Presentazione di PowerPoint - AstroCampania

AstroCampania
Le Notti delle Stelle
Passeggiata tra le stelle d’agosto a caccia delle “Lacrime di San Lorenzo
Autori: Antonio Catapano -Massimo Corbisiero – copyright AstroCampania
Fotografie tratte dal sito http://www.astrocampania.org
Col patrocinio di :
Pro Loco Agerola
Comune di Agerola
Unione Astrofili Italiani
Osservando il Cielo, specie se in estate e da luoghi abbastanza bui, ci
sembra di poter scorgere milioni di stelle.
Mosaico della Via Lattea
Cortesia Ass. Astrofili Catanesi G. Ruggieri
In realtà le stelle visibili ad occhio nudo sono circa 6000.
Di queste solo un migliaio al massimo sono quelle
visibili in una notte di osservazioni.
Il Cielo stellato
Perchè si vedono così poche stelle?
- Per l’alternarsi delle stagioni dovuto al movimento di
rivoluzione della Terra intorno al Sole: mese per mese
sorgono nuove costellazioni e tramotano altre prima visibili.
- Per l’alternarsi del giorno e della notte
La Terra ruota su se stessa compiendo un giro
da Ovest verso Est in 23 ore e 56 minuti.
L'asse di rotazione terrestre
è l'asse immaginario attorno
al quale avviene tale rotazione.
Rotazione apparente del cielo
Cielo 12 luglio ore 22
Cielo 12 Agosto ore 22
Cielo 12 Settembre ore 22
Cielo 12 Ottobre ore 22
Perchè si vedono così poche stelle?
Oltre ai movimenti naturali della Terra
La peggior causa è l’inquinamento luminoso
… cancella le stelle dal cielo e preclude la visione di quasi
tutti gli oggetti più belli.
Inquinamento luminoso
L’uso indiscriminato dei fari pubblicitari mal
posizionati e fuori norma
La cattiva gestione dell’ illuminazione delle nostre città
che disturba il sonno e spreca il denaro pubblico
Nonostante queste limitazioni le stelle visibili ci appaiono
essere comunque tantissime e per questo si è sentita, sin
dal lontano passato, l’esigenza di una loro classificazione
Così sono nate le Costellazioni: quelle che noi conosciamo sono le
denominazioni date agli asterismi in cielo dalle popolazioni indoeuropee e, in particolare, del bacino del Mediterraneo.
Nell’antichità erano note 48 costellazioni mentre la classificazione
moderna ne comprende 88
Già gli antichi osservatori,
collegando tra di loro le
stelle più brillanti visibili,
hanno posto in cielo delle
figure assomiglianti alle
esperienze di vita sulla
Terra: abbiamo figure di
animali, di strumenti, di
personaggi umani legati alla
mitologia.
Ecco degli esempi: qui vediamo costellazioni che rappresentano un animale (il
Delfino, il Cavallino e l’Aquila) e un attrezzo (la Sagitta)
Il cielo
del
11 agosto
e le
costellazioni
estive
Prima di parlare delle stelle cadenti ,
vediao in ordine di “tramonto” da Ovest a
Est diamo uno sguardo alle costellazioni e
agli oggetti celesti che potremo osservare
questa sera
Ercole
Fin dai tempi più
remoti questa grande
costellazione é stata
vista come la figura di
un gigante
inginocchiato.
I Greci videro in
questo gigante
Heracles e a lui
riferirono anche
molte delle
costellazioni
circostanti, che
ricordano alcune delle
sue più grandi imprese
(il Leone, l’Idra, lo
Scorpione, il Drago…).
Pur essendo una delle
costellazioni più grandi, non
contiene stelle particolarmente
luminose. Ma contiene il grande
ammasso globulare M13.
Ammasso globulare M13
M13, detto "il grande
ammasso globulare di
Ercole", è uno dei più
appariscenti e noti
ammassi globulari
dell'emisfero
settentrionale.
Un ammasso stellare è un gruppo di stelle molto denso.
