INTRODUZIONE
Relativamente agli impianti elettrici, le prescrizioni legislative
vigenti (D.M. 10/09/86) fanno esplicito riferimento alla Legge
n°186. La stessa legge prevede che gli impianti devono
essere realizzati a regola dell’arte e stabilisce che se sono
realizzati secondo la normativa CEI rispondono alla regola
dell’arte..
• Gli impianti elettrici, sono soggetti se nuovi, nella maggior
parte dei casi, ad essere progettati secondo quanto previsto
dalla legge 46/90.
• Le persone abilitate alla progettazione sono (art. 6 della
legge) ….professionisti, iscritti negli albi professionali,
nell’ambito delle rispettive competenze.
• Inoltre è bene che la persona preposta, ad intraprendere tale
progettazione, abbia una formazione non solo accademica,
ma anche pratica
SCOPO
• I criteri esposti daranno indicazioni per una corretta
conoscenza tecnica ed interpretativa delle norme, Gli stessi
impianti dal punto di vista della sicurezza presentano
sostanzialmente i rischi di folgorazione e di innesto e/o
propagazione d’incendio. Il primo rischio è generico per tutti
gli impianti ed ambienti, il secondo rischio riguarda
anch’esso tutti gli impianti ma può avere particolare rilevanza
nelle strutture dove c’è un’alta concentrazione di pubblico,
nella sostanza gli impianti.
• - devono assicurare la protezione da rischio di folgorazione
(contatti diretti e indiretti);
• - non devono costituire causa primaria di incendio, né fornire
elemento o via privilegiata di propagazione agli incendi
eventualmente sorti per cause non imputabili ad essi;
PRESCRIZIONI PER LA SICUREZZA
• Si dovrà verificare che la scelta dei componenti elettrici sia
stata fatta tenendo conto delle seguenti principali
caratteristiche:
• - Compatibilità: I componenti elettrici siano stati scelti e
messi in opera in modo da non causare effetti dannosi agli
altri componenti, né all'alimentazione durante il servizio
ordinario;
• - Influenze esterne: I componenti elettrici siano stati scelti e
messi in opera prendendo in considerazione le influenze
esterne alle quali essi possono essere sottoposti, per
assicurare il loro corretto funzionamento e per assicurare
l'affidabilità delle misure di protezione per la sicurezza in
accordo con le prescrizioni della norma CEI 64-8/4.
CORRENTE ELETTRICA
• Il contatto di una persona con parti in tensione può determinare
•
•
•
•
il passaggio di una corrente attraverso il corpo umano, con
conseguenze anche mortali.
Sicurezza conseguita con svariati sistemi di protezione, per
mezzo dei quali si cerca di limitare la corrente, o di ridurre il
tempo per cui questa può fluire attraverso il corpo umano.
Contatti
–
Diretti
–
Indiretti
Il tipo di contatto indica le caratteristiche del sistema di
protezione da scegliere
Importanza, in entrambi i casi, della terra, che costituisce
spesso uno dei poli del circuito di guasto
CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI
Contatti con parti in tensione
– Diretto. Si può entrare in contatto con una parte dell’impianto
normalmente in tensione, quale un conduttore, un morsetto,
l’attacco di una lampada o di un fusibile, divenuti casualmente
accessibili.
• Un contatto diretto può avvenire anche tramite una parte
metallica, purché questa non sia una massa o in contatto
con una massa.
– Indiretto. Contatto di persone con una massa, o con una parte
conduttrice connessa con una massa, durante un guasto
d’isolamento. Quindi è un contatto con una parte
accidentalmente in tensione.
CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI
•fig.1 contatto con parte del
circuito normalmente in
tensione: contatto diretto
•fig.2 contatto con
parte normalmente
non in tensione ma
che per difetto di
isolamento o per altre
cause può essere
sotto tensione:
contatto indiretto.
MASSA
Per “massa” si intende una
parte metallica di un
apparecchio che contiene
cavi e/o componenti elettrici,
ad esempio una lavatrice.
