Secondo Gruppo 2A - Liceo Classico (Pietradefusi)

Vita
• Nasce a La Haye il 13 marzo 1596
• A 8 anni entra nel collegio La Fléche da
cui esce nel 1612
• Nel 1618 intraprende la carriera militare
• Nella notte del 10 novembre 1619 fa un
sogno…
• Vive a Parigi fino al 1628 e in Olanda dal
1629 al 1649
• Muore l’ 11 febbraio 1650
Regulae - incompleta
Il Mondo - appoggia la teoria eliocentrica,
ma
dopo la condanna di G.Gallilei preferisce rinunciare per
non entrare in contrasto con le opinioni correnti
Le sue regole
• non accettare mai nulla per vero, se non ció che
sia chiaro
• dividere ogni problema in tante parti
• cominciare dalle cose piú semplici per risalire per
gradi alle cose piú complesse
• fare rassegne complete dei passi del
proprio ragionamento sino a essere sicuri di
non omettere nulla
Dal dubbio alla prima certezza
Il dubbio metodico come ricerca
esasperata dell evidenza (mette in
discussione la conoscenza comune)
Il dubbio rivela il mio essere: Cogito
ergo sum
La matematica
• Critica la geometria degli antichi
perchè ogni dimostrazione richiede
un nuovo e ingegnoso approccio
• Critica l’algebra del suo tempo
perchè è troppo sogetta a regole e a
formule e mette in imbarazzo,
invece che migliorare, la mente
Propone di prendere il meglio da
entrambe
L’idea di Cartesio è di usare
l’algebra per la risoluzione di
problemi di luoghi geometrici,
quello che invece sarà importante
per il futuro della matematica è
l’associazione di curve a equazioni,
che per lui è solo un mezzo.
Fermat
• Nasce a Beaumont
• Ebbe una vita calma e laboriosa
• All’età di trent’anni (14 Maggio 1631) ebbe la
carica di commissario relatore
• Si sposò il primo Giugno 1631 con Luisa de
Long, • Diventò esecutore delle opere
scientifiche del padre, •Infine ebbe una
promozione nel 1648, alla carica di Consigliere
del Re al Parlamento di Tolosaper nei suoi ultimi
quarant'anni
• Morì a Castres il 12 Gennaio 1665.
Fermat fece notevoli scoperte in molti
campi della matematica. Creò un
proprio sistema di geometria analitica
indipendentemente da Descartes.
Ma è stato nel campo della teoria dei
numeri che ha dato i suoi contributi più
importanti, infatti dai suoi studi viene
fuori la seguente formula :
Concludiamo
con le parole di E.T. Bell:
“ Quest’uomo pacifico, onesto, equilibrato,
scrupolosamente equo,
scrisse uno dei più bei capitoli della
matematica. (…)
L’opera di questo re dei dilettanti in
matematica ha esercitato su costoro
un’irresistibile attrazione durante i tre
ultimi secoli in tutti i paesi
civilizzati(…)”.
Alunni/e
Angrisano Clara, Camarro Ida, Sacco Maria Elena, Torella Michela,
Tedesco Manuel, Pastore Chiara, Maffei Giovanni, Latorella Alessia,
Pavone Maria Teresa, Guerriero Francesca.