La certificazione energetica e la Valorizzazione del

La certificazione energetica e la
Valorizzazione del Costruito
Ing. Flavio CONTI
Luvinate (Varese)
www.conti-enersave.net
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L’obbligo della
Certificazione Energetica
La Certificazione Energetica delle Prestazioni degli
edifici è stata imposta con la Direttiva Energy
Performance of Buildings (EPBD) 2002/91/EC
Questa Direttiva obbliga alla produzione di un ACE
per ogni unità immobiliare, sia nuova che
esistente, in vendita o in affitto.
In Italia poi, al fine di accelerare la Certificazione
Energetica del Parco edilizio, si è associato
questo obbligo anche nei casi di fruizione di
incentivi pubblici per la ristrutturazione
energetica e/o l’installazione di fonti rinnovabili.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Altri esempi
Anche se l’UE si può considerare all’avanguardia nello
sviluppo di politiche di Energy Savings, non si può
rimarcare che iniziative in tal senso si erano già
manifestate in vari paesi.
Senza attendere l’indicazione del Presidente USA B.
Obama, i paesi scandinavi già da molti anni avevano
posto l’obbiettivo di uscita dai combustibili fossili (V.
Svezia al 2050)
Ma anche negli USA stessi, il lancio di vari programmi di
efficienza energetica(v. Energy Star ) erano
propedeutici alla politica di Obama e non a caso il suo
ministro dell’energia proviene proprio dal LBNL che
era stato fra i più attivi nella R&S dell’efficienza
energetica.
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Ing. F. CONTI
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Gli scopi di fondo
I motivi che hanno spinto i legislatori europei e la
Commissione Europea sono molteplici:
1. Anzitutto la necessità di aumentare la consapevolezza e
l’informazione ai cittadini riguardo la qualità energetica del
costruito in una situazione di costi crescenti dell’energia e
della gravità dell’impatto ambientale delle emissioni
nocive, sia a livello locale che globale.
2. Si comprese che il settore dell’efficienza energetica era
ormai maturo dopo anni di R&S&D e che l’industria
europea aveva dinnanzi a sé un nuovo, vastissimo settore
di sviluppo. Necessitava quindi un quadro normativo che
aprisse la strada a tale sviluppo.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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La nuova area dell’edilizia
La mitigazione degli effetti inquinanti dei consumi energetici nel
settore dell’edilizia è stata concepita in modo analogo a
quello del settore degli elettrodomestici.
Il meccanismo di mercato approntato è stato quello
dell’etichettatura (“labelling”) degli edifici. Come
l’etichettatura ha portato in pochissimi anni alla sparizione
dei prodotti più scadenti, così si spera che l’ACE possa indurre
molti proprietari a migliorare le prestazioni energetiche dei
propri immobili.
Il processo è appena iniziato con l’ACE, che può consentire una
prima quantificazione dei benefici economici ed ambientali.
Ma questo necessita poi di adeguate misure legislative che
incentivino gli investimenti, non solo finanziariamente ma
anche per la corretta misurazione ed attribuzione dei benefici.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Ing. F. CONTI
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Gli obbiettivi europei
• Come noto, la politica energetica europea ha
fissato degli obbiettivi ambiziosi al 2020:
– 20% di riduzione dei consumi energetici
– 20% di riduzione delle emissioni inquinanti
– 20% di copertura energetica con Fonti Rinn.
• Per raggiungere questi obbiettivi è stato
messo a punto un Piano d’Azione europeo
per l’Efficienza energetica (EEAP)
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Ing. F. CONTI
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Ing. F. CONTI
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Ing. F. CONTI
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La nuova EPBD
Non tutti gli Stati Membri hanno implementato la
Direttiva. Per questo la Commissione Europea sta
approntando una nuova Direttiva che sia ancora più
incisiva e precisa. Molti emendamenti sono stati
proposti:
– Progressiva eliminazione della soglia dei 1000 mq
– Estensione della Certificazione all’Energia Primaria
– Certificazione dell’EP su tutto l’anno in modo da
comprendere anche il Condizionamento estivo
– Accorciamento al 2019 per la progettazione di edifici ad
ENERGIA ZERO al 2019.
