Tommaso IL GIOCO DELLA METAFORA Marcello La metafora sfortunata «Si può dire che la selezione naturale scruta di giorno in giorno, di ora in ora, in tutto il mondo, qualsiasi variazione, anche la più leggera, rifiutando quel che è cattivo, e conservando e accumulando quel che è buono; lavorando silenziosamente e insensibilmente…» Charles Darwin, L’origine delle specie, 1859 «La scelta, da parte di Darwin, della parola ‘selezione’ non fu particolarmente fortunata. Il termine suggerisce che ci sia in natura qualche agente che, essendo capace di prevedere il futuro, sceglie ‘il migliore’.» Ernst Mayr, Un lungo ragionamento, 1991 “animismo” (Jan Piaget) “finalità cosciente” (Gregory Bateson) contro la rivoluzione “naturalista” dello stesso Darwin “… cade il vecchio argomento di un disegno nella natura […] Tutto ciò che esiste in natura è il risultato di leggi determinate” Charles Darwin, Autobiografia un nome dato a un processo che avviene e non una entità ontologica «A questa conservazione delle variazioni favorevoli e alla eliminazione delle variazioni nocive ho dato il nome di selezione naturale» Charles Darwin, L’origine delle specie, VI edizione, 1872 «Questo principio [...] è stato da me denominato ‘selezione naturale’ per indicare la sua analogia con la selezione operata dall’uomo» Charles Darwin, L’origine delle specie, I edizione, 1859 «Si può dire, metaforicamente, che la selezione naturale...» Charles Darwin, L’origine delle specie, II edizione, 1860 «Altri hanno obiettato che la parola ‘selezione’ implica una scelta cosciente da parte degli animali che si modificano […] Indubbiamente, il termine ‘selezione naturale’, preso alla lettera, è un'improprietà […] È stato detto che io parlo della selezione naturale come di un potere attivo della Divinità; ma chi solleva obiezioni contro uno scrittore che dica che l'attrazione di gravità ‘governa’ il movimento dei pianeti? Chiunque sa che cosa si intende e che cosa è implicito in queste espressioni metaforiche; ed esse sono quasi necessarie per ragioni di brevità. […]. Con un po' di abitudine certe obiezioni superficiali saranno dimenticate.» Charles Darwin, L’origine delle specie, VI edizione, 1872 consapevolezza e “abitudine” l’uso consapevole della metafora come “gioco linguistico” richiede apprendimento sociale una classe di bambini non è un congresso di scienziati la metafora della metamorfosi per spiegare l’evoluzione Errori: animismo finalità individuo inversione effetto-causa magia “Tutti questi travestimenti hanno lo scopo esclusivo di assicurare la sopravvivenza agli animali che li adottano... una cavalletta modella il proprio corpo in modo da essere scambiata per una foglia” “animismo” “… la vera causa che il fanciullo cerca di porre a base dei fenomeni è un’intenzione, che sarà insieme causa efficiente e ragion d'essere dell'effetto da spiegare” Jean Piaget terza elementare 8 anni “Evoluzione e crescita sono due cose diverse, perché crescita stai nella stessa specie, invece evoluzione da una cosa diventi un’altra: l’Australopiteco è diventato l’habilis.” distinzione di livello tra organismo individuale e specie “… la crescita è che cresci, evoluzione è che cambi di persona, muore uno e quello che rinasce è un po’ diverso.” “ … il figlio è già un po’ di più evoluto.” l'evoluzione è un cambiamento attraverso le generazioni 16 anni, liceo bio-sanitario Cos’è l’evoluzione? (risposte rappresentative) «L’evoluzione è un processo con il quale un organismo animale o vegetale cambia quindi si evolve.» «L’evoluzione è un cambiamento fondamentale nel corso della vita.» gli ”idola fori” “… se tutti sanno che si parla in conseguenza di come si pensa, forse non tutti sanno che è vero anche l’opposto, che si pensa in conseguenza di come si parla: ecco allora che sorge il rischio di commettere errori di pensiero derivanti da errori di linguaggio” Francesco Bacone, Novum organum, 1620 la metafora del “codice” o “programma” genetico “Paragonando la struttura delle fibre cromosomiche al testo di un codice si vuol significare che la mente universale di cui parla Laplace, alla quale ogni connessione causale si manifesta immediatamente, potrebbe dire dalla loro struttura se l’uovo si svilupperà, in opportune condizioni, in un gallo nero o in una gallina maculata, in una mosca o in una pianta di granoturco, un rododendro, uno scarafaggio, un topo, una donna...” Erwing Schrödinger, Cos’è la vita, 1944 1957 - Watson: “dogma centrale della biologia molecolare” DNA DNA RNA Proteina