corsivo - Studio in mappa

annuncio pubblicitario
Valsecchi Giuseppe
Università Cattolica
- Milano -
LECCO
DISTURBI SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
CONOSCERLI
PER UNA CONVIVENZA FELICE
1
WWW.
LA FAMIGLIA DEI DSA
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
DISLESSIA
Q.I.
Nella
norma
DISORTOGRAFIA
DISCALCULIA
DISGRAFIA
Legge 170
DISPRASSIA
DISNOMIA
Disturbo neurologico su base biologica
2
LEGGERE COME UN
DISLESSICO
percezione
processo attraverso cui un individuo ha esperienza e
interpreta fenomeni e oggetti dell'ambiente esterno
PERCEZIONE COLLETTIVA
DIARREA
3
LEGGERE COME UN
DISLESSICO
percezione
processo attraverso cui un individuo ha esperienza e
interpreta fenomeni e oggetti dell'ambiente esterno
SEGNO GRAFICO
4
LEGGERE COME UN
DISLESSICO
SEGNO GRAFICO
SELEZIONARE
E
AUTOMATIZZARE
P E RA
LEGGERE COME UN
DISLESSICO
- Leggere vuol dire decodificare, dover fare
continue traduzioni
- Ma se la corrispondenza fonemi-grafemi non è
stabilizzata….
7
LEGGERE COME UN
DISLESSICO
Chi riesce a decodificare questo messaggio?
buan
tipi
voidosso
nol
eggere
bue
sterighe
quanti di voi possono leggere queste righe
8
LEGGERE COME UN
DISLESSICO
Chi riesce a decodificare questo messaggio?
totem
puan
ole
docivu
fra
berbeci
steba
redue
role
Quanto tempo ci vuole per decifrare queste parole?
9
LETTURA LESSICALE
• Socdno una riccrea dlel’Unvrsetiià di Carbmdgie
l’oidrne dlele lertete all’iternno di una praloa, non
ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta saino
nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo
msese a csao una peonrsa può leggere l’inetra
fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al ftato che il
nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma
tiene in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime
Icnrebidile he?
10
LETTURA LESSICALE
• Socdno una riccrea in capmo nerulioingustico
l’oidrne dlele lertete all’inentro di una porala, non
ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta saino
nllea gusita psoiozine. Acnhe se le ltteere snoo
msese a csao una peonrsa può leggere l’inetra
farse sneza plormbei. Ciò è dovuto al ftato che il
nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma
teine in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime
Icnrebidile he?
11
LETTURA LESSICALE
• Socdno una riccrea in capmo nerulioingustico
l’oidrne dlele lertete all’itnerno di una praloa, non
ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta saino
nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo
msese a csao una peonrsa può leggere l’inetra
fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al ftato che il
nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma
teine in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime
Icnrebidile he?
12
PORVAIMO ANOCRA
• La Scoula prosienfafale omaniguangale ha
ogarzinzato qusteo intoncro su prelbomi irenenti ai
ditrusbi dell’aprepindemnto, in patrilocare, ai
Dibustri Speficici dell’Appindrenemto. Il tepmo
che abbaimo a dipsozisoine non ci pemrette di
aporfpindore in mariena esuraintee l’agrontemo ma
sepriamo amleno psosa pettremerci di cosconerlo
qunato batsa per dediresare di apprifondorlo. La
disselisa è un disburto neruogolico che non si vede,
e qunidi, per motli, dififcile da ricosconere e
accattere
LETTURA LESSICALE
Le persone dislessiche
LEGGONO OGNI SINGOLA LETTERA.
L’ANTICIPAZIONE
14
LETTURA LESSICALE
• Secondo una ricerca in campo neurolinguistico, l’ordine delle lettere
all’interno di una parola non ha importanza a patto che la prima e
l’ultima siano nella giusta posizione. Anche se le lettere sono messe a
caso una persona può leggere l’intera frase senza problemi. Ciò è
dovuto al fatto che il nostro cervello non legge ogni singola lettera ma
tiene in considerazione la parola nel suo insieme.
•Secondo una ricevuta in campo neuroliguistico, l’ordine della
lettura all’interno di una pagina non ha a impostazione a patto
che la preferisca e l’ultimo sia nel… giusto posto. Anche se le
letture sono messe a casa una persona……
Secondo una ricetta in campo neurolinguistico, l’odore del…
letame all’interno di una pasta non ha impurità …..
15
LETTURA LESSICALE
L’ANTICIPAZIONE
OGGI È LUNEDÌ
DOMANI È MARTEDÌ E DEVO FARE TUTTI I COMPITI.
PER GIUNTA È IL GIORNO PIÙ DIFFICILE PERCHÉ HO
CINQUE MATERIE TUTTE DIFFERENTI FRA DI LORO.
LA PRIMA ORA HO MATEMATICA, LA SECONDA INGLESE,
POI HO ITALIANO , STORIA E GEO METRIA.
ALLE 13 SI FINISCE E TORNO A CASA IN AUTOBUS CON I
MIEI AMICI
MOVIMENTI SACCADICI
FISSAZIONE
SACCADE
QUANDO LEGGO GLI OCCHI SI SPOSTANO
AUTOMATICAMENTE DA QUI A QUI
- IL MOVIMENTO DI SACCADE SERVE PER PORTARE LA NOSTRA ATTENZIONE VERSO LA PARTE DEL TESTO
CHE CI INTERESSA
- LA FISSAZIONE SERVE PER “SCATTARE LE FOTO” DI QUELLO SU CUI ABBIAMO PORTATO IL NOSTRO
FOCUS.
QUESTI MOVIMENTI DURANTE LA LETTURA SONO SPESSO DISORDINATI, A ZIG ZAG E MANCANO DI
UNIFORMITÀ.
QUESTO CI CONSENTE UNA LETTURA VELOCE, DI RICONOSCERE LE ABBREVIAZIONI ANCHE SE POTREBBE
RENDERE DIFFICILE LA CORREZIONE DI UN TESTO.
MAGGIORI SONO I PUNTI DI FISSAZIONE E MAGGIORI LE SACCADI, I TEMPI DI LETTURA SI ALLUNGANO E
LA LETTURA DIVENTA MOLTO FATICOSA.
