morale "ciò che"

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COMPETENZE DI
CITTADINANZA ED ETICA
PUBBLICA
Ovvero potrà la scuola modificare il deficit
di etica pubblica che affligge il nostro
paese?
Cinzia Mion
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CAPITALE SOCIALE
(James Coleman)
• Il “capitale sociale” è per Coleman l’insieme delle risorse
contenute nelle relazioni fiduciarie, all’interno
dell’organizzazione sociale della comunità territoriale,
che risultano utili per lo sviluppo cognitivo e sociale dei
soggetti in evoluzione (passaggio dalla sudditanza alla
cittadinanza, alla democrazia partecipata)
• Le relazioni fiduciarie tra le forze del territorio
favoriscono infatti i partecipanti alle relazioni stesse,
alimentando la capacità di riconoscersi, di intendersi,
di scambiarsi informazioni, di aiutarsi
reciprocamente, di COOPERARE ai fini comuni, di
creare PATTI PEDAGOGICI.
2
DIFFUSIONE DEL “CAPITALE SOCIALE”
• La diffusione del capitale sociale esercita effetti positivi
sul tenore della vita sociale e promuove –
• -l’inclusività : (bonding = creare legami) e
• -l’integrazione : (bridging = gettare ponti)
• In questo modo si interviene correttamente sullo
sfaldamento della socialità perché si agevola l’intesa e
la co-responsabilità delle Istituzioni e delle forze sane
del territorio, attraverso la fiducia reciproca, la
condivisione delle aspettative e valori, il rispetto
delle norme e si ridà autorevolezza e credibilità a
tutte le Istituzioni e le Associazioni culturali.
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DERIVE SOCIALI
• INDIFFERENZA DIFFUSA (Zamperini)
• INDIVIDUALISMO E SOGGETTI SENZA PASSIONI
(E.Pulcini)
• MANCANZA DI ASCOLTO.(Marianella Sclavi)
• MANCANZA CATEGORIA ALTERITA’ (Levinàs)
• NARCISISMO DILAGANTE
• DIFFICOLTA’ AD ACCETTARE LE DIVERSITA’
• TROPPA IMPORTANZA DATA ALL’AVERE A
SCAPITO DELL’ESSERE (E.Fromm)
• MANCANZA RISPETTO DELLE REGOLE
• DEFICIT DI ETICA PUBBLICA
• SENZA VERGOGNA (Belpoliti)
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DIFFERENZA TRA MORALE ED ETICA
(definizione convenzionale)
• La morale riguarda ciò che comunemente si chiama
coscienza, legge genitoriale interiorizzata;deriva dalle
norme assunte dal gruppo di appartenenza, per stabilire
ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Poggia sul senso
di colpa.
• L’etica indica il modo di comportarsi nella dimensione
pubblica nel rapporto con gli altri. Poggia sul senso di
responsabilità, quindi presuppone una scelta
consapevole.
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LA SOCIETA’ CIVILE
• a) gli elementi costitutivi della società civile sono
relazioni/legami sociali di tipo secondario non primario
(si costituisce perciò al di là dei legami familiari,
parentali, amicali)
• b) la società civile si organizza con processi dal basso;
• c) la società civile occupa una posizione intermedia tra
individuo e istituzioni
• d) la società civile è il luogo dove si forma l’etica
pubblica
• e) la fiducia è il valore centrale attorno al quale si
costituisce la società civile
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COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
• Nella Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio
Europeo le competenze sociali e civiche vengono
definite così:
• Includono competenze personali, interpersonali, e
interculturali e riguardano tutte le forme di
comportamento che consentono alle persone di
partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita
sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società
sempre più diversificate, come anche a risolvere i
conflitti, se necessario. La competenza civica dota le
persone di strumenti per partecipare appieno alla vita
civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle
strutture sociopolitiche e all’impegno a una
partecipazione “attiva e democratica”.
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L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
• L’educazione alla cittadinanza non può limitarsi
all’acquisizione di alcune conoscenze e di alcune abilità,
ma coinvolge anche la qualità dell’esperienza degli
studenti a scuola, i termini sia di qualità delle relazioni tra
studenti e con gli insegnanti, sia di possibilità di
partecipare alla vita della scuola, attraverso l’esercizio
attivo dei loro diritti e doveri di cittadini.
