Leonardo e l’astronomia:
curiosando fra i“codici”
Gruppo Astrofili Massesi
Planetario “A. Masani” – Marina di Carrara
1506, dicembre 16.
Magnifici et excelsi viri tanquam fratres honorandi.
Le opere egregie, quale ha lassato in Italia, et maxime in questa città, Magistro Leonardo
da Vinci, vostro concittadino hanno portato inclinatione a tutti che le hanno vedute, de
amarlo singularmente, ancora che non l'havessino mai veduto. Et noi volemo confessare
essere nel numero de quelli che l'amavano prima che mai per presentia lo cognoscessemo.
Ma doppoi che qua l'havemo manegiato et cum experientia provato le virtute sue, vedemo
veramente che el nome suo, celebrato per pictura, è obscuro a quello che meritaria essere
laudato in le altre parte, che sono in lui de grandissima virtute……
Mediolani XVI decembr. 1506.
D'Amboyze.
Archivio di Stato Firenze: Lettere alla Signoria, filza 62.
“tanti furono i capricci [di Leonardo] che filosofando
delle cose naturali attese a intendere le proprietà delle
erbe, continuando et osservando il moto del cielo, il corso
della Luna, et gli andamenti del Sole”
Giorgio Vasari – Le vite (1550)
Paolo dal Pozzo Toscanelli
(1397-1482)
Lorenzo della Golpaja
(1446-1512)
Il suo nome è legato ad un celebre
planetario-orologio che realizzò in ben
vent’anni di lavoro, un capolavoro che fu
esposto a Palazzo Vecchio, molto ammirato
da tutti. Benvenuto Cellini scrisse:
“mirabile uomo, […] mostrò tanto bene i
segreti dei cieli che pareva che egli fusse
lungamente vissuto nei cieli”.
Il planetario di Leonardo
Fra Luca Pacioli
1445-1514
“l’incompiutezza, la frammentarietà degli
appunti [di Leonardo] è il loro tratto
imprescindibile […] l’eredità di Leonardo è
per sua stessa natura manoscritta”
V.P. Zubov
(1968)
Principali codici leonardeschi con figure e studi astronomici
• Codice Atlantico (Milano) 1119 fogli (astronomia,
matematica, botanica, zoologia)
• Codice Hammer (ex Codice Leicester) (Seattle,
USA) 36 fogli (astronomia e idraulica)
A proposito della luminosità delle stelle.
Le stelle si vedono di notte e non di giorno, perché noi siamo all’interno di una densa atmosfera,
piena di innumerevoli generi di polveri, ciascuna delle quali, in maniera indipendente, quando i
raggi del Sole cadono su di essa, riflette tali raggi, e così l’innumerevole numero di tali particelle
luminose nasconde le stelle; e se non vi fosse questa atmosfera il cielo mostrerebbe sempre le
stelle sullo sfondo della sua oscurità..
La Terra è un pianeta
Nel tuo discorso tu devi provare che la terra
è un astro come la Luna e la gloria del
nostro universo; e poi devi trattare delle
dimensioni dei vari astri, secondo i diversi
autori
Che la Terra è una stella
La visione degli astri
Descrivi innanzitutto l’occhio; poi mostra che il tremolio delle stelle è
in realtà nell’occhio, e perché una stella può tremolare più di un’altra,
e come i raggi dalle stelle si originano nell’occhio; ed aggiungi che se
il tremolio delle stelle fosse davvero – come ci appare – nella stella
questo dovrebbe essere dovuto al raddoppiare almeno del diametro del
corpo della stella, e dunque, essendo le stelle più grandi della terra,
questa mutazione, che si effettua in un istante, dovrebbe essere un
rapido raddoppiare delle dimensioni della stella.
Dimostra poi che la superficie della sfera dell’aria, ove essa è vicina a
quella del fuoco e che la superficie della sfera del fuoco al suo
termine, sono quelle in cui penetrano i raggi del Sole e ove si
trasmettono le immagini dei corpi celesti, e che il percorso di tali
raggi è più grande quando essi sorgono e più piccolo quando sono in
meridiano (segue il sottostante disegno come esemplificazione di
quest’ultimo discorso)
Distanza del Sole dalla
Terra e dimensioni
della Luna
Codex Hammer (ex Leicester),
Gates Collection, Seattle (Washington) USA,
c. 1r
Studi sulla Luna
e sulle onde del mare
Codex Hammer (ex Leicester), Gates Collection, Seattle
(Washington) USA, c. 26v
La Luna : nessun corpo solido è più leggero dell’aria
“o la Luna à lume da se, o no:
s’ell’à lume da se, perché non
risplende sanza l’aiuto del Sole? E
s’ella non à lume da se, necessità
la fa specchio sperico [sferico]
“Perche la luna cinta della
parte alluminata dal sole in
ponente, tra maggior splendore
in mezzo a tal cerchio, che
quando essa eclissava il sole.
Questo accade perché nell’
eclissare il sole ella ombrava il
nostro oceano, il qual caso non
accade essendo in ponente,
quando il sole alluma esso
oceano.”