PARTECIPAZIONE
SCRIVERE NON È UN
AUTOMATISMO ACQUISITO MA È
SEMPRE UNA ATTIVITÀ COGNITIVA
PER UN RAGAZZO
DISLESSICO E’ IMPOSSIBILE
ESSERE ATTENTO E
PRENDERE APPUNTI
Dettare i compiti deve avere un
ASCOLTARE ED ESSERE ATTENTO
preciso e adeguato
È UNtempo
LAVORO DIFFICILE
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
18
CACCIA ALL’ERRORE
IL NUMERO HA VALORE NEL SUO CONTESTO
5
5 – 13 – 3
3
METTERLI IN ORDINE DI ALTEZZA
DAL PIÙ PICCOLO AL PIÙ GRANDE
QUALE È IL NUMERO PIÙ
COMODO?
QUAL È IL PIÙ UTILE
13
QUALE NUMERO
ARRIVA PRIMA?
QUAL È IL
NUMERO GIUSTO?
19
CACCIA ALL’ERRORE
5x2=7
6x3=9

errore procedurale
3 x 8 = 27

automatismo
426

errore spaziale
23 < 17

errore semantico
2386 2368

errore sintattico
25 17 =
233

errore posizionale
624
20
CACCIA ALL’ERRORE
1000900506
1000
900 50 6 = Millenovecentocinquantasei
55100
100 = Cinquecento
10022 = Centodue
100
•
Da un codice all’altro
•
Da un codice nominale
ad un codice sintattico
•
Errore di lessicalizzazione
21
LINGUA STRANIERA
Per impararla occorre:
I° saper ascoltare e capire
II° saper parlare e
comunicare
III° saper leggere
IV° per ultimo, Saper Scrivere
o trascrivere
22
LINGUA STRANIERA
APPRENDERE L’ITALIANO:
DA 0 A 2 ANNI SI ASCOLTA
DA 2 A 6 ANNI SI PARLA
DAI 6 AI 7 ANNI SI APPRENDE E SI VALUTA LO SCRITTO
NEI PAESI ANGLOSASSONI
DA 0 A 2 ANNI SI ASCOLTA
DA 2 A 9 ANNI SI PARLA
DAI 9 AI 10 ANNI, SI VALUTA LA SCRITTURA
23
COSA È MEGLIO?
SCRITTO
ORALE
My teacher is very nice
Mi teacher is veri nice
Mai ticer is veri nais
Mai ticer is veri nais
VALUTAZIONE
Non si possono dare giudizi
negativi per la brutta calligrafia
Oppure penalizzare un elaborato
per il disordine
OPPURE NON ACCETTARE LO
STAMPATO MAIUSCOLO
NON DARE ENFASI AGLI ERRORI
MA USARE MATITA E GOMMA PER SEGNARE GLI ERRORI
ANZICHÈ L’INCORREGGIBILE PENNA ROSSA
25
L. 53/2003 – Legge Moratti
Fine della L. 517/1977 Applicazione dei programmi
STRATEGIE PEDAGOGICHE
DIFFERENZIAZIONE DEI PERCORSI
PERSONALIZZAZIONE
RAGGIUNGERE TRAGUARDI
DIFFERENZIATI SULLA BASE DELLE
DISUGUAGLIANZE DI PARTENZA
SANCISCE LE DIFFERENZE
LIBRI DI TESTO II°ANNO SCUOLA MEDIA
ANNO SCOLASTICO 1977-1978
1. Religione Cristo Nostra Speranza
2 .Italiano
Nuova grammatica italiana
3. Antologia
Proposte Più
4. Storia
L’uomo e il suo tempo
5. Geografia
La terra dell’uomo
6. Inglese
Language and life (T.U.)
7. Matematica Matematica per la scuola media
8. Scienze
Elementi di scienze naturali
9. Artistica
L’immagine
10. Musica
L’Educazione Musicale (T.U.)
11.Tecniche
Educazione Tecnica (T.U.)
ANNO SCOLASTICO 2007-2008
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
Religione
Il sale della terra
Vangelo e atti degli apostoli
Italiano Antologia
albero delle mele
Italiano Grammatica
A chiare lettere volume A
A chiare lettere volume B
A chiare lettere volume C
Storia
Ora di Storia
Quaderno di storia
Educazione Civica Forme della convivenza civile (ed cittadinanza)
Educazione Civica Forme della convivenza civile (amb. Sal. Alim..)
Geografia
Georama, dall’Italia all’Europa
Inglese
Friend and fun
Inglese lab
CD ROM
Francese
Rencontres project
Rencontre project labo
CD Audio
Matematica
Matematico! Volume A
Matematico! Volume B
Portfolio
Scienze
Esplorare le scienze Tomo A
Tomo B
Tomo C
Tomo D
Tomo E
Ed. Artistica
Arte e Immagine Volume A
Volume B 1 – B 2
Volume B 3
Tecnologia
Due ore di tecnologia
130 schede di tecnologia
Computer
Musica
Suona subito volume A
Suona subito volume B
27
GIUSTIZIA
NON È DARE A TUTTI LA STESSA
COSA, MA DARE AD OGNUNO
CIÒ DI CUI HA BISOGNO
NON È PORTATO
EDUCAZIONE FISICA
HA PRESTAZIONI MOLTO BASSE
NON RIESCE A FAR NIENTE
SUFFICIENTE
29
GIUSTIZIA
NON È DARE A TUTTI LA STESSA
COSA, MA DARE AD OGNUNO CIÒ DI
CUI HA BISOGNO
EDUCAZIONE FISICA
O…… AVVIAMENTO SPORTIVO
30
GIUSTIZIA
NON È DARE A TUTTI LA STESSA
COSA, MA DARE AD OGNUNO CIÒ DI
OBIETTIVI
CUI HA BISOGNOOBIETTIVI
• COLLABORAZIONE CON TUTTI
• SPIRITO OLIMPICO
• TOLLERANZA E
EDUCAZIONE
CONDIVISIONE
FISICA
•COLLABORAZIONE NELLA
SQUADRA
• SPIRITO AGONISTICO
O……AVVIAMENTO SPORTIVO
•TENSIONE AL RISULTATO
• ATTENZIONE AL PROCESSO DI
CRESCITA
•ATTENZIONE AL RISULTATO
• MIGLIORARE LE PROPRIE
PRESTAZIONI
•MISURARSI CON I LIMITI
OGGETTIVI
•LA CRESCITA DI TUTTI
•LA SELEZIONE DEI TITOLARI
31
GIUSTIZIA
IL LIVELLO MINIMO È PER LA SCUOLA NON PER I RAGAZZI
INVALSI – livelli minimi per la scuola Italiana
32
DISTURBO O
DIFFERENZA?