• L’esperienza scolastica dovrebbe, cioè, essere
improntata a quegli stessi valori che si vorrebbe gli
studenti acquisissero e dovrebbe caratterizzarsi
come un “ambiente democratico di
apprendimento”(clima di classe, organizzazione
intervento didattico,stili di leadership,ecc)(Bruno Losito)
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Rapporto di autovalutazione nelle
scuole
• Nel rapporto di autovalutazione delle scuole, (RAV)
preparato dall’Invalsi, per le competenze di cittadinanza
si dichiara esplicitamente che “non ci sono indicatori
disponibili a livello centrale attualmente”.
• In questo documento, inoltre la valutazione delle
competenze di cittadinanza, viene accostata alla
valutazione del comportamento, rischiando di
riprodurre l’equivoco che ha accompagnato negli anni
passati il ritorno al voto di “condotta”,considerato
spesso come espressione sintetica della valutazione dei
comportamenti “civici” degli studenti, con tutti i rischi di
ideologizzazione connessi con questa
concezione.(Losito)
9
DEFICIT DI ETICA PUBBLICA
•
•
•
•
FAMILISMO AMORALE (E.BANFIELD)
Furbizia
Fare finta
Sfacciato perseguimento degli interessi
personali
• Manca una riflessione sul “bene comune”
• Doppio codice (esplicito ed implicito)
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FAMILISMO ITALIANO
• EDWARD BANFIELD = FAMILISMO
AMORALE.
• Consiste nel porre l’interesse del proprio
tornaconto “particolare” sempre e comunque
prima di quello “collettivo”, nella diffidenza
verso lo STATO, nella insofferenza alle
regole.
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ANTONIO GAMBINO= FAMILISMO
MATERNO
• Consiste nella speciale malattia degli italiani, nel loro
scarso senso della socialità, nella mancanza di senso
dello STATO e nella sfiducia nelle ISTITUZIONI.
• Gambino cerca di rispondere al perché gli italiani sono
diventati così, prendendo in esame, fra le altre, la
questione religiosa.
• Rifacendosi all’analisi di Max Weber sulla questione
cattolica, affronta l’importanza che hanno avuto per
l’Italia la presenza del papato e la mai realizzata
riforma protestante.”Questi fatti hanno permesso lo
stabilirsi di una sorta di legame perverso tra la mentalità
italiana e la confessione, passaggio obbligato per
ottenere il perdono….”
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…..GAMBINO
• “Perdono” che bloccherebbe la crescita di una
cultura rispettosa del pubblico e consoliderebbe
la visione familiare-materna la quale porta al
disprezzo della res-publica.
• Gambino incolpa infatti una certa psicologia
che ha mortificato la figura del “padre” e del
conseguente principio di “autorità”,
privilegiando la figura della madre che
“guarda con sospetto tutto ciò che avviene al
suo esterno”.
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EVAPORAZIONE DEL PADRE
(Lacan-Recalcati)
Il principio di autorità è stato messo in crisi sia a
livello politico che a livello sociale e familiare.
Difficoltà a sostituire l’autorità con l’autorevolezza
che non viene assegnata ma conquistata.
Medesima difficoltà del padre reale che deve
imparare a coniugare “cura e guida” e ad
assumere il “no” ineducazione.
Fondamentale l’etica del “limite “
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DA SUDDITI A CITTADINI
• SUDDITANZA
• Il suddito è colui che offre un “servigio” in cambio di
un privilegio o di protezione;
• -è de-responsabilizzato;
• - tende a raggiungere il massimo dell’interesse
personale aggirando gli ostacoli;
• -non è disposto a pagare prezzi per la propria
autonomia di giudizio;
• -USA IL CONSENSO E IL SERVILISMO PER AVERE
VANTAGGI
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CITTADINANZA
• Il cittadino si assume la responsabilità delle
conseguenze delle proprie azioni.(Weber, Jonas)
• -sa scegliere e decidere di conseguenza;
• -si attiva (cittadinanza attiva);
• -attraversa gli ostacoli che incontra;
• -sa rinunciare ai privilegi o affronta i disagi, se ciò gli
permette l’autonomia di giudizio, il pensiero critico e la
realizzazione dei suoi ideali;
• - è orgoglioso di pagare qualche prezzo pur
di non asservirsi.
