intervenire e costringe Astolfo a cedere al papa tutti i territori che negli anni
precedenti i Longobardi avevano conquistato ai danni di Bisanzio: nasce così il primo nucleo dello
Stato pontificio.
POLITICA DI DESIDERIO
intuisce il pericolo di un
accordo tra Franchi e papa
Desiderio, salito al trono alla morte di Astolfo, intuisce la pericolosità dell’alleanza tra i Carolingi e il
papa
POLITICA DI DESIDERIO
intuisce il pericolo di un
accordo tra Franchi e papa
alleanza matrimoniale con i Carolingi
e si affretta perciò a concludere un accordo con i Franchi, dando in matrimonio le sue figlie ai due
figli di Pipino, Carlo e Carlomanno.
morte di Pipino
CARLO
CARLOMANNO
Alla morte di Pipino il regno viene diviso fra i due eredi
morte di Pipino
CARLO
CARLOMANNO
MUORE NEL 771
ma nel 771, scomparso improvvisamente Carlomanno,
morte di Pipino
CARLO
CARLOMANNO
MUORE NEL 771
UNICO RE DEI FRANCHI
Carlo unifica sotto il suo scettro i possedimenti franchi; subito dopo, ripudia la moglie longobarda,
dimostrando così di volersi inserire di nuovo nelle vicende italiane.
POLITICA AGGRESSIVA
DI DESIDERIO
Desiderio allora riprende la politica aggressiva,
POLITICA AGGRESSIVA
DI DESIDERIO
SCONFITTO DA CARLO MAGNO
ma viene duramente sconfitto da Carlo, che si impossessa di tutti i suoi territori
POLITICA AGGRESSIVA
DI DESIDERIO
SCONFITTO DA CARLO MAGNO
FINE DEL DOMINIO LONGOBARDO
IN ITALIA SETTENTRIONALE
ponendo così fine al dominio longobardo in Italia centro-settentrionale.
Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi
CAMPAGNE MILITARI
Dopo essersi proclamato re dei Franchi e dei Longobardi, Carlo, divenuto ormai noto come Carlo
Magno, espande e consolida il suo regno affrontando altre campagne militari tra le quali:
Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi
CAMPAGNE MILITARI
- guerra contro i Sassoni
la guerra contro i Sassoni, bellicosa popolazione germanica stanziata nella regione tra l’Elba e il
Reno
Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi
CAMPAGNE MILITARI
- guerra contro i Sassoni
- conquista della Bavaria e dei territori degli Avari
la conquista della Bavària e dei territori degli Àvari
Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi
CAMPAGNE MILITARI
- guerra contro i Sassoni
- conquista della Bavaria e dei territori degli Avari
- conflitto contro gli Arabi
il conflitto contro gli Arabi di Spagna
Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi
CAMPAGNE MILITARI
- guerra contro i Sassoni
- conquista della Bavaria e dei territori degli Avari
- conflitto contro gli Arabi
MARCA SPAGNOLA
al termine del quale fonda la Marca spagnola, destinata a divenire uno dei baluardi di difesa
dell’Occidente cristiano contro l’espansione dell’Islam.
Carlo Magno re dei Franchi e dei Longobardi
CAMPAGNE MILITARI
- guerra contro i Sassoni
- conquista della Bavaria e dei territori degli Avari
- conflitto contro gli Arabi
MARCA SPAGNOLA
conversione al cristianesimo dei popoli sottomessi
Carlo Magno da protettore del papa diviene un vero e proprio campione della fede cattolica:
converte infatti tutti i popoli ancora pagani da lui sottomessi.
INCORONAZIONE DI
CARLO MAGNO
NATALE DELL’800
A capo ormai di un vasto impero, egli viene perciò consacrato imperatore da Leone III nella basilica
di San Pietro, la notte di Natale dell’800.
SACRO ROMANO IMPERO
Ha così inizio il Sacro romano impero;
SACRO ROMANO IMPERO
rinnovato
in nome
di Dio e
consacrato
dal papa
sacro, in quanto rinnovato in nome di Dio e consacrato dal papa
SACRO ROMANO IMPERO
rinnovato
in nome
di Dio e
consacrato
dal papa
sovrano
successore dei
“Cesari”
e romano, poiché il sovrano si considera un successore dei “Cesari”.