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
33
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
34
DISTURBO O DIFFERENZA?
69
32
28
VISIONE PER
IMMAGINI
25
20
15
VISIONE
MISTA
NON SA
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
22
1
VISIONE PER
ELENCAZIONE
DISTURBO O DIFFERENZA?
PER IMMAGINI
VELOCE
IMMAGINATIVA
CREATIVA
INDUTTIVA
TRAME
SIMBOLICO
CASUALE
INTERRELAZIONI
OLISTICA
RICODI
PER ELENCAZIONE
RAZIONALE
ORDINATA
ANALITICA
CRITICA
LOGICA
DEDUTTIVA
DETTAGLIATA
CAUSA-EFFETTO
Visione tridimensionale
Domani è sabato e al pomeriggio vado a fare atletica con
Luigi e poi guardo i simpson
Ricordatevi che domani a scuola, faremo il compito in
Mi sembra che abbiamo ginnastica e storia italiano e
devo fare ancora i compiti, ……
Classe di matematica, poi, nell’ora successiva, andremo
avanti con il programma ..??..
“Ma prof. domani
non
37
abbiamo la verifica?”
Domani a scuola, faremo il compito in classe di
matematica, poi, nell’ora successiva, andremo
avanti con il programma …..
Poi spiegazione
spiegazione
Italiano ginnastica
storia
Verifica di matematica
Matematica
Atletica
Luigi
Domani a scuola
38
PROBLEMA 1
PROBLEMA 2
PROBLEMA 3
PROBLEMA 4
39
PER STUDIARE
OCCORRE SAPER RIASSUMERE
STRUMENTO DI FACILITAZIONE
40
GENITORI
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
41
SCUOLA DELL’INFANZIA: SEGNALI
SCUOLA DELL’INFANZIA: SEGNALI
• A 4 anni difficoltà di linguaggio:
- confusione di suoni
- frasi incomplete
- sintassi inadeguata
- parole utilizzate in modo non adeguato al
contesto
- uso di parole sostitutive
• Inadeguata padronanza fonologica:
- sostituzione di lettere s/z - r/l - p/b
- omissione di lettere o parti di parola
• Inadeguatezza nei giochi metafonologici:
- “burrone”: se tolgo “ne” cosa rimane? Se a
“colla” aggiungo “na”, cosa diventa?
- riconoscimento e costruzione di rime
- isolare il primo suono delle parole o l’ultimo
• difficoltà nella copia da modello e disordine nello
spazio del foglio
• disturbo della memoria a breve termine
• difficoltà ad imparare filastrocche
• difficoltà a memorizzare nomi di oggetti familiari
• difficoltà di attenzione
• inadeguata manualità fine
• goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le
scarpe, riordinare
• inadeguato riconoscimento della destra e della sinistra
• difficoltà a riprodurre ritmi e a mantenere il ritmo per
un tempo prolungato
SCUOLA DELL’INFANZIA: COSA FARE?
•
•
•
•
•
Lavoro fonologico
Leggere molto ai bambini
Dare libri
Costruire libri
Non anticipare l’aspetto tecnico della scrittura per evitare
che acquisiscano meccanismi sbagliati
• Organizzare un ambiente motivante e stimolante verso la lettoscrittura, partendo dall’interesse dei bambini per le scritte
• Segnalare alla scuola primaria
• Attività di screening all’inizio dell’ultimo anno della scuola
dell’Infanzia con l’obiettivo di realizzare attività didattichepedagogiche mirate (possibile progetto di Circolo)
SCUOLA DELL’INFANZIA:
ESEMPI DI ATTIVITÀ
• “Dimmi una parola che inizia come ...”
• “Dimmi una parola che inizia con ...”
• Identificare la parola scandita dall’insegnante nei suoni costituenti
(sillabe e fonemi).
• Segmentare parole in sillabe e fonemi.
• Riconoscere e produrre rime
• Elidere o aggiungere suoni a parole date (ditale-dita; porta-portare)
• Riconoscere parole lunghe e parole corte
• Trovare differenze tra due parole (es. cane – tane)
• “Quale parola non inizia con lo stesso suono tra ...” (es. pane, pera,
tino, poco)?
SCUOLA PRIMARIA: SEGNALI
• Difficoltà a copiare dalla lavagna
• Difficoltà ad utilizzare lo spazio del foglio
• Difficoltà a memorizzare le lettere
• Perdita della riga e salto della parola durante la lettura
• Omissione delle lettere maiuscole
• Difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici
• Confusione e sostituzione di lettere, in particolare con l’uso
dello stampato minuscolo
• ERRORI ORTOGRAFICI:
Fonologici:
- scambio di grafemi (faso per vaso)
- inversioni (al per la)
- grafema inesatto (scare /siare per sciare; magi per maghi)
- omissione o aggiunta di lettere e sillabe (seda per sedia; limonemo per
limone)
- Lettere e numeri scambiati: 42/24 - p/b - sc/cs - a/e -u/n
- Sostituzione di suoni simili: p/b - d/t - m/n - r/l - s/z
- Difficoltà con i seguenti suoni: chi/che - ghi/ghe - gn – gl
Non fonologici:
- separazioni e fusioni illegali (ele fante per elefante; in contro per incontro;
lanatra per l’anatra; vieneconte per viene con te)
- scambi di grafemi omofoni (quore per cuore; qulla per culla)
- omissione o aggiunta dell’h (ha scuola per a scuola; ai giocato per hai
giocato)
Altre tipologie di errori:
- accenti
- doppie
• Difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico e ad usare il
vocabolario
• Difficoltà ad imparare le tabelline
• Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni
aritmetiche
• Difficoltà ad imparare i termini specifici delle discipline
• Difficoltà a ricordare gli elementi geografici, le epoche
storiche, le date degli eventi
• Difficoltà a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi nelle
carte
• Difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo
• Difficoltà a sapere che ore sono all’interno della giornata
• Difficoltà a leggere l’orologio
• Difficoltà a memorizzare i giorni della settimana, i mesi
• Difficoltà a sapere quand’è Natale, a ricordare il giorno della
propria nascita, quella dei propri familiari
• Difficoltà attentive
SCUOLA PRIMARIA: COSA FARE?
