Rimozione
Amalgama
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Protocollo
Protettatesto
Amalgama
FateRimozione
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Autore: Umberto Galbiati
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Prendi l’iniziativa!
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Mi sono trovato al posto giusto nel
momento giusto; in questo c’entra molto
la fortuna.
Con me, nello stesso posto, c’erano anche
altre persone. La differenza è che io ebbi
una visione. Vidi una possibilità.
Alcuni, nello stesso posto in cui ero io, ebbero
la stessa mia visione. La differenza è che io
presi un’iniziativa immediata e concreta!
Bill Gates
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Se hai amalgame in bocca allora sei
“nel posto giusto al momento giusto”
Non aspettare oltre per passare all’azione !
Come accertarsi che è realmente necessario togliere tutte le amalgame?
Risposta: è sempre bene rimuovere le amalgame; raramente una persona
non è migliorata dopo averlo fatto.
Prima
Dopo
Tuttavia, a volte non è sufficiente rimuovere l’amalgama per risolvere tutti
i sintomi, ma può aumentare le probabilità di guarigione!
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Sintomi collegati alla presenza di Amalgama Dentale
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Eccessiva stanchezza cronica e difficoltà di alzarsi alla mattina
Ridotta energia, indisposizione intellettuale, perdita di memoria a breve termine
Irrequietezza, depressione, irritabilità, ombrosità
Aumento salivazione, presenza cronica di catarro nel naso e vie respiratorie
Infiammazioni mucose orali, gengive sanguinanti, allentamento dei denti
Diarrea improvvisa, lieve emorragia e dolori intestinali
Eczema, dermatite, orticaria, difficoltà uditiva
Digestione difficoltosa, perdita appetito
Cambiamenti nella vista, difficoltà di linguaggio e nella scrittura
Linfocitosi, polineuropatia, dolori articolari
Aumentata frequenza carie dentale e suscettibilità generale alle malattie
Disturbi sessuali, danni fetali, modificazioni tiroidee
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UN PO’ DI STORIA DELL’AMALGAMA DENTALE
L’amalgama dentale è un materiale
creato nel 1826 per eseguire otturazioni
metalliche economiche, composta al
50% da metalli triturati in polveri fini
(argento, stagno, zinco, rame) e dal
restante 50% da mercurio con tracce di tallio.
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UN PO’ DI STORIA DELL’AMALGAMA DENTALE
Il mercurio, il tallio e lo stagno,
reagendo tra loro e con varie sostanze
presenti in bocca (batteri, acidi, basi,
ioni, ecc.), si trasformano in composti
estremamente tossici che si depositano
in vari organi del corpo: ghiandole endocrine, tiroide,
testicoli, prostata, fegato, pancreas, reni, capelli, e
nel cervello. In quest’ultimo sono state riscontrate le
concentrazioni più alte.
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UN PO’ DI STORIA DELL’AMALGAMA DENTALE
In America, già nel 1840, ne fu proibito
l’uso per via di numerose intossicazioni
ma fu reintrodotta per motivi economici
nel 1855
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UN PO’ DI STORIA DELL’AMALGAMA DENTALE
Fin dal 1926 il Prof. Alfred Stock aveva
pubblicato un poderoso studio sulla materia
nel quale rendeva noti al mondo i pericoli
d’intossicazione da vapori di mercurio
causati dalle amalgame presenti in bocca.
A causa dei suoi studi, egli stesso morì di
un’intossicazione cronica da mercurio!
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UN PO’ DI STORIA DELL’AMALGAMA DENTALE
Recentemente, in Norvegia, Svezia e
Danimarca, l’utilizzo dell’amalgama
dentale sull’essere umano di qualsiasi
condizione, sesso ed età è addirittura
un grave reato punito dalla legge.
Persino la Russia ha accertato le
numerose intossicazioni croniche
causate dalle amalgame e ne ha
definitivamente proibito l’uso!
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UN PO’ DI STORIA DELL’AMALGAMA DENTALE
In Germania esiste una sentenza del
tribunale di Francoforte basato su una
perizia eseguita all’Università di Kiel dal
Prof. Wasserman, che condanna una
ditta tedesca, produttrice di amalgama
dentale, a rifondere i danni causati a un
numero considerevole di pazienti.
A seguito della sentenza la ditta rinunciò
a produrre amalgama, ma “solo” per la
Germania, e accettò di pagare 1,5 mil. di
D.M. per evitare il procedimento penale.
In Italia esiste il d.l.10/10/2001, ma
non tutela nessuno!
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UN PO’ DI STORIA DELL’AMALGAMA DENTALE
Quanto mercurio si libera dalle otturazioni?