CONSEGUENZE
DELL’INCORONAZIONE
DI CARLO MAGNO
Le conseguenze del gesto di Leone III sono essenzialmente due:
CONSEGUENZE
DELL’INCORONAZIONE
DI CARLO MAGNO
complica
i rapporti
con l’impero
d’Oriente
da una parte complica i già precari rapporti tra la Chiesa e l’impero bizantino, ormai estromesso
dall’Italia;
CONSEGUENZE
DELL’INCORONAZIONE
DI CARLO MAGNO
complica
i rapporti
con l’impero
d’Oriente
accordo di
Aquisgrana
812
le tensioni saranno appianate solo nel 812, quando con l’accordo di Aquisgrana anche l’imperatore
d’Oriente riconoscerà l’autorità imperiale di Carlo Magno in Occidente.
CONSEGUENZE
DELL’INCORONAZIONE
DI CARLO MAGNO
complica
i rapporti
con l’impero
d’Oriente
sancisce
la facoltà
del pontefice
di conferire
investiture regali
accordo di
Aquisgrana
812
dall’altra sancisce la facoltà del pontefice di conferire investiture regali.
governo tramite uomini di fiducia
A differenza dell’impero romano, Carlo Magno governa i suoi vasti territori affidandosi non tanto a
un apparato di funzionari quanto piuttosto a uomini di sua fiducia.
CONTEE
IMPERO
MARCHE
L’impero infatti viene suddiviso in vaste circoscrizioni, le contee e le marche;
CONTEE
IMPERO
rette da un
conte con poteri
civili e militari
le prime sono rette da un conte, con poteri civili e militari
MARCHE
CONTEE
rette da un
conte con poteri
civili e militari
IMPERO
MARCHE
rette da un marchese
con funzioni militari
e istituite in zone di confine
le seconde, istituite nelle zone di confine, da un marchese, con funzioni principalmente militari.
Conti e marchesi sono:
CONTEE
IMPERO
rette da un
conte con poteri
civili e militari
legati al sovrano
da un giuramento
di fedeltà
legati al sovrano da un giuramento di fedeltà personale
MARCHE
rette da un marchese
con funzioni militari
e istituite in zone di confine
CONTEE
rette da un
conte con poteri
civili e militari
IMPERO
MARCHE
rette da un marchese
con funzioni militari
e istituite in zone di confine
legati al sovrano aiutati dagli scabini
da un giuramento nell’amministrazione
di fedeltà
della giustizia
aiutati da giudici, detti scabini, nell’amministrazione della giustizia locale
CONTEE
rette da un
conte con poteri
civili e militari
IMPERO
MARCHE
rette da un marchese
con funzioni militari
e istituite in zone di confine
legati al sovrano aiutati dagli scabini
da un giuramento nell’amministrazione
di fedeltà
della giustizia
sorvegliati
nel loro operato
dai missi dominici
sorvegliati dai missi dominici, inviati del sovrano, che controllano il loro operato.
POLITICA LEGISLATIVA E CULTURALE DI CARLO MAGNO
Da un punto di vista legislativo e culturale Carlo Magno
POLITICA LEGISLATIVA E CULTURALE DI CARLO MAGNO
- convocazione delle diete e del Campo di Maggio
per discutere e approvare le leggi riunisce a corte due volte l’anno tutti i nobili del regno in
assemblee, le diete, e ogni primavera convoca l’assemblea plenaria, detta Campo di Maggio
POLITICA LEGISLATIVA E CULTURALE DI CARLO MAGNO
- convocazione delle diete e del Campo di Maggio
- redazione dei capitolari
raccoglie tutte le decisioni prese nei capitolari, che riguardano gli argomenti più disparati
POLITICA LEGISLATIVA E CULTURALE DI CARLO MAGNO
- convocazione delle diete e del Campo di Maggio
- redazione dei capitolari
- fondazione di scuole e biblioteche
fonda numerose biblioteche e scuole, tra cui la Scuola palatina, aperte sia ai laici che al clero, in cui
è possibile apprendere le sette arti liberali del trivio e del quadrivio
POLITICA LEGISLATIVA E CULTURALE DI CARLO MAGNO
- convocazione delle diete e del Campo di Maggio
- redazione dei capitolari
- fondazione di scuole e biblioteche
- produzione di codici redatti con una
nuovo tipo di scrittura, la carolina
favorisce la produzione di codici, impreziositi da bellissime miniature e redatti con una scrittura più
chiara e leggibile, la cosiddetta carolina.
