Diapositiva 1 - Angelo Conforti

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Epistemologia e
psicoanalisi
Scienza antica e scienza moderna
Scienza antica
► Filosofia
= Raggiungere l'epistème, cioè la
conoscenza stabile, definitiva, incontrovertibile
della realtà oggettiva (= scienza o sapienza)
► Oggetto di studio
► Finalità
 tutta la realtà, tutto ciò che c'è in generale (ontologia e
metafisica)
 singoli aspetti della realtà, singoli settori in cui si può
dividere tutto ciò che c'è (settori della filosofia:
matematica, cosmologia, fisica, biologia, psicologia,
ecc.)
Scienza/filosofia antica
► Fin
dal primo apparire della filosofia (con Talete) il
tentativo di spiegare il Tutto ciò che conta
 non mettendo insieme alcune osservazioni particolari,
 ma utilizzandole per una spiegazione generale, globale,
di tutte le cose:
►è
una spiegazione fisica, materiale, come dice Aristotele;
► ma è anche una spiegazione metafisica,
 perché individua la dimensione dell'immutabile e la sua sostanza
identica e permanente,
 al di là della realtà delle cose e degli eventi, la quale invece muta
continuamente, assumendo forme sempre diverse.
Scienza/filosofia antica
► Nel
caso di Talete:
 Principio primo è l'acqua originaria
►Sostanza
materiale
►Ma anche principio metafisico  Tutto è acqua
 poiché Tutto è vita
 e la vita è anima:
► tutta la realtà nella sua totalità è animata, è psichica
 La natura e il cosmo sono sinonimi tra loro e
sinonimi della Totalità
 Non vi è alcuna distinzione tra natura e spirito
Scienza/filosofia antica
►
►
Tutta la filosofia antica prosegue sulla stessa strada
Infatti, per gli antichi Greci, studiano tutta la realtà
 sia la filosofia
 che la scienza
►
Perciò:
 la matematica per Pitagora è una scienza ma è anche il principio
metafisico del Tutto
 lo stesso Democrito, atomista, fisico teorico dell'inerzia, teorizzatore
del vuoto, concepiva la natura come il Tutto (= materia)
 per Aristotele le singole scienze che hanno una relativa autonomia,
► studiano
singoli settori parziali della realtà, intesi però come parti del
Tutto,
► non come settori separati della realtà.
 Solo nell'astronomia ellenistica lo studio delle leggi dell'universo
fisico prescinde dalla totalità del reale.
Platone: l'analisi della psiche
►
Nella Repubblica Platone in sostanza inventa l'analisi della
psiche:
 divide la psiche in tre elementi primari (J. Lear):
► L'elemento
appetitivo, che secondo Platone è costituito in buona parte
dall'impulso sessuale e da quello per il cibo, coincide quasi esattamente
con l'Es freudiano.
► Poi c'è la componente narcisistica, che coinvolge orgoglio, conquista
del riconoscimento altrui, rabbia, umiliazione e vergogna.
► Infine, vi è un terzo elemento che attiene al pensiero e alla ricerca
della verità sul mondo.
 E Platone comprese, forse meglio di quanto abbia mai compreso chiunque
altro, che persino questo tentativo meditato di comprendere il mondo
circostante rappresenta sostanzialmente un coinvolgimento di tipo erotico.
È l'amore per il mondo che ci spinge a tentare di comprenderlo.
►
Platone formulò altresì la prima sofisticata teoria della
relazione oggettuale. Egli comprese che la psiche umana si
trova in un rapporto di interazione dinamica con l'ambiente
politico-culturale.
Aristotele: la metafora
►
Metafora = il più ingegnoso e acuto, il più pellegrino e
mirabile, il più gioviale e giovevole, il più facondo e fecondo
parto dell'umano intelletto (E. Tesauro)
 traendo la mente, non men che la parola, da un genere all’altro,
esprime un concetto per mezzo di un altro molto diverso, trovando
in cose dissimiglianti la simiglianza
 fabricar metafore = fatica di un perspicace e agilissimo ingegno
 essa penetra e investiga le più astruse nozioni per accoppiarle; e
dove quelle vestono i concetti di parole, questa veste le parole
medesime di concetti
 genera meraviglia e da essa nasce il diletto
 portando a volo la nostra mente da un genere all'altro, ci fa
travedere in una sola parola più di un obietto
Aristotele: la metafora
►
Perciò che se tu di’: «Prata amoena sunt», altro non mi
rappresenti che il verdeggiar de’ prati; ma se tu dirai:
«Prata rident», tu mi farai veder la terra essere un uomo
animato, il prato esser la faccia, l’amenità il riso lieto.
Talché in una paroletta transpaiono tutte queste nozioni di
generi differenti: terra, prato, amenità, uomo, anima, riso,
letizia. E reciprocamente con veloce tragitto osservo nella
faccia umana le nozioni de’ prati e tutte le proporzioni che
passano fra queste e quelle, da me altra volta non
osservate. E questo è quel veloce e facile insegnamento da
cui ci nasce il diletto, parendo alla mente di chi ode vedere
in un vocabulo solo un pien teatro di meraviglie.