Radics, Till, Pleva, Jerome, sono ricercatori di fama
internazionale: ognuno ha rilevato e definito il
quantitativo di esposizione al mercurio proveniente
dalle amalgame per giorno. Il massimo è 150 mcg/die
L’O.M.S. dice che sono ammessi, come esposizione
massima, 43 mcg/die di mercurio
In U.S.A. questo limite è di 10 mcg/die
SOLO dalle amalgame ci perviene, a testa, un
quantitativo da 1 a 29 mcg/die, ai quali va aggiunto
tutto il resto: inalazione, ingestione, farmaci, ecc.
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Allarme: presenza di amalgama!
•
Nel caso di presenza d’amalgama il dentista olistico
ha il compito di valutare attentamente e in modo
diverso che i pazienti:
a) Non presentino ancora sintomi
b) Abbiano già dei sintomi associabili alla presenza di
metalli pesanti, ma che possono anche sopportare un
piccolo peggioramento momentaneo
c) Abbiano già dei sintomi gravi, patologie neurologiche
avanzate, allergie gravi, psoriasi, malattie auto-immuni
in fase di reazione, in cui un peggioramento, anche
lieve, potrebbe costituire un grosso problema.
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Allarme: presenza di amalgama!
La procedura di rimozione dell'amalgama, sulla base del gruppo
d’appartenenza (a-b-c), dovrebbe essere differenziata come segue:
a)
b)
c)
Previa preparazione naturopatica, nella prima seduta rimuovere una sola
otturazione ed osservare la reazione immediata. Se non vi è reazione
alcuna, si possono eliminare 1-2 amalgame anche nella stessa seduta.
Previa preparazione naturopatica, nella prima seduta rimuovere una
otturazione e osservare la reazione immediata come nel gruppo a). Se
non vi è sintomo alcuno, ma non vi è certezza di risposta, si possono
eliminare anche più amalgame per volta a partire dalla seconda seduta.
Bisogna preparare la persona tramite il potenziamento degli apparati
emuntori con vari trattamenti naturopatici specifici e rimuovere una
amalgama per volta posticipando, per una settimana come minimo, la
rimozione della successiva amalgama.
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Allarme: presenza di amalgama!
•
Lo scopo della procedura di rimozione
dell’amalgama in triplice protezione è:
•
•
•
rimuovere l'amalgama dalla bocca, limitando al minimo
l’eventuale sviluppo dei nocivi vapori di mercurio;
chelare, nel contempo, quello ancora presente negli
organi interni.
N.B.: l’amalgama è considerata una concausa
della malattia; una rimozione inadeguata può far
precipitare la già precaria situazione
drammaticamente!
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Allarme: presenza di amalgama!
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Ecco l’elenco gli strumenti per raggiungere l'obiettivo:
diga di gomma pesante viola che trattiene il mercurio
fresa in carburo di tungsteno (una nuova a ogni rimozione d’amalgama)
doppio aspiratore chirurgico a meno di 0,5 cm. dall'amalgama
rimozione in pezzi più grossi possibili, con il minimo di fresatura
abbondantissima irrigazione d’acqua e risciacquo con argento colloidale
copertura del volto e degli occhi della persona
insufflazione nasale di aria o di ossigeno
protezione degli operatori e aerazione dell’ambiente
e, naturalmente, la terapia naturopatica di chelazione.
La rimozione delle otturazioni dentali d’amalgama
essendo affidata all'intervento del trapano, è
un’operazione a elevato rischio a causa della
vaporizzazione dell’etil e del metil-mercurio
contenuto nelle otturazioni stesse.
L'attività richiede una gestione della sicurezza d’enorme
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attenzione!
Allarme: presenza di amalgama!
Pre-requisito indispensabile, per qualsiasi intervento di
rimozione di amalgama è la conoscenza e l’applicazione
da parte del dentista, del "Protocollo di Rimozione delle
Amalgame Dentali in Triplice Protezione”.
Un'intossicazione acuta di mercurio prodotta dalla
vaporizzazione di una amalgama rimossa, che si
aggiunga alla intossicazione cronica causata dalle micro
dosi rilasciate per anni dalle stesse otturazioni presenti in
bocca, non è di beneficio in nessun caso.
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Allarme: presenza di amalgama!
Il micro-mercurialismo cronico è sempre da temere, così
come qualsiasi altro episodio d’intossicazione acuta da
vapori di mercurio e può risultare addirittura devastante in
un certo numero di pazienti già intossicati!
Accanto al Protocollo di Rimozione in Triplice Protezione,
di chiaro stampo medico olistico, è consigliato attuare un
altro Protocollo di tipo Naturopatico, basato su trattamenti
naturali.