POLITICA LEGISLATIVA E CULTURALE DI CARLO MAGNO
- convocazione delle diete e del Campo di Maggio
- redazione dei capitolari
- fondazione di scuole e biblioteche
- produzione di codici redatti con una
nuovo tipo di scrittura, la carolina
814
MORTE DI CARLO MAGNO
Dopo la sua morte, avvenuta nell’814, l’impero si indebolisce rapidamente
TRATTATO DI VERDUN 843
fino a che nell’843, con il trattato di Verdun, viene diviso in tre parti affidate rispettivamente
TRATTATO DI VERDUN 843
Ludovico
il Germanico
a Ludovico il Germanico,
TRATTATO DI VERDUN 843
Lotario
Ludovico
il Germanico
Lotario
TRATTATO DI VERDUN 843
Lotario
Carlo
il Calvo
e Carlo il Calvo.
Ludovico
il Germanico
TRATTATO DI VERDUN 843
differenze linguistiche
tra le diverse
parti dell’impero
Nel frattempo nelle varie regioni sotto il dominio franco si sono venute creando notevoli differenze
linguistiche, tanto che i preliminari del trattato di Verdun, per essere compresi dagli eserciti, sono
redatti in due lingue, quella “franca” e quella “teodisca”.
TRATTATO DI VERDUN 843
differenze linguistiche
tra le diverse
parti dell’impero
“Giuramenti di Strasburgo”
primo documento ufficiale
europeo in volgare
Questi preliminari, che sono noti con il nome di “Giuramenti di Strasburgo”, sono il primo
documento ufficiale in volgare della storia europea.
887 deposizione di Carlo il Grosso
Con la deposizione nell’887 dell’ultimo discendente dei Carolingi, Carlo il Grosso,
887 deposizione di Carlo il Grosso
l’impero subisce un’ulteriore divisione, che porta alla formazione di 5 regni indipendenti:
887 deposizione di Carlo il Grosso
regno di Francia
regno di Francia
887 deposizione di Carlo il Grosso
regno di Francia
regno di Germania
regno di Germania
887 deposizione di Carlo il Grosso
regno di Francia
Alta Borgogna
Alta Borgogna
regno di Germania
887 deposizione di Carlo il Grosso
regno di Francia
Alta Borgogna
Bassa Borgogna
Bassa Borgogna
regno di Germania
887 deposizione di Carlo il Grosso
regno di Francia
regno di Germania
Alta Borgogna
Bassa Borgogna
regno d’Italia
regno d’Italia.
FEUDALESIMO
Nell’età di Carlo Magno si consolida il feudalesimo, ossia un sistema di organizzazione politica,
sociale ed economica che è il risultato di profonde trasformazioni iniziate sin dagli ultimi secoli
dell’impero romano.
FEUDALESIMO
frazionamento dell’autorità statale
Dal punto di vista politico, il feudalesimo è caratterizzato dal frazionamento dell’autorità dello stato:
FEUDALESIMO
frazionamento dell’autorità statale
il sovrano
concede al
feudatario terre
in usufrutto
perché
le amministri
in sua vece
si va infatti affermando la consuetudine da parte del re di concedere terre in usufrutto ai suoi
funzionari perché le amministrino in sua vece
FEUDALESIMO
frazionamento dell’autorità statale
il sovrano
concede al
feudatario terre
in usufrutto
perché
le amministri
in sua vece
il feudatario
giura fedeltà
al sovrano e
gli offre
appoggio
militare e
finanziario
ricevendo in cambio un giuramento di fedeltà e appoggio militare e finanziario
BENEFICI DEI FEUDATARI
I funzionari diventano perciò vassalli, veri signori all’interno del loro feudo
BENEFICI DEI FEUDATARI
- immunità
godono di benefici come l’immunità
BENEFICI DEI FEUDATARI
- immunità
- possibilità di batter
moneta
possono batter moneta
BENEFICI DEI FEUDATARI
- immunità
- possibilità di batter
moneta
- chiamare gli abitanti del
feudo alle armi o a lavorare
gratuitamente
chiamare gli abitanti del feudo alle armi o a lavori a titolo gratuito.