•
•
•
•
•
•
Molto lavoro fonologico
Lettura a voce alta da parte dell’insegnante
Iniziare con lo stampato maiuscolo
Evitare di presentare più caratteri contemporaneamente
Far manipolare le lettere anche in modo multimediale
Procedere gradualmente con la scrittura, fornendo
indicazioni precise per la scrittura delle lettere
• Passare allo stampato minuscolo solo dopo che sono stati
appresi tutti i suoni.
• Soffermarsi maggiormente sui suoni più difficili
• Riprendere periodicamente le sillabe complesse
• Passare al corsivo senza fretta (eventuale utilizzo di un
quaderno di allenamento al corsivo)
• Mantenere la motivazione, offrendo occasioni significative e
motivanti per scrivere
• Permettere ai bambini di usare il carattere con cui si trovano
più a loro agio
• Scrivere in stampato alla lavagna per tutto il tempo necessario
• Preparare schede “chiare, pulite”
• Utilizzare la memoria visiva, attrezzando l’aula con cartelli
murali
DISTURBI SPECIFICI DEL
CALCOLO
DISCALCULIA
Deficit:
-nella strutturazione cognitiva delle componenti di cognizione
numerica (meccanismi di quantificazione, comparazione,
seriazione, strategie di calcolo a mente);
-nelle procedure esecutive (lettura, scrittura, messa in colonna
dei numeri);
-nel calcolo (recupero dei fatti numerici e algoritmi del
calcolo scritto).
Non riguarda difficoltà di esecuzione dei problemi
matematici.
RIASSUNTO
• Più breve del testo
• Comunica le informazioni
più importanti
• Non contiene impressioni
personali
• E’ narrativo e rispetta
l’ordine del testo
• Il riassunto toglie qualcosa
• Occorre una lettura
consapevole del testo
• È leggibile da tutti
MAPPA STRUTTURALE
• Vengono dati gli elementi portanti
• Ogni elemento è una conoscenza
a sé con libertà di
approfondimento
• È interpretabile da tutti
• Vengono indicate le informazioni
essenziali da conoscere
• Non necessariamente sequenziale
• Non necessaria una lettura
anticipata ma
• Libera scelta strumenti di
conoscenza
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
54
I PROMESSI SPOSI
Il romanzo si svolge a Lecco. dove Renzo Tramaglino e Lucia Mondella si vogliono sposare.
Il potente Don Rodrigo, però, scommette con il cugino Attilio che riuscirà ad impossessarsi di Lucia.
Il curato Don Abbondio incaricato a celebrare il matrimonio, viene minacciato da due bravi di don Rodrigo, affinché non sposi i
giovani, e così, il giorno dopo imbastisce delle scuse a Renzo per rinviare il matrimonio,
Renzo però, parlando con Perpetua, capisce che qualcosa non quadra e costringe il curato a rivelare la verità. D’accordo con Lucia e
con la madre di lei, Agnese, e decidono di chiedere consiglio a un avvocato, detto Azzeccagarbugli, che però si rivela essere in
malafede.
Così si rivolgono a Padre Cristoforo, che decide di affrontare don Rodrigo, ma viene cacciato in malo modo.
Agnese propone un matrimonio a srpresa, pronunciando davanti al curato le frasi rituali alla presenza di due testimoni. Quando fra
Cristoforo annuncia il fallimento del suo tentativo di convincere don Rodrigo, il piano viene accettato anche da Lucia.
Intanto don Rodrigo medita il rapimento di Lucia, e una sera dei bravi irrompono in casa sua, che però trovano deserta. Lucia,
Agnese e Renzo, dopo il tentativo fallito, si rifugiano al convento di fra Cristoforo, dove vengono a sapere del tentato rapimento.
Fra Cristoforo espone loro i suoi progetti: Renzo si rifugerà presso il convento dei cappuccini a Milano, mentre Lucia troverà aiuto
dal padre guardiano del convento nei pressi di Monza.
Renzo, Lucia e Agnese attraversano in barca l’Adda in uno stato d’animo terribile.
Giunta al convento, Lucia viene accompagnata da Gertrude, la "signora" che prende la giovane sotto la sua protezione.
Renzo, a Milano, non potendo ricoverarsi nel convento indicatogli dal padre Cristoforo, dato che padre Bonaventura è in quel
momento assente, rimane coinvolto nei tumulti per il rincaro del pane e critica apertamente la giustizia. Qualcuno lo sente e lo
denuncia. Il mattino dopo Renzo viene arrestato ma riesce a fuggire a Bergamo, nella Repubblica Veneta, da suo cugino Bortolo.
Nel frattempo il conte Attilio, cugino di don Rodrigo, riesce a far allontanare fra Cristoforo dal convento di Pescarenico.
Don Rodrigo chiede aiuto all’Innominato, potentissimo signore, che fa rapire Lucia.
La notte che segue Lucia fa un voto di castità pur di non rinunciare a Renzo e l'Innominato trascorre una notte orribile, piena di
rimorsi, infatti, la mattina seguente si presenta in chiesa per parlare con il cardinale Federico Borromeo, e si impegna a cambiare vita
e per prima cosa libera Lucia.
In quel tempo scendono in Italia i Lanzichenecchi, e diffondono il morbo della peste.
Si ammala Renzo, che guarisce, e torna al paese per cercare Lucia, ma non la trova, va a Milano, dove apprende che si trova nel
lazzaretto. Qui trova anche padre Cristoforo, che scioglie il voto di Lucia e invita Renzo a perdonare don Rodrigo, ormai morente.
Tornano al loro paese dove don Abbondio, avuta conferma della morte di Don Rodrigo, celebra le nozze.
55
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
56
• cecilia
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
57
I PROMESSI
SPOSI
LA
PROVVIDENZA
POETICA DEL
VERO
IL DESTINO
CONTESTO
STORICO
RENZO
La Provvidenza m’ha
aiutato finora;
m’aiuterà anche per
l’avvenire.
