Alcuni Problemi Dinamici Enrico Pieroni [email protected] (clicca sopra il nome per leggere il cv) Indice dei contenuti • • • • • • • Il moto dei gravi Il moto su un piano inclinato Il moto in un fluido viscoso Il moto balistico Il moto circolare uniforme Il pendolo a molla Il pendolo semplice Il moto dei gravi z F = P = -mg F = ma = -mg a = -g ≈ 9.8 z=z0 m/s2 Una piuma ed un martello cadono con la stessa accelerazione, e quindi arrivano assieme a terra! Moto uniformemente accelerato, allora: z = -½gt2 + v0t + z0 v = -gt + v0 P = -mg z=0 La caduta dei gravi da fermi v0: velocità iniziale v0 = 0: la pallina cade da ferma z = -½gt2 + z0 z Diagramma orario: “semplice” parabola, simmetrica rispetto all’asse z A z0 Tempo impiegato per Arrivare al suolo (z=0): tA= √(2z0/g) O tA t La palla lanciata verso il basso v0: velocità iniziale z v0 < 0 … diretta verso il basso v0 Parabola generale, possiamo calcolare le due intersezioni con l’asse t, come soluzione dell’equazione di secondo grado z=0, e tenere solo la radice positiva ... z z0 O tA … che rappresenta il tempo impiegato per arrivare al suolo A tA= [v0 +√(v02 + 2gz0)] / g Nota che essendo v0<0, il tempo tA è inferiore a quello trovato nel t caso v0=0. Come atteso il grave arriva prima al suolo! La palla lanciata verso l’alto z velocità iniziale v0 > 0 … diretta verso l’alto v0 M I Anche in questo caso abbiamo una parabola generale. tA= [v0 +√(v02 + 2gz0)] / g z In questo caso il fenomeno fisico è più complesso e presenta altri due aspetti interessanti: 1) Inversione del moto in M per v = 0: zM tM= v0/g zM = z0 + v02 / (2g) z0 A 2) Ri-passaggio nel punto iniziale, per simmetria: O tM tI tA t tI= 2tM =2 v0/g Excursus matematico: la parabola y = ax2 + bx + c y a<0 a>0 Bottone per tornare indietro x1 ed x2 tali che y = ax2 + bx + c = 0: x1,2 = [ -b ± √(b2-4ac) ] / (2a) xv tale che y = valore massimo = yv: xv = -b/(2a) yv = axv2 + bxv + c = c – b2/(4a) yV x1 O xV x2 x x Nessuna intersezione con l’asse x yv < 0 x 2 intersezioni yv > 0 x 1 intersezione yv = 0 Apri qui l’interfaccia excel Il piano inclinato 0.2 0.1 0.4 0.7 0g g gg a = 0.95 Il piano inclinato (2) P = PT + P|| PT + R = 0 PT • P|| = 0 a (ortogonalità) F = m a = P|| a = P|| / m P = mg P|| < mg a < g R P|| P PT Moto uniformemente accelerato, con accelerazione minore di g. s = ½at2 + v0t + z0 v = at + v0 Il piano inclinato a 45o In generale la decomposizione descritta richiede l’uso di funzioni trigonometriche o tecniche geometriche. Però il conto diventa molto facile per un angolo speciale, a = p/4, ossia 45o. I due triangoli in figura hanno gli stessi angoli e quindi sono equivalenti, pertanto anche quello usato per la decomposizione delle forze è equilatero: PT = P|| R P|| P 90o 90o 45o PT a = 45o Dal teorema di Pitagora, si ottiene quindi: P2 = (mg)2 = (PT)2 + (P||)2 = 2 (P||)2 P|| = ma = mg/√2 ≈ 0.707 mg a ≈ 0.707 g Attrito con l’atmosfera Ma nella vita reale, è vero che una piuma ed un martello arrivano assieme a terra? Pensa a quando vai in bicicletta: se sei fermo (v=0) non senti alcuna resistenza, ma più vai veloce e più senti un vento (apparente) sul volto che è la resistenza opposta dall’aria al tuo movimento. z z=z0 Fattr P Fattr = -bv z=0 F = P + Fattr ma = -mg - bv a = -g - (b/m) v Accelerazione diversa a seconda della massa! Il “fluido” nel quale la pallina si muove è detto “viscoso”. Velocità limite All’inizio v=0, poi la pallina