Napoli 26 ottobre 2011 Unione Industriali Riflessioni su: L’economia della Campania 1. Dinamiche dell’economia reale 2. Focus sulla situazione industriale 3. Le variabili finanziarie Le dinamiche dell’economia reale L’economia della Campania I principali indicatori economici della Campania continuano a mostrare una dinamica peggiore della media nazionale. Variazione assoluta 20072010 (miliardi 2011 (prev.) di euro) Variazione % annua del PIL a prezzi costanti Area Campania Italia 2007 2008 2009 2010 1,0 1,5 -2,7 -1,3 -5,2 -5,0 -0,6 1,3 Tasso di occupazione Area Campania Italia -0,2/0,2 0,7 -6,6 -67,8 Quota di prestiti alle imprese con difficoltà di rimborso (I sem.) 2007 2010 2011 (I sem.) 2007 2010 2011 43,7 58,7 39,9 56,9 39,5 57,0 23,0 12,6 25,8 17,6 27,6 18,6 Fonte: elaborazioni su dati Istat, Svimez e Banca d’Italia L’economia della Campania Alle difficoltà dell’industria si sono aggiunte in Campania le negative dinamiche del terziario Periodi 2007-2010 2010-2011 (I sem) 2007-2010 2010-2011 (I sem) 2007-2010 2010-2011 (I sem) Totale occupati Italia Campania -350 -135 101 -12 Industria -467 -64 60 -10 Servizi 176 -53 136 13 L’economia della Campania Focus sulla situazione industriale L’economia della Campania Nel giudizio delle imprese manifatturiere siamo ancora molto distanti dai (non esaltanti) livelli precedenti la crisi 0 78 76 -10 74 livelli medi pre-crisi -20 72 70 livelli attuali -30 68 Livello della produzione -40 66 Grado di utilizzo degli impianti (scala di destra) 64 -50 livelli nella fase acuta della crisi 62 -60 60 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazioni su dati ISTAT L’economia della Campania. Aggiornamento congiunturale sul 2011 - pag. di Il peculiare ridimensionamento del settore industriale si avvia prima della crisi… Valore aggiunto e investimenti nell’industria tra il 1995 e il 2007 (indici 1995-1997=100; valori concatenati, anno di riferimento: 2000; medie annue dei periodi considerati) a) Valore aggiunto 125 120 115 b) Investimenti Italia Campania Altre regioni meridionali Italia Campania Altre regioni meridionali 125 120 115 110 110 105 105 100 100 95 95 90 90 85 85 80 80 1995-1997 1998-2001 2002-2004 2005-2007 1995-1997 1998-2001 2002-2004 2005-2007 Fonte: Istat L’economia della Campania … e non è imputabile a una carenza di risorse finanziarie esterne Prestiti bancari e contributi pubblici in conto capitale alle imprese campane (miliardi di euro) Prestiti bancari Totale imprese di cui: industria Incentivi pubblici Totale imprese di cui: industria 2001 2010 17,5 5,5 39,3 8,1 2001 2009 2,1 1,0 1,8 0,5 Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia e Ministero dello sviluppo economico L’economia della Campania Le prospettive sono incerte anche per effetto della scarsa reazione delle imprese in termini di adozione di nuove strategie Spinta all’innovazione delle imprese La recessione ha accelerato le scelte(% di imprese) Campania Tipologia di innovazione Italia 2010 2011 2010 2011 7,0 5,8 24,9 20,9 B) Innovazione nella gamma di prodotti/servizi offerti 10,0 11,5 26,6 28,5 C) Introduzione di nuovi sistemi organizzativi e gestionali 15,2 27,2 29,9 A) Utilizzo di nuove tecnologie per la produzione di beni/servizi 14,1 La recessione ha rallentato le scelte(% di imprese) Campania Tipologia di innovazione Italia 2010 2011 2010 2011 28,0 17,2 16,0 18,5 B) Innovazione nella gamma di prodotti/servizi offerti 22,3 12,9 13,9 11,3 C) Introduzione di nuovi sistemi organizzativi e gestionali 14,0 14,6 12,5 A) Utilizzo di nuove tecnologie per la produzione di beni/servizi 23,4 Fonte: Sondaggio congiunturale 2010 della Banca d’Italia sulle imprese con almeno 20 addetti L’economia della Campania •I dati fin qui presentati sono medie che “nascondono” una elevata e crescente variabilità di performances tra territori, settori e imprese. * Individuiamo in questa varianza alcune, non secondarie, note di ottimismo. Vediamo 4 esempi L’economia della Campania 1) Il recupero di fatturato rispetto ai livelli precedenti la crisi Distribuzione % delle imprese campane per tassi di variazione del fatturato 2010-2007 Variazione del fatturato 2007-2010 Settore Industria Costruzioni Commercio Altri servizi Totale Forte