COME È FATTA LA TERRA?
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Quando si sono formati i continenti?
Esistono da sempre?
Sono sempre stati così?
Che cosa è successo?
La Terra è nata calda, anzi rovente,
e durante il raffreddamento i materiali più leggeri
si sono spostati verso la superficie
dove hanno formato rocce di tipo granitico, che
poggiano su materiali più pesanti di tipo
basaltico
(contenenti elementi pesanti come ferro e
calcio).
Come è fatta la Terra
la Terra è fatta di strati diversi sia per
composizione che per comportamento
fisico.
 3 strati concentrici principali:
 crosta terrestre (continentale 35 km e
oceanica 8 km)
 Mantello (fino a 2900km di prof)
 nucleo (raggio = 3470 km).
crosta
 La crosta continentale si distingue da quella
oceanica, oltre che per la composizione, per lo
spessore. Quest’ultimo varia dai 30 ai 70
chilometri, con i suoi valori più alti in
corrispondenza delle grandi catene montuose.
Al contrario lo spessore della crosta oceanica,
meno variabile, si aggira intorno agli 8-10
chilometri.
mantello
Il mantello è
solido ma
nei tempi
lunghi si
comporta
come un
fluido
viscoso
Vi si
sviluppano
moti
convettivi
che portano
il calore
L'astenosfera è una parte
del mantello
Tra i 70 e i 250 km
il mantello è
parzialmente
fuso: questo
strato si chiama
ASTENOSFERA
, cioè sfera
debole
nucleo
 Il comportamento della parte
più esterna del nucleo è quello
di un liquido,
 ma il nucleo interno è solido,
anche se è a 4000°C, a causa
dell'elevata pressione.
 La densità del nucleo ha fatto
supporre che esso sia
costituito per l’80-85% da ferro
e per il resto da silicio.
Chi lo dice?
 Onde sismiche
 Meteoriti
 densità
“isostasia”
 “isostasia” = galleggiamento dei continenti sul
materiale plastico sottostante, come gli iceberg in
acqua. (quanto più il ghiaccio si innalza sul livello del
mare tanto maggiore è la parte sommersa).
 le montagne, fatte di rocce leggere, hanno radici
profonde che si spingono nel materiale sottostante
più pesante.
Le correnti convettive
 sotto la crosta solida si è formato uno strato di consistenza
pastosa e privo di tenacità , la ASTENOSFERA (dal greco,
asthenés = debole)
 in esso vi sono delle correnti convettive che risalgono dove
la temperatura è più alta (a causa di una maggiore
concentrazione di materiale radioattivo) e discendono
verso le zone periferiche
in corrispondenza del punto
di risalita la crosta si stira e
si indebolisce
Fine prima parte!
Ciclo litogenetico
circostanti un processo di metamorfismo
di contatto.
 Le rocce intrusive possono essere
sollevate fino a raggiungere la superficie
terrestre dove, insieme alle rocce effusive
sono aggredite dagli agenti esogeni ed
entrano nel ciclo sedimentario.
 I sedimenti che si accumulano vengono
sepolti e per diagenesi formano le rocce
sedimentarie. Queste ultime, come le
stesse rocce magmatiche originarie,
 Cosa sono le rocce
 Le rocce sono solitamente formate da un
aggregato di minerali. In base alla loro
origine si suddividono in tre grandi
famiglie: rocce magmatiche (o ignee),
rocce sedimentarie e rocce
metamorfiche. Le rocce, pur presentando
una grande varietà di composizioni e
 Ad esempio, considerando il modello
proposto dalla teoria della tettonica delle
placche, tutte le rocce esposte sulla
superficie terrestre in condizioni
subaeree sono esposte agli agenti
atmosferici e all’erosione, che generano
dei sedimenti (aggregati incoerenti di
particelle di rocce pre-esistenti). Questi
ultimi, una volta subite alcune
trasformazioni fisico-chimiche
Lo strato più esterno della crosta terrestre, non è continuo
e i continenti possono essere considerati come enormi
strati di roccia leggera appoggiati su uno strato continuo
di basalto, più pesante, che si estende a formare anche
il pavimento dei fondi oceanici.
Se i continenti possono
muoversi in senso
verticale
- pensò Wegener - possono
anche spostarsi di lato….
Ma come?
Il motore delle placche
 Nella crosta e nel mantello vi sono molti
elementi radioattivi che producono grandi
quantità di calore.
 solo una parte del calore prodotto dalla
radioattività viene disperso attraverso
l’attività vulcanica, il resto riscalda il
substrato.
sotto la crosta solida si formano dei
giganteschi rimescolamenti di
magma come quelli dell’acqua
bollente in una pentola
Sarà vero?
 IL MODELLO DELLA TETTONICA
(=COSTRUZIONE) A PLACCHE TROVA
CONFERMA NEGLI OCEANI:
 al largo i depositi sedimentari sono molto
sottili quindi il fondale è recente.
 Vicino alla dorsale non ci sono sedimenti
ma lava “nuova”
COME È FATTA LA DORSALE?
 Al centro della catena
montuosa sottomarina corre
sulla cresta una spaccatura
(rift) larga 15 km, con
terremoti e continue
fuoriuscite di lava
 In ogni oceano c’è al centro
una dorsale: tutte insieme
formano un’unica catena
montuosa lunga più di 60.000
kilometri disarticolata in tanti
segmenti indipendenti da
FAGLIE TRASFORMI
Le correnti di materiale fuso sotto la crosta
terrestre salgono dal fondo del mantello verso la
superficie in corrispondenza delle dorsali mediooceaniche,
le lave solidificate si spostano lateralmente
allontanandosi dall’asse della dorsale come
trascinate da un nastro trasportatore.
La spaccatura centrale così si allarga e si
riempie man mano da altro materiale magmatico
proveniente dal basso.
 Questo processo dà origine alla
litosfera oceanica
 spiega perché le lave del
pavimento oceanico sono
sempre più vecchie a mano a
mano che ci si allontana dalla
dorsale
ALTRA CROSTA DEVE
ESSERE DISTRUTTA: MA
DOVE?
 nelle fosse
oceaniche
 si trovano al margine dei
continenti
 la crosta oceanica
vecchia si immerge sotto
la zolla con cui si scontra
 la crosta sprofonda su
un piano inclinato (il “
piano di Benioff”)
I continenti quindi non
slittano sui fondali oceanici,
ma sono …
 enormi lastroni di roccia leggera adagiati
sulle placche e trasportati passivamente dal
movimento del magma sottostante.
 terremoti, vulcani, formazione delle
montagne, isole vulcaniche e tutti gli
altri fenomeni geologici sono la
conseguenza di un’unica causa: il
movimento delle placche
la litosfera è divisa in una
ventina di zolle, con tre tipi
di margine:
 i margini divergenti (= dorsali)
con continua produzione di
crosta e allontanamento
 i margini convergenti (= fosse
oceaniche o grandi catene
montuose) dove la crosta più
vecchia viene distrutta;
 i margini a carattere
conservativo (=faglie
trasformi) lungo i quali le zolle
adiacenti scivolano l’una
accanto all’altra