BENEFICI DEI FEUDATARI
- immunità
- possibilità di batter
moneta
- chiamare gli abitanti del
feudo alle armi o a lavorare
gratuitamente
- concedere terre e
privilegi ad altri vassalli
Inoltre, anche i vassalli del re possono a loro volta concedere terre e prerogative ad altri uomini
liberi
BENEFICI DEI FEUDATARI
- immunità
- possibilità di batter
moneta
- chiamare gli abitanti del
feudo alle armi o a lavorare
gratuitamente
- concedere terre e
privilegi ad altri vassalli
FITTA RETE DI
RAPPORTI PERSONALI
E PASSAGGIO DEI
POTERI DELLO STATO
AI PRIVATI
si viene a creare quindi una fitta rete di rapporti personali e si realizza il passaggio dei poteri dello
stato ai privati.
feudatari veri e propri sovrani del feudo concesso
Col tempo i feudatari acquistano sempre più autonomia: agendo come sovrani all’interno del feudo
feudatari veri e propri sovrani del feudo concesso
trasformazione del feudo
in proprietà privata irrevocabile
lo trasformano man mano da istituzione pubblica in un vero e proprio possedimento privato, anche
perché il feudo, in teoria concesso in usufrutto, diviene di fatto una proprietà irrevocabile
feudatari veri e propri sovrani del feudo concesso
trasformazione del feudo
in proprietà privata irrevocabile
capitolare di Kiersy 887
ereditarietà dei feudi
maggiori
Nell’877, con il capitolare di Kiersy, i sovrani riconoscono anche formalmente l’ereditarietà dei feudi
maggiori
feudatari veri e propri sovrani del feudo concesso
trasformazione del feudo
in proprietà privata irrevocabile
capitolare di Kiersy 887
ereditarietà dei feudi
maggiori
Constitutio de feudis 1083
ereditarietà dei feudi
minori
e nel 1083, con la Constitutio de feudis, quella dei minori.
SOCIETÀ FEUDALE
NOBILTÀ
Il ruolo dominante viene ricoperto dalla nobiltà, composta dai grandi, medi e piccoli feudatari, ma
anche dagli ecclesiastici e dai milites, nobili privi di terre, che si arruolano nell’esercito di un altro
signore in cerca di fortuna.
SOCIETÀ FEUDALE
NOBILTÀ
PICCOLI PROPRITARI
ARTIGIANI
COMMERCIANTI
In un gradino nettamente inferiore ci sono i piccoli proprietari, gli artigiani e i commercianti. Questi
ultimi risiedono nelle città e nei borghi a ridosso dei castelli, residenza dei signori.
SOCIETÀ FEUDALE
NOBILTÀ
PICCOLI PROPRITARI
ARTIGIANI
COMMERCIANTI
CONTADINI LIBERI
O
SERVI DELLA GLEBA
L’ultimo livello della società è rappresentato dai contadini, che possono essere liberi o “senza
terra”, quindi veri e propri “servi della gleba”, acquistati e venduti con i terreni e costretti a fornire
lavori gratuiti, le corvées.
ECONOMIA
CHIUSA
DI TIPO
CURTENSE
L’economia feudale, incentrata sulla proprietà terriera e quindi sull’agricoltura, si sviluppa intorno
alla curtis, il mercato recintato all’interno del castello del signore e del borgo: si tratta di un sistema
economico chiuso, per la scarsa vitalità dei commerci, e autosufficiente, poiché quasi tutto viene
prodotto all’interno della curtis e per gli abitanti della curtis.
TEMPO DEI CONTADINI
- ciclo delle stagioni
- scadenze dei tributi
- feste religiose
La vita dei contadini durante dell’Alto Medioevo viene scandita dal lavoro dei campi legato al ciclo
delle stagioni, dalle scadenze dei tributi da versare al signore, ma anche dalle ricorrenze religiose,
che prevedono obblighi, digiuni e riti da celebrare in onore dei santi o della Madonna.
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