Valsecchi Giuseppe Università Cattolica - Milano - LECCO DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO CONOSCERLI PER UNA CONVIVENZA FELICE 1 WWW. LA FAMIGLIA DEI DSA DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISLESSIA Q.I. Nella norma DISORTOGRAFIA DISCALCULIA DISGRAFIA Legge 170 DISPRASSIA DISNOMIA Disturbo neurologico su base biologica 2 LEGGERE COME UN DISLESSICO percezione processo attraverso cui un individuo ha esperienza e interpreta fenomeni e oggetti dell'ambiente esterno PERCEZIONE COLLETTIVA DIARREA 3 LEGGERE COME UN DISLESSICO percezione processo attraverso cui un individuo ha esperienza e interpreta fenomeni e oggetti dell'ambiente esterno SEGNO GRAFICO 4 LEGGERE COME UN DISLESSICO SEGNO GRAFICO SELEZIONARE E AUTOMATIZZARE P E RA LEGGERE COME UN DISLESSICO - Leggere vuol dire decodificare, dover fare continue traduzioni - Ma se la corrispondenza fonemi-grafemi non è stabilizzata…. 7 LEGGERE COME UN DISLESSICO Chi riesce a decodificare questo messaggio? buan tipi voidosso nol eggere bue sterighe quanti di voi possono leggere queste righe 8 LEGGERE COME UN DISLESSICO Chi riesce a decodificare questo messaggio? totem puan ole docivu fra berbeci steba redue role Quanto tempo ci vuole per decifrare queste parole? 9 LETTURA LESSICALE • Socdno una riccrea dlel’Unvrsetiià di Carbmdgie l’oidrne dlele lertete all’iternno di una praloa, non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può leggere l’inetra fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma tiene in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime Icnrebidile he? 10 LETTURA LESSICALE • Socdno una riccrea in capmo nerulioingustico l’oidrne dlele lertete all’inentro di una porala, non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta saino nllea gusita psoiozine. Acnhe se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può leggere l’inetra farse sneza plormbei. Ciò è dovuto al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma teine in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime Icnrebidile he? 11 LETTURA LESSICALE • Socdno una riccrea in capmo nerulioingustico l’oidrne dlele lertete all’itnerno di una praloa, non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può leggere l’inetra fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma teine in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime Icnrebidile he? 12 PORVAIMO ANOCRA • La Scoula prosienfafale omaniguangale ha ogarzinzato qusteo intoncro su prelbomi irenenti ai ditrusbi dell’aprepindemnto, in patrilocare, ai Dibustri Speficici dell’Appindrenemto. Il tepmo che abbaimo a dipsozisoine non ci pemrette di aporfpindore in mariena esuraintee l’agrontemo ma sepriamo amleno psosa pettremerci di cosconerlo qunato batsa per dediresare di apprifondorlo. La disselisa è un disburto neruogolico che non si vede, e qunidi, per motli, dififcile da ricosconere e accattere LETTURA LESSICALE Le persone dislessiche LEGGONO OGNI SINGOLA LETTERA. L’ANTICIPAZIONE 14 LETTURA LESSICALE • Secondo una ricerca in campo neurolinguistico, l’ordine delle lettere all’interno di una parola non ha importanza a patto che la prima e l’ultima siano nella giusta posizione. Anche se le lettere sono messe a caso una persona può leggere l’intera frase senza problemi. Ciò è dovuto al fatto che il nostro cervello non legge ogni singola lettera ma tiene in considerazione la parola nel suo insieme. •Secondo una ricevuta in campo neuroliguistico, l’ordine della lettura all’interno di una pagina non ha a impostazione a patto che la preferisca e l’ultimo sia nel… giusto posto. Anche se le letture sono messe a casa una persona…… Secondo una ricetta in campo neurolinguistico, l’odore del… letame all’interno di una pasta non ha impurità ….. 15 LETTURA LESSICALE L’ANTICIPAZIONE OGGI È LUNEDÌ DOMANI È MARTEDÌ E DEVO FARE TUTTI I COMPITI. PER GIUNTA È IL GIORNO PIÙ DIFFICILE PERCHÉ HO CINQUE MATERIE TUTTE DIFFERENTI FRA DI LORO. LA PRIMA ORA HO MATEMATICA, LA SECONDA INGLESE, POI HO ITALIANO , STORIA E GEO METRIA. ALLE 13 SI FINISCE E TORNO A CASA IN AUTOBUS CON I MIEI AMICI MOVIMENTI SACCADICI FISSAZIONE SACCADE QUANDO LEGGO GLI OCCHI SI SPOSTANO AUTOMATICAMENTE DA QUI A QUI - IL MOVIMENTO DI SACCADE SERVE PER PORTARE LA NOSTRA ATTENZIONE VERSO LA PARTE DEL TESTO CHE CI INTERESSA - LA FISSAZIONE SERVE PER “SCATTARE LE FOTO” DI QUELLO SU CUI ABBIAMO PORTATO IL NOSTRO FOCUS. QUESTI MOVIMENTI DURANTE LA LETTURA SONO SPESSO DISORDINATI, A ZIG ZAG E MANCANO DI UNIFORMITÀ. QUESTO CI CONSENTE UNA LETTURA VELOCE, DI RICONOSCERE LE ABBREVIAZIONI ANCHE SE POTREBBE RENDERE DIFFICILE LA CORREZIONE DI UN TESTO. MAGGIORI SONO I PUNTI DI FISSAZIONE E MAGGIORI LE SACCADI, I TEMPI DI LETTURA SI ALLUNGANO E LA LETTURA DIVENTA MOLTO FATICOSA. PARTECIPAZIONE SCRIVERE NON È UN AUTOMATISMO ACQUISITO MA È SEMPRE UNA ATTIVITÀ COGNITIVA PER UN RAGAZZO DISLESSICO E’ IMPOSSIBILE ESSERE ATTENTO E PRENDERE APPUNTI Dettare i compiti deve avere un ASCOLTARE ED ESSERE ATTENTO preciso e adeguato È UNtempo LAVORO DIFFICILE valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 18 CACCIA ALL’ERRORE IL NUMERO HA VALORE NEL SUO CONTESTO 5 5 – 13 – 3 3 METTERLI IN ORDINE DI ALTEZZA DAL PIÙ PICCOLO AL PIÙ GRANDE QUALE È IL NUMERO PIÙ COMODO? QUAL È IL PIÙ UTILE 13 QUALE NUMERO ARRIVA PRIMA? QUAL È IL NUMERO GIUSTO? 