IL PAESAGGIO
PERSONAGGI
• LANZICHENECCHI
• CARDINALE
BORROMEO
• LA PESTE
•
•
•
•
DON ABBONDIO
DON RODRIGO
L’INNOMINATO
…………………
ADDIO AI
MONTI
IL ROMANTICISMO
NEL MANZONI
CECILIA
LA RIVOLTA E
LA FUGA DA
MILANO
L’INTRECCIO
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
58
STRUTTURA DELLE MAPPE
SEQUENZIALE
ALBERO
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
A RETE
TITOLO
COMPONENTI
CHIAVE
PAROLE
ESPLORATIVE
APPROFONDIMENTI
PAROLE
ESPLORATIVE
APPROFONDIMENTI
COMPONENTI
CHIAVE
PAROLE
ESPLORATIVE
APPROFONDIMENTI
APPROFONDIMENTI
APPROFONDIMENTI
APPROFONDIMENTI
ULTERIORI
SPECIFICHE
ULTERIORI
SPECIFICHE
PAROLE
ESPLORATIVE
ULTERIORI
SPECIFICHE
ULTERIORI
SPECIFICHE
ULTERIORI
SPECIFICHE
ULTERIORI
SPECIFICHE
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
60
SPECIFICHE
TITOLO
Titolo: Arial, nero grassetto, dimensione 16 punti, allineamento centrato.
Disegno: rettangolo con angoli smussati, linea di contorno rosso,spessore
punti 2¼, colore di riempimento di sfondo giallo
PRIMO
LIVELLO
Primo livello. Arial, nero grassetto, dimensione 14 punti, allineamento
centrato Disegno: ellisse contorno rosso spessore linea di contorno punti 2¼
SECONDO LIVELLO
Secondo livello. Arial, nero grassetto, dimensione 12 punti, allineamento
centrato Disegno: rettangolo contorno blu spessore linea di contorno punti 2¼
TERZO LIVELLO
Terzo livello. Arial, nero grassetto, dimensione 12 punti, allineamento
centrato Disegno: rettangolo contorno verde spessore linea di contorno punti 1
QUARTO LIVELLO
Eventuale Quarto livello. Arial, nero normale, dimensione 12 punti,
allineamento centrato Disegno: rettangolo contorno giallo spessore linea di
contorno punti 1
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
61
PER STUDIARE
OCCORRE SAPER RIASSUMERE
STRUMENTO DI FACILITAZIONE
62
ELEMENTI
DI FACILITAZIONE
O ELEMENTI
DI CONFUSIONE?
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
63
C.M. 4674
10 maggio 2007
….ATTENZIONE SULLE PROVE ORALI COME
MISURE COMPENSATIVE DOVUTE NEI
CONFRONTI DELLE CORRISPONDENTI PROVE
SCRITTE EFFETTUATE ANCHE NELLE LINGUE
NON NATIVE SIA MODERNE CHE ANTICHE…
64
C.M. prot. 4600 10 maggio 2007
Per quanto riguarda gli studenti con disturbi
specifici dell’apprendimento….. Si deve tener
conto prevalentemente del contenuto più che
della forma…..
65
CACCIA ALL’ERRORE
UN ERRORE
RIPETUTO 10 VOLTE
NON SONO 10 ERRORI
66
Prot. N°13987 3-11-2004
MIUR Lombardia
….Si invitano i Dirigenti Scolastici a sollecitare i
docenti ad applicare strumenti compensativi e le
misure dispensative nei confronti degli studenti
con DSA…
INTERROGAZIONE
PROGRAMMATA
A SORPRESA
SI STUDIA QUANDO SI VUOLE
E QUANDO SI PUÒ
SI DEVE STUDIARE SEMPRE
PER EVITARE SORPRESE
NON SI TEMONO E NON SI
HANNO SORPRESE
LA RICHIESTA È
NECESSARIAMENTE LIMITATA
SI PROGRAMMANO I TEMPI E
GLI IMPEGNI
MAGGIOR STRESS PER I
RAGAZZI
MAGGIOR POTERE PER I
DOCENTI
SI RICHIEDE UNA PIÙ VASTA
AREA DI CONOSCENZE
SI PROGRAMMA MEGLIO IL
LAVORO DI CLASSE
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
POTREBBE ESSERE UN
METODO DIFFERENTE PER
APPRENDERE
68
MA SI POSSONO NORMALIZZARE
SI LE
PUÒ
NO!
GUARIRE?
PRESTAZIONI
69
DISPERSIONE SCOLASTICA IN ITALIA
Dati ministeriali 2007
ANNO ACCADEMICO 2007 – 2008
ANNO ACCADEMICO 2007 – 2008
UNIVERSITÀ DI PADOVA
UNIVERSITÀ CATTOLICA – MILANO –
25.000 ISCRITTI
ANNO ACCADEMICO 2007 – 2008
UNIVERSITÀ DI LEICESTER
25.000 ISCRITTI
36.294 ISCRITTI
1 CERTIFICAZIONE DI DSA
10 CERTIFICAZIONI DI DSA
900 CERTIFICAZIONE DI DSA
70
DISPERSIONE SCOLASTICA IN ITALIA
Dati ministeriali 2007
QUASIstabilito
UN MILIONE
DI
Obiettivo
dall’UE a
Lisbona nel
2000:
STUDENTI
avere al massimo il 10 per cento di
NON
LA
ragazzi
tra iVA
18 e OLTRE
i 24 anni con
la
sola LICENZA
licenza di scuolaMEDIA.
media.
La media Ue 14,9 per cento
Finlandia e Danimarca sono già al di sotto del 10 per cento
SE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Francia,SIGermania,
Olanda,IRegno
Unito eCON DEBITO
AGGIUNGONO
PROMOSSI
Grecia sono vicini all'obiettivo di Lisbona.
L'INSUCCESSO COLPISCE PIÙ DI METÀ DEGLI STUDENTI.
L'Italia nel 2006,
Solo il Protogallo ci
20.6 per cento.
precede nella classifica
71
La prima legge in cui appaiono
i Disturbi Specifici dell’Apprendimento
risale al 1970
United Kindom
Vi è l’obbligo per ogni ordine di scuola di avere strumenti compensativi
Le università spesso pubblicizzano le unità di supporto presenti nella
scuola (i dislessici nei paesi anglosassoni sono oltre il 10%)
Sono presenti nelle Università Tutor Educatori nei programmi di
“DISLESSIA AMICHEVOLE”
E’ previsto un Tribunale per le Discriminazioni all’interno delle Università.