comincia a cadere e il modulo della velocità aumenta piano piano, così aumenta la forza di attrito -bv. La forza peso mg rimane costante. L’effetto complessivo è che aumenta piano piano anche la forza totale F=-mg-bv. In tal modo, la forza di attrito sarà sempre più vicino alla forza peso in valore assoluto. Asintoticamente, quando la eguaglierà (F=0), la massa Fattr continuerà il moto a velocità t costante v=v∞: mg F -mg t P F=0 -mg - bv∞ = 0 v∞=-mg/b =cost Velocità limite: tempo caratteristico Ipotizziamo come al solito che il tempo caratteristico dipenda dai parametri in gioco, m, g, b, nel seguente modo, dove a è un numero privo di dimensione che non sarà possibile stimare con argomentazioni dimensionali: Indicando con [x] le dimensioni fisiche di x, si ottiene: b+d = 0 g=0 -2g-d = 1 t = ambggbd [t] = mb(s/t2)g(m accelerazione/velocità)d = mb(s/t2)g(m (s/t2)/(s/t))d = = mb(s/t2)g(m/t)d = mb+d sg t-2g-d = t g=0 d = -2g-1 = -1 b = -d = 1 t = am/b Velocità limite: tempo caratteristico (2) Molto più rapidamente, avresti potuto osservare che m, g e b sono già combinati a formare una grandezza della dimensione di una velocità, v∞, pertanto potresti ottenere rapidamente un tempo dividendo una velocità per una accelerazione: vel / acc = (s/t)/(s/t2) = s/t X t2/s =t E quindi, come prima: t proporzionale a g/|v∞| = g/(mg/b) = b/m z Il moto dei proiettili Fx = 0 -> moto rettilineo uniforme Fy=P -> caduta di un grave: uniformemente accelerato x z Balistica (1) Fx = 0 Fz = P = -mg v0,x v0,z v0 vx = v0,x vz = v0,z - gt x = x0 + v0,xt z = z0 + v0,zt - ½gt2 x z Eq. 1 v0 Eq. 2 z = z0 + v0,z(x-x0)/v0,x- ½g(x-x0)2/v0,x2 = ax2+bx+c = parabola x Balistica (2) z Equazione in z (Eq. 2): ricavo i tempi del picco e dell’arrivo a terra. Poi sostituisco i tempi nella x (Eq. 1) ed ottengo z la posizione del picco e zM dell’arrivo. v0 tM x Gittata = G = xA – x0 tA x0 xM xA x Balistica (3) Nel caso in cui il cannone e l’arrivo a terra del proiettile giacciano sullo stesso piano, si possono esprimere in forma semplice la massima altezza raggiunta e la gittata: z zM = v0,z2 / (2 g) zM G = 2 v0,z v0,x / g G x Moto circolare uniforme Moto sul piano orizzontale Periodo T: 2pr=vT T=2pr/v r Velocità angolare: w = Dq / Dt = 360o / T Dq (gradi/secondo) w = 2p / T (radianti/secondo) v = 2 p r/T = w r Frequenza: da cui f=1/T w=2pf p ≈ 3.141592654… La velocità nel moto circolare uniforme s (t + Dt ) - s (t ) v (t ) = Dt per Dt molto piccolo t + Dt s (t + Dt ) - s (t ) s ( t + Dt ) t s (t ) C La velocità è tangente alla circonferenza Moto circolare uniforme: forza centripeta Che forza tiene la particella in movimento su una traiettoria circolare? Ad esempio pensa ad una corda bloccata nel centro C: • la forza che trattiene la pallina è la tensione della corda t. • Però se la pallina sentisse solo t, si dirigerebbe verso C! Infatti, per il solo semplice fatto di ruotare, la pallina sente anche una forza Fall che tende a farla allontanare da C … • .. e che bilancia la tensione della corda. t : forza centripeta Fall: forza centrifuga Fall + t = 0 Forza centripeta Cresce con v Diminuisce con r Fall t C Moto circolare uniforme: accelerazione La forza centripeta Fc dunque è quella che tiene la particella al suo posto, impedendo che la rotazione (forza centrifuga apparente) la faccia allontanare. Per la legge di Newton: Fc = m a E dunque anche l’accelerazione della particella è in ogni