BANDIERE E NAZIONI Gli stati dell’ex Jugoslavia I COLORI PANSLAVI I colori panslavi (bianco, blu e rosso) sono adottati da molte delle bandiere nazionali dei popoli slavi come simbolo delle loro radici comuni (panslavi = tutti gli slavi insieme). Tali colori traggono origine dalla bandiera della Russia introdotta da Pietro il Grande nel 1697. Lo zar si era a sua volta ispirato al modello del tricolore olandese, ma l'esatta scelta cromatica deriva piuttosto dai colori dallo stemma di Mosca. Nel corso dell'Ottocento il tricolore si diffuse oltre i confini russi, e in particolare a quei popoli che volevano essere indipendenti. I serbi lo adottarono nel 1835, acquistando parziale autonomia dall'Impero ottomano. Gli slovacchi lo fecero nel contesto delle ribellioni che nel 1848 attraversarono l'Impero asburgico. In tempi più recenti, i colori panslavi sono stati adottati da numerose altre nazioni: la Jugoslavia gli altri stati che la composero; la Cecoslovacchia e la più giovane Repubblica Ceca e Slovacca La bandiera serba è un tricolore con i colori panslavi. Consiste in tre fasce orizzontali uguali, rosso in alto, blu nel centro e bianco in basso. La bandiera ufficiale presenta la versione minore dello stemma della Serbia centrato verticalmente e spostato verso sinistra di 1/7 della lunghezza totale. Per l'uso pubblico è permesso l'uso della bandiera senza stemma nazionale. L'attuale bandiera è stata adottata ufficialmente l'11 novembre 2010 con l'approvazione del parlamento nazionale. Il disegno principale dello stemma rappresenta lo Stato Serbo (il color rosso dell'emblema centrale, l'aquila bicefala con l'ali spiegate color argento, mentre zampe e becco sono di color oro; in basso due gigli dorati); lo scudo interno all'aquila rappresenta invece la Nazione Serba (una croce argento su campo rosso tra quattro lettere). Il disegno dello scudo è stato utilizzato dagli stati serbi fin dal Medioevo. Le quattro iniziali che attorniano la croce argentata sono molto simili alla lettera C dell'alfabeto cirillico, associate al motto "Solo l'Unità Salva i Serbi“. La bandiera della Croazia consiste di tre bande orizzontali di uguale dimensione, nei colori panslavi rosso,bianco e blu che compaiono, disposti in diverso ordine, anche sulle bandiere di altre repubbliche del'ex-Jugoslavia. Al centro della bandiera è presente lo stemma croato: uno scudo a scacchi rossi e bianchi debordante la fascia bianca, con il primo scacco rosso, sormontato da una corona costituita da 5 scudetti in rappresentanza delle 5 grandi suddivisioni della Croazia: Croazia antica (regione di Zagabria), Ragusa, Dalmazia, Istria e Slavonia. Il tricolore rosso-bianco-blu è stato usato per la bandiera croata fin dal 1848. Quando la Croazia era parte dellaJugoslavia, il tricolore era lo stesso, ma aveva una stella rossa a cinque punte al posto dello stemma La bandiera slovena è composta da tre bande orizzontali uguali, di colore: bianco (in alto), blu e rosso. Nella parte superiore sinistra (lato dell'asta), centrato tra la banda blu e quella bianca, è presente lo stemma nazionale. Lo stemma nazionale è uno scudo con disegnato il profilo del monte Tricorno, la vetta più alta della Slovenia, in bianco su sfondo blu; sotto di esso ci sono due linee ondulate blu, che rappresentano il Mare Adriatico e i fiumi sloveni, mentre al di sopra si trovano tre stelle dorate a sei punte, disposte a triangolo inverso, che sono prese dallo stemma dei Conti di Celje (in sloveno Celjski grofje), l'importante famiglia regnante del tardo XIV e inizio XV secolo. L'attuale bandiera della Bosnia-Erzegovina è del 1998, andando e sostituisce una bandiera precedente, utilizzata a partire dall'indipendenza. L'attuale bandiera è blu con un triangolo rettangolo giallo (che ricorda vagamente la forma dello stato) e una fila di stelle bianche a cinque punte allineate lungo l'ipotenusa. I tre vertici del triangolo rappresentano la teoria delle tre etnie del paese (Serbi, Croati e Bosniaci). Le stelle sono pensate come se fossero in numero infinito e quindi continuano verso l'alto e verso il basso.