L’infinito tra filosofia e letteratura Diletta Boldrini LE “NUOVE” CONCEZIONI ASTRONOMICHE (Copernico) Al centro dell’ Universo, sostituito alla Terra sta,immobile, il Sole; attorno al Sole ruotano i pianeti e la Terra prende posto tra questi e gira su se stessa originando così il moto apparente del Sole. L’universo è ancora concepito come unico e chiuso. (Keplero) Si parla di divinità dell’universo che viene visto come immagine della trinità divina. Al centro c’è il Sole, immagine di Dio Padre, il numero dei pianeti e la loro disposizione obbedirebbero ad una precisa legge di armonia geometrica. (Cusano) Si parla per la prima volta di un universo non chiuso. Non viene usato l’aggettivo “infinito” che è riservato a Dio ma si afferma che l’universo sia interminato. (Bruno) E’ una visione astronomica che non deriva dall’osservazione ma da un’intuizione di fondo. L’infinito è un pensiero comune Donne “… la nuova filosofia pone tutto in dubbio … si sono persi il sole e la terra , né ingegno d’uomo … può bene indirizzare a dove cercarli …” Galileo “… quando siamo tra gli infiniti e gli indivisibili, quelli (gli infiniti) sono incomprensibili dal nostro intelletto finito per la loro grandezza e questi (gli indivisibili) per la loro piccolezza …” La perdita delle certezze e il senso di disorientamento “… non so chi mi abbia messo al mondo, né cosa sia il mondo, né cosa io stesso sia, mi trovo in un’ ignoranza spaventosa di tutte le cose, non so che cosa siano il mio corpo, i miei sensi , la mia anima e perfino questa parte di me che pensa quel che dico, che riflette su tutto e su sé stessa e non conosce sé meglio del resto,vedo quegli spazi dell’universo che mi rinchiudono e mi trovo confinato in un angolo di quest’immensa distesa senza sapere perché sono collocato qui piuttosto che altrove …” (Pascal Pensiero n 194) “… la terra gli apparisca come un punto in confronto dell’immenso giro che quell’astro descrive, e lo riempia di stupore il fatto che questo stesso vasto giro è soltanto un tratto minutissimo in confronto di quello descritto dagli astri roteanti nel firmamento. E se a questo punto la vista si arresterà, l’immaginazione vada oltre:si stancherà di concepire prima che la natura di offrile materia.Tutto questo mondo visibile è solo un punto impercettibile nell’ampio seno della natura…E’ una sfera infinita il cui centro è in ogni dove e la circonferenza in nessun luogo.L’uomo, ritornato a sé, consideri quel che è in confronto a quel che esiste…che cos’è un uomo nell’ infinito?” (Pensiero n223) L’ infinito “ Sempre caro mi fu quest’ ermo colle e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l’ eterno e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s’ annega il pensier mio: e il naufragar m’ è dolce in questo mare. ” Giacomo Leopardi … un commento alla poesia … “ Sempre caro mi fu quest’ ermo colle e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l’eterno e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s’ annega il pensier mio: e il naufragar m’ è dolce in questo mare. ” Ma: sebbene la siepe glielo impedisca la sua mente viaggia verso l’infinito nonostante non sia in grado di gestirlo Il cor non si spaura: di fronte a tanta vastità il cuore prova sgomento (paura dell’infinito) Mi sovvien l’eterno: passaggio dalla dimensione spaziale a quella temporale Così tra questa…: perdita nell’immensità spaziale e temporale Naufragar: non riuscendo a gestirlo razionalmente, si lascia trasportare provando una sensazione dolce La ginestra o il fiore del deserto “… sovente in queste rive, che, desolate, a bruno veste il flutto indurato, e par che ondeggi, seggo la notte; e su la mesta landa in purissimo azzurro veggo dall’alto fiammeggiar le stelle, cui di lontan fa specchio il mare, e tutto di scintille in giro per lo voto seren brillare il mondo. … al pensier mio che sembri allora, o prole dell’uomo? E rimembrando il tuo stato quaggiù di cui fa segno il suol ch’io premo; e poi dall’altre parte, che te signora e fine credi tu data al Tutto, e quante volte favolegggiar ti piacque, in questo oscuro granel di sabbia, il qual di terra ha nome, per tua cagion, dell’ universe cose scender gli autori , e conversar sovente co’ tuoi piacevolmente, e che i derisi sogni rinnovellando, ai saggi insulta fin la presente età, che in conoscenza ed in civil costume sembra tutte avanzar; qual moto allora mortal prole infelice, o qual pensiero verso te finalmente il cor m’assale? Non so se il riso o la pietà prevale …” Giacomo Leopardi Una mente finita come può pensare all’infinito? Per Cartesio e Pascal questa era una delle prove dell’esistenza di Dio:esiste qualcosa (Dio) fuori e questo qualcosa esterno riflette la sua infinità nella nostra mente. Infinito limite del pensiero (ieri) pensiero del limite (oggi) … e se di infinito non ce ne fosse solo uno?! Ragionamento di Giordano Bruno ne La cena delle ceneri: La Terra è illuminata dal Sole, ma solo una parte viene illuminata Se Terra e Sole si allontanano, viene illuminata sempre una parte maggiore della Terra Se il Sole si allontanasse all’infinito, verrebbe illuminata solo metà della Terra L’altra metà rimane sempre in ombra?Quando arriviamo all’infinito, dobbiamo fare un passo in più e andare oltre questo primo infinito e così il Sole comincerà ad illuminare la parte dietro della Terra Quando si arriva all’infinito per la seconda volta, sarà illuminata tutta la Terra E’ un ragionamento metaforico ma che prende in considerazione l’esistenza di più infiniti. Al giorno d’oggi si è arrivati ad avere infiniti infiniti. FINE CONCEZIONE ASTRONOMICA DI BRUNO Abbattimento delle mura esterne dell’universo Pluralità dei mondi Identità di struttura fra cielo e terra Geometrizzazione dello spazio cosmico Infinità dell’Universo