Le stelle raccontano… poesie, storie, filastrocche, giochi di parole e curiosità pensierino astronomico viaggio sulla luna Archimede sulla luna Un viaggio a Zodiaco RACCONTO: UN VIAGGIO NELLO SPAZIO C’era una volta un piccolo paese dove vivevano quattro bambini. Questi bambini avevano un sogno: andare sulla luna. Tutte le sere si riunivano e con un telescopio guardavano la luna immaginando di poterci andare un giorno. Un pomeriggio arrivarono due astronauti e presero con loro i quattro bambini, li portarono alla base spaziale li vestirono con delle tute speciali e li fecero salire su una navicella pronta a partire. Quando videro la luna diventare sempre più grande capirono che il loro sogno si stava realizzando. PENSIERINO ASTRONOMICO C’era una volta in un paese molto lontano, due bambini che volevano andare a vedere la luna. Alla fine ci sono andati e hanno scoperto che la luna di giorno ha la temperatura alta e di notte è bassa. Poesie stellari… Poesia sulle stelle Stella che brilli lassù nel cielo blu, brilla anche qui come hai fatto per Gesù. Brillate stelle stelline per farmi guarire sempre di più. LE STELLE Stella, così bella, rendi la notte magica, illuminando la parte più scura della galassia. Tu fai gioire la gente che ti esplora e ti implora per un sera di magia. Tu non Stella, dove giungerai mai? Quale il tuo obiettivo? Sempre energica, sempre doni pezzi di luce, sempre irreale rendi il reale. NOTTE DI LUNA Verrà la luna. E’ gia apparsa un po’. Ma eccola sospesa piena nell’aria. Dev’ essere Dio che con meraviglioso cucchiaio d’argento rimesta la zuppa di pesce stellare. Vladimir Majakovsi (poeta sovietico, 1893-1930) UN PRATO LUNARE Ecco la luna dal profumo stellare. Eccola che brilla in un prato argenteo. Una rosa fata bambina per lei disegna petali di fiori lunari. TRANQUILLITA’ NOTTURNA La notte è il momento più bello e più sereno, come sempre, con le stelle luminose e una luna piena come una palla da goal. E nel buio scuro, come maglie di inchiostro, si addormentano serenamente i bambini. L’ORIGINE DEL CREATO E chi mai sa, chi mai potrebbe dire donde questo creato, donde nacque? Se vennero gli Dei dopo il Creato, chi potrà dire donde il Creato viene? Donde questo Creato, donde nacque? E fu creato o pure increato? Lo sa Colui che dagli eccelsi cieli contempla il tutto? O forse Ei pur l’ignora? Rigveda (1500 a.C.-1500 d.C.) LA TERRA Terra, tu che ci tieni come la sabbia, stretta in un palmo di mano. Tu che porti tanta pazienza. Tu che danzi ammirando il sole. Terra, forza inesauribile, non stai mai ferma dinanzi alla Vita eterna. THE MOON The beauty haunts me, heart and soul, Oh, thou fair Moon, so close and bright; Thy beauty makes me like the child That cries aloud to own thy light The little child that lifts each arm To press thee to her bosom warm. Though there are birds that sing this night With thy white beams across their throats, Let my deep silence speak for me More than for them their sweetest notes Who worships thee till music fails Is greater than thy nightingales. By William Henry Davies (1871-1942) Commento A me è piaciuta questa poesia perché l’ immagine del bambino mi fa ricordare quando ero piccola e, viaggiando di notte, la luna ci seguiva e dicevo che stava curando noi e le stelle, come suoi figli. Questa poesia mi trasmette quindi un senso di tranquillità, intimità e dolcezza in un’ atmosfera famigliare, come se la luna fosse la mamma di tutti. Canto notturno di un pastore errante dell’Asia Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai, silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, contemplando i deserti; indi ti posi, ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga di mirar queste valli? Somiglia alla tua vita la vita del pastore. Sorge in sul primo albore, move la greggia oltre pel campo, e vede