19 CACCIA ALL’ERRORE 5x2=7 6x3=9 errore procedurale 3 x 8 = 27 automatismo 426 errore spaziale 23 < 17 errore semantico 2386 2368 errore sintattico 25 17 = 233 errore posizionale 624 20 CACCIA ALL’ERRORE 1000900506 1000 900 50 6 = Millenovecentocinquantasei 55100 100 = Cinquecento 10022 = Centodue 100 • Da un codice all’altro • Da un codice nominale ad un codice sintattico • Errore di lessicalizzazione 21 LINGUA STRANIERA Per impararla occorre: I° saper ascoltare e capire II° saper parlare e comunicare III° saper leggere IV° per ultimo, Saper Scrivere o trascrivere 22 LINGUA STRANIERA APPRENDERE L’ITALIANO: DA 0 A 2 ANNI SI ASCOLTA DA 2 A 6 ANNI SI PARLA DAI 6 AI 7 ANNI SI APPRENDE E SI VALUTA LO SCRITTO NEI PAESI ANGLOSASSONI DA 0 A 2 ANNI SI ASCOLTA DA 2 A 9 ANNI SI PARLA DAI 9 AI 10 ANNI, SI VALUTA LA SCRITTURA 23 COSA È MEGLIO? SCRITTO ORALE My teacher is very nice Mi teacher is veri nice Mai ticer is veri nais Mai ticer is veri nais VALUTAZIONE Non si possono dare giudizi negativi per la brutta calligrafia Oppure penalizzare un elaborato per il disordine OPPURE NON ACCETTARE LO STAMPATO MAIUSCOLO NON DARE ENFASI AGLI ERRORI MA USARE MATITA E GOMMA PER SEGNARE GLI ERRORI ANZICHÈ L’INCORREGGIBILE PENNA ROSSA 25 L. 53/2003 – Legge Moratti Fine della L. 517/1977 Applicazione dei programmi STRATEGIE PEDAGOGICHE DIFFERENZIAZIONE DEI PERCORSI PERSONALIZZAZIONE RAGGIUNGERE TRAGUARDI DIFFERENZIATI SULLA BASE DELLE DISUGUAGLIANZE DI PARTENZA SANCISCE LE DIFFERENZE LIBRI DI TESTO II°ANNO SCUOLA MEDIA ANNO SCOLASTICO 1977-1978 1. Religione Cristo Nostra Speranza 2 .Italiano Nuova grammatica italiana 3. Antologia Proposte Più 4. Storia L’uomo e il suo tempo 5. Geografia La terra dell’uomo 6. Inglese Language and life (T.U.) 7. Matematica Matematica per la scuola media 8. Scienze Elementi di scienze naturali 9. Artistica L’immagine 10. Musica L’Educazione Musicale (T.U.) 11.Tecniche Educazione Tecnica (T.U.) ANNO SCOLASTICO 2007-2008 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. Religione Il sale della terra Vangelo e atti degli apostoli Italiano Antologia albero delle mele Italiano Grammatica A chiare lettere volume A A chiare lettere volume B A chiare lettere volume C Storia Ora di Storia Quaderno di storia Educazione Civica Forme della convivenza civile (ed cittadinanza) Educazione Civica Forme della convivenza civile (amb. Sal. Alim..) Geografia Georama, dall’Italia all’Europa Inglese Friend and fun Inglese lab CD ROM Francese Rencontres project Rencontre project labo CD Audio Matematica Matematico! Volume A Matematico! Volume B Portfolio Scienze Esplorare le scienze Tomo A Tomo B Tomo C Tomo D Tomo E Ed. Artistica Arte e Immagine Volume A Volume B 1 – B 2 Volume B 3 Tecnologia Due ore di tecnologia 130 schede di tecnologia Computer Musica Suona subito volume A Suona subito volume B 27 GIUSTIZIA NON È DARE A TUTTI LA STESSA COSA, MA DARE AD OGNUNO CIÒ DI CUI HA BISOGNO NON È PORTATO EDUCAZIONE FISICA HA PRESTAZIONI MOLTO BASSE NON RIESCE A FAR NIENTE SUFFICIENTE 29 GIUSTIZIA NON È DARE A TUTTI LA STESSA COSA, MA DARE AD OGNUNO CIÒ DI CUI HA BISOGNO EDUCAZIONE FISICA O…… AVVIAMENTO SPORTIVO 30 GIUSTIZIA NON È DARE A TUTTI LA STESSA COSA, MA DARE AD OGNUNO CIÒ DI OBIETTIVI CUI HA BISOGNOOBIETTIVI • COLLABORAZIONE CON TUTTI • SPIRITO OLIMPICO • TOLLERANZA E EDUCAZIONE CONDIVISIONE FISICA •COLLABORAZIONE NELLA SQUADRA • SPIRITO AGONISTICO O……AVVIAMENTO SPORTIVO •TENSIONE AL RISULTATO • ATTENZIONE AL PROCESSO DI CRESCITA •ATTENZIONE AL RISULTATO • MIGLIORARE LE PROPRIE PRESTAZIONI •MISURARSI CON I LIMITI OGGETTIVI •LA CRESCITA DI TUTTI •LA SELEZIONE DEI TITOLARI 31 GIUSTIZIA IL LIVELLO MINIMO È PER LA SCUOLA NON PER I RAGAZZI INVALSI – livelli minimi per la scuola Italiana 32 DISTURBO O DIFFERENZA? valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 33 valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 34 DISTURBO O DIFFERENZA? 69 32 28 VISIONE PER IMMAGINI 25 20 15 VISIONE MISTA NON SA valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 22 1 VISIONE PER ELENCAZIONE DISTURBO O DIFFERENZA? PER IMMAGINI VELOCE IMMAGINATIVA CREATIVA INDUTTIVA TRAME SIMBOLICO CASUALE INTERRELAZIONI OLISTICA RICODI PER ELENCAZIONE RAZIONALE ORDINATA ANALITICA CRITICA LOGICA DEDUTTIVA DETTAGLIATA CAUSA-EFFETTO Visione tridimensionale Domani è sabato e al pomeriggio vado a fare atletica con Luigi e poi guardo i simpson Ricordatevi che domani a scuola, faremo il compito in Mi sembra che abbiamo ginnastica e storia italiano e devo fare ancora i compiti, …… Classe di matematica, poi, nell’ora successiva, andremo avanti con il programma ..??.. “Ma prof. domani non 37 abbiamo la verifica?” Domani a scuola, faremo