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Ing. F. CONTI
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Ing. F. CONTI
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I Titoli di Efficienza Energetica
Non va poi dimenticato che il 2010 è il 6° anno di piena attuazione del
meccanismo dei titoli di efficienza energetica (di seguito anche TEE o
certificati bianchi), introdotto con i DM 24 aprile 2001, successivamente
sostituiti dai DM20 luglio 2004, ulteriormente revisionati e aggiornati dal
DM 21 dicembre 2007.
Questo mercato dei TEE costituisce un ulteriore incentivo al sostegno delle
azioni di efficienza energetica, che agisce principalmente di stimolo alle
maggiori compagnie distributrici (utilities con >50000 clienti) del gas e
dell’energia elettrica.
Nel 2007 l’obbiettivo complessivo di 3,2 milioni di tonnellate equivalenti di
petrolio (Mtep) è stato ripartito tra 14 distributori di energia elettrica
(per un totale di 1,8 Mtep) e 61 di gas naturale (per un totale di 1,4
Mtep).
Il mercato dei TEE rappresenta di certo uno dei meccanismi predisposti per
l’entrata delle società energetiche medio-grandi nel settore dei servizi
post-contatore di efficienza energetica nell’UE.
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Ing. F. CONTI
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La percentuale di interventi nel settore civile è focalizzata principalmente sulle
misure di risparmio di elettricità (60%) e solo un 23% per gli usi termici
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Ing. F. CONTI
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Ing. F. CONTI
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Le parti interessate
Ovviamente il settore dell’efficienza energetica coinvolge non
solo le società energetiche, ma, almeno, per la parte che
riguarda il costruito, anche tutti gli operatori legati all’edilizia,
che è il settore più importante di ogni economia.
L’introduzione dell’ACE aggiunge un elemento informativo di
qualità che sino a ieri mancava, nel senso che la qualità
energetica presenta aspetti assai limitati di visibilità (chi vede
cosa c’è nei muri?) e di trasparenza (chi ha le conoscenze
tecniche di energetica?)
La non conoscenza delle qualità e delle prestazioni energetiche
dell’edificio è stata un ostacolo alla diffusione di pratiche
corrette di progettazione negli scorsi decenni.
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Ing. F. CONTI
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Insensibilità finanziaria
I benefici finanziari dell’efficienza energetica sono avvertiti dai
proprietari gradualmente, mese x mese, lungo gli anni.
Ma i mercati finanziari non sono sensibili al valore di questi
crediti dei consumi futuri.
Non è in generale possibile per un proprietario capitalizzare
immediatamente un flusso di cassa futuro, neppure se tale
flusso è garantito dallo Stato.
Ad esempio, il flusso di crediti del Conto Energia di un impianto
FV legalmente non ha valore finanziario in caso di insolvenza
del proprietario.
Non tutti gli operatori del mercato dell’edilizia sono oggi pronti
a riconoscere i benefici futuri di una casa efficiente come
parte integrante del valore del bene.
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Ing. F. CONTI
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La Classificazione energetica
• La classificazione energetica degli edifici non è ancora adeguatamente
considerata dall'estimo immobiliare.
• E’ evidente che essa potrà fornire un aggiuntivo criterio di valutazione
economica dell'immobile , creando differenze di valore commerciale fra
edifici più efficienti energeticamente.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Il Valore economico
dell’efficienza energetica
Consideriamo qui solo gli aspetti economici.
Il Valore economico-finanziario delle Misure di Efficienza Energetica
(MdEE) per un proprietario è in teoria dato dal valore attualizzato
delle differenze future fra le spese energetiche del livello attuale e
quelle sulla durata di vita delle Misure implementate. (Mark Chao
and David Goldstein, sett. 1997)
VAN =
Sj Costoj x(E0 - Ej) /(1+i)j
Questo valore dipende, ovviamente dal tipo ed efficacia delle MdEE
implementate, dalla loro durata di vita e dal tasso di attualizzazione
i che l’investitore si attende dal suo investimento, valore
quest’ultimo che dipende dalle altre opportunità alternative di
investimento, pesate sul relativo fattore di rischio per lui
accettabile.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Risparmi teorici e reali
• La valutazione economica dell’efficienza energetica è stata
grandemente facilitata dall’introduzione della
CERTIFICAZIONE ENERGETICA.