greggi, fontane ed erbe; poi stanco si riposa in su la sera: altro mai non ispera. Dimmi, o luna: a che vale al pastor la sua vita, la vostra vita a voi? dimmi: ove tende questo vagar mio breve il tuo corso immortale? dai “Canti” di Giacomo Leopardi Pensieri in libertà Secondo me, la vita del pastore e quella della luna sono paragonabili a quella di ognuno di noi, che ogni giorno ripete le stesse azioni; nonostante questa ripetitività, però, la gente non si stanca mai di vivere, proprio come la luna non è mai sazia di vedere sempre lo stesso paesaggio. A mio parere, questa poesia è un invito a vivere la propria vita fino in fondo facendo riflettere sullo scopo dell’ esistenza umana. PAROLE…dell’universo (ACROSTICI) Stelle Tenere E Libere (i)Lluminano (l’)Alba Luna Universale Nell’ Amore Luminosa (e) Unica Nell’ Atmosfera Sempre Torni E Luce Lasci Andare Sono Orgoglioso Leggero ed Entusiasta GIOVE Indovinò l’indovinello 0sservando Venere Esaltato FILASTROCCHE …STELLARI C’era una volta nell’universo Un extraterrestre che si era perso Egli aveva un lungo mantello Che lo guidò in via mortarello Così conobbe il fantasma pazzerello Ma il suo mantello non era d’accordo E volò sul pianeta Crocordo Ma il pianeta che era felice Lo mandò sulla terra, infelice Ma la terra con tante persone Mandò il mantello dal suo padrone Planet roll call Nine planets around the sun, Listen as I call each one: Mercury? Here! Number one Closest planet to the sun. Venus? Here! Number two, Shining bright, just like new! Earth? Here! Number three, earth is home to you and me. Mars? Here! Number four, red and ready to explore! Jupiter? Here! Number five, largest planet, that’s no jive! Saturn? Here! Number six, with rings of dust and ice that mix. Uranus? Here! Number seven, a planet tilted high in heaven. Neptune? Here! Number eight, with one dark spot whose size is great. Pluto? Here! Number nine, the smallest and the last in line! By Meish Goldish CURIOSITA’… Il sole gioca…con le montagne Il Concarena ed il Pizzo Badile Nell’area centrale della Valle Camonica si innalzano due splendide montagne: il Concarena, con le sue creste dolomitiche inaccessibili e di fronte ad esso il Pizzo Badile camuno: suggestivo picco che si staglia sulla valle e che troneggia come un immenso monolito su tutto il centro valle, ma che domina anche su tutta la zona bassa fino al lago d’Iseo. Oltre alla bellezza, due fenomeni spettacolari Il Concarena ed il Pizzo Badile oltre ad essere due monti stupendi attirano un sacco di turisti per i fenomeni che accadono periodicamente due volte all’anno. Il fenomeno del Concarena … Monte Concarena: 21 Settembre Due volte all’anno: una sera all’inizio di primavera ed un’altra all’inizio dell’autunno, da una profonda fessura del Concarena, dopo che il sole è appena tramontato, per pochi minuti fuoriesce un luminosissimo raggio di luce che sembra spaccare in due la montagna. Sono pochi minuti stupefacenti durante i quali si resta sorpresi e miranti senza proferire parola e si spera che la visione si prolunghi nel tempo eternamente; poi la grande spaccatura nella montagna si richiude e si attende sei mesi che il fenomeno si rimanifesti. …ed il fenomeno del Pizzo Badile. Due volte all’anno, ma per più giorni, dal Pizzo Badile un’immensa ombra si staglia nel cielo sereno di Marzo ed in quello brumoso di fine settembre : alta, solenne, appuntita, coronata da mille raggi splendenti che inondano il cielo. E’ un’ombra di colore grigio, a volte bluastro, che incombe sulla valle come uno spirito e che lentamente si abbassa per scomparire quando il sole prepotentemente fa la sua comparsa alla sommità del monte. Pizzo Badile: trasformazione dello “Spirito del monte” dal suo apparire alla sua scomparsa Testi, disegni, ricerche a cura dei bambini e dei ragazzi della Scuola in Ospedale San Gerardo di Monza