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CITTADINANZA ATTIVA
• Consiste nella capacità dei cittadini di
organizzarsi in modo multiforme, di
mobilitare risorse umane, tecniche e
finanziarie e di agire con modalità e
strategie differenziate per tutelare diritti,
esercitando poteri e responsabilità volti
alla cura e allo sviluppo del BENE
COMUNE.
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BENE COMUNE
• Il neocontruattalismo (John Rawls) mostra come si
debba dedurre dal “contratto sociale” un concetto
universale di GIUSTIZIA, un BENE COMUNE che
consiste nel massimizzare le condizioni minime degli
individui, o come si debbano riformulare le regole del
gioco, per avere un agire non competitivo ma
cooperativo che massimizzi, insieme all’interesse
individuale, anche il bene collettivo, che è una cosa
diversa dalla semplice somma dei beni individuali.
• (dal “Dizionario di politica” di Norberto Bobbio, Nicola
Matteucci e Gianfranco Pasquino)
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NOAM CHOMSKY
• “C’è una buona notizia e una cattiva.
• La prima è che anche in un mondo dominato da
titanici centri di potere finanziario, costruire il
BENE COMUNE e accrescere le possibilità di
decidere veramente delle nostre vite è ancora
possibile.
• La seconda è che non possiamo farlo mettendo
semplicemente una croce su una scheda e poi
tornare a guardare la TV….”
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ETICA LAICA
Partendo dal presupposto che la metafisica, in un
mondo secolarizzato, non ha più senso, alcuni
studiosi sostengono che ogni dovere assoluto
vada escluso e che compito dell’etica laica sia
quello di individuare, in modo razionale e
critico, una gerarchia di valori umani…
Remo Bodei individua alcuni valori forti di etica
laica, non assoluti e non dogmatici…
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REMO BODEI
•
•
•
•
•
•
MAGGIORE GIUSTIZIA
SOLIDARIETA’ UMANA
INTELLIGENZA CRITICA
STRENUA DIFESA DELLA LIBERTA’
COSTANTE AMPLIAMENTO DEI DIRITTI
TENACE SFORZO DI
COMPRENSIONE/INTERPRETAZIONE
CRITICA DEL MONDO
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ETICA DEL LIMITE
• Hans Jonas “Il nuovo dovere, la nuova responsabilità,
spingono dunque necessariamente verso un’etica della
conservazione, della salvaguardia, della prevenzione
e non del progresso e della perfezione.”
• Si torna così al concetto di “etica del limite”, del confine
da non superare; alla necessità di rallentare, cercando
più equilibrio invece di più crescita, più qualità al posto
di più quantità.
• Oggi occorre lasciare aperta la porta alla “possibilità
del futuro”.
• Ed uscire dal vicolo cieco- o dell’imbuto- della crescita
per la crescita.
• Nasce il movimento per la “Decrescita felice”
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CONFRONTO E PARZIALITA’ DEL
PUNTO DI VISTA
• Questi valori di “etica laica” (costituzionale)
dovrebbero garantire la convivenza civiledemocratica anche sulla base del confronto e
della collaborazione tra soggetti portatori di punti
di vista diversi, testimoni del pluralismo.
• Educare al confronto e non più solo al
consenso, in una società sempre più
multiculturale e multireligiosa, diventa perciò
essenziale, partendo però dall’accettazione della
parzialità del proprio punto di vista.
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LE 7 REGOLE D’ORO DELL’ARTE DI
ASCOLTARE (Marianella Sclavi)
• 1) Non avere fretta di arrivare a delle
conclusioni. Le conclusioni sono la parte più
effimera della ricerca.
• 2) Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista.
Per riuscire a vedere il tuo punto di vista devi
cambiare punto di vista.
• 3) Se vuoi comprendere quel che un altro sta
dicendo, devi assumere che ha ragione e
chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi
dalla sua prospettiva.
24
2)L’ARTE DI ASCOLTARE
• 4) Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi
fondamentali, se sai comprendere il loro
linguaggio. Non ti informano su cosa vedi ma
su come guardi. Il loro codice è relazionale e
analogico.
• 5) Un buon ascoltatore è un esploratore di
mondi possibili. I segnali più importanti per lui
sono quelli che si presentano alla coscienza al
tempo stesso trascurabili e fastidiosi,
marginali ed irritanti perché INCONGRUENTI
• CON LE PROPRIE CERTEZZE.
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3) L’ARTE DI ASCOLTARE
• 6) Un buon ascoltatore accoglie volentieri i
paradossi del pensiero e della
comunicazione. Ascolta i dissensi come
occasione per esercitarsi in un campo che lo
appassiona: la gestione creativa dei conflitti.