Ciò implica anche che queste stelle siano nate tutte più o meno
assieme dalla stessa nebulosa, e che abbiano quindi la stessa età e
composizione chimica.
..quando il cielo è limpido
e senza Luna, è visibile
ad occhio nudo .
Dista 22.200 anni luce,
diametro angolare di
(23') dimensione di 150
anni luce.
L'ammasso contiene circa
un milione di stelle.
Verso il centro, le stelle
sono circa 500 volte più Gli ammassi globulari sono in genere composti da centinaia di
migliaia di stelle molto vecchie e sono grandi poche decine di anni
concentrate che nei
dintorni del nostro Sole. luce. Gli ammassi globulari sono piuttosto numerosi: se ne
L'età stimata in 14
miliardi d'anni.
conoscono attualmente circa 150 attorno alla Via Lattea
Le stelle del Triangolo estivo
Il Cigno (o Croce del Nord) è una delle costellazioni più facili a riconoscersi per la sua
caratteristica forma a croce. La sua stella più brillante (Deneb) forma con Vega e Altair il ben noto
“Triangolo estivo”. E’ immersa nelle nubi stellari della via Lattea ed è ricchissima, oltre che di stelle
di grande importanza, anche di oggetti non stellari.
Lira
Cigno
La stella
è Deneb,
magn.bianca
1,2
Altair
(αalfa
Aquilae)
è una stella
di
nonostante
disti
3000
a.l. ad una
magnitudine
0,77
che
si trova
È una supergigante
luminosa
60000
distanza
di 17 anni luce,
tra le
più vicine.
volte il Sole e massa 20 magg. il
Sole,
candidata
a esplodere
La sua
rotazione
su sé stessa è
supernova
tra
200.000
rapidissima: compie una anni.
rotazione
completa in appena 6 ore e mezzo.
Mentre il nostro Sole impiega circa 25
giorni .
Il nome Altair deriva dalle parole arabe
al-nasr-al-ta'ir, che significano l'aquila
"volante".
La Lira
piccola ma
riconoscibile costellazione a
forma di rombo irregolare,
l’alfa è Vega, in estate, è la
stella più luminosa che si vede
se si osserva in alto sulle
nostre teste (Zenith).
Vega è la quinta stella del
cielo di magn.0,04, colore
bianco-azzurro, a 27 a.l.
Per il moto di precessione era
la stella polare 12000 anni fa
e tornerà ad esserlo tra
14000 anni.
La beta Albireo è una spettacolare stella
doppie con una componente color giallo
oro di magn.3 e una di color verdeazzurro di magn.5,1 separate da 34”.
Albireo
(Beta Cygni)
Il 50% delle stelle appartiene a
sistemi multipli.
Epsilon Lyrae
Le Stelle doppie
Il colore delle stelle dipende dalla loro temperatura
superficiale.
La luminosità dipende sia dalla effettiva grandezza di
una stella che dalla sua (relativa) vicinanza o meno alla
Terra.
In generale le stelle bianco/azzurre sono stelle
giovanissime e di grande massa mentre le stelle
rosso/arancione sono stelle che si avviano alla fine
della loro esistenza. La maggior parte delle stelle
rosse sono stelle “giganti” come Antares (Alfa
Scorpii).
Il nostro Sole tra 5 miliardi di anni diventerà una
“gigante rossa”
Una
nebulosa
planetaria
è unl’universo
oggetto celeste
apparedi
Oltre
alle
stelle,
èche
ricco
generalmente come un batuffolo di luce simile ad un disco.
tanti altri oggetti celesti…
Di planetario queste nebulose hanno poco in comune con i pianeti.
Sono invece il prodotto delle ultime fasi della vita di una stella di
piccola massa (non più di alcune volte quella del Sole).
Quando raggiunge la fine della propria vita essa espelle i propri strati
esterni in vari episodi di reazioni di fusione nucleare.
Mentre la stella genitrice si contrae in una nana bianca, il gas eiettato
forma una nube di materiale attorno ad essa.