Scienza moderna
► Scienza
Tutto:
della natura = parte separata dal
 La natura è soltanto la dimensione fisica della
realtà, separata dalla dimensione metafisica e
spirituale.
 La natura, oggetto della scienza moderna,
include solo i fenomeni materiali, i corpi, e
prescinde totalmente dalle anime, dagli spiriti,
dalla divinità (cfr. E. Severino, 1984).
Scienza moderna
caposaldo: la matematica applicata alla
natura fisica
► Primo
 permette di prendere in considerazione soltanto gli
aspetti numerabili e calcolabili della natura stessa, le
quantità
 garantisce l’oggettività e l’incontrovertibilità
dell’approccio e dei risultati
► Secondo
caposaldo: il procedimento sperimentale,
che consiste nella formulazione di un’ipotesi e
nella sua verifica pratica
Scienza moderna
► Scopo
della scienza moderna = formulare in
termini matematici, cioè oggettivi e indiscutibili, le
leggi che regolano la natura, i meccanismi di
funzionamento dei fatti naturali.
 Tali leggi non sono ricavate da principi generali di ordine
metafisico, da essenze nascoste, da forze occulte, da
finalità divine, ma esclusivamente da rapporti tra
quantità accertate sperimentalmente.
 Tali rapporti quantitativi sono rapporti di causa-effetto,
di causalità.
Scienza moderna
►
►
►
Le leggi della natura, i rapporti causali espressi in termini di
quantità possiedono quella oggettività che è tipica del
sapere matematico e rivelano un nesso costante e
necessario tra le grandezze fisiche connesse nel rapporto
causa-effetto, confermato dall’operazione pratica
dell’esperimento
Oggettività e necessità raggiungono quel valore di
universalità indiscutibile che le sottrae ad ogni possibile
discussione ed opinione
Le leggi di natura, ricavate dalla scienza matematicosperimentale, assumono un valore intersoggettivo, comune
a tutti i possibili soggetti umani.
Scienza moderna
► Tutte
le caratteristiche della scienza
moderna non hanno un valore puramente
conoscitivo.
► Esse contengono un fondamentale fine
pratico. Conoscere le leggi oggettive dei
fatti della natura serve soprattutto a
prevedere i fatti futuri, perché ciò rende
possibile il loro dominio.
Scienza e tecnica
► Il
fine fondamentale della scienza è appunto il
dominio pratico della natura, attraverso la tecnica
► Lo stretto rapporto tra conoscenza e tecnica è una
delle caratteristiche più importanti della scienza
moderna
► Ciò che cambia in profondità, attraverso la
Rivoluzione scientifica e le nuove filosofie che da
essa trarranno qualche spunto, è il concetto stesso
di verità, ora connesso al concetto di utilità
Bacon: l’araldo
► Metodo
della scienza moderna: induzione
(generalizzazione di casi particolari)
► Sapere è potere
► Progresso scientifico = risultato di lavoro
d’équipe  accademie scientifiche (Royal
Society)
► Nuova atlantide: scoperte e invenzioni
► Governo degli scienziati
Galilei: il fondatore
► Il
metodo:
 fase risolutiva o analitica:
► esperienza
e osservazione degli eventi della natura (esame di
casi particolari: induzione);
► formulazione di ipotesi matematiche utili a spiegare gli eventi
della natura osservati (leggi generali ipotetiche utilizzabili, se
verificate, in chiave di deduzione);
 fase compositiva o sintetica:
pratica (esperimento, o cimento) che mira a
verificare l’ipotesi (esame di casi particolari: induzione);
► formulazione della legge che esprime in termini matematici la
spiegazione dell’evento naturale applicabile ad eventi simili a
quelli esaminati (legge generale: deduzione).
► operazione
Galilei: il fondatore
► Ontologia:
Ciò che realmente è soltanto ciò
che è misurabile e quantificabile
► Epistemologia: soltanto le cause efficienti
sono il vero oggetto della ricerca scientifica
 (esclusione di cause finali e formali)
► Obiettivo:
sapere
matematizzazione universale del
Descartes: l’epistemologo
dualismo ontologico (res
cogitans/res extensa) perfeziona la
separazione della dimensione fisica della
realtà rispetto al Tutto
► Con lui la fisica scioglie ogni legame con
tutte le altre «scienze» antiche e
rinascimentali (alchimia, astrologia, magia)
e assume definitivamente la struttura tipica
della scienza moderna.
► Descartes:
Descartes: l’epistemologo
► Tale
struttura dipende soprattutto dal
meccanicismo,
► che,
a sua volta, implicherebbe il
materialismo, cioè una concezione secondo
la quale esistono solo realtà fisiche, o corpi
materiali, appunto,
► e anche le cosiddette attività spirituali
potrebbero essere ridotte a processi
materiali (non per Descartes).
Descartes: l’epistemologo
► Il
meccanicismo è una forma di determinismo:
ognuno degli eventi della natura e del cosmo
dipende da una o più cause determinate, di cui è
un effetto.