Non vi sono leggi vincolanti ma Norme Indicative
72
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
22 giugno 2009, n. 122
Art.10.
Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)
•Per gli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)
adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo
dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di
tali alunni; a tali fini nello svolgimento dell’ attività didattica e delle
prove di esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie
disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici
compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
•Nel diploma finale rilasciato a termine degli esami non viene fatta
menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle
prove.
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
Prot. N° 4099 del 5 ottobre 2004
Si prevede esplicitamente:
…Organizzazione di interrogazioni
programmate…..
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
74
Prot. 13987 MIUR Lombrdia
3 novembre 2004
“L’utilizzo di tali misure (dispensative e
compensative), che non richiede la segnalazione ex
L.104 / 92, ma soltanto la diagnosi dello specialista,
è fondamentale e conforme alla personalizzazione
della didattica (PEP), al fine di non inficiare il
successo formativo di chi presenti DSA.” …
….Solo in casi più gravi, a discrezione dello
specialistache lo ritenga indispensabile e lo indichi
esplicitamente nella propria diagnosi si ricorrerà all’
ex L. 104/92
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
75
NORMATIVA
•
NOTA MIUR - UFF 4 PROT. N. 4099 del 5.10.04
INIZIATIVE RELATIVE ALLA DISLESSIA
su STRUMENTI DISPENSATIVI E COMPENSATIVI
•
NOTA USR LOMBARDIA PROT. N. 13987 del 3.11.04
DISLESSIA E DSA: STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE
(AGGIORNATA POST CIRC.MIUR 5.1.05)
•
NOTA MIUR - UFF 4 PROT. N. 26/A del 5.1.05
INIZIATIVE RELATIVE ALLA DISLESSIA
MISURE DISPENSATIVE E COMPENSATIVE NELLE VALUTAZIONI FINALI E SUFFICIENZA
DELLA DIAGNOSI SPECIALISTICA
•
NOTA MIUR – UFF 7 PROT. N. 1787 dell’ 1.3.05
ESAMI DI STATO 2004-5 – ALUNNI AFFETTI DA DISLESSIA
PREDISPOSIZIONE TERZA PROVA
VALUTAZIONE PRIMA E SECONDA PROVA
TEMPI PIÙ LUNGHI
•
•
NOTA USR LOMBARDIA PROT. N dell’13/6/05. 10705 ESAMI ALUNNI AFFETTI DA
DISLESSIA
NOTA MIUR - UFF IV PROT. N. 4798/A del 27.7.05
ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE
DELL’INTEGRAZIONE
valsecchi
giuseppe presidente AID SCOLASTICA DEGLI ALUNNI
76
DISABILI DA PARTE DELLE ISTITUZIONI
SCOLASTICHE
ANNO
SCOLASTICO
2005Lecco
2006
COMUNICAZIONE
RETORICA
QUANTE ORE STUDI A CASA OGNI GIORNO?
……………………………………………...DUE
OGNI GIORNO A CASA IO STUDIO CIRCA 2 ORE!
CONTA IL PROCESSO
O CONTA IL RISULTATO?
Per un bambino dislessico è importante saperlo
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
78
Apprendimento attraverso
VALE diretta
SOLO CIÒ
Lettura
di testi
CHE
Ascolto
di DICE
testi
L’INSEGNANTE
Immagini
E CIÒ CHE C’È
Documenti
SCRITTO
SUL LIBRO!
Filmati
Internet
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
79
PEI
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
PEP
PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO
PIANO EDUCATIVO CHE
DIFFERENZIA I PROGRAMMI
NEI CONTENUTI E NELLE
COMPETENZE SPECIFICHE
PIANO EDUCATIVO CHE SI
DIFFERENZIA
NELLE TECNICHE E
NELLE METODOLOGIE
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
80
• PEP Piano Educativo Personalizzato
1. Quali strumenti può utilizzare?
2. Quali strumenti sa utilizzare?
3. Quali autonomie possiede?
4. A quali possiamo educarlo?
5. Quale base di partenza ha?
6. Quale punto di arrivo mi aspetto?
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
81
Valsecchi Giuseppe
Presidente AID Lecco
DISTURBI SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
E ORA CHE FARE?
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
82
LE MAPPE STRUTTURATE
STRUTTURA AD ALBERO
STRUTTURA RADIALE
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
83
PROVE D’ESAME
PROPOSTA USP COMO PROVE INVALSE
COMUNICAZIONI AID - INDIRE
NELLA VALUTAZIONE
- separare gli errori dal contenuto
- tenere conto dei punti di partenza
-fare in modo che il bambino in difficoltà senta di
essere apprezzato (non solo sul quaderno, ma anche
sul documento di valutazione)
- evitare di riempire i quaderni di segni degli errori
- valutare una volta lo stesso errore ripetuto
STRUMENTI COMPENSATIVI
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•
•
•
•
•
•
•
Tabella dei mesi, dell’alfabeto e dei vari caratteri
Tavola pitagorica
Tabella delle misure e delle formule
Calcolatrice
Registratore e cassette registrate (eventuale fonoteca scolastica
contenente testo parlato dei libri adottati e di altri testi)
Cartine geografiche e storiche (non mute)
Schemi operativi e mappe autoprodotte come supporto
all’esposizione orale
Software specifici
Programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi
vocale, commisurati al singolo caso
• Dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle,
traduttori
• Uso di glossari (anche durante prove di verifica) per
il significato di parole in lingua straniera o di lessico
specifico, possibilmente abbinate a immagini,
piuttosto che alla sola spiegazione verbale
• Richiesta alle case editrici di testi ridotti nella
quantità di pagine (non nei contenuti) forniti di audiocasette o cd-rom
• Utilizzo del Libro Parlato
• Lettura da parte di un compagno, di un tutor o di un
insegnante a casa e a scuola
STRUMENTI DISPENSATIVI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Lettura ad alta voce
Scrittura veloce sotto dettatura
Lettura di consegne
Uso del vocabolario
Studio mnemonico delle tabelline
Dispense dallo studio delle lingue straniere in forma scritta
(difficoltà data dalla differenza tra scrittura e pronuncia)
Tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio
(adeguata organizzazione spazi/flessibile raccordo tra
insegnanti)
Organizzazione di interrogazioni programmate
Assegnazione di compiti a casa in misura ridotta
Evitare compiti di copiatura ripetitiva e di traduzione che
risultano difficili e inutili per l’apprendimento
AIUTO!!! DEVO
STUDIARE…
E’ necessario fornire agli alunni DSA uno strumento da utilizzare
“LE MAPPE”
con diverse modalità:
• supporto prima della spiegazione;
• supporto durante la spiegazione per cogliere meglio i nessi
logici;
• supporto durante l’interrogazione.