Nebulosa Anello nella Lira
M57 si trova quasi esattamente a metà
strada fra Beta e Gamma Lyrae.
E’ in certo qual modo considerata il
prototipo di questa classe di oggetti, le
nebulose planetarie, è uno dei pezzi forti
dell’osservazione al telescopio.
E’ un oggetto relativamente facile da
osservare, malgrado le dimensioni angolari
estremamente ridotte (circa 1’).
In un modesto strumento amatoriale è
facilmente osservabile, ad un’ottantina di
ingrandimenti, come un piccolo ma ben
definito anello di fumo.
Nebulosa Planetaria M57
M 27
Nebulosa planetaria M27 nella Volpetta
(Dumbbell Nebula)
A sud della Lyra e tra gli
asterismi del Cigno, dell’Aquila e a
nord del Delfino vi è la debole ma
interessante costellazione della
Volpetta.
Essa contiene la prima nebulosa
planetaria ad essere scoperta.
Il 12 luglio 1764, Charles Messier
scoprì questa nuova ed
affascinante classe di oggetti.
La possiamo osservare
approssimativamente dal suo
piano equatoriale (quasi da
sinistra a destra nella nostra
immagine); se l'osservassimo in
prossimità di uno dei poli,
avrebbe con tutta probabilità
l'aspetto della Nebulosa Anello
M57.
La Nebulosa Manubrio
Nel centro della Via Lattea: il Sagittario e lo Scorpione
La costellazione è da osservare con un binocolo a
grande campo, regala panorami stellari
meravigliosi
L’alfa dello Scorpione è Antares una supergingante
rossa e una delle più brillanti stelle visibili dal cielo
boreale. Vicinissima abbiamo un altro ammasso
globulare meno evidente di M13: si tratta di M4
Sagittario
Scorpione
Il Sagittario e lo Scorpione sono costellazioni zodiacali. Poste in direzione del centro
della nostra galassia, sono le costellazioni più ricche di nebulae facilmente
osservabili anche con binocoli e piccoli telescopi. Sono le costellazioni più ricche di
oggetti inclusi nel Catalogo Messier, e sono meglio osservabili nella stagione estiva. La
loro declinazione media piuttosto bassa le rende facilmente osservabili dal centrosud Italia, ma un po’ ostiche per gli osservatori delle regioni più settentrionali.
Nel centro della Via Lattea: il Sagittario e lo Scorpione
L’inquinamento luminoso ha praticamente cancellato la Via Lattea dalla maggior parte dei
cieli delle nostre città
M16
La Nebulosa Aquila M16, è
una incubatrice di stelle, ed
è una nebulosa gassosa
irregolare.
Nel suo gas ionizzato sono
immerse almeno 35
giovanissime stelle.
Dista 5700 a.l.
dimesioni reali 40 x 12 a.l.
Foto Di Giovanni Paglioli
Foto Di Giovanni Paglioli
M 20
M 8
“Nebulosa LAGUNA” è situata in
un campo veramente ricco della
Via Lattea, nella costellazione
del Sagittario ed é chiaramente
visibile ad occhio nudo come una
chiazza luminosa simile ad una
cometa.
Nei piccoli telescopi, M8 appare
come una tenue nebulosità che
avvolge l’ammasso aperto
NGC6530.
Comunemente conosciuta
come “Trifida”. La nebulosa
ad emissione rossastra, con
l'ammasso di stelle giovani
vicino al centro è
circondata da una nebulosa
a riflessione azzurra
particolarmente rilevante
sul bordo settentrionale.
La sua distanza è:
piuttosto incerta, Lo Sky
Catalog 2.000 indica 5.200
anni luce.
Una delle più rimarchevoli
caratteristiche della “Laguna“ è
appunto la presenza di nebulose
oscure, conosciute come “globuli
di Bok”, che sono nubi
protostellari in fase di collasso
gravitazionale, con diametri di
circa 10.000 unità astronomiche.
