Il “Modello Multisettoriale della Regione Siciliana” (MMS

annuncio pubblicitario
I conti pubblici territoriali
nelle attività di analisi e
programmazione della Regione
Siciliana
Riunione plenaria Rete CPT
Roma - giovedì 21 aprile 2016
Servizio Statistica ed Analisi economica – Nucleo Regionale CPT Sicilia
REGIONE SICILIANA
Ciclo di Programmazione e Gestione del Bilancio
nella Regione Siciliana
 La recente riforma in tema di armonizzazione dei sistemi contabili (D.Lgs. n. 118
del 2011) si applica in via diretta alle Regioni a statuto ordinario, mentre quelle
ad autonomia differenziata devono adeguare i propri ordinamenti secondo criteri
e modalità stabiliti dalle norme di attuazione dei rispettivi Statuti.
 La Sicilia, con l’art. 11 della L.R. 13 gennaio 2015, n. 3, ha comunque previsto
che con decorrenza dal 1° gennaio 2015 le disposizioni, seppur con alcune
deroghe e con i rinvii consentiti dalla disciplina generale, si applicano anche alla
Sicilia.
 Tale adeguamento al processo di armonizzazione nazionale non rappresenta
un mero fatto tecnico di ragioneria pubblica, ma implica, invece, un
cambiamento culturale delle Amministrazioni.
 Uno degli obiettivi dichiarati del
rafforzamento della programmazione.
processo
è,
infatti,
il
REGIONE SICILIANA
Ciclo di Programmazione e Gestione del Bilancio
nella Regione Siciliana (ex L.R. n. 47/1977 e s.m.i.)
*
*
*
*
*
Situazione
Pre-riforma
D.Lgs. 118/2011
di competenza
del Servizio
Statistica Nucleo
Regionale CPT
REGIONE SICILIANA
Ciclo di Programmazione e Gestione del Bilancio
nella Regione Siciliana
*
*
Situazione
Post-riforma
D.Lgs. 118/2011
* di
competenza
del Servizio
Statistica Nucleo
Regionale CPT
REGIONE SICILIANA
La Relazione*
La “Relazione sulla
situazione economica
della Regione
Siciliana” è redatta
per rappresentare i
dati relativi all’anno
precedente a
supporto dell’azione
del Governