Raelianesimo - Liceo Scientifico Grassi

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A.S. 2012/13
I RAELIANI
...e la loro storia…
Di Carolina Ferrari e Matteo D’Amica
RAEL
Rael (per l’anagrafe
Claude Vorihon)
nominatosi così nel
1973, ha fondato
questo movimento
dopo che secondo il
suo racconto sarebbe
stato a contatto con un
rappresentante di una
civiltà extraterrestre, gli
Elohim, il 13 dicembre
1973 nel cratere di un
vulcano spento presso
Clermont-Ferrand.
GLI ELOHÎM SALVERANNO LA TERRA
Se gli uomini presteranno ascolto agli
Elohîm, essi salveranno la Terra.
Questo è il messaggio che giunge dagli
spazi infiniti dell'Universo. Yahvé
Elohîm, supremo governante e
legislatore della civiltà extraterrestre
degli Elohîm ce lo rivela tramite il
profeta Rael. La scienza è la madre di
tutte le religioni, la vita sulla Terra è
opera degli extraterrestri Elohîm. Essi
hanno creato gli uomini in laboratorio
sul loro pianeta trapiantandoli
successivamente sulla Terra. Lo
conferma il ricordo di questi antichi
avvenimenti che rivive nei miti, nelle
tradizioni e nei libri sacri delle grandi
religioni. L'arca di Noè, i carri di fuoco,
gli angeli biblici, ad esempio, sono
travestimenti mitici delle astronavi e
degli extraterrestri che giunsero sulla
Terra.
LE DOTTRINE RAELIANE
Dalla sua esperienza sul pianeta degli Elohîm,
Rael racconta di aver appreso a gioire da se stessi e
di avere accesso alla pienezza infinita. Tutto ciò che
esiste è sempre esistito ed esisterà sempre sotto
forma di materia e di energia. L'uomo, per Rael, è
fondamentalmente una macchina e perciò può "far
funzionare" il proprio corpo come meglio crede.
Non ci sono norme etiche nel raelianesimo; non c'è
neppure Dio. "Religione atea", la dottrina raeliana
non garantisce l'immortalità, ma ai seguaci fedeli
assicura, dopo la morte, una nuova vita "ri-creata"
da macchine prodigiose in pianeti meravigliosi
dove gli Elohîm fabbricheranno per il
soddisfacimento di ogni loro desiderio, compagni e
compagne di singolare bellezza. Divenire raeliani
l'acquisizione di un privilegio che "nessun uomo
sulla Terra per quanto ricco e potente potrà mai
immaginare di fare suo", quello cioè di essere
salvati e portati sul loro pianeta in altro sistema
solare della nostra galassia.
YES TO CLONATION!!!
Nel febbraio 1997 Rael ha fondato
Clonaid, la prima società che si offre di
clonare degli esseri umani. Inoltre scrive un
libro (“Clonaid”) dove spiega perché
la clonazione, allo stadio in cui oggi la
conosciamo, rappresenta per tutti gli esseri
umani la prima tappa verso la possibilità di
diventare eterni. “La creazione di cloni che
saranno delle repliche fisiche esatte di noi
stessi, assieme alla capacità di trasferire la
nostra memoria e la nostra personalità nel
loro cervello, ci permetterà di vivere
realmente in eterno. Ci ricorderemo di tutto
il nostro passato e potremo accumulare
delle conoscenze all’infinito”.
IL SIMBOLO
Il simbolo del movimento è una stella
di Davide con all'interno una svastica; la
stella è, a volte, circondata da otto cerchi
con rappresentazioni dell' infinitamente
grande e dell'infinitamente piccolo. Rael
aveva acconsentito 15 anni fa alla
rimozione della Svastica
dal simbolo originale raeliano in Europa
ed in America, ed alla sua sostituzione
con una galassia a spirale, per una
questione di rispetto nei confronti del
popolo ebraico e per evitare che esso si
sentisse offeso nel vedere la Svastica
associata alla Stella di Davide.
Questo gesto di cortesia, che ha
rappresentato una tappa importante
nell'evoluzione del raelianesimo, viene
oggi seguito da un ritorno alle origini
per educare la gente ed informarla che
questo simbolo è il simbolo degli
Scienziati che hanno creato l’Umanità,
gli Elohim della Bibbia. È anche
il simbolo che è stato affidato ad
ognuno dei loro Messaggeri, i Profeti
del passato, e questo spiega perché sia
la Svastica che la Stella di Davide si
ritrovino nelle tradizioni e nella storia
di moltissime popolazioni della Terra,
spesso associate a filosofie religiose del
tutto pacifiche. La Svastica è stata ed è
tuttora un simbolo di pace per milioni
d’Indù e di Buddisti. Lo stesso vale
anche per i Raeliani, visto che, per loro,
questo simbolo rappresenta l’infinito
nel tempo