 Nel determinismo meccanicistico
► ogni
► Il
evento, parte o ingranaggio = anello di una catena
continua di eventi causali (principio di causalità);
► ogni evento è sia effetto che causa.
meccanicismo deterministico è fondato sul
concetto della necessità:
 il principio di causalità è un principio di connessione
necessaria tra eventi della natura fisica
Descartes: l’epistemologo
► Tutti i corpi sono macchine
►  Il modello matematico -

meccanico può essere
proficuamente applicato a tutti i corpi 
►  Estensione del modello meccanico - matematico
a tutte le scienze,
 anche a quelle biologiche,
► produsse
notevoli vantaggi per il loro sviluppo
successivo e per la nuova mentalità scientifica
moderna, unificata proprio nel nome del
meccanicismo:
 tutti i corpi possono essere studiati e spiegati mediante
la teoria generale del movimento meccanico
Descartes: l’epistemologo
► Riassumendo:
 La mente (res cogitans) è puro spirito, puro
pensiero, non è più anima intesa come principio
di vita del corpo;
 Ciò che si chiama vita dei corpi è soltanto
movimento meccanico che si trasmette da una
parte all’altra dell’estensione materiale infinita
(composta di atomi, o corpuscoli);
 Mente e corpo sono realtà completamente
eterogenee: spirito puro e materia pura
Descartes: lo psicologo
► Ne
consegue:
 l’anima è sinonimo di puro pensiero razionale
 tutte le altre facoltà umane sono ridotte a
meccanismo fisico:
►tutte
le componenti istintuali, pulsionali, emotive e
passionali non appartengono all’anima, che è solo
mente pensante, ma al corpo-macchina
►anche quella che oggi chiameremmo psiche rientra
nell’ambito della corporeità e del modello esplicativo
meccanicistico
Descartes: lo psicologo
► Gli
oggetti che agiscono sul nostro corpo
producono:
 sensazioni e idee
 Ma anche piacere e dolore, da cui derivano le
due emozioni fondamentali: la gioia e la
tristezza
 dalle loro combinazioni con l’esperienza, lo
spazio e il tempo, la persistenza degli oggetti
che le suscitano, la durata dei loro effetti,
nascono tutte le emozioni possibili
Descartes: lo psicologo
esse derivano anche meccanicamente
l’amore e l’odio:
► Da
 L’amore verso le cose che procurano
stabilmente gioia non è altro che desiderio di
ottenere tali cose in modo permanente;
 L’odio verso le cose che procurano stabilmente
tristezza non è altro che avversione, cioè
desiderio di evitare in modo permanente tali
cose
Descartes: lo psicologo
► Separate
dalla coscienza, le emozioni e le passioni
acquistano un’autonomia e un’indipendenza
notevoli
► Perciò Descartes pone anche le basi per uno
studio scientifico dell’inconscio,
 cioè delle motivazioni dell’agire umano che precedono la
coscienza e la condizionano
► Tale
approccio, pur limitato dalla visuale
meccanicista, è portatore di importanti sviluppi
successivi
Hobbes: lo psicologo scientifico
► Estensione
del metodo scientifico galileiano
e della concezione meccanicistica cartesiana
allo studio dell’intera realtà
► Esistono soltanto corpi (materialismo)
► Etica = scienza fisica dei comportamenti,
una sorta di dinamica «galileiana» applicata
ai movimenti dell’uomo – macchina.
Hobbes: lo psicologo scientifico
► Il
movimento fondamentale riferito ai corpi
animati è il conatus, cioè la tendenza
naturale a conservare e accrescere la
propria vita,
 insomma il desiderio di qualcosa o l’avversione
verso qualcosa che può danneggiare la vita.
piacere è il raggiungimento del fine prossimo del
conatus, l’appagamento del desiderio.
►Il dolore è il mancato raggiungimento del fine
prossimo del conatus, il desiderio non appagato,
►Il
oppure l’impossibilità di evitare ciò che è dannoso.
Hobbes: lo psicologo scientifico
► Dal
piacere e dal dolore derivano, deduttivamente,
l’amore e l’odio, il bene e il male:
 L’amore nasce dal congiungimento costante con ciò che
provoca piacere;
 L’odio nasce dal congiungimento costante con ciò che
provoca dolore;
► Ne
consegue che:
 Bene è l’oggetto che provoca costantemente piacere;
 Male l’oggetto che provoca costantemente dolore.
Hobbes: lo psicologo scientifico
di volontà o di libertà di scelta non ha
alcun senso:
► Parlare
 la deliberazione è il prevalere meccanico di un conatus
su un altro
parola libertà significa soltanto possibilità di
agire senza ostacoli, libertà di azione, non il libero
► La
arbitrio
 In altre parole, è libera l’azione di un corpo che può
eseguire senza impedimenti il proprio movimento
naturale = nel caso dei corpi animati razionali è il
conatus (desiderio o avversione).
► Rigorosa
formulazione del determinismo etico
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