il compito in classe di matematica, poi, nell’ora successiva, andremo avanti con il programma ….. Poi spiegazione spiegazione Italiano ginnastica storia Verifica di matematica Matematica Atletica Luigi Domani a scuola 38 PROBLEMA 1 PROBLEMA 2 PROBLEMA 3 PROBLEMA 4 39 PER STUDIARE OCCORRE SAPER RIASSUMERE STRUMENTO DI FACILITAZIONE 40 GENITORI valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 41 SCUOLA DELL’INFANZIA: SEGNALI SCUOLA DELL’INFANZIA: SEGNALI • A 4 anni difficoltà di linguaggio: - confusione di suoni - frasi incomplete - sintassi inadeguata - parole utilizzate in modo non adeguato al contesto - uso di parole sostitutive • Inadeguata padronanza fonologica: - sostituzione di lettere s/z - r/l - p/b - omissione di lettere o parti di parola • Inadeguatezza nei giochi metafonologici: - “burrone”: se tolgo “ne” cosa rimane? Se a “colla” aggiungo “na”, cosa diventa? - riconoscimento e costruzione di rime - isolare il primo suono delle parole o l’ultimo • difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio • disturbo della memoria a breve termine • difficoltà ad imparare filastrocche • difficoltà a memorizzare nomi di oggetti familiari • difficoltà di attenzione • inadeguata manualità fine • goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare • inadeguato riconoscimento della destra e della sinistra • difficoltà a riprodurre ritmi e a mantenere il ritmo per un tempo prolungato SCUOLA DELL’INFANZIA: COSA FARE? • • • • • Lavoro fonologico Leggere molto ai bambini Dare libri Costruire libri Non anticipare l’aspetto tecnico della scrittura per evitare che acquisiscano meccanismi sbagliati • Organizzare un ambiente motivante e stimolante verso la lettoscrittura, partendo dall’interesse dei bambini per le scritte • Segnalare alla scuola primaria • Attività di screening all’inizio dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia con l’obiettivo di realizzare attività didattichepedagogiche mirate (possibile progetto di Circolo) SCUOLA DELL’INFANZIA: ESEMPI DI ATTIVITÀ • “Dimmi una parola che inizia come ...” • “Dimmi una parola che inizia con ...” • Identificare la parola scandita dall’insegnante nei suoni costituenti (sillabe e fonemi). • Segmentare parole in sillabe e fonemi. • Riconoscere e produrre rime • Elidere o aggiungere suoni a parole date (ditale-dita; porta-portare) • Riconoscere parole lunghe e parole corte • Trovare differenze tra due parole (es. cane – tane) • “Quale parola non inizia con lo stesso suono tra ...” (es. pane, pera, tino, poco)? SCUOLA PRIMARIA: SEGNALI • Difficoltà a copiare dalla lavagna • Difficoltà ad utilizzare lo spazio del foglio • Difficoltà a memorizzare le lettere • Perdita della riga e salto della parola durante la lettura • Omissione delle lettere maiuscole • Difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici • Confusione e sostituzione di lettere, in particolare con l’uso dello stampato minuscolo • ERRORI ORTOGRAFICI: Fonologici: - scambio di grafemi (faso per vaso) - inversioni (al per la) - grafema inesatto (scare /siare per sciare; magi per maghi) - omissione o aggiunta di lettere e sillabe (seda per sedia; limonemo per limone) - Lettere e numeri scambiati: 42/24 - p/b - sc/cs - a/e -u/n - Sostituzione di suoni simili: p/b - d/t - m/n - r/l - s/z - Difficoltà con i seguenti suoni: chi/che - ghi/ghe - gn – gl Non fonologici: - separazioni e fusioni illegali (ele fante per elefante; in contro per incontro; lanatra per l’anatra; vieneconte per viene con te) - scambi di grafemi omofoni (quore per cuore; qulla per culla) - omissione o aggiunta dell’h (ha scuola per a scuola; ai giocato per hai giocato) Altre tipologie di errori: - accenti - doppie • Difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico e ad usare il vocabolario • Difficoltà ad imparare le tabelline • Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche • Difficoltà ad imparare i termini specifici delle discipline • Difficoltà a ricordare gli elementi geografici, le epoche storiche, le date degli eventi • Difficoltà a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi nelle carte • Difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo • Difficoltà a sapere che ore sono all’interno della giornata • Difficoltà a leggere l’orologio • Difficoltà a memorizzare i giorni della settimana, i mesi • Difficoltà a sapere quand’è Natale, a ricordare il giorno della propria nascita, quella dei propri familiari • Difficoltà attentive SCUOLA PRIMARIA: COSA FARE? • • • • • • Molto lavoro fonologico Lettura a voce alta da parte dell’insegnante Iniziare con lo stampato maiuscolo Evitare di presentare più caratteri contemporaneamente Far manipolare le lettere anche in modo multimediale Procedere gradualmente con la scrittura, fornendo indicazioni precise per la scrittura delle lettere • Passare allo stampato minuscolo solo dopo che sono stati appresi tutti i suoni. • Soffermarsi maggiormente sui suoni più difficili • Riprendere periodicamente le sillabe complesse • Passare