• Va comunque ricordato che la Cert. Energetica fornisce
un’indicazione del FABBISOGNO DEL SISTEMA EDIFICIOIMPIANTO ossia è il risultato di una calcolo teorico in
condizioni di riferimento standard.
• Questo valore in generale differisce dal reale valore di
consumo, anche se mediato su vari anni.
• La differenza tra FABBISOGNO e CONSUMO è tanto
maggiore quanto più la conduzione dell’edificio si discosta
dalle condizioni di riferimento. Questo, ad esempio, si
verifica maggiormente in piccole unità immobiliari, dove i
comportamenti individuali sono meno mediati.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Esempio
Si supponga di avere un appartamento
di 100 mq certificato in
Classe G con 200 kWh/m2 a.
Con determinate MdEE l’appartamento
viene portato in
Classe C = (85 kWh/m2 a).
Durata media degli interventi 20 anni
Supponendo che i consumi reali corrispondano a quelli della Certificazione (il che
non è) si ottiene:
Risparmio energetico =200-85= 115 kWh/m2 a = 11,50 MWh /a = 1198 Nm3/a
Risparmio monetario @ 0,65 €/Nm3 = 779 €/a x 20 a = 15573 €
Risparmio attualizzato @i=5% in 20a = 779 x 12,46 = 9702 €
Il proprietario che ha effettuato l’investimento ha deciso con i propri
criteri di valutazione personali. Ma questo valore attualizzato gli
viene riconosciuto dal mercato, ossia da un possibile acquirente
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Ing. F. CONTI
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dell’appartamento?
Le motivazioni
dell’efficienza energetica
Le motivazioni in base alla quali un proprietario di
immobili investe in Misure di Efficienza Energetica
possono essere le seguenti:
1. Motivazione economica (riduzione delle bollette,
buona remunerazione del capitale, incentivi)
2. Opportunità/necessità di riqualificazione
3. Motivazioni di comfort
4. Motivazioni sociali (dimostrazione di sensibilità
verso l’ambiente, appartenenza, benefici ecologici )
5. Motivazioni estetiche
6. Osservanza delle norme
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Ing. F. CONTI
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Le barriere al riconoscimento
dell’efficienza energetica
Vi sono 3 principali ostacoli al riconoscimento della
valorizzazione del risparmio energetico in edilizia:
1. L’affidabilità del risparmio ottenuto
2. La difficoltà di conteggiare e quantificare il
risparmio (reale)ottenuto
3. La difficoltà ad ottenere
–
–
25/01/2010
precise ed attendibili informazioni ex-ante sulle
prestazioni attese e sulla redditività e
disporre di attendibile casistica sui risultati ex-post.
Ing. F. CONTI
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L’affidabilità del
risparmio energetico
• La quantificazione del risparmio monetario dipende dalla
PERSISTENZA NEL TEMPO DEL RISPARMIO previsto.
• Vi sono diverse MdEE per le quali è nota la decadenza delle
prestazioni nel tempo (ad es. lampade, celle FV, etc.)
• Per tutte le misure la resa dipende molto anche dal MODO
Di CONDUZIONE E DALLA CORRETTA MANUTENZIONE.
• Le procedure di manutenzione (ad es. degli impianti termici )
sono migliorate per qualità e responsabilizzazione,
• tuttavia i risultati degli investimenti in efficienza energetica
non sono spesso resi disponibili dalle ditte di gestione
(Servizio Energetico) e quindi questa SCARSA TRASPARENZA
si riflette anche sulla mancata valorizzazione degli immobili.
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Ing. F. CONTI
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Importanza della Manutenzione
La difficoltà di quantificare il risparmio
ottenuto (reale): Cosa si sta facendo
• A differenza di altre voci monetarie (es. spese, affitti, etc.) il
flusso del risparmio energetico è di difficile quantificazione.
• Mentre il flusso di un impianto FV è misurabile da un
contatore, il risparmio è ottenibile solo come differenza tra
una situazione di riferimento (Baseline o Ex-ante) e la
situazione post-intervento, con adeguate (??) correzioni per
avere le 2 situazioni confrontabili fra loro.
• Il DoE degli USA ha promosso un’azione internazionale volta
a sviluppare un Protocollo di Metodologia di Misure e
Verifiche accettato internazionalmente per la quantificazione
degli Energy Savings (IPMVP) .