replicazione trascrizione traduzione UN GENE UN ENZIMA UNA FUNZIONE UN CARATTERE ma… Haemophilus influenzae 1.791 geni procarioti Escherichia coli 4.408 geni Saccharomyces cerevisiae 6.500 geni Caenorhabditis elegans 20.000 geni Homo sapiens 23.000 geni eucarioti - Homo: circa 23.000 geni trascritti in proteine e 90.000 proteine - più geni determinano un carattere - un gene può influenzare più caratteri - geni regolano l’espressione di altri geni UN GENE UN ENZIMA UNA FUNZIONE UN CARATTERE non è affatto un principio di validità generale “L’espressione ‘testo di un codice’ ha però ovviamente un significato troppo ristretto. Le strutture cromosomiche sono contemporaneamente degli strumenti per portare avanti lo sviluppo che esse simboleggiano. Esse sono codici di leggi e potere esecutivo o, per usare un’altra metafora, sono il progetto dell’architetto e insieme abili costruttori” Erwing Schrödinger, Cos’è la vita, 1944 “Già allora dunque avevo in testa un bel po' di domande sui problemi che doveva risolvere la morfogenesi […] Il problema principale, naturalmente, era come queste idee o ingiunzioni potessero mettersi in relazione con la materia interagente di cui è fatto il corpo. E Cartesio?” Gregory Bateson, La nascita di una matrice, ovvero il doppio vincolo e l’epistemologia, 1977 La metafora dei due cervelli Il nostro cervello è formato da varie parti. Schematicamente possiamo individuare: L'emisfero sinistro (cervello sinistro), sede della razionalità L'emisfero destro (cervello destro), sede delle emozioni, sentimenti Metafora? le metafore “[...] non è possibile confinare tanto facilmente le metafore nel solo regno dell’espressione, come invece si pretende. Che lo si voglia o no, le metafore seducono la ragione. Esse sono delle immagini particolari e remote che diventano insensibilmente degli schemi generali.” Gaston Bachelard, La formazione dello spirito scientifico, 1938 “il Transito di Venere dell’8 giugno 2004 sarà seguito da un altro Transito il 6 giugno 2012. Questo è - grosso modo - l’arco di tempo in cui si è inteso che avvenga l’Illuminazione dell’umanità. [...] Questo è il momento di fare l’esperienza che Tutti Siamo Uno ed Uno con il Divino. È tempo di recuperare, nella meditazione, le energie del maschile e del femminile che si fondono, Oriente ed Occidente, che stanno ora avvenendo su scala cosmica. [...] La ragione finale è che il Sottomondo Galattico favorisce realmente la concezione dell’emisfero orientale e del cervello destro. Una maggiore intuitività, nell’attuale approccio alla vita mediata dal cervello destro, sta dunque portando ora una nuova coscienza al mondo e circa 400 tun (un baktun nella terminologia Maya) di pensiero logico e lineare occidentale, come cervello sinistro, secondo il Piano Cosmico, stanno ora per giungere a termine.” dal sito www.stazioneceleste.it “il Transito di Venere dell’8 giugno 2004 sarà seguito da un altro Transito il 6 giugno 2012. Questo è - grosso modo - l’arco di tempo in cui si è inteso che avvenga l’Illuminazione dell’umanità. [...] Questo è il momento di fare l’esperienza che Tutti Siamo Uno ed Uno con il Divino. È tempo di recuperare, nella meditazione, le energie del maschile e del femminile che si fondono, Oriente ed Occidente, che stanno ora avvenendo su scala cosmica. [...] La ragione finale è che il Sottomondo Galattico favorisce realmente la concezione dell’emisfero orientale e del cervello destro. Una maggiore intuitività, nell’attuale approccio alla vita mediata dal cervello destro, sta dunque portando ora una nuova coscienza al mondo e circa 400 tun (un baktun nella terminologia Maya) di pensiero logico e lineare occidentale, come cervello sinistro, secondo il Piano Cosmico, stanno ora per giungere a termine.” dal sito www.stazioneceleste.it “il Transito di Venere dell’8 giugno 2004 sarà seguito da un altro Transito il 6 giugno 2012. Questo è - grosso modo - l’arco di tempo in cui si è inteso che avvenga l’Illuminazione dell’umanità. [...] Questo è il momento di fare l’esperienza che Tutti Siamo Uno ed Uno con il Divino. È tempo di recuperare, nella meditazione, le energie del maschile e del femminile che si fondono, Oriente ed Occidente, che stanno ora avvenendo su scala cosmica. [...] La ragione finale è che il Sottomondo Galattico favorisce realmente la concezione dell’emisfero orientale e del cervello destro. Una maggiore intuitività, nell’attuale approccio alla vita mediata dal cervello destro, sta dunque portando ora una nuova coscienza