al corsivo senza fretta (eventuale utilizzo di un quaderno di allenamento al corsivo) • Mantenere la motivazione, offrendo occasioni significative e motivanti per scrivere • Permettere ai bambini di usare il carattere con cui si trovano più a loro agio • Scrivere in stampato alla lavagna per tutto il tempo necessario • Preparare schede “chiare, pulite” • Utilizzare la memoria visiva, attrezzando l’aula con cartelli murali DISTURBI SPECIFICI DEL CALCOLO DISCALCULIA Deficit: -nella strutturazione cognitiva delle componenti di cognizione numerica (meccanismi di quantificazione, comparazione, seriazione, strategie di calcolo a mente); -nelle procedure esecutive (lettura, scrittura, messa in colonna dei numeri); -nel calcolo (recupero dei fatti numerici e algoritmi del calcolo scritto). Non riguarda difficoltà di esecuzione dei problemi matematici. RIASSUNTO • Più breve del testo • Comunica le informazioni più importanti • Non contiene impressioni personali • E’ narrativo e rispetta l’ordine del testo • Il riassunto toglie qualcosa • Occorre una lettura consapevole del testo • È leggibile da tutti MAPPA STRUTTURALE • Vengono dati gli elementi portanti • Ogni elemento è una conoscenza a sé con libertà di approfondimento • È interpretabile da tutti • Vengono indicate le informazioni essenziali da conoscere • Non necessariamente sequenziale • Non necessaria una lettura anticipata ma • Libera scelta strumenti di conoscenza valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 54 I PROMESSI SPOSI Il romanzo si svolge a Lecco. dove Renzo Tramaglino e Lucia Mondella si vogliono sposare. Il potente Don Rodrigo, però, scommette con il cugino Attilio che riuscirà ad impossessarsi di Lucia. Il curato Don Abbondio incaricato a celebrare il matrimonio, viene minacciato da due bravi di don Rodrigo, affinché non sposi i giovani, e così, il giorno dopo imbastisce delle scuse a Renzo per rinviare il matrimonio, Renzo però, parlando con Perpetua, capisce che qualcosa non quadra e costringe il curato a rivelare la verità. D’accordo con Lucia e con la madre di lei, Agnese, e decidono di chiedere consiglio a un avvocato, detto Azzeccagarbugli, che però si rivela essere in malafede. Così si rivolgono a Padre Cristoforo, che decide di affrontare don Rodrigo, ma viene cacciato in malo modo. Agnese propone un matrimonio a srpresa, pronunciando davanti al curato le frasi rituali alla presenza di due testimoni. Quando fra Cristoforo annuncia il fallimento del suo tentativo di convincere don Rodrigo, il piano viene accettato anche da Lucia. Intanto don Rodrigo medita il rapimento di Lucia, e una sera dei bravi irrompono in casa sua, che però trovano deserta. Lucia, Agnese e Renzo, dopo il tentativo fallito, si rifugiano al convento di fra Cristoforo, dove vengono a sapere del tentato rapimento. Fra Cristoforo espone loro i suoi progetti: Renzo si rifugerà presso il convento dei cappuccini a Milano, mentre Lucia troverà aiuto dal padre guardiano del convento nei pressi di Monza. Renzo, Lucia e Agnese attraversano in barca l’Adda in uno stato d’animo terribile. Giunta al convento, Lucia viene accompagnata da Gertrude, la "signora" che prende la giovane sotto la sua protezione. Renzo, a Milano, non potendo ricoverarsi nel convento indicatogli dal padre Cristoforo, dato che padre Bonaventura è in quel momento assente, rimane coinvolto nei tumulti per il rincaro del pane e critica apertamente la giustizia. Qualcuno lo sente e lo denuncia. Il mattino dopo Renzo viene arrestato ma riesce a fuggire a Bergamo, nella Repubblica Veneta, da suo cugino Bortolo. Nel frattempo il conte Attilio, cugino di don Rodrigo, riesce a far allontanare fra Cristoforo dal convento di Pescarenico. Don Rodrigo chiede aiuto all’Innominato, potentissimo signore, che fa rapire Lucia. La notte che segue Lucia fa un voto di castità pur di non rinunciare a Renzo e l'Innominato trascorre una notte orribile, piena di rimorsi, infatti, la mattina seguente si presenta in chiesa per parlare con il cardinale Federico Borromeo, e si impegna a cambiare vita e per prima cosa libera Lucia. In quel tempo scendono in Italia i Lanzichenecchi, e diffondono il morbo della peste. Si ammala Renzo, che guarisce, e torna al paese per cercare Lucia, ma non la trova, va a Milano, dove apprende che si trova nel lazzaretto. Qui trova anche padre Cristoforo, che scioglie il voto di Lucia e invita Renzo a perdonare don Rodrigo, ormai morente. Tornano al loro paese dove don Abbondio, avuta conferma della morte di Don Rodrigo, celebra le nozze. 