• Pur essendo il testo disponibile in Italiano, nessun seguito si è
avuto da parte delle autorità italiane, né altre procedure sono
in corso di elaborazione.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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La verifica dei risultati
• Specialmente quando i risultati di un intervento di
Efficienza energetica sono oggetto di Contratti basati sulle
Prestazioni (EPC) ed i pagamenti avvengono solo sulla
base di tali risultati, allora è necessario che essi siano
VERIFICATI ED ACCETTATI da entrambe le parti.
• Quando i contratti EPC sono fra ESCo ( o Ditte di Servizio
Energetico) e proprietari, le parti devono accordarsi
PREVENTIVAMENTE sulle modalità ed il livello di Verifica.
• E’ tipicamente un caso di valutazione di Costi/Benefici
perché Il maggior Costo di una verifica più accurata
raggiunge rapidamente il Beneficio di una più accurata
quantificazione dei risparmi ottenuti per una o entrambe
le parti contrattuali.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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La difficoltà di quantificare il
risparmio ottenuto
• A parte le discrepanze fra consumi reali e teorici
determinabili con l’ACE, l’attuale normativa sinora stabilisce
la procedura per la definizione dell’ACE, ossia la “fotografia”
di una situazione esistente ma non definisce una procedura
di calcolo dei risparmi d’energia .
• L’AEEG ha definito varie schede di valutazione rapida ed
approssimata dei risparmi d’energia per il calcolo dei TEE.
Ma appunto la grande approssimazione di tali algoritmi,
(concepiti per una gestione burocratica di un gran numero di
interventi simili), adatta e sufficiente per la concessione
dell’incentivo marginale del TEE, non consente però di
considerarli validi per una valorizzazione finanziaria di singoli
progetti di un certa rilevanza economica e tecnica.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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La difficoltà a dimostrare
l’ammontare dell’Energy Saving
• L’introduzione della Certificazione Energetica nell’UE è
certamente un efficace metodo di accertamento del
Fabbisogno energetico di un edificio, posto che si accetti una
qualche corrispondenza fra Fabbisogno e Consumo.
• Più che l’appartenenza ad una certa Classe è importante
definire gli Indici Prestazionali, che consentono di validare le
prestazioni dei componenti del sistema edificio-impianti.
• Con l’avvento dell’ACE si è semplificato molto il lavoro degli
auditor energetici, che ora dispongono di un metodo ufficiale
e riconosciuto per validare le prestazioni, anche se non tutto
è stato ancora normato e la procedura per la valutazione dei
risparmi energetici non è ancora ben definita.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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07/09/2009
Cosa Calcola CENED+
Il SW CENED+ ha lo scopo di calcolare vari indicatori di
prestazione energetica del sistema edificio-impianto.
07/09/2009
Nuova Pagina dell’ACE
07/09/2009
Perché Misure e Verifiche
• Una quantificazione accurata del Risparmio d’energia è
fondamentale per determinare l’accresciuto valore di un
immobile.
• L’esecuzione di 2 certificazioni (prima e dopo) non sempre
può garantire la quantificazione del risparmio perché le 2
situazioni devono essere comparabili e non sempre lo sono.
• Nel caso vi siano variazioni di superficie utile, di utilizzi, di
gestione impiantistica, etc., si devono apportare correzioni
per poter eseguire la comparazione.
• La metodologia di misura deve essere poi definita ed
accettata dalle parti coivolte in un EPC.
• Per questi ed altri motivi, è necessario disporre di una
accettata Procedura di Misure e Verifiche.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Elementi visivi
Il miglioramento energetico di un edificio consiste sia di
elementi visibili e di elementi invisibili.
Fra gli elementi visibili vi sono:
• Finestre, schermature, impianti solari termici e FV, impianti
di vario tipo
Fra gli elementi invisibili o poco visibili citiamo:
- Isolamento delle pareti, basamento e copertura
- Sistemi di controllo +/- sofisticati.
Tuttavia se la constatazione visiva consente anche al profano di
constatare l’esistenza della MdEE, questa sola però non basta
a valutarne l’efficacia energetica.