Successivamente, si avvia l’alunno a costruire
autonomamente mappe, dopo una prima fase di
elaborazione e stesura guidata dall’insegnante.
www.studioinmappa.it
IMPORTANTE !!!
È NECESSARIO RENDERE ACCESSIBILI
TUTTI GLI STRUMENTI
COMPENSATIVI E DISPENSATI,
PRECEDENTEMENTE ELENCATI,
ANCHE E SOPRATTUTTO DURANTE
LO SVOLGIMENTO DI PROVE DI
VERIFICA E/O ESAME, SENZA
PREGIUDICARE L’ESITO E LA
VALUTAZIONE DELLA PROVA.
• PEP Piano Educativo Personalizzato
1. Quali strumenti può utilizzare?
2. Quali strumenti sa utilizzare?
3. Quali autonomie possiede?
4. A quali possiamo educarlo?
5. Quale base di partenza ha?
6. Quale punto di arrivo mi aspetto?
COLLABORARE:
CON CHI E PERCHÉ?
Per favorire la crescita armonica
della persona con DSA
• Collaborazione con gli operatori
dei servizi
• Collaborazione con i genitori
• Collaborazione tra docenti
ALLE FAMIGLIE:
COSA SUGGERIRE?
• Rivolgersi a specialisti nel caso in cui continuino ad
evidenziarsi nel primo anno delle scuole elementari i
segnali precedentemente dall’ultimo anno della
scuola materna
• In situazione di diagnosi di DSA, adottare le misure
compensative e dispensative anche nelle attività a
casa
• Possibilità di rivolgersi alle varie associazioni
presenti sul territorio limitrofo e/o nazionale
INDICAZIONI
BIBLIOGRAFICHE
MIUR-AID-USRLombardia, consultare i
materiali dei formatori AID presenti sul sito
dell'Ufficio Scolastico Regionale
Lombardia, alla sezione spazi.org/DSA
http://win.spazi.org/dsa/Materiali.php
TESTI
• Associazione Italiana Dislessia (a cura di),La Dislessia raccontata dagli
insegnanti, Libri Liberi
• Biancardi A.Quando un bambino non sa leggere. Rizzoli, 1999
• Cornoldi C. (a cura di), I disturbi dell' apprendimento, 1991
• Cornoldi C. Le difficoltà di apprendimento a scuola, Il Mulino
• Friso G.,Molin A., Poli S., Difficoltà di lettura nella scuola
media.,Erickson,1998
• Stella G. (a cura di),La dislessia: aspetti cognitivi e psicologici: diagnosi
precoce e riabilitazione, Franco Angeli, 2003
• Stella G.,Dislessia, Il Mulino, 2004
• Stella G., In classe con un allievo con disordini dell’apprendimento, Fabbri
• Editori,Milano, 2001 (farne richiesta direttamente all’AID)
• Stella G., Storie di dislessia. Bambini di oggi e di ieri raccontano la loro
battaglia quotidiana, Libri Liberi, 2002 (farne richiesta direttamente
all’AID).
• SINPIA, Linee Guida per il DDAI e i DSA, Erickson
RIVISTE
• Difficoltà di apprendimento, (Sostegno e insegnamento
individualizzato), Erickson *
• Difficoltà in matematica,Erickson
• Dislessia, (Giornale italiano di ricerca clinica e applicativa),Erickson
• Dislessia –Giornale italiano di ricerca clinica e applicativa (n°1
gennaio 2005– n° 2 maggio 2005 – n° 3 ottobre 2005 – n°1 gennaio
2006)
LIBRETTI PER RAGAZZI
• Corbella Paciotti R.,Minimi, Serie per apprendisti lettori, Milano, De
Agostini Ragazzi
• Crosera S., Bressan M.A. Giochiamo con i racconti, Treviso, AIPA,
1992
• Crosera S., Lucchetta S., Giochiamo con le parole, La scuola, 1987
• Crosera S., Lucchetta S., Lovadina F., Parole crociate. Dagli 8 anni in
poi, AIPA, 1991
• Crosera S., Lucchetta S., Lovadina F., Parole crociate. Per 5-8 anni,
AIPA, 1991
• Crosera S., Lucchetta S., Pastorello T., Giochiamo con le frasi,
Treviso, AIPA, 1991
SOFTWARE
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Ferraboschi L.,Meini N.,Produzione del testo scritto 1 - dal riconoscimento di
parole alla costruzione di frasi, Erickson
Lengwenus B.,Hilbert J., Scacco matto – Sviluppare la logica e la capacità di
problem solving, Erickson
Colombo Bozzolo C.,Costa A.,Alberti C.,Nel mondo della matematica- Vol.1.
–Situazioni problematiche per alunni dai 6 agli 8 anni, Erickson.
Scataglini C., Esercitarsi in…geografia, Erickson
Carlo II è realizzato e distribuito dalla cooperativa Anastasis di Bologna
Turbolettore
C-Map (per creare mappa concettuali) gratuito
http://cmap.ihmc.us/download/index.php
FreeMind (per creare mappe mentali) gratuito http://freemind.sourceforge.net
Speakonia (lettore universale) gratuito www.cfs-technologies.com/
•
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SITI
www.anastasis.it
www.dislessia.it
www.studioinmappa.it
www.dislessia.org (sito dell’’AID di Roma)
www.aiditalia.org/it/biblioteca_digitale_aid.htlm (richiesta libri in formato digitale)
www.doe.mass.edu/lawregs/603cmr.html
www.erickson.it
www.libroparlato.org
www.liberliber.it (testi elettronici utili da ascoltare con sintesi vocale del pc)
http://usp.scuole.bo.it/ele/
http://www.iprase.tn.it/prodotti/software_didattico/
http://www.spazi.org/dsa/ (sito Ufficio Scolastico Regionale Lombardia dedicato ai
materiali sui DSA)
www.radio.rai.it/radio3/podcast/podcast.cfm (file audio romanzi radiofonici)
INDIRIZZI UTILI
• AID – Associazione Italiana Dislessia,Via Testoni,1 – 40123
Bologna, Tel. 051.270578
• AID sede di LECCO – presso la scuola media Antonio
Stoppani, via A.Grandi,35 – Lecco
Presidente Provinciale: Silvia Todeschini
([email protected])
• Centro Internazionale del libro parlato (Opera trasferimenti dei
testi su: audiocassette, braille, floppy disk,CD-MP3): Tel:
0439/880425 –
• Cooperativa Anastasis (Software didattici e riabilitativi): Tel:
051/2962121
101
G. Valsecchi
Università Cattolica
- Milano -
102
103
Lo scorso Sernio, Flichendoro e Pribo,
stavano nel Nerdino, treppando
clami groppi e clemando gremi borti.