55 valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 56 • cecilia valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 57 I PROMESSI SPOSI LA PROVVIDENZA POETICA DEL VERO IL DESTINO CONTESTO STORICO RENZO La Provvidenza m’ha aiutato finora; m’aiuterà anche per l’avvenire. IL PAESAGGIO PERSONAGGI • LANZICHENECCHI • CARDINALE BORROMEO • LA PESTE • • • • DON ABBONDIO DON RODRIGO L’INNOMINATO ………………… ADDIO AI MONTI IL ROMANTICISMO NEL MANZONI CECILIA LA RIVOLTA E LA FUGA DA MILANO L’INTRECCIO valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 58 STRUTTURA DELLE MAPPE SEQUENZIALE ALBERO valsecchi giuseppe presidente AID Lecco A RETE TITOLO COMPONENTI CHIAVE PAROLE ESPLORATIVE APPROFONDIMENTI PAROLE ESPLORATIVE APPROFONDIMENTI COMPONENTI CHIAVE PAROLE ESPLORATIVE APPROFONDIMENTI APPROFONDIMENTI APPROFONDIMENTI APPROFONDIMENTI ULTERIORI SPECIFICHE ULTERIORI SPECIFICHE PAROLE ESPLORATIVE ULTERIORI SPECIFICHE ULTERIORI SPECIFICHE ULTERIORI SPECIFICHE ULTERIORI SPECIFICHE valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 60 SPECIFICHE TITOLO Titolo: Arial, nero grassetto, dimensione 16 punti, allineamento centrato. Disegno: rettangolo con angoli smussati, linea di contorno rosso,spessore punti 2¼, colore di riempimento di sfondo giallo PRIMO LIVELLO Primo livello. Arial, nero grassetto, dimensione 14 punti, allineamento centrato Disegno: ellisse contorno rosso spessore linea di contorno punti 2¼ SECONDO LIVELLO Secondo livello. Arial, nero grassetto, dimensione 12 punti, allineamento centrato Disegno: rettangolo contorno blu spessore linea di contorno punti 2¼ TERZO LIVELLO Terzo livello. Arial, nero grassetto, dimensione 12 punti, allineamento centrato Disegno: rettangolo contorno verde spessore linea di contorno punti 1 QUARTO LIVELLO Eventuale Quarto livello. Arial, nero normale, dimensione 12 punti, allineamento centrato Disegno: rettangolo contorno giallo spessore linea di contorno punti 1 valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 61 PER STUDIARE OCCORRE SAPER RIASSUMERE STRUMENTO DI FACILITAZIONE 62 ELEMENTI DI FACILITAZIONE O ELEMENTI DI CONFUSIONE? valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 63 C.M. 4674 10 maggio 2007 ….ATTENZIONE SULLE PROVE ORALI COME MISURE COMPENSATIVE DOVUTE NEI CONFRONTI DELLE CORRISPONDENTI PROVE SCRITTE EFFETTUATE ANCHE NELLE LINGUE NON NATIVE SIA MODERNE CHE ANTICHE… 64 C.M. prot. 4600 10 maggio 2007 Per quanto riguarda gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento….. Si deve tener conto prevalentemente del contenuto più che della forma….. 65 CACCIA ALL’ERRORE UN ERRORE RIPETUTO 10 VOLTE NON SONO 10 ERRORI 66 Prot. N°13987 3-11-2004 MIUR Lombardia ….Si invitano i Dirigenti Scolastici a sollecitare i docenti ad applicare strumenti compensativi e le misure dispensative nei confronti degli studenti con DSA… INTERROGAZIONE PROGRAMMATA A SORPRESA SI STUDIA QUANDO SI VUOLE E QUANDO SI PUÒ SI DEVE STUDIARE SEMPRE PER EVITARE SORPRESE NON SI TEMONO E NON SI HANNO SORPRESE LA RICHIESTA È NECESSARIAMENTE LIMITATA SI PROGRAMMANO I TEMPI E GLI IMPEGNI MAGGIOR STRESS PER I RAGAZZI MAGGIOR POTERE PER I DOCENTI SI RICHIEDE UNA PIÙ VASTA AREA DI CONOSCENZE SI PROGRAMMA MEGLIO IL LAVORO DI CLASSE valsecchi giuseppe presidente AID Lecco POTREBBE ESSERE UN METODO DIFFERENTE PER APPRENDERE 68 MA SI POSSONO NORMALIZZARE SI LE PUÒ NO! GUARIRE? PRESTAZIONI 69 DISPERSIONE SCOLASTICA IN ITALIA Dati ministeriali 2007 ANNO ACCADEMICO 2007 – 2008 ANNO ACCADEMICO 2007 – 2008 UNIVERSITÀ DI PADOVA UNIVERSITÀ CATTOLICA – MILANO – 25.000 ISCRITTI ANNO ACCADEMICO 2007 – 2008 UNIVERSITÀ DI LEICESTER 25.000 ISCRITTI 36.294 ISCRITTI 1 CERTIFICAZIONE DI DSA 10 CERTIFICAZIONI DI DSA 900 CERTIFICAZIONE DI DSA 70 DISPERSIONE SCOLASTICA IN ITALIA Dati ministeriali 2007 QUASIstabilito UN MILIONE DI Obiettivo dall’UE a Lisbona nel 2000: STUDENTI avere al massimo il 10 per cento di NON LA ragazzi tra iVA 18 e OLTRE i 24 anni con la sola LICENZA licenza di scuolaMEDIA. media. La media Ue 14,9 per cento Finlandia e Danimarca sono già al di sotto del 10 per cento SE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Francia,SIGermania, Olanda,IRegno Unito eCON DEBITO AGGIUNGONO PROMOSSI Grecia sono vicini all'obiettivo di Lisbona. L'INSUCCESSO COLPISCE PIÙ DI METÀ DEGLI STUDENTI. L'Italia nel 2006, Solo il Protogallo ci 20.6 per cento. precede nella classifica 71 La prima legge in cui appaiono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento risale al 1970 United Kindom Vi è l’obbligo per ogni ordine di scuola di avere strumenti compensativi Le università spesso pubblicizzano le unità di supporto presenti nella scuola (i dislessici nei paesi anglosassoni sono oltre il 10%) Sono presenti nelle Università Tutor Educatori nei programmi di “DISLESSIA AMICHEVOLE” E’ previsto un Tribunale per le Discriminazioni all’interno delle Università. Non vi sono leggi vincolanti ma Norme Indicative 72 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 giugno 2009, n. 122 Art.10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) •Per gli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini nello svolgimento dell’ attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. •Nel diploma finale rilasciato a termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. valsecchi giuseppe presidente AID Lecco Prot. N° 4099 del 5 ottobre 2004 Si prevede esplicitamente: …Organizzazione di interrogazioni