• 7) Per diventare esperto nell’arte di ascoltare
devi adottare una metodologia umoristica.
• Ma quando hai imparato l’umorismo viene da
sé.
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ETICA DEL CONFLITTO
• Visione tradizionale :considerato un “disturbo” fin dal
suo nascere.
• -è male, è cattivo
• -deve essere soppresso
• -dovrebbe essere evitato o ignorato.
•
•
•
•
•
Visione contemporanea: inevitabile tra gli esseri umani
- è utile, spesso vantaggioso
- è un risultato naturale dei cambiamenti
- si deve e si può gestire riconoscendolo
- porta al confronto perciò alla crescita reciproca
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EDUCARE ALLA CITTADINANZA COME
“ETICA PUBBLICA”
• Significa sollecitare la costruzione della
categoria, prima mentale e poi etica del bene
comune;
• -capire che per realizzare il bene comune
bisogna imparare tutti a rinunciare a “qualcosa”;
• -imparare a sopportare la rinuncia che è
diversa dalla perdita;
• -ap-prezzare significa “dare un prezzo” ed
essere disposti a pagarlo…
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SCUOLA : LUOGO DI APPRENDIMENTI di
ETICA PUBBLICA
• La scuola è la prima istituzione pubblica con
cui un soggetto entra in contatto;
• -nelle scuole avviene una specie di imprinting
che lascia un segno;
• -elemento decisivo:rapporto tra
comunicazione esplicita e comunicazione
implicita, tra le prediche e le pratiche
(comportamenti esemplari).
• -prima esperienza di essere trattati in modo
corretto o scorretto come titolari di diritti
uguali per tutti.
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COPIARE A SCUOLA
• Se la scuola diventa il luogo, nella
rappresentazione mentale degli studenti, dove si
compiono ingiustizie (subite direttamente o da
altri) incomincia il rifiuto del modo di operare
delle istituzioni.
• -la scuola insegna le regole ma insegna
anche a “non rispettarle”(copiare!)
• -devastazione educativa del “truffare” , barando
sui risultati delle verifiche o delle prove in genere
o delle giustificazioni false e iperprotettive dei
genitori.
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Come affrontare il conflitto cognitivo a
scuola
• Di fronte a questioni in cui emerge la rilevanza etico-valoriale o
ideologico-politica gli insegnanti si collocano tra due estremi:
• A) l’uso dell’autorità che deriva dalla posizione ricoperta per fare
apparire le proprie idee e prese di posizione come “oggettivamente”
valide;
• B) la scelta della “neutralità”, evitando situazioni scottanti;
• Le esigenze dell’educazione civile dell’etica pubblica
presuppongono un terzo gruppo di insegnanti che non evitano
gli argomenti scottanti ma sanno presentare con equilibrio le
diverse posizioni in gioco, in modo da mettere i propri allievi
nella condizione di poter compiere delle scelte ragionate.
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CURRICOLO NASCOSTO
• 1) Divergenze o conflitti di opinione devono essere evitati piuttosto
che resi espliciti.
• Divergenze e conflitti sono normali in una società libera,la
democrazia è uno strumento per regolare pacificamente i
conflitti.
• 2) Ci si può aspettare che chi detiene una posizione di autorità la
utilizzi a fini privati.
• Il gioco democratico assicura che chi detiene posizioni di
autorità debba ricercare il consenso e quindi debba agire al fine
di favorire il “bene collettivo” e non l’interesse personale.
• 3) La distribuzione di premi e punizioni avviene in modo
sostanzialmente poco trasparente (arbitrario)
• Tutti devono essere trattati in base allo stesso criterio nella
distribuzione delle ricompense.
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CURRICOLO NASCOSTO
• 4) In ogni situazione bisogna chiedere innanzitutto che
vantaggio personale è possibile ricavarne.
• Il perseguimento del vantaggio personale deve
avvenire nel rispetto di regole che tutelano i diritti di
tutti e l’interesse “collettivo”.
5) La solidarietà si manifesta in primo luogo quando
bisogna difendersi dall’arbitrio dell’autorità (solidarietà
tra pari)
La solidarietà si esprime nell’aiuto che i più “forti”
danno ai più “deboli” (solidarietà tra dis-uguali)
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ESEMPI DI PRESTAZIONE
CONTESTUALIZZATA
• Importante esercitare la competenza riflessiva ed
argomentativa in materia di etica partendo dal livello
di esperienza comune.