al mondo e circa 400 tun (un baktun nella terminologia Maya) di pensiero logico e lineare occidentale, come cervello sinistro, secondo il Piano Cosmico, stanno ora per giungere a termine.” dal sito www.stazioneceleste.it “N.E.I. (Integrazione Neuro Emozionale) significa far rivivere all'emisfero destro del nostro cervello, sede delle emozioni, un'emozione vissuta e registrata nel cervello limbico (il cervello animale, l'inconscio) e rendere partecipe di questa emozione l'emisfero sinistro, sede della razionalità. Spiegazione. Il nostro cervello è formato da varie parti. Schematicamente possiamo individuare: L'emisfero sinistro (cervello sinistro), sede della razionalità L'emisfero destro (cervello destro), sede delle emozioni, sentimenti La porzione limbica (cervello limbico), cervello primitivo, animale, che registra come su un disco tutto ciò che ci succede nella vita. [...] Questa tecnica (N.E.I.) viene inoltre ampliata dall'E.E. (Equilibrio Emozionale) e dalle nuove tecniche di integrazione, che permettono non solo di integrare le emozioni irrisolte, ma, poiché il nostro cervello funziona come un computer, di riprogrammare l'inconscio a nostro favore. Provare per credere.” dal sito dell’Istituto Italiano N.E.I. “N.E.I. (Integrazione Neuro Emozionale) significa far rivivere all'emisfero destro del nostro cervello, sede delle emozioni, un'emozione vissuta e registrata nel cervello limbico (il cervello animale, l'inconscio) e rendere partecipe di questa emozione l'emisfero sinistro, sede della razionalità. Spiegazione. Il nostro cervello è formato da varie parti. Schematicamente possiamo individuare: L'emisfero sinistro (cervello sinistro), sede della razionalità L'emisfero destro (cervello destro), sede delle emozioni, sentimenti La porzione limbica (cervello limbico), cervello primitivo, animale, che registra come su un disco tutto ciò che ci succede nella vita. [...] Questa tecnica (N.E.I.) viene inoltre ampliata dall'E.E. (Equilibrio Emozionale) e dalle nuove tecniche di integrazione, che permettono non solo di integrare le emozioni irrisolte, ma, poiché il nostro cervello funziona come un computer, di riprogrammare l'inconscio a nostro favore. Provare per credere.” dal sito dell’Istituto Italiano N.E.I. “Il linguaggio […] sta con gli oggetti che denota in una relazione paragonabile a quella esistente tra la mappa e il territorio.” Gregory Bateson, Una teoria del gioco e della fantasia, 1954 “… se vogliamo parlare di esseri viventi […] sarebbe opportuno adottare un linguaggio che fosse in qualche modo isomorfo, che fosse coerente con il linguaggio in base al quale gli esseri viventi stessi sono organizzati.” Gregory Bateson, Ultima conferenza, 1979 Come sono organizzati gli esseri viventi e i loro cervelli? “… se integrazione e differenziazione sono realmente caratteri fondamentali della coscienza, possono essere spiegate solo attraverso un processo neurale distribuito e non ricorrendo a specifiche proprietà locali [...] Un nucleo dinamico è perciò un processo e non una cosa o un luogo, ed è definito mediante interazioni neurali, piuttosto che attraverso la localizzazione specifica…” Giulio Tononi e Gerald Edelman, Un universo di coscienza, 2000 “Sentimenti alterati e una ragione imperfetta si presentavano assieme come conseguenze di una specifica lesione cerebrale, e questa correlazione mi suggeriva che il sentimento fosse una parte integrante del modo di operare della ragione. [...] Io suggerisco soltanto che certi aspetti del processo dell’emozione e del sentimento sono indispensabili per la razionalità.” Antonio Damasio, L’errore di Cartesio, 1994 L’errore di Cartesio (di Platone?) res extensa vs. res cogitans corpo vs. mente ragione vs. sentimento scienza vs. arte … vs. … cervello sinistro vs. cervello destro ONDE Quante onde… • Onde del mare • Onde sonore • Onde elettromagnetiche • Onde d’urto • Onde gravitazionali •… Fenomeni modellizzabili come onde: • La mia voce che dice queste parole • La luce che entra dalla finestra • Un terremoto • La trasmissione del segnale del mio cellulare • La sonata “Patetica” di Beethoven •… In un’onda abbiamo in generale: • Un’oscillazione periodica • Trasporto di energia e non di materia (?) • Fenomeni di interferenza •… INTERFERENZA LA LUCE Teoria “classica” della luce (Newton): particelle di luce Thomas Young: teoria ondulatoria La luce si comporta come un’onda: • Interferenza (esperimento della doppia fenditura) L’onda è una metafora da cui Young attinge (non trova