programmate….. valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 74 Prot. 13987 MIUR Lombrdia 3 novembre 2004 “L’utilizzo di tali misure (dispensative e compensative), che non richiede la segnalazione ex L.104 / 92, ma soltanto la diagnosi dello specialista, è fondamentale e conforme alla personalizzazione della didattica (PEP), al fine di non inficiare il successo formativo di chi presenti DSA.” … ….Solo in casi più gravi, a discrezione dello specialistache lo ritenga indispensabile e lo indichi esplicitamente nella propria diagnosi si ricorrerà all’ ex L. 104/92 valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 75 NORMATIVA • NOTA MIUR - UFF 4 PROT. N. 4099 del 5.10.04 INIZIATIVE RELATIVE ALLA DISLESSIA su STRUMENTI DISPENSATIVI E COMPENSATIVI • NOTA USR LOMBARDIA PROT. N. 13987 del 3.11.04 DISLESSIA E DSA: STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE (AGGIORNATA POST CIRC.MIUR 5.1.05) • NOTA MIUR - UFF 4 PROT. N. 26/A del 5.1.05 INIZIATIVE RELATIVE ALLA DISLESSIA MISURE DISPENSATIVE E COMPENSATIVE NELLE VALUTAZIONI FINALI E SUFFICIENZA DELLA DIAGNOSI SPECIALISTICA • NOTA MIUR – UFF 7 PROT. N. 1787 dell’ 1.3.05 ESAMI DI STATO 2004-5 – ALUNNI AFFETTI DA DISLESSIA PREDISPOSIZIONE TERZA PROVA VALUTAZIONE PRIMA E SECONDA PROVA TEMPI PIÙ LUNGHI • • NOTA USR LOMBARDIA PROT. N dell’13/6/05. 10705 ESAMI ALUNNI AFFETTI DA DISLESSIA NOTA MIUR - UFF IV PROT. N. 4798/A del 27.7.05 ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE DELL’INTEGRAZIONE valsecchi giuseppe presidente AID SCOLASTICA DEGLI ALUNNI 76 DISABILI DA PARTE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE ANNO SCOLASTICO 2005Lecco 2006 COMUNICAZIONE RETORICA QUANTE ORE STUDI A CASA OGNI GIORNO? ……………………………………………...DUE OGNI GIORNO A CASA IO STUDIO CIRCA 2 ORE! CONTA IL PROCESSO O CONTA IL RISULTATO? Per un bambino dislessico è importante saperlo valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 78 Apprendimento attraverso VALE diretta SOLO CIÒ Lettura di testi CHE Ascolto di DICE testi L’INSEGNANTE Immagini E CIÒ CHE C’È Documenti SCRITTO SUL LIBRO! Filmati Internet valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 79 PEI PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PEP PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO PIANO EDUCATIVO CHE DIFFERENZIA I PROGRAMMI NEI CONTENUTI E NELLE COMPETENZE SPECIFICHE PIANO EDUCATIVO CHE SI DIFFERENZIA NELLE TECNICHE E NELLE METODOLOGIE valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 80 • PEP Piano Educativo Personalizzato 1. Quali strumenti può utilizzare? 2. Quali strumenti sa utilizzare? 3. Quali autonomie possiede? 4. A quali possiamo educarlo? 5. Quale base di partenza ha? 6. Quale punto di arrivo mi aspetto? valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 81 Valsecchi Giuseppe Presidente AID Lecco DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO E ORA CHE FARE? valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 82 LE MAPPE STRUTTURATE STRUTTURA AD ALBERO STRUTTURA RADIALE valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 83 PROVE D’ESAME PROPOSTA USP COMO PROVE INVALSE COMUNICAZIONI AID - INDIRE NELLA VALUTAZIONE - separare gli errori dal contenuto - tenere conto dei punti di partenza -fare in modo che il bambino in difficoltà senta di essere apprezzato (non solo sul quaderno, ma anche sul documento di valutazione) - evitare di riempire i quaderni di segni degli errori - valutare una volta lo stesso errore ripetuto STRUMENTI COMPENSATIVI • • • • • • • • • Tabella dei mesi, dell’alfabeto e dei vari caratteri Tavola pitagorica Tabella delle misure e delle formule Calcolatrice Registratore e cassette registrate (eventuale fonoteca scolastica contenente testo parlato dei libri adottati e di altri testi) Cartine geografiche e storiche (non mute) Schemi operativi e mappe autoprodotte come supporto all’esposizione orale Software specifici Programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, commisurati al singolo caso • Dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori • Uso di glossari (anche durante prove di verifica) per il significato di parole in lingua straniera o di lessico specifico, possibilmente abbinate a immagini, piuttosto che alla sola spiegazione verbale • Richiesta alle case editrici di testi ridotti nella quantità di pagine (non nei contenuti) forniti di audiocasette o cd-rom • Utilizzo del Libro Parlato • Lettura da parte di un compagno, di un tutor o di un insegnante a casa e a scuola STRUMENTI DISPENSATIVI • • • • • • • • • • Lettura ad alta voce Scrittura veloce sotto dettatura Lettura di consegne Uso del vocabolario Studio mnemonico delle tabelline Dispense dallo studio delle lingue straniere in forma scritta (difficoltà data dalla differenza tra scrittura e pronuncia) Tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio (adeguata organizzazione spazi/flessibile raccordo tra insegnanti) Organizzazione di interrogazioni programmate Assegnazione di compiti a casa in misura ridotta Evitare compiti di