Nebulose ad emissione
Perseo - Cassiopea – Pegaso - Andromeda
Concludiamo la descrizione del cielo estivo con le costellazioni che sorgono ad Est.
Nel corso della serata, sotto Cefeo e Cassiopea, vedremo il grande quadrilatero di Pegaso,
seguito da Andromeda e Perseo, la costellazione che dà il nome allo sciame delle “stelle
cadenti” di agosto. La sua forma ricorda una "Y" rovesciata. Questo gruppo di costellazioni
racconta la leggenda dell’eroe Perseo.
Cassiopea
Cefeo
Perseo
Andromeda
Pegaso
Perseo - Cassiopea – Pegaso - Andromeda
La LEGGENDA DI PERSEO
Cefeo era il re d'Etiopia, e di Cassiopea sua
consorte, donna bellissima e terribilmente
vanitosa, al punto di vantarsi di essere
perfino più affascinante delle Nereidi, le
ninfe del mare.
Queste ultime, offese dalla sfrontatezza
della regina, chiesero a Poseidone, il Dio del
mare, di vendicarle. Poseidone mandò allora
un mostro marino, Cetus (o Balena) a
devastare le coste del regno di Cefeo.
Lo sventurato re chiese all'Oracolo di Ammone
cosa potesse fare per placare l'ira del Dio del
mare: l'Oracolo gli ordinò di sacrificare al
mostro sua figlia, l'incolpevole Andromeda.
La fanciulla fu incatenata ad uno scoglio,
nell'attesa della sua orrenda fine tra le fauci
della Balena. Ma come in tutte le storie a lieto
fine, ecco arrivare l’ eroe, Perseo, reduce da
altre imprese: aveva appena ucciso la terribile
Medusa, la Gorgone con la chioma costituita da
un intreccio di serpenti. Perseo arriva in
groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso,
uccide il mostro e, liberata Andromeda, la
sposa.
La Galassia di Andromeda e l’ammasso
doppio H e Chi Persei
L’ammasso doppio del Perseo è formato da
stelle giovanissime (nate da un’unica nube
progenitrice). Tra qualche milione di anni
le stelle, a causa dei loro moti propri,
saranno disperse nello spazio e l’ammasso
non sarà più riconoscibile. E’ visibile ad
occhio nudo e al binocolo mostra uno
spettacolo meraviglioso
La galassia di Andromeda è la più
grande componente del “Gruppo
Locale” del quale fa parte anche la
nostra Galassia. Contiene 2/300
miliardi di stelle e si trova a più di 2
milioni di anni luce. E’ l’oggetto più
lontano visibile ad occhio nudo.
Le “stelle cadenti”
Cosa sono e da dove vengono le stelle cadenti ?
Le meteore sono in maggioranza i
residui della disintegrazione
progressiva delle comete.
Queste, ad ogni loro ritorno in
vicinanza
del"sciami"
Sole, perdono
una certa
Sono questi
di piccoli
quantità della
propria massa,
frammenti
a produrre
molte piogge
disgregandosi
o meno
velocemente
meteoriche. Lepiù
nubi
di piccole
in rapportoscontrandosi
al grado del loro
particelle,
a gran velocità
avvicinamento
al terrestre,
Sole e alla danno
frequenza
con l'atmosfera
luogo
dei
passaggi.
ad una
scia luminosa. Le più grandi
Le particelle
si disperdono
pesano
appenadapprima
1/10 di grammo
ma sono
nelle
vicinanze
della cometa
e col
in grado
di produrre
tracce luminose
passareledel
tempo
distribuiscono
quanto
stelle
piùsibrillanti.
lungo tutta l'orbita.
Le “stelle cadenti”
Di cosa è composto questo pulviscolo?
Abbiamo pochissime ricerche, un team di astrofili di Tradate (Va) che fa parte del Gat (Gruppo
astrofili tradatese) ha pensato, mesi or sono, da dare vita ad uno studio chiedendo l´aiuto
all´Università Statale di Milano.