nulla che “oscilli” come in una vera onda). Oggi conosciamo l’oscillazione dei campi elettromagnetici… GLI ATOMI • “Mattoncini”: elementi semplici che compongono oggetti complessi • Palline (termodinamica): il mondo microscopico è descritto dalle stesse leggi della meccanica di quello macroscopico (urti tra palline) Le metafore indicano spesso agli scienziati la strada da percorrere… IL MODELLO DI ISING Da Wikipedia: Il modello è definito su un insieme discreto di variabili, libere di assumere i valori 1 o −1, che costituiscono i nodi di un reticolo. Possiamo immaginare ciascun nodo come un “atomo” il cui momento magnetico elementare o “spin” può allinearsi in due direzioni, su (+1) o giù (-1). I nodi interagiscono a coppie: l’energia ha un dato valore quando i due nodi della una coppia sono uguali e un altro quando sono diversi. L’energia del reticolo di Ising è definita come… ecc. ecc. Che significa… Energia = 7 Energia = 5 Energia = 3 STATO FONDAMENTALE Energia = 0 Facendo i conti (o le simulazioni)… Fase paramagnetica gli spin sono casualmente orientati Fase ferromagnetica gli spin creano domini orientati Il passaggio da una fase all’altra dipende da una temperatura critica Da Wikipedia: Il modello è definito su un insieme discreto di variabili, libere di assumere i valori 1 o −1, che costituiscono i nodi di un reticolo. Possiamo immaginare ciascun nodo come un “atomo” il cui momento magnetico elementare o “spin” può allinearsi in due direzioni, su (+1) o giù (-1). I nodi interagiscono a coppie: l’energia ha un dato valore quando i due nodi della una coppia sono uguali e un altro quando sono diversi. L’energia del reticolo di Ising è definita come… ecc. ecc. Possiamo immaginare ciascun nodo come un “atomo”… …il cui momento magnetico elementare o “spin”… la parola spin, presa in prestito dalla fisica delle particelle, si riferisce ad un’ipotetica rotazione dell’atomo in senso orario o antiorario. La rotazione non esiste (nemmeno in fisica delle particelle), ma è rimasta la parola come migliore metafora …può allinearsi in due direzioni, su (+1) o giù (-1)… Esistono materiali che si comportano come il modello di Ising. Modelli simili a quello di Ising, più evoluti (3D, disordine, ecc.) riescono a fare previsioni sul comportamento di materiali reali. Oggi i modelli di vetri e vetri di spin si basano principalmente su questo tipo di costruzione. Nessuno ha mai visto gli spin o gli accoppiamenti tra uno spin e l’altro. Nessuno li ha mai visti allinearsi uno per uno. Abbiamo visto comportamenti collettivi paramagnetici o ferromagnetici, temperature critiche, ecc. I fisici affermano giustamente sul modello di Ising: “Si tratta solo di un modello” …e cioè, di una metafora… DUE METAFORE La luce: onda L’esperimento della doppia fenditura (Young) mostra l’interferenza Le particelle elementari: palline L’esperimento della doppia fenditura non mostra l’interferenza… O Invece sì? UN ESPERIMENTO CON GLI ELETTRONI Gli elettroni sono particelle (leggi: palline) molto molto piccole. Molti di noi li immaginano come palline in rotazione attorno ai nuclei degli atomi come se essi fossero un piccolo sistema solare (modello atomico di Rutherford). Effettivamente gli elettroni in molti fenomeni sperimentali si comportano come se fossero palline. Facendo l’esperimento della doppia fenditura ci aspettiamo un comportamento di tipo pallina, cioè senza interferenza. E invece gli elettroni mostrano fenomeni di interferenza! A A B B Ma allora sono onde… Una pallina passa o in A, o in B… Gli elettroni hanno un comportamento misto tra onda e particella. Questo è uno dei tanti esperimenti chiave della meccanica quantistica, la teoria della fisica che all’inizio del secolo scorso sconvolse la fisica. Cosa c’è di tanto scolvolgente?! Non c’è nessun motivo per cui un elettrone dovrebbe essere un’onda o una particella. La verità è che la meccanica quantistica non ha una metafora per descrivere i comportamenti che prevede. Non posso dire che gli elettroni si comportano “come” qualcosa. Si comportano “come elettroni”. E basta. Questo non era mai accaduto nella fisica. La scienza cerca spiegazioni per le cose. Una spiegazione non è altro che una metafora. Ed è questo che va cercando lo scienziato: metafore. Nell’inventare ipotesi, nell’elaborare teorie. Se si legge un libro di fisica, o di chimica, o di biologia… non si troveranno altro che metafore. Questo fa affermare al fisico Richard Feynman che nessuno ha veramente capito la meccanica quantistica.