copiatura ripetitiva e di traduzione che risultano difficili e inutili per l’apprendimento AIUTO!!! DEVO STUDIARE… E’ necessario fornire agli alunni DSA uno strumento da utilizzare “LE MAPPE” con diverse modalità: • supporto prima della spiegazione; • supporto durante la spiegazione per cogliere meglio i nessi logici; • supporto durante l’interrogazione. Successivamente, si avvia l’alunno a costruire autonomamente mappe, dopo una prima fase di elaborazione e stesura guidata dall’insegnante. www.studioinmappa.it IMPORTANTE !!! È NECESSARIO RENDERE ACCESSIBILI TUTTI GLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATI, PRECEDENTEMENTE ELENCATI, ANCHE E SOPRATTUTTO DURANTE LO SVOLGIMENTO DI PROVE DI VERIFICA E/O ESAME, SENZA PREGIUDICARE L’ESITO E LA VALUTAZIONE DELLA PROVA. • PEP Piano Educativo Personalizzato 1. Quali strumenti può utilizzare? 2. Quali strumenti sa utilizzare? 3. Quali autonomie possiede? 4. A quali possiamo educarlo? 5. Quale base di partenza ha? 6. Quale punto di arrivo mi aspetto? COLLABORARE: CON CHI E PERCHÉ? Per favorire la crescita armonica della persona con DSA • Collaborazione con gli operatori dei servizi • Collaborazione con i genitori • Collaborazione tra docenti ALLE FAMIGLIE: COSA SUGGERIRE? • Rivolgersi a specialisti nel caso in cui continuino ad evidenziarsi nel primo anno delle scuole elementari i segnali precedentemente dall’ultimo anno della scuola materna • In situazione di diagnosi di DSA, adottare le misure compensative e dispensative anche nelle attività a casa • Possibilità di rivolgersi alle varie associazioni presenti sul territorio limitrofo e/o nazionale INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE MIUR-AID-USRLombardia, consultare i materiali dei formatori AID presenti sul sito dell'Ufficio Scolastico Regionale Lombardia, alla sezione spazi.org/DSA http://win.spazi.org/dsa/Materiali.php TESTI • Associazione Italiana Dislessia (a cura di),La Dislessia raccontata dagli insegnanti, Libri Liberi • Biancardi A.Quando un bambino non sa leggere. Rizzoli, 1999 • Cornoldi C. (a cura di), I disturbi dell' apprendimento, 1991 • Cornoldi C. Le difficoltà di apprendimento a scuola, Il Mulino • Friso G.,Molin A., Poli S., Difficoltà di lettura nella scuola media.,Erickson,1998 • Stella G. (a cura di),La dislessia: aspetti cognitivi e psicologici: diagnosi precoce e riabilitazione, Franco Angeli, 2003 • Stella G.,Dislessia, Il Mulino, 2004 • Stella G., In classe con un allievo con disordini dell’apprendimento, Fabbri • Editori,Milano, 2001 (farne richiesta direttamente all’AID) • Stella G., Storie di dislessia. Bambini di oggi e di ieri raccontano la loro battaglia quotidiana, Libri Liberi, 2002 (farne richiesta direttamente all’AID). • SINPIA, Linee Guida per il DDAI e i DSA, Erickson RIVISTE • Difficoltà di apprendimento, (Sostegno e insegnamento individualizzato), Erickson * • Difficoltà in matematica,Erickson • Dislessia, (Giornale italiano di ricerca clinica e applicativa),Erickson • Dislessia –Giornale italiano di ricerca clinica e applicativa (n°1 gennaio 2005– n° 2 maggio 2005 – n° 3 ottobre 2005 – n°1 gennaio 2006) LIBRETTI PER RAGAZZI • Corbella Paciotti R.,Minimi, Serie per apprendisti lettori, Milano, De Agostini Ragazzi • Crosera S., Bressan M.A. Giochiamo con i racconti, Treviso, AIPA, 1992 • Crosera S., Lucchetta S., Giochiamo con le parole, La scuola, 1987 • Crosera S., Lucchetta S., Lovadina F., Parole crociate. Dagli 8 anni in poi, AIPA, 1991 • Crosera S., Lucchetta S., Lovadina F., Parole crociate. Per 5-8 anni, AIPA, 1991 • Crosera S., Lucchetta S., Pastorello T., Giochiamo con le frasi, Treviso, AIPA, 1991 SOFTWARE • • • • • • • • • Ferraboschi L.,Meini N.,Produzione del testo scritto 1 - dal riconoscimento di parole alla costruzione di frasi, Erickson Lengwenus B.,Hilbert J., Scacco matto – Sviluppare la logica e la capacità di problem solving, Erickson Colombo Bozzolo C.,Costa A.,Alberti C.,Nel mondo della matematica- Vol.1. –Situazioni problematiche per alunni dai 6 agli 8 anni, Erickson. Scataglini C., Esercitarsi in…geografia, Erickson Carlo II è realizzato e distribuito dalla cooperativa Anastasis di Bologna Turbolettore C-Map (per creare mappa concettuali) gratuito http://cmap.ihmc.us/download/index.php FreeMind (per creare mappe mentali) gratuito http://freemind.sourceforge.net Speakonia (lettore universale) gratuito www.cfs-technologies.com/ • • • • • • • • • • • • • SITI www.anastasis.it www.dislessia.it www.studioinmappa.it www.dislessia.org (sito dell’’AID di Roma) www.aiditalia.org/it/biblioteca_digitale_aid.htlm (richiesta libri in formato digitale) www.doe.mass.edu/lawregs/603cmr.html www.erickson.it www.libroparlato.org www.liberliber.it (testi elettronici utili da ascoltare con sintesi vocale del pc) http://usp.scuole.bo.it/ele/ http://www.iprase.tn.it/prodotti/software_didattico/ http://www.spazi.org/dsa/ (sito Ufficio Scolastico Regionale Lombardia dedicato ai materiali sui DSA) www.radio.rai.it/radio3/podcast/podcast.cfm (file