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PROTOCOLLO DI RIMOZIONE DELLE AMALGAME DENTALI
Tre elementi tecnici e meccanici costituiscono il cuore del protocollo:
•
•
•
1. il trapano e le frese
2. la tecnica d’enucleazione
3. l'aspirazione diretta sull'otturazione
•
E’ importante rilevare che la diga di gomma pesante utilizzata dai
dentisti più informati in tema di rimozione protetta delle amalgame per
isolare il campo operatorio dalla saliva e dal vapore acqueo espirato
purtroppo, da sola, non è assolutamente sufficiente!
•
La rimozione d’amalgama, effettuata tramite la consueta usura
dell’otturazione con l’impiego delle frese diamantate e senza l’ausilio
della doppia aspirazione, può creare intorno al campo di lavoro
concentrazioni di vapori di mercurio che raggiungono o superano i
100.000 mcg per metro cubo d’aria.
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PROTOCOLLO DI RIMOZIONE DELLE AMALGAME DENTALI
L’uso del trapano e delle frese
•
•
Da evitare sono le frese dure (diamantate): ideali sono le
frese “morbide” (carburo di tungsteno).
Usare una fresa monouso montata su un moltiplicatore di
giri ad anello rosso: la fresa morbida e il moltiplicatore
consentono di avere un taglio minimamente abrasivo a
bassa velocità e alto torque a bassa temperatura. Queste
frese di piccole dimensioni ma molto efficaci hanno lame a
taglio incrociato e a testa lavorante, per abbreviare il più
possibile i tempi della rimozione.
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PROTOCOLLO DI RIMOZIONE DELLE AMALGAME DENTALI
L’uso del trapano e delle frese
•
•
Da evitare è la rimozione per “vaporizzazione e/o
polverizzazione”.
In tal modo vapori di mercurio (fino a 2.000 volte superiori
ai limiti stabiliti per ambienti di lavoro), sono veicolati tramite
il nervo olfattivo direttamente al cervello e attraverso i
polmoni, direttamente in circolo nel sangue [Richards
1985].
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PROTOCOLLO DI RIMOZIONE DELLE AMALGAME DENTALI
Ci sono solo 2 possibilità per eseguire la corretta rimozione protetta:
il "Protocollo Svedese" e la "Tecnica d’Enucleazione".
1.
Il Protocollo Svedese è la tecnica di rimozione dell'amalgama usata
dal dentista quando fa un’incisione in mezzo all’otturazione
d’amalgama con il trapano, proseguendo poi con leve e scalpelli nel
tentativo d’evitare l’ulteriore uso del trapano.
1.
Con la Tecnica d’Enuclazione i livelli d’esposizione al mercurio
possono essere ulteriormente abbattuti perché, in una buona metà
dei casi, l’estrazione dell’otturazione può essere effettuata per
“enucleazione” cioè, come se si togliesse una pietra preziosa
incastonata in un anello, intera e senza romperla.
•
Purtroppo, l’enucleazione non è possibile nei casi in cui l’amalgama è stata sigillata
in profondità nel canale dentale o quando la cavità, riempita dall’otturazione, ha
notevoli “sotto-squadri”.
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PROTOCOLLO DI RIMOZIONE DELLE AMALGAME DENTALI
Breve descrizione della Tecnica d’Enucleazione
•
Nella tecnica d’enucleazione, la rimozione avviene
sezionando
l’amalgama lungo l’interfaccia (bordi di contatto)
tra otturazione
e dente.
Eliminando i sottosquadri creati dal precedente dentista,
responsabili della ritenzione meccanica dell’amalgama, si può
facilmente effettuare la rimozione (enucleazione) senza usare
pesantemente la punta del trapano sull'amalgama.
Lo smalto da sacrificare è generalmente già compromesso e/o da
eliminare in ogni caso;
•
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•
perché annerito (elettro-deposizione di mercurio/migrazione di ioni metallici
post-ossidazione),
per preparare la cavità in modo tecnicamente scrupoloso.
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PROTOCOLLO DI RIMOZIONE DELLE AMALGAME DENTALI
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•
Operare con l’ausilio di uno stereo-microscopio ottico o con degli
occhialini prismatici/gallileiani ingranditori, facilita le manovre di
disincastonatura dell’amalgama da rimuovere.
Con la metodica descritta è possibile eliminare l'amalgama, in un blocco
intero, nel 70% dei casi.
Nel 30% dei casi, o non è possibile perimetrare del tutto l'amalgama o
l'otturazione presenta “sottosquadri” troppo complicati perciò si riesce a
rimuovere solo una piccola parte di otturazione integra, mentre il resto è
ancora ben incastrato nel dente.
L’alternativa, nel caso precedente, è rappresentata dalla combinazione
con il “protocollo svedese”.