• Primo caso:un signore paga della merce in un grande
magazzino con 20 euro, per errore gli viene dato il resto
come se avesse pagato con 50 euro.
• Se ne accorge: a) tiene il resto ricevuto;
• b) avverte la cassiera e restituisce la parte eccedente.
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ESEMPI
• Secondo caso: Una signora vende la propria auto usata
nascondendo il fatto che ha subito un grave incidente,
ottiene così un prezzo che è di 3.000 euro superiore al
valore. Dopo qualche mese l’acquirente si accorge del
danno:
• A) denuncia la venditrice per frode in commercio,
• B) si rivolge alla venditrice e chiede la restituzione di una
parte della somma pagata…
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ESEMPI
• Un idraulico si fa pagare in contanti senza rilasciare
ricevuta fiscale , non dichiara al fisco parte dei suoi
proventi, nell’arco di un anno risparmia parecchie
migliaia di euro.
• Un cliente tuttavia gli chiede la ricevuta fiscale ,
l’idraulico chiede allora la maggiorazione del costo della
prestazione del 20%. Il cliente allora:
• A) paga la cifra maggiorata senza discutere,
• B) si rifiuta di pagare la somma maggiorata e minaccia la
denuncia per frode fiscale;
• C) paga la cifra maggiorata e segnala il caso
all’Associazione per la Tutela del Consumatore
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ESEMPI
• I lavoratori dell’impresa X sono impegnati da mesi in un
duro conflitto sindacale con il datore di lavoro. Ognuno di
essi ha già perso in trattenute per i giorni di sciopero
varie mensilità di salario.
• L’operaio A.V. decide di:
• A) tornare al lavoro perché ha bisogno di guadagnare
per mantenere la famiglia ; intanto è fiducioso che alla
fine il datore di lavoro dovrà cedere alle pressioni dei
suoi compagni in lotta;
• B) di farsi prestare la somma di cui ha bisogno da amici
o parenti per poter continuare lo sciopero.
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VALUTAZIONE
• Attraverso la valutazione (se non vengono
spiegati i “criteri”) emerge il momento in cui
comincia a costruirsi l’idea che L’AUTORITA’
PUBBLICA E’ ARBITRARIA e
INAPPELLABILE ma MANIPOLABILE
attraverso comportamenti OPPORTUNISTICI di
• -acquiescenza;
• -sottomissione;
• -seduzione
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COSA FARE?
• Sensibilizzare all’etica pubblica.
• Accettare la comune fatica della difficile costruzione
dell’etica della responsabilità in una società
storicamente imprevedibile.
• Sopportare la complessità delle emozioni, riuscendo a
stare nelle incertezze, nei dubbi, senza essere
impazienti di pervenire a fatti e a ragioni.
• Cercare le azioni generative di senso.
• Formare competenze autoriflessive ed argomentative.
• Costruire a scuola competenze definite “per la vita”.
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COMPETENZE SOCIALI PER LA VITA
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Autonomia di giudizio e senso civico
Saper assumere un impegno e mantenerlo
Saper condividere
Saper pensare (individuare connessioni anche quando
i dati sembrano sconnessi)
Sapersi confrontare con punti di vista diversi ed essere
aperti all’ innovazione.
Saper scegliere
Saper rinunciare
Saper assumere responsabilità e rispondere delle
conseguenze delle nostre azioni (comportamento
eticamente corretto)
Avere rispetto e saper prendersi cura (di sé, degli altri,
dell’ambiente)
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COMPETENZE DEL XXI SECOLO
(I.VISCO:”Investire in conoscenza”)
•
•
•
•
Esercizio del pensiero critico
Attitudine alla soluzione di problemi
Creatività
Disponibilità positiva nei confronti
dell’innovazione
• Capacità di comunicare in modo efficace
• Apertura alla collaborazione e al lavoro di
gruppo
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“SOFT SKILLS”o competenze trasversali
utili anche nel mondo del lavoro
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Flessibilita’
Efficacia relazionale
Problem solving
Attitudini multitasking
Spirito di iniziativa
Capacità di lavorare in gruppo
Tolleranza allo stress
Tensione al miglioramento continuo
Apertura all’innovazione
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Grazie per l’attenzione
43
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