audio romanzi radiofonici) INDIRIZZI UTILI • AID – Associazione Italiana Dislessia,Via Testoni,1 – 40123 Bologna, Tel. 051.270578 • AID sede di LECCO – presso la scuola media Antonio Stoppani, via A.Grandi,35 – Lecco Presidente Provinciale: Silvia Todeschini ([email protected]) • Centro Internazionale del libro parlato (Opera trasferimenti dei testi su: audiocassette, braille, floppy disk,CD-MP3): Tel: 0439/880425 – • Cooperativa Anastasis (Software didattici e riabilitativi): Tel: 051/2962121 101 G. Valsecchi Università Cattolica - Milano - 102 103 Lo scorso Sernio, Flichendoro e Pribo, stavano nel Nerdino, treppando clami groppi e clemando gremi borti. Ecco che uno strezzo ditto bufa nel tresco di Flichendoro. Pribo glappa e glappa “oh flichendoro” chita, “lo strezzo ditto tunna nel tuo grappo!” PROVIAMO, PER UN ATTIMO, A METTERCI NEI PANNI DI UN BAMBINO O DI UN RAGAZZO CON DISTURBO DI APPRENDIMENTO E IMMAGINIAMONE LE ESPERIENZE E GLI STATI D’ANIMO: • Egli si trova a far parte di un contesto (la scuola) nel quale vengono proposte attività per lui troppo complesse e astratte • Osserva però che la maggior parte dei compagni si inserisce con serenità nelle attività proposte ed ottiene buoni risultati • Sente su di sé continue sollecitazioni da parte degli adulti (“stai più attento!”;” Impegnati di più!”; “hai bisogno di esercitarti molto”…) • Spesso non trova soddisfazione neanche nelle attività extrascolastiche, poiché le lacune percettivo motorie possono non farlo “brillare” nello sport e non renderlo pienamente autonomo nella quotidianità • Si percepisce come incapace e incompetente rispetto ai coetanei • Inizia a maturare un forte senso di colpa; si sente responsabile delle proprie difficoltà • Ritiene che nessuno sia soddisfatto di lui: né gli insegnanti né i genitori • Ritiene di non essere all’altezza dei compagni e che questi non lo considerino membro del loro gruppo a meno che non vengano messi in atto comportamenti particolari (ad esempio quello di fare il buffone di classe) • Per non percepire il proprio disagio mette in atto meccanismi di difesa che non fanno che aumentare il senso di colpa, come il forte disimpegno (“Non leggo perché non ne ho voglia!” ; “Non eseguo il compito perché non mi interessa”…) o l’attacco (aggressività) • Talvolta il disagio è così elevato da annientare il soggetto ponendolo in una condizione emotiva di forte inibizione e chiusura. POSSIBILI ATTEGGIAMENTI DEI FAMILIARI DEL BAMBINI DISLESSICO • In famiglia non si respira certo un’aria migliore. Per la maggior parte dei genitori la scuola è importante, è al primo posto nella vita dei bambini e dei ragazzi, tutto il resto viene dopo e, se la scuola va a rotoli… Non di rado si sente dire ai genitori rispetto alla difficoltà del figlio: “Non me lo aspettavo…mi è sempre sembrato un bambino intelligente…" L’ingresso nella scuola elementare ha fatto emergere un problema; il bambino non apprende come gli altri, gli altri sanno già leggere e scrivere, lui invece… Inizia così la storia del bambino – scolaro Si sottopongono i figli ad estenuanti esercizi di recupero pomeridiano si elargiscono punizioni (niente più sport, niente più Play Station, computer…) talvolta si arriva anche a far cambiare scuola al figlio (“quelle insegnanti non hanno capito nulla, meglio cambiare aria”). Purtroppo c’è ancora scarsa conoscenza e non sempre la diagnosi giunge in tempi accettabili, cosicché sia il bambino che la famiglia tutta vivono esperienze frustranti, generatrici di ansia e di un clima affettivo non certamente favorevole Hanno una predisposizione a concepire la realtà in modo tridimensionale. Il loro modo di pensare li facilita spesso nella comprensione di realtà complesse o realtà che devono essere simultaneamente viste da vari punti di vista. Le loro difficoltà con la scrittura e la lettura ne fanno spesso degli eccellenti oratori. Lasciatevi contaminare da un diversamente abile, • È fonte di energia pulita prodotta dalle menti del genere umano • È fonte di affetti incondizionati e gratuiti • È sede di problematicità esistenziali • È meditazione e contemplazione • È energia pura di rilassanti incontri • È l’humus di una relazione stabile • È fedeltà e senso di realtà • È l’abilità di essere diversi • È una visione differente della realtà GRAZIE valsecchi giuseppe presidente AID Lecco 122 MOVIMENTI SACCADICI FISSAZIONE SACCADE QUANDO LEGGO GLI OCCHI SI SPOSTANO AUTOMATICAMENTE DA QUI A QUI - IL MOVIMENTO DI SACCADE SERVE PER PORTARE LA NOSTRA ATTENZIONE VERSO LA PARTE DEL TESTO CHE CI INTERESSA - LA FISSAZIONE SERVE PER “SCATTARE LE FOTO” DI QUELLO SU CUI ABBIAMO PORTATO IL NOSTRO FOCUS. QUESTI MOVIMENTI DURANTE LA LETTURA SONO SPESSO DISORDINATI, A ZIG ZAG E MANCANO DI UNIFORMITÀ. QUESTO CI CONSENTE UNA LETTURA VELOCE, DI RICONOSCERE LE ABBREVIAZIONI ANCHE SE POTREBBE RENDERE DIFFICILE LA CORREZIONE DI UN TESTO. MAGGIORI SONO I PUNTI DI FISSAZIONE E MAGGIORI LE SACCADI, I TEMPI DI LETTURA SI ALLUNGANO E LA LETTURA DIVENTA MOLTO FATICOSA.