Solo la Certificazione Energetica dovrebbe attestare i
vantaggi derivanti da tutte la MdEE implementate.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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L’ACE ed il mercato
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Ing. F. CONTI
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Metodi aggiuntivi di valutazione
• Oltre al metodo di calcolo basato sulla differenza degli EP
(validato con 2 successivi ACE, supposto che nulla sia
cambiato nelle dimensioni e gestione dell’edificio), si può
cercare di valutare il valore del Risparmio Energetico anche
con metodi sperimentali, basati sui reali flussi di cassa per
un breve periodo di test (es. 3-4 anni).
• Il metodo può essere applicato all’intero edificio o, se
possibile, ai soli aspetti delle MdEE implementate.
• Un certificatore può misurare il cash flow reale dovuto alle
MdEE implementate, determinarne il tasso di sconto
associato alla affidabilità dei risparmi, e calcolare il valore
attualizzato dei costi di esercizio evitati.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Il degrado del Valore del
costruito nel tempo
Il valore di un immobile, comunque sia determinato, non resta
fisso nel tempo, ma varia con una serie di fattori esogeni
ambientali:
• In funzione del rigrado o degrado dell’ambiente e del
territorio circostante (inquinamento, traffico, sicurezza,
servizi, vivibilità, etc.)
• In funzione dell’evoluzione nel tempo delle tecnologie
costruttive ed impiantistiche e della loro diffusione.
L’extra-costo di una tecnologia innovativa di risparmio
energetico installata oggi, domani non sarà più riconosciuto
come tale perché non sarà più considerata innovativa ma di
normale pratica costruttiva o impiantistica.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Necessità di riqualificazione
• Tutti gli edifici necessitano di manutenzioni
straordinarie o riqualificazioni.
• La rottura del generatore termico o semplicemente
le sue prestazioni obsolete ne consigliano la
sostituzione.
• Di solito la sostituzione avviene con prodotti di più
elevate prestazioni, frutto del progresso
tecnologico intercorso.
• L’extra-costo di nuovi prodotti più performanti si
giustifica per motivi non solo economici ma anche
di altro tipo (incentivi fiscali, sicurezza, fattori di
mercato, modernità tecnologica, etc.)
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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L’edificio “malato”
La riqualificazione energetica ed ambientale
sono in certi casi imposte dalle evidenti
situazioni di inquinamento ambientale che,
se non rimosse, possono annullare anche
completamente il valore immobiliare.
La valorizzazione dell’edificio implica quindi la
necessità di :
• Salvaguardarne l’integrità fisica del costruito
• Garantire la salubrità e la sicurezza degli occupanti.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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FONTI DI INQUINAMENTO
AEROBIOLOGICO
25/01/2010
Ing. F. CONTI
39
FONTI DI INQUINAMENTO
AEROBIOLOGICO
25/01/2010
Ing. F. CONTI
40
FONTI DI INQUINAMENTO
AEROBIOLOGICO
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Le Muffe e la scarsa Ventilazione
La presenza di muffe in un alloggio è sintomo, in molti casi, di inadeguata
ventilazione. I funghi liberano delle micotossine, sostanze che provocano
irritazione ad occhi, naso, faringe, e sono causa frequente di cefalea,
astenia, tosse secca, prurito, asma e altre acute difficoltà nella
respirazione; inoltre producono altre sostanze volatili responsabili del
caratteristico odore di muffa.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Motivazioni di comfort
Le decisioni di investimento nel risparmio energetico spesso
sono dettate anche da esigenze di comfort.
Scarsa tenuta dei serramenti che lasciano entrare spifferi
d’aria. L’alta trasmittanza dei serramenti (es. vetro
semplice) rende non confortevole lo spazio vicino alle
finestre.
Le superfici fredde producono una temperatura operativa
troppo bassa in inverno e troppo alta in estate, per cui non
solo si deve compensare con elevati e costosi consumi di
energia ma anche la vivibilità interna è di bassa qualità.
Sistemi di regolazione inadeguati sono non solo fonte di
sprechi ma di discomfort.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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FATTORI DI
DISCOMFORT LOCALE
25/01/2010
Ing. F. CONTI
44
Temperatura operante
È la temperatura uniforme di una cavità in cui il soggetto
scambierebbe per convezione e irraggiamento la stessa
energia che effettivamente scambia nell’ambiente reale non
uniforme.