In caso di guasto
dell’isolamento elettrico la
parte metallica va in
tensione.
Questo tipo di guasto è
definito “contatto indiretto”.
IMPIANTO ELETTRICO
All’ingresso di ogni casa deve
essere installato un interruttore
automatico magnetotermico
differenziale.
In commercio tale protezione viene
chiamata “salvavita”.
L’impianto di forza motrice deve
essere realizzato sempre con
apparecchi dotati di protezione
alveoli e contatto di terra.
IMPIANTO ELETTRICO
Il tipo di presa riportato sopra i cui contatti di terra sono posti lateralmente e diventato
usuale trovarlo su parecchie apparecchiature, se inserito in prese di produzione
nazionale non permette di inserire il contatto di terra, consigliabile sostituire la spina o
interporre un adattatore che ne assicuri il collegamento “a terra”
Non seguire gli esempi sopra riportati, ma adottare un numero sufficiente di prese
IMPIANTO ELETTRICO
L’impianto di terra garantisce la nostra sicurezza
Il collegamento “a terra” è correttamente
realizzato
Chi tocca la carcassa dell’apparecchio
avvertirà solo una leggera “scossa”
L’usura dell’isolamento del conduttore porta ad
una dispersione di corrente.
Chi tocca la carcassa corre il rischio di essere
folgorato
IMPIANTO ELETTRICO
Usare apparecchiature come quelle riportate
a lato è molto pericoloso infatti sono molte le
parti deteriorate e isolanti rotte, esse vanno
subito sostituite, evitare le soluzioni che
richiedono una forte dose di fortuna per
evitare rischi alla propria persona
E consigliabile impiegare sempre
apparecchiature nuove e compatibili tra loro
IMPIANTO ELETTRICO
Anche per le lampade vale
quanto indicato per le
prese, non usarle con parti
isolanti rotte o deteriorate
Usiamo solo quelle
costruite a regola dell’arte
e con marchio CE
Nei locali con presenza di umidità o bagnati, nei
locali tecnici quali caldaie, ecc. si consiglia di usare
sempre lampade avente alimentazione da
trasformatore con tensione di sicurezza (es. 24 V)
ZONE DI RISPETTO DEI BAGNI
• - Zona 0: volume interno alla vasca da bagno o al piatto doccia;
• - Zona 1: volume delimitato dalla superficie verticale circoscritta alla vasca
da bagno od al piatto doccia o, in assenza del piatto doccia, dalla superficie
verticale posta a 0,6 m dal soffione della doccia; dal pavimento; e dal piano
orizzontale situato a 2,25 m al di sopra del pavimento; se, tuttavia, il fondo
della vasca da bagno o del piatto doccia si trova a più di 0,15 m al di sopra
del pavimento, il piano orizzontale viene situato a 2,25 m al di sopra di
questo fondo;
• - Zona 2: volume delimitato dalla superficie verticale della Zona 1;dalla
superficie verticale situata a 0,60 m dalla superficie precedente e parallela
ad essa; dal pavimento; e dal piano situato a 2,25 m sopra il pavimento;
• - Zona 3: volume delimitato dalla superficie verticale esterna della Zona 2;
dalla superficie verticale situata a 2,40 m dalla superficie precedente e
parallela ad essa dal pavimento; e dal piano situato a 2,25 m sopra il
pavimento;
APPARECCHI UTILIZZATORI
APPARECCHI UTILIZZATORI
La parte più pericolosa degli
apparecchi utilizzatori
come più volte visto, è il
cavo di alimentazione,
controllare sempre che non
vi siano parti isolanti rotte o
deteriorate, le stesse
vanno sostituite
immediatamente
Inoltre non operare mai
sugli apparecchi
utilizzatori, quali lavatrici,
lavastoviglie ecc. a piedi
scalzi può
essere pericoloso
APPARECCHI UTILIZZATORI
Ecco cosa non
bisogna fare
assolutamente
in un locale
bagno, si rischia
la vita