istante centripeta, ossia diretta verso il centro del cerchio! Ma quanto vale in modulo? Il calcolo non è facile, e non lo faremo. Se vuoi, puoi vedere una dimostrazione basata su semplici argomenti dimensionali. Il risultato comunque è: a = v2/r Da cui ricaviamo: a = w2 2 r F = m a = m w r, c Moto circolare uniforme: accelerazione (2) Dato un moto circolare uniforme di raggio r e velocità con modulo v, possiamo ipotizzare che il modulo dell’accelerazione dipenda solo da r e v. Cerchiamo allora le potenze giuste che rendono l’accelerazione della dimensione fisica giusta. a = cvbrd Dove c è una costante adimensionale, ossia un numero [a] = s/t2=[vbrd]=(s/t)bsd=sb+d/td Abbiamo indicato con s una lunghezza generica e con t un tempo generico d = 2 e b+d = 1, ossia b = 1-d = -1 E quindi: a = cv2/r Excursus matematico: i gradi 1 angolo giro = 360 gradi = 360o Dividendo l’angolo giro in n parti, ciascuna misurerà q = 360o / n Es. Angolo piatto = 360o/2 = 180o Angolo retto = 360o/4 = 90o 360 270 45ooo 90 135 180 Bottone per tornare indietro Excursus matematico: i radianti A’ Da un teorema di geometria: il rapporto fra la circonferenza ed il raggio NON dipende dalle dimensioni del cerchio, e vale 2 p. C A B’ B Lo stesso vale per qualsiasi arco di circonferenza: AB : CA = A’B’ : CA’. Quindi una misura, che NON dipende dal cerchio scelto, dell’angolo sotteso da un arco s di una circonferenza di raggio r è: Q=s/r. 360o 2p rad Questa si chiama misura in radianti dell’ 180 p angolo, ed è una grandezza adimensionale. Angolo piatto = 2 p -> q (o) : 360o 360o = q (rad) : (2 p) Bottone per tornare indietro 90 p/2 45 p/4 60 p/3 Massa e molla La forza elastica è tanto maggiore quanto la molla è allungata rispetto alla posizione di equilibrio della massa Fel = -kz [k] = forza/spazio = N/m nel S.I. Massa in equilibrio Molla allungata z=0 z z Fel Forza di richiamo elastica: tende a riportare la molla nella sua posizione di equilibrio Nota che se z è troppo grande, può succedere che la definizione data per Fel non valga più in quanto, ad esempio, la molla si spezza. Fel = ma = -kz a = -(k/m) z Il pendolo a molla t=0 t=T/4 t=T/2 t=3/4 T t=T -zM 0 zM z t … e così via 0 z Moto armonico Il pendolo a molla: il periodo m,k T? Il problema principale del sistema molla-massa è di determinare il periodo T delle oscillazioni. Gli unici parametri che descrivono la massa e la molla sono m, k, quindi è ragionevole ipotizzare che T debba dipendere solo da una loro combinazione. T aumenta con m e diminuisce con k La dimostrazione è complessa, però anche con semplici argomentazioni dimensionali si può ricavare che T = 2p√(m/k) Periodo del pendolo a molla a = -(k/m) z F = ma = -kz Ipotesi: T = c (k/m)a Dove c è una costante adimensionale, ossia un numero [T] = [k/m]a = [W] vuol dire dimensioni fisiche di W = (accelerazione / lunghezza)a = ( (lunghezza / tempo2) / lunghezza )a = = (1 / tempo2 )a = (tempo)-2a -2a = 1 Ma [T] = tempo = tempo1 = (tempo)-2a a = -1/2 T = c (k/m)-1/2=c √(m/k) Risultato corretto, ma non possiamo predire il valore di c, che però NON dipenderà da m o k Esperimento virtuale: il pendolo a molla • • • osserviamo il fenomeno fisico nell’intervallo di tempo da t=0 a t=toss, dividiamo l’intervallo in tante parti piccole di larghezza Dt: [0, Dt), [Dt, 2Dt), [2Dt, 3Dt), [3Dt, 4Dt), … In ogni intervallino applichiamo la definizione discreta di accelerazione e velocità come