Qui Leonardo ripete le sue convinzioni che la
Luna brilli perché ricoperta da oceani, e
afferma di credere che la Luna è un corpo
solido con la sua gravità ed atmosfera
Qui spiega il chiarore lunare (“fra le
corna della luna nova”) – quella che oggi
definiamo luce cinerea - come dovuto alla
riflessione della luce solare da parte degli
oceani terrestri
MS. C. A. 239b; 718b and 719b; “Perche la luna cinta
della parte alluminata dal sole in ponente, tra maggior
splendore in mezzo a tal cerchio, che quando essa
eclissava il sole. Questo accade perche nell’ eclissare il
sole ella ombrava il nostro oceano, il qual caso non
accade essendo in ponente, quando il sole alluma esso
oceano.”
La luminosità della Terra
nello spazio
Nel mio libro mi propongo di dimostrare
come gli oceani e gli altri mari, per
mezzo del Sole, possano rendere il
nostro mondo luminoso come la luna, e
dai mondi più lontani, esso possa
apparire come una stella; e questo posso
provarlo.
Mostra, innanzitutto che ogni lume ad
una certa distanza dall’occhio emette
raggi che appaiono aumentare il diametro
del corpo luminoso e da questo segue
che 2… (qui il testo si interrompe ndr).
Nota in margine al foglio: La luna è fredda e
umida. L’acqua è fredda ed umida. Così i
nostri mari devono apparire alla Luna
come fa la Luna a noi
Sulle macchie della Luna (I)
Alcuni han detto che derivano da vapori emessi dalla Luna, come una
sorta di nubi, che si interpongono fra la Luna ed i nostri occhi. Ma se
così fosse queste macchie non potrebbero essere permanenti sia come
posizione che come forma; e guardando la Luna da parti diverse della
Terra, sebbene queste macchie non si muovono dovrebbero comunque
cambiare di forma, come oggetti visti da angolazioni diverse.
Altri dicono che la Luna è composta da parti più o meno trasparenti,
come se in alcune parti fosse composta di qualcosa simile all’alabastro e
in altre come da un cristallo o del vetro. Ne segue che quando il Sole
proietta i suoi raggi sulle porzioni meno trasparenti, la luce deve
rimanere sulla superficie e così le parti più dense risulteranno illuminate
e le parti più trasparenti della Luna mostreranno invece l’ombra delle sue
profondità più oscure; e questa è la loro spiegazione della struttura e
della natura della Luna. Questa opinione ha incontrato il favore di molti
filosofi , e particolarmente di Aristotele; ma ciononostante è falsa, dato
che nelle varie fasi e nei frequenti cambi di angolazione fra il Sole, la
Luna ed i nostri occhi, noi dovremmo vedere che queste macchie variano
di aspetto: una volta apparire scure altre volte luminose: dovrebbero cioè
apparire scure quando il Sole è ad Ovest e la Luna a metà del cielo dato
che la profondità delle cavità trasparenti sarebbero in ombra dato che
sono molto distanti dalla sommità trasparente delle cavità stesse dal
momento che il Sole non potrebbe spingere i suoi raggi dentro tali
cavità, che comunque nella Luna piena dovrebbero mostrarsi in piena
luce dato che allora la Luna è ad Est e si contrappone al sole ad Ovest. In
questa fase il Sole dovrebbe illuminare perfino le parti più profonde di
queste cavità trasparenti e la Luna non dovrebbe mostrarci alcuna
macchia in questione dato che non ci sarebbe alcuna ombra presente su
di essa; e questo dovrebbe accadere, quando più quando meno, secondo
il cambiamento delle posizioni reciproche di Sole e Luna, e della Luna
rispetto ai nostri occhi, come ho detto sopra.
Sulle macchie della Luna (II)
E’ stato detto che le macchie lunari sono prodotte dal fatto che la Luna sia
formata da zone di diverso spessore o densità; ma se così fosse quando siamo
nel caso di una eclisse di Luna (di Sole n.d.r.) i raggi solari dovrebbero passare
attraverso le parti che essi affermano essere più sottili. Ma dato che non
vediamo ciò, l’opinione deve essere falsa.