crescita (>20 %) 29,7 35,6 27,3 36,3 31,2 Moderata crescita Stazionarietà Moderato calo Forte calo (5-10%) (-5%/+5%) (-5/-20%) (oltre il -20%) 10,9 7,3 12,5 11,6 11,0 9,9 6,0 11,2 9,7 9,6 Fonte: Centrale dei Bilanci e Cerved L’economia della Campania 15,1 9,8 17,4 13,1 14,6 34,4 41,4 31,7 29,3 33,6 2) Si affermano nuovi poli esportatori che compensano la (temporanea?) caduta nella produzione di autoveicoli Esportazioni dei principali settori: milioni di euro nel primo semestre degli anni indicati Settori in espansione 2007 Prodotti alimentari 789 Medicinali 214 Aeromobili 275 Apparecchi elettrici 191 Articoli in plastica 196 Prodotti cartotecnici 162 TOTALE 1.828 Settori in declino 2007 Autoveicoli 755 Navi e imbarcazioni 184 Apparecchiature per telecomunicaz. 214 TOTALE 1.152 2011 Saldo 993 204 564 349 394 119 319 128 222 27 183 21 2.676 848 2011 94 102 75 270 Saldo - 661 - 82 - 139 - 882 Fonte: elaborazioni su dati Istat L’economia della Campania 3) La situazione economico finanziaria delle imprese mostra i sintomi di una selezione in atto Distribuzione di un campione di 4 mila imprese manifatturiere campane per grado di vulnerabilità finanziaria nel 2010 Rischio molto elevato Imprese a rischio: 29,8% Rischio elevato Rischio Vulnerabilità elevata Imprese vulnerabili: 27,3% Vulnerabilità Solvibilità Ampia solvibilità Imprese sicure o solvibili: 46,5% Sicurezza Sicurezza elevata 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 Fonte: Centrale dei Bilanci e Cerved 4) L’incidenza della crisi è diversa anche sotto ilprofilo territoriale e mediamente più acuta nei “sistemi locali” napoletani e casertani Quota di lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e in deroga tra il 2008 e il 2010 Imprese in procedura fallimentare su 1.000 imprese registrate (I sem. 2010) Fonte: elaborazioni su dati del Ministero dello Sviluppo Economico L’economia della Campania Le variabili finanziarie L’economia della Campania Depositi bancari (dati mensili; variazioni percentuali sui 12 mesi) 15 15 famiglie 10 imprese totale 10 5 5 0 0 -5 -5 -10 2008 2009 2010 2011 Fonte: segnalazioni di vigilanza L’economia della Campania -10 In molti settori i problemi di liquidità delle imprese sono collegate alle patologiche dimensioni dei tempi di pagamento ai fornitori degli Enti Locali Tempi medi di pagamento delle strutture sanitarie pubbliche 900 Italia 800 Campania 700 600 500 400 300 200 2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 0 1990 100 Fonte: elaborazioni su dati Assobiomedica L’economia della Campania Prestiti alle imprese (dati mensili; variazioni percentuali sui 12 mesi) 14 Campania Italia 12 10 8 6 4 2 0 -2 -4 -6 2008 2009 2010 2011 Fonte: segnalazioni di vigilanza L’economia della Campania Le condizioni di accesso al credito sono peggiorate a partire dai mesi estivi Le turbolenze sui mercati finanziari hanno inciso sul costo e sulla capacità di raccolta all’ingrosso degli intermediari. La crescita dei prestiti è rimasta sostenuta in agosto, sia pure in decelerazione, ma vi è il rischio che il protrarsi delle tensioni si rifletta in misura crescente sulle condizioni di accesso al credito. In Campania, l’irrigidimento dell’offerta di prestiti risente anche delle crescente difficoltà di rimborso. L’economia della Campania Incidenza dei prestiti alle imprese con difficoltà di rimborso: (valori percentuali riferiti ai prestiti delle banche e delle società finanziarie) 30 27,6 25,8 25 23,0 20 18,6 17,6 15 12,6 10 5 0 Campania Italia Campania giu-07 Italia giu-10 sofferenze incagli Campania Italia giu-11 scaduti ristrutturati Fonte: segnalazioni di vigilanza L’economia della Campania Conclusioni (1) L’ultimo decennio è stato di gran lunga il peggiore nella storia economica regionale. La congiuntura non migliorerà significativamente nel breve periodo (2) Diminuirà invece la quantità di risorse finanziarie disponibili (bancarie e pubbliche) (3) Occorre massimizzare gli sforzi di efficienza (nel settore pubblico e in quello privato) al fine di recuperare risorse da investire in innovazione e mutamenti organizzativi (per le imprese) e nel superamento delle diseconomie esterne prodotte da una scarsa qualità dei servizi pubblici L’economia della Campania