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PROTOCOLLO DI RIMOZIONE DELLE AMALGAME DENTALI
Irrigazione
•
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Entrambe le operazioni di rimozione descritte dovrebbero essere
effettuate sotto costante irrigazione, magari con acqua osmotizzata a
10-12°C, che permette il raffreddamento della fresa e il contemporaneo
abbattimento dei vapori di mercurio (l'Hg comincia a vaporizzarsi alla
temperatura di 20,5°C).
Al termine della procedura, il campo di lavoro è lavato
abbondantemente con getto d’aria e d’acqua e con irrigazioni d’argento
colloidale prima di rimuovere la cannula d’aspirazione.
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PROTOCOLLO DI RIMOZIONE DELLE AMALGAME DENTALI
Aspirazione diretta sull'otturazione, tipo "cappa", dei vapori
•
•
•
•
Durante la fase della rimozione una forte aspirazione
localizzata
è mantenuta in contatto con il fianco del dente
al fine di
creare una notevole depressione.
Per fare ciò una cannula d’ampio diametro con puntale
a
45° è collegata a una potente aspirazione chirurgica
ad
“anello liquido”.
In alcuni casi, per aumentare l’efficacia dell’aspiratore chirurgico lo si
può “incappucciare” con un aspiratore chirurgico tipo "Clean-up" che
agisce da “cappa aspirante” sul dente.
Se ben gestiti dall'assistente dentale i dispositivi aspirano sino al 90%
dei pericolosi e invisibili vapori di mercurio che si liberano
nell’operazione.
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PROTOCOLLO DI RIMOZIONE DELLE AMALGAME DENTALI
Altri elementi del protocollo di rimozione dell’amalgama dentale:
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•
Il campo di lavoro è isolato tramite la pesante diga di gomma viola,
che provvede a separare il cavo orale dal dente su cui si lavora.
Il foglio privo di lattice della diga (latex-free anche per evitare possibili
allergie alle proteine del lattice) funge da barriera, consentendo di
evitare il contatto o l’ingestione accidentale di eventuali macro
particelle o schegge prodotte durante la rimozione.
I vapori di mercurio possono ricadere direttamente negli occhi e poi
accumularsi nel cervello.
Gli occhi della persona devono essere protetti con garza bagnata o
occhiali protettivi e con apposite “tovagliette” in spugna e in retina
trasparente per evitare claustrofobia.
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In azione: fase di rimozione
amalgama in tripla protezione
presso uno studio olistico
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Amalgame in bocca prima della rimozione protetta
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Radiografia endorale prima della rimozione protetta
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Protezione del paziente prima della rimozione protetta
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Protezione del paziente prima della rimozione protetta
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Applicazione diga viola prima della rimozione protetta
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Rimozione protetta effettuata: presenza carie secondarie
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Amalgame in bocca prima della rimozione protetta
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Perimetrazione delle amalgame con la fresa
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Disincastonatura delle amalgame con micro-scalpello
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Rimozione protetta effettuata: presenza carie secondarie
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Pulizia e disinfezione cavità con argento colloidale
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Creazione del build-up in composito biocompatibile
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Intarsi in composito biocompatibile cementati in bocca
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Preparazione e build-up dopo la rimozione protetta
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Rimozione amalgama in triplice protezione
Intarsio in composito biocompatibile cementato in bocca
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F.A.Q. SULLA CHELAZIONE DEI METALLI PESANTI
Ho delle amalgame in bocca e voglio usare il protocollo di rimozione per
rimuovere la fonte tossica, come devo fare?
•
1a regola della tossicologia clinica: la tecnica di disintossicazione deve
precedere e affiancare la rimozione delle fonti d’intossicazione.
•
L’argomento trattato non riguarda solo chi ha otturazioni in amalgama.
Ci sono molte persone che possono essere state a contatto con il
mercurio e altri metalli pesanti tramite:
•
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le vaccinazioni
il consumo di pesce di mare
l’inquinamento cittadino
la rottura di termometri
l’uso di cosmetici e dei liquidi per lenti a contatto
l’inquinamento industriale durante il lavoro
e, anche se non ce ne accorgiamo, il mercurio è dappertutto!
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F.A.Q. SULLA CHELAZIONE DEI METALLI PESANTI
Dove vanno a finire i metalli pesanti e il mercurio, quando entrano nel corpo?
•
•
Ciò è determinato dal nostro organo geneticamente più debole.
Il mercurio ha la preferenza di legarsi con i gruppi solfidrici delle proteine
quindi, sono da considerarsi organi bersaglio:
• il cervello
• i reni
• il fegato
• le ghiandole (surrenali, tiroide, prostata, pineale, ecc.).
•
Com’è noto, i metalli sono lipo-solubili, quindi il grasso corporeo ne
contiene una determinata quantità; di conseguenza:
• attenzione alle CURE DIMAGRANTI perché si ri-manda in circolo il
mercurio ivi depositato.
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BUONA SALUTE
Autore: Umberto Galbiati
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