Altri dicono che la superficie della luna è liscia e levigatissima e, come uno
specchio, riflette in essa l’immagine della nostra Terra. Anche questa opinione è
falsa in quanto che il suolo terrestre, ove non è coperto dalle acque, presenta
vari aspetti e forme: quindi quando la Luna è a Est dovrebbe riflettere macchie
diverse da quando appare sopra di noi oppure ad Ovest; ora invece le macchie
sulla Luna, quando essa si mostra come Luna piena, non variano nel corso del
suo moto sopra il nostro emisfero. Un secondo motivo è che un oggetto riflesso in uno specchio concavo non mostra che una
piccola parte di se stesso, come è provato dalle leggi della prospettiva (qui fa riferimento ad un diagramma allegato). La terza
ragione è che quando la Luna è piena, essa riflette solo la metà dell’emisfero illuminato della Terra, sul quale solo gli oceani e le
altre acque riflettono la luce, mentre i continenti generano le macchie su quella brillantezza; cosicché metà della nostra terra
dovrebbe apparire circondata dalla luminosità del mare illuminato dal Sole, e nella Luna questo riflesso dovrebbe essere la parte
minore della Luna piena. Quarto motivo per ritenere non valida questa ipotesi: un corpo radiante non può essere riflesso da un altro
ugualmente radiante; dunque il mare, che prende la sua luce dal Sole – come pure fa la Luna – non può fare in modo che la la terra
sia riflessa in esso, al contrario di come può fare il Sole o qualsiasi altra stella opposta ad esso (mare)
Se tu poni sotto osservazione i dettagli delle macchie sulla Luna tu spesso troverai grandi variazioni in esse e questo io
stesso l’ho provato nei miei disegni. E questo è dovuto ai vapori che emergono dalle acque della Luna, vapori che si
interpongono fra il Sole e tali acque e dal fatto che la loro ombra priva quelle acque dei raggi del Sole. Così che tali acque
rimangono oscure non essendo in grado di riflettere il corpo solare.
Come le macchie sulla Luna devono poter essere variate dal loro aspetto precedente a ragione dello scorrere delle sue
acque.
Sulla Luna e se questa sia
o no liscia e sferica
L’immagine del Sole [riflesso dalla
Luna] dovrebbe essere molto luminosa e
occupare solo una parte della sua
superficie. E la prova può essere dal
guardare una palla di oro levigato,
piazzata al buio e con una luce ad una
certa distanza da essa. In questo caso ,
sebbene la lampada illumini la metà circa
della palla, l’occhio percepisce il suo
riflesso solo su una piccola parte della
superficie, e tutto il resto della superficie
della palla riflette l’oscurità che la
circonda; cosicché è solo in quella zona
che è possibile vedere l’immagine del
corpo illuminante e tutto il resto rimane
invisibile, se l’occhio è posto ad una
certa distanza. La stessa cosa dovrebbe
apparire sulla superficie della Luna, se
questa fosse liscia, lucida e non
trasparente, come accade a tutti i corpi
con una superficie riflettente.
Mostra come, se tu fossi posto sulla Luna
o su di un pianeta, la nostra Terra
risulterebbe riflettere il Sole, come fa la
Luna. E mostra che l’immagine del Sole
nel mare non può apparire unica e
compatta, come appare su uno specchio
perfettamente piano.
Il Sole apparirà più grande in acque in movimento o sulle onde, piuttosto che in acque
stagnanti; un esempio di questo fenomeno è la luce riflessa dalla corda di un
monocordo.
“EL SOL NO SI MOVE” ed altre “illuminazioni”
El sol no si move
manoscritto W.L. (foglio 132r)
Come la Terra non è nel
mezzo del cerchio del
Sole, né nel mezzo del
mondo, ma è ben nel
mezzo de’ suoi elementi,
compagni e uniti con lei, e
chi stesse nella Luna,
quand’ella insieme col
Sole è sotto a noi, questa
nostra Terra coll’elemento
dell’acqua parrebbe e
farebbe ofizio tal qual fa la
Luna a noi
(Codice F, foglio 41v).
Fa ochiali da vedere la luna grande
(Codice Atlantico, fol. 190r a)
Il modo di vedere il Sole eclissato
sanza passione dell’occhio…..“tolli
una charta, e falle busi chon [una]
agucchia, e per essi busi riguarda il
Sole
(Codice Trivulziano, foglio 6v).
Il mobile disciendente dalla suprema parte della spera del
fuoco farà moto recto insino alla Terra ancora che li elementi
fussino in continuo moto circonvolubile intorno al centro del
mondo. […] Se’l mobile disciende dalla suprema all’infima
parte delli elementi […] in 24 ore, il moto suo fia composto
di diretto e di curvo. […] E di qui nascie che il sasso gittato
dalla torre non percote nel lato d’essa torre prima che in
terra”.
Codice G (foglio 55r)
L’astronomia della …..Smart
Vedi pag 164
Il Pentacolo di Venere – pag 51
Venere 31/3/1996
Venere 30/3/2004
Il pentacolo occultista
Pentacolo di Venere e Olimpiadi…pag 52
•Stranamente Dan Brown non nota l’esistenza di un rapporto Phi fra la durata
dell’anno terrestre e quello venusiano (pari all’incirca a 1.618) …..
Passaggio dell’equinozio dai Pesci all’Acquario – pag 466
In realtà tale passaggio
avverrà fra il 2300 ed
il 2600
(Urania) La dea dell’astronomia – pag 462
Tutto in una notte….pag 514
Glastonbury Tor
e la Roslyn Chapel non sono sullo
stesso meridiano
(né di Greenwich né di Parigi…)
Venere ad est poco dopo il tramonto…
Dove passa il
meridiano “la Linea
della Rosa” di Parigi?
(ultimo capitolo)