variazione rispettivamente della velocità e dello spazio diviso per l’intervallo di tempo Dt, e da qui cerchiamo di ricostruire nel tempo la storia di a, v, z. t (s) z (m) a (m/s2) v (m/s) 0 z0=0.1 -100 v0=0 0.005 0.0975 -97.5 -0.5 0.01 Dv k k 100 a ( 0 s ) = - z0 = 0.1 m/s 2 = -100 m/s 2 1) a = = - z m 0.1 Dt m k v ( D t ) = v z0 Dt k k 0 2) Dv = - zDt v(t + Dt ) = v(t ) - z(t )Dt m m m k 100 v (0.005 s) = v0 - Dz 3) v = Dt z (t ) = z (t - Dt ) + v (t )Dt z0 Dt = 0 0.1 0.005 m/s = -0.5 m/s m 0.1 z( Dt ) = z0 + v( Dt )Dt z (0.005 s) = 0.1 m - 0.5 m/s 0.005 s = 0.0975 m Nota la leggera differenza fra lo “schema alle differenze“ per la velocità e quello per la posizione Il pendolo a molla Condizioni iniziali z0 (m): output T (s): v0 (m/s): Parametri velocità posizione m (kg): k (N/m): V(t) Z(t) Dt (s): Apri qui l’interfaccia di lavoro excel Il pendolo semplice Allontanamento dall’equilibrio Equilibrio Ampiezza angolo periodo tempo Moto armonico Il pendolo semplice (2) Procediamo come per il piano inclinato, decomponendo la forza peso lungo il raggio e lungo la perpendicolare al raggio. l La prima sarà annullata dalla t tensione della corda, mentre la seconda sarà quella che Pr produrrà il moto della particella lungo la P circonferenza. m In questo caso le due componenti Pt non sono costanti ma cambiano durante il moto! In ogni caso però rimangono entrambe proporzionali alla massa. Pertanto nell’equazione del moto ma = Pt, ottengo che la massa si semplifica! Come per tutti i fenomeni periodici che abbiamo visto, il calcolo del periodo è abbastanza difficile, il risultato per PICCOLE Se sei interessato, puoi oscillazioni è dato dalla seguente vedere una dimostrazione equazione: su base dimensionale … o T = 2p√l/g per analogia. Periodo del pendolo semplice T = c la g b Ipotesi: Dove c è una costante adimensionale, ossia un numero. Nota che NON abbiamo incluso la massa. [T] = sa[accelerazione]b = sa(s/t2)b =sa+bt-2b Ma [T] = t = Ossia: t1 = sa+bt-2b b = -1/2 a = -b = 1/2 -2b = 1 a+b = 0 T = c l1/2g-1/2=c √(l/g) Risultato corretto, ma non possiamo predire il valore di c, che però sarà un numero privo di dimensione fisica e NON dipenderà da l o g Periodo del pendolo semplice (2) Da una analisi degli angoli si dimostra facilmente che i triangoli OAB e BDC sono simili, pertanto: O q l A A’ s=0 B 90o mg q C 90o Pt D CD : AB = BC : OB (-Pt) : AB = mg : l Pt = -AB mg / l s Utilizziamo la circonferenza come asse delle “ascisse” curvo per segnare la posizione B (s) della pallina, con origine A’ (s=0). Per piccole oscillazioni, B è molto vicino ad A, pertanto il segmento AB è quasi uguale all’arco A’B: AB ≈ A’B = s Pt = ma ≈ -smg / l a ≈ - (g/l) s La massa sparisce! Periodo del pendolo semplice (3) Pendolo a molla ma = -kz a = - (k/m) z T = 2p√(m/k) Pendolo semplice a ≈ - (g/l) s T = 2p√(l/g) La frequenza Per ogni moto che avviene con periodo T, la frequenza è sempre definita come f=1/T ed è misurata in s-1, detti anche cicli al secondo oppure Hertz (Hz). Ad esempio, se una macchina effettua un giro di pista ogni 100 secondi, diremo che ha una frequenza di 1/100 ciclo al secondo, oppure 0.01 s-1, oppure 0.01 Hz. La frequenza rappresenta il numero di cicli effettuati dal sistema fisico in un secondo, infatti poiché è noto che il sistema effettua 1 ciclo in un periodo T, possiamo scrivere la seguente proporzione f cicli : 1 secondo = 1 ciclo : T Da cui f = 1/T.