Numericamente è la media pesata della temperatura dell’aria e
di quella media radiante, in cui le conduttanze unitarie
radiative (abiti superfici) e convettive (abiti-aria)
costituiscono i coefficienti di peso
Nel caso i due coefficienti che sono molto prossimi l’uno all’altro si
possano considerare uguali, si ha:
25/01/2010
Ing. F. CONTI
45
Il comfort come
veicolo pubblicitario
La pubblicità dei produttori di finestre non fa riferimento ai vantaggi
economici bensì ai vantaggi di comfort e visibilità
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Prestazioni oltre le norme
La visibilità del serramento permette di distinguere
serramenti “normali” da serramenti di alta
qualità.
Questo spinge molte ditte a produrre ed immettere
sul mercato serramenti con prestazioni ben oltre
quanto richiesto dalla legge, per catturare clienti
di alta fascia sociale che possono e vogliono
valorizzare la propria casa con componenti di
alta qualità.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Serramenti di alta qualità
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Serramenti di alta qualità
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Motivazioni sociali
• L’implementazione di MdEE ed il suo pubblico
riconoscimento (ACE) non solo valorizzano l’immobile, ma
anche mostrano la sensibilità sociale del proprietario verso la
tematica ambientale.
• E’ per questo motivo che il legislatore ha disposto misure
prioritarie e più stringenti per gli edifici pubblici.
• Infatti, la Amministrazioni Pubbliche devono dare il buon
esempio nell’approntare edifici più performanti e rispettare le
norme al riguardo.
• Peccato poi che ciò non avvenga, sia per mancanza cronica di
fondi e spesso anche per incapacità e/o ignoranza degli
amministratori delle leggi (energetiche ed ambientali)
sull’edilizia, (quelle che consentono le speculazioni edilizie
sono apprese immediatamente).
25/01/2010
Ing. F. CONTI
50
La Targa Energetica
Gli edifici pubblici devono:
• In caso di nuove costruzioni
avere EP = EPimite – 10%
• Rendimento del generatore
maggiorato
• Obbligo 50% produzione ACS
ed elettricità da FR
• Obbligo di esposizione delle
Targa Energetica
25/01/2010
Ing. F. CONTI
51
Gli impianti solari
Gli impianti solari hanno valenza sociale anche per i privati sensibili all’ambiente.
La notevole visibilità di questi impianti rispecchia la sensibilità del proprietario .
25/01/2010
Ing. F. CONTI
52
Motivazioni estetiche e
funzionali Il calore emesso dai
radiatori si diffonde in modo
non uniforme negli ambienti
• Un riscaldamento nel pavimento offre molte possibilità di
strutturazione della casa. Poiché il calore viene emesso in modo
invisibile tramite il pavimento, non occorre pensare alla
sistemazione di elementi costruttivi visibili quali possono essere le
nicchie per radiatori, i radiatori stessi, i termoconvettori, ecc.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Motivazioni funzionali
Questi "sub inquilini" quasi inevitabili in uno spazio abitativo creato con grande
spesa occupano molto spazio, si fanno notare spiacevolmente e limitano in
modo sostanziale le alternative architettoniche della disposizione di pareti e
finestre, diminuendo le possibilità di collocare i mobili.
Con il riscaldamento a pavimento si acquista quindi maggiore libertà nella
strutturazione degli ambienti potendo sfruttare al meglio lo spazio disponibile.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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Motivazioni
estetiche
• L’adozione, ad es. di pannelli FV, rappresenta pure una scelta
estetica, quando l’architetto decide di utilizzarli per il
rivestimento di facciate o coperture varie.
• I pannelli FV possono essere prodotti con varie colorazioni che
possono venire sfruttate a scopi estetici.
• L’utilizzo dell’energia (elettrica) per scopi architettonici o per la
valorizzazione di edifici monumentali e storici si sta (purtroppo)
diffondendo sempre più (con la complicità dell’ENEL, interessata
a vendere più kWh). E’ una tendenza che andrebbe scoraggiata,
ma che comunque dimostra l’intreccio fra estetica ed energia.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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GreenPix Zero Energy
Media Wall
Installed on the Xicui entertainment
complex in Beijing [near the site of
the 2008 Olympic Games], GreenPix
is a sustainable LED media display
applied to the glass curtain wall,
with integrated photovoltaic cells.
The largest color LED display in the
world, GreenPix will also incorporate
the photovoltaic system integrated
into a glass curtain wall system in
China.
The intention is for the building to
‘mirror a day’s climatic cycle’,
harvesting energy from the sun to
power the LED display after dark.