Ecco che uno strezzo ditto bufa nel
tresco di Flichendoro.
Pribo glappa e glappa
“oh flichendoro” chita, “lo strezzo ditto
tunna nel tuo grappo!”
PROVIAMO, PER UN ATTIMO, A
METTERCI NEI PANNI DI UN
BAMBINO O DI UN RAGAZZO CON
DISTURBO DI APPRENDIMENTO E
IMMAGINIAMONE LE ESPERIENZE E
GLI STATI D’ANIMO:
• Egli si trova a far parte di un contesto (la
scuola) nel quale vengono proposte attività
per lui troppo complesse e astratte
• Osserva però che la maggior parte dei
compagni si inserisce con serenità nelle
attività proposte ed ottiene buoni risultati
• Sente su di sé continue sollecitazioni da
parte degli adulti (“stai più attento!”;”
Impegnati di più!”; “hai bisogno di
esercitarti molto”…)
• Spesso non trova soddisfazione neanche
nelle attività extrascolastiche, poiché le
lacune percettivo motorie possono non farlo
“brillare” nello sport e non renderlo
pienamente autonomo nella quotidianità
• Si percepisce come incapace e incompetente
rispetto ai coetanei
• Inizia a maturare un forte senso di colpa; si
sente responsabile delle proprie difficoltà
• Ritiene che nessuno sia soddisfatto di lui: né
gli insegnanti né i genitori
• Ritiene di non essere all’altezza dei
compagni e che questi non lo considerino
membro del loro gruppo a meno che non
vengano messi in atto comportamenti
particolari (ad esempio quello di fare il
buffone di classe)
• Per non percepire il proprio disagio mette in
atto meccanismi di difesa che non fanno che
aumentare il senso di colpa, come il forte
disimpegno (“Non leggo perché non ne ho
voglia!” ; “Non eseguo il compito perché
non mi interessa”…) o l’attacco
(aggressività)
• Talvolta il disagio è così elevato da
annientare il soggetto ponendolo in una
condizione emotiva di forte inibizione e
chiusura.
POSSIBILI ATTEGGIAMENTI DEI
FAMILIARI DEL BAMBINI
DISLESSICO
• In famiglia non si respira certo un’aria
migliore. Per la maggior parte dei genitori la
scuola è importante, è al primo posto nella
vita dei bambini e dei ragazzi, tutto il resto
viene dopo e, se la scuola va a rotoli… Non
di rado si sente dire ai genitori rispetto alla
difficoltà del figlio: “Non me lo
aspettavo…mi è sempre sembrato un
bambino intelligente…"
L’ingresso nella scuola elementare ha fatto emergere
un problema; il bambino non apprende come gli altri,
gli altri sanno già leggere e scrivere, lui invece…
Inizia così la storia del bambino – scolaro
Si sottopongono i figli ad estenuanti esercizi di
recupero pomeridiano
si elargiscono punizioni (niente più sport, niente più
Play Station, computer…)
talvolta si arriva anche a far cambiare scuola al figlio
(“quelle insegnanti non hanno capito nulla, meglio
cambiare aria”).
Purtroppo c’è ancora scarsa conoscenza e
non sempre la diagnosi giunge in tempi
accettabili, cosicché sia il bambino che la
famiglia tutta vivono esperienze frustranti,
generatrici di ansia e di un clima affettivo
non certamente favorevole
Hanno una predisposizione a concepire la
realtà in modo tridimensionale. Il loro modo
di pensare li facilita spesso nella
comprensione di realtà complesse o realtà
che devono essere simultaneamente viste da
vari punti di vista. Le loro difficoltà con la
scrittura e la lettura ne fanno spesso degli
eccellenti oratori.
Lasciatevi contaminare da un
diversamente abile,
• È fonte di energia pulita prodotta dalle
menti del genere umano
• È fonte di affetti incondizionati e gratuiti
• È sede di problematicità esistenziali
• È meditazione e contemplazione
• È energia pura di rilassanti incontri
• È l’humus di una relazione stabile
• È fedeltà e senso di realtà
• È l’abilità di essere diversi
• È una visione differente della realtà
GRAZIE
valsecchi giuseppe presidente AID
Lecco
122
MOVIMENTI SACCADICI
FISSAZIONE
SACCADE
QUANDO LEGGO GLI OCCHI SI SPOSTANO
AUTOMATICAMENTE DA QUI A QUI
- IL MOVIMENTO DI SACCADE SERVE PER PORTARE LA NOSTRA ATTENZIONE VERSO LA PARTE DEL TESTO
CHE CI INTERESSA
- LA FISSAZIONE SERVE PER “SCATTARE LE FOTO” DI QUELLO SU CUI ABBIAMO PORTATO IL NOSTRO
FOCUS.
QUESTI MOVIMENTI DURANTE LA LETTURA SONO SPESSO DISORDINATI, A ZIG ZAG E MANCANO DI
UNIFORMITÀ.
QUESTO CI CONSENTE UNA LETTURA VELOCE, DI RICONOSCERE LE ABBREVIAZIONI ANCHE SE POTREBBE
RENDERE DIFFICILE LA CORREZIONE DI UN TESTO.
MAGGIORI SONO I PUNTI DI FISSAZIONE E MAGGIORI LE SACCADI, I TEMPI DI LETTURA SI ALLUNGANO E
LA LETTURA DIVENTA MOLTO FATICOSA.
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