I primi risultati - eclatanti - sono già arrivati. Si è pensato che la pioggia è il miglior mezzo per
"lavare" il cielo dalle micrometeore sospese.
Così ha setacciato tonnellate di acqua piovana, che, fatta sedimentare, ha lasciato in deposito
strane palline scure.
L’analisi al microscopio elettronico a scansione dell´Università Statale di Milano, mostrano
microsferule di ferro con dimensioni che vanno dai 20 ai 400 micron (millesimi di millimetro).
Le “stelle cadenti”
Probabilmente la parte metallica dei meteoriti che entrano nell´atmosfera terrestre fonde per
attrito, trasformandosi in piccolissime sferette roventi, la cui superficie esterna si modifica a
causa delle tensioni che si generano in fase di raffreddamento».
Probabilmente si tratta di materiale proveniente dal nucleo di qualche corpo asteroidico, che
proprio perché di natura metallica è riuscito a superare indenne il trauma non indifferente
dell´entrata nell´atmosfera.
Intanto "lavando il cielo" di altre parti d´Italia, gli astrofili hanno scoperto anche sferule di
probabile natura non ferrosa. Ma di cosa siano composti è presto dirlo. Devono ancora passare gli
esami del Sem.
Le “stelle cadenti”
Quel che cade sulla Terra dalle profondità dello spazio, però, non si
concentra solo nelle poche notti a venire, bensì si verifica, con alti e
bassi, durante tutto l´anno.
E´ stato calcolato che sulla Terra cade qualcosa come 30.000 tonnellate
di polvere meteorica all´anno.
Si tratta di materiale molto sottile, prodotto dalla disgregazione di
meteoriti che entrano nell´atmosfera terrestre e vi bruciano per attrito
o di polvere lasciata dalla comete.
Lo stelle cadenti dette “Perseidi” sono lo “sciame” più conosciuto (in realtà le
meteore sono osservabili in tutti i periodi dell’anno); questo sciame fu registrato
dai cinesi diverse volte, a partire dal 36 d.C., e successivamente da giapponesi,
coreani ed europei
Come mai la notte di San Lorenzo ?
Nell’antichità alle piogge di meteore veniva attribuito un significato infausto.
Generalmente interpretate come lacrime di divinità, esse ne rappresentavano la
disperazione in occasione di assedi, stragi e soprattutto annunciavano la caduta o
la morte dei re.
La tradizione popolare cristiana ha ereditato il significato degli sciami di meteore
come “lacrime del cielo”, legando indissolubilmente le “stelle cadenti” di agosto al
martirio di San Lorenzo.
Come mai la notte di San Lorenzo ?
San Lorenzo E’ uno dei santi più popolari a
Roma.
Fu bruciato vivo per non aver voluto
consegnare all’Imperatore i tesori della
Chiesa.
La pioggia di meteore proprio in prossimità
della ricorrenza del santo fece sì che il
fenomeno fosse collegato dalla tradizione
popolare al martirio di Lorenzo. Le “stelle
cadenti” sarebbero quindi le lacrime
versate dal santo durante il suo supplizio:
esse vagano in eterno nei cieli e cadono
sulla Terra ogni anno, nel giorno in cui
Lorenzo morì, a ricordarci il suo sacrificio
nel nome della carità.
Lo sciame delle Perseidi
La cometa che ha dato origine, molti
secoli fa, allo sciame delle Perseidi si
chiama Swift-Tuttle, dal nome dei suoi
scopritori. Questa cometa ha un nucleo
del diametro di circa 10 Km.
Cometa Swift-Tuttle
La possibilità di osservare un maggior
numero di Perseidi si ha quando il
radiante è più alto nel cielo, cosa che
ad agosto avviene nella seconda parte
della notte.
Lo sciame meteorico delle Perseidi prende
il nome dalla posizione sulla volta celeste
del punto - detto "Radiante" - dal quale
paiono provenire le meteore, situato nella
costellazione del Perseo. Nell'800 il
massimo della loro frequenza avveniva il 10
agosto, ma ai giorni nostri il massimo si è
spostato in avanti di circa due giorni.
Le Perseidi
Il fenomeno si verifica ogni anno per effetto del passaggio della Terra attraverso una
nube di polveri lasciata lungo la propria orbita dalla cometa Swift-Tuttle che passa
vicino al Sole ogni 130 anni, (ultimo passaggio 1992, successivo 2123.)
Le Perseidi sono visibili da metà luglio fino a dopo metà agosto, ma mostrano il maggior
numero di meteore dal 9 al 13 agosto, con un culmine che in genere ha luogo il giorno 12,
quando la Terra nel suo percorso orbitale intercetta la parte più densa dello sciame di
particelle.
In Italia potremo cominciare ad osservare il
radiante poco prima delle ore 22.
Per il 2007 si prevede un “picco” dalle ore 6:00
alle ore 8:00 del 13 agosto quando il radiante sarà
sarà giorno, una condizione pertanto favorevole
peril continente americano no per noi.
In condizioni ideali, cioè con un cielo buio, privo di
foschia, umidità, smog e luci artificiali sarà
possibile comunque osservare un buon numero di
meteore, senz'altro parecchie decine all'ora.
Nel 2007 potrebbero rivelarsi piuttosto attive
(come nel 2004) poichè l'orbita della cometa S.T.
è stata perturbata da Giove durante i due più
recenti passaggi al perielio e le particelle eiettate
dalla cometa passeranno molto vicine a noi.
Le comete
La Culla delle comete è la nube di Oort, composta da
miliardi di nuclei cometari che avvolgono come un grande
guscio sferico tutto il SISTEMA SOLARE.
I nuclei cometari sono
gli ultimi inquilini della
famiglia di oggetti che
compongono il nostro
SISTEMA SOLARE
Essi si trovano
lontanissimi
dall'influsso
gravitazionale del
SOLE che è
trascurabile, nel senso,
che non riesce ad
attirarli all'interno del
SISTEMA SOLARE
stesso.
Nella nostra GALASSIA il SOLE impiega 300 milioni di anni per completare
un'orbita intorno al nucleo della GALASSIA, quindi, dalla sua formazione (4,6
miliardi di anni fa) ha già compiuto 15 orbite, ci sono allora parecchie probabilità
che durante la sua orbita possa avere degli incontri ravvicinati con altre stelle.
Un evento del genere, potrebbe scatenare degli scompensi gravitazionali su molti
componenti delle nube di Oort.
AstroCampania
Le Notti delle Stelle
Passeggiata tra le stelle d’agosto a caccia delle “Lacrime di San Lorenzo
Fine
Esprimiamo un desiderio?
E’ probabile che questa usanza, ora gioiosa, derivi da antiche rappresentazioni del cielo non propriamente
allegre e spensierate. In particolare, si deve far riferimento a credenze religiose legate al culto dei morti
secondo le quali morendo si saliva in cielo diventando stelle. Una stella che cade sarebbe quindi l’anima
del defunto che esprime il desiderio di essere ricordato nel mondo dei vivi, chiedendo ad essi una
preghiera. Nella versione moderna, il desiderio viene invece espresso direttamente da chi riesce a
cogliere il fugace momento dell’accensione della “stella cadente“ sulla volta celeste.
E’ universalmente noto questo tipo di interpretazione in una fiaba: La Piccola Fiammiferaia (Andersen)
…….. E sollevò lo sguardo sull'albero enorme, e quello si
sollevava sempre più in alto, finchè divenne le stelle del
cielo sulla sua testa, e una stella attraversò sfavillando il
cielo, e lei ricordò che la mamma le aveva detto che
quando un'anima muore, cade una stella.
…….. E la bambina accese un fiammifero dopo l'altro……..
…….. La mattina dopo, lì tra le case, la bambina fu ritrovata
immobile. Era andata via per sempre. ……