25/01/2010
Ing. F. CONTI
56
Osservanza delle Norme
• Fra tutte le motivazioni per l’installazione di MdEE,
last but not least, non va dimenticata l’osservanza
delle Norme Tecniche nonché il raggiungimento di
limiti avanzati per chi vuole avere Detrazioni Fiscali.
• Queste impongono che, sia nelle nuove costruzioni
che negli ampliamenti o nelle ristrutturazioni, siano
rispettati certi abbastanza facile valutare che
recepiscono:
–
–
–
–
25/01/2010
I miglioramenti tecnologici
Le esigenza di riduzione delle emissioni climalteranti
La convenienza economica
La maggior correttezza tecnica degli interventi.
Ing. F. CONTI
57
Nuove esigenze normative
La legislazione nazionale ha imposto limiti estivi alle prestazioni delle strutture
opache ai fini della riduzione del surriscaldamento degli ambienti a partire
dall’emanazione del DLgs 192/05, integrato e coordinato dal DLgs 311/06 e poi
con il DPR59/09.
Lo scopo dei limiti imposti è la riduzione del flusso energetico immesso negli
ambienti per effetto dell’irraggiamento solare e di conseguenza il
contenimento dei valori di temperatura superficiale interna della struttura
oggetto di irraggiamento.
La legislazione (allegato I, comma 9) impone quindi, per le località con valore
medio mensile di irradianza del mese di massima insolazione Im,s > 290 W/
m²), per le strutture opache orizzontali e verticali due verifiche alternative:
1) Il valore minimo di massa superficiale Ms > 230 kg/m² (massa superficiale
valutata senza intonaci esterno e interno);
2) Soluzioni equivalenti al comportamento estivo di una struttura di Ms = 230
kg/m².
25/01/2010
Ing. F. CONTI
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CONFUSIONE su ACE
1. La certificazione energetica NON permette di evidenziare gli
effetti economici di molte MdEE.
2. Inoltre NON certifica tutti gli usi energetici
3. V’è poi una differente normativa di calcolo fra regione e
regione ed il nazionale, per in certe regioni si valuta l’EPh di
riscaldamento (Lombardia) , in altre EPth (R+ACS), in altre
ancora (Casa Clima) solo l’involucro, etc.
4. L’ACE in certe regioni (Liguria e nazionale) dipende da S/V, in
altre no (Lombardia) , per cui si ha l’assurdo che per la
stessa superficie utile e a parità di consumo di combustibile ,
la classe vari da B ad E e F in Liguria , mentre in altre Regioni
si è in Classe C !!!
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Ing. F. CONTI
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CONCLUSIONE
Da quanto sinora esposto risulta:
1. Purtroppo la realizzazione dell’ACE sembra ostacolata sia da
incompetenza che da mancanza di coordinamento o, forse
peggio, da volontà di affossare il tutto.
2. E’ invece assolutamente necessario non solo far funzionare
lo strumento dell’ACE, ma perfezionarlo perché tenga conto
di tutte qualità aggiuntive apportabili al costruito.
3. Mentre è abbastanza facile valutare i ritorni economici
relativi alla differenza di Classe (o meglio di EPh ) è invece
assai più difficile valutare:
–
–
–
–
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gli investimenti o gli extra-costi delle MdEE implementate
Il miglioramento del comfort
Le motivazioni estetiche e sociali
L’osservanza delle normative.
Ing. F. CONTI
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CONCLUSIONI
Sia l’ACE che le Diagnosi energetiche dovranno essere
migliorati nel prossimo futuro per quanto concerne:
• L’omogeneizzazione e la razionalizzazione (L.59/09)
• Il riavvicinamento fra risultati di ACE e di Audit
• L’estensione a tutti gli usi finali standard e tipi di intervento
• La definizione di un Protocollo di Misure e Verifiche
accettato per la quantificazione dei Risparmi ottenibili.
• L’inclusione degli aspetti di:
– Sicurezza
– Caratteristiche ambientali
Il cammino per disporre di uno strumento equo, affidabile è
ancora lungo ma deve assolutamente essere intrapreso.
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Ing. F. CONTI
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Ing. FLAVIO CONTI
LUVINATE (Varese)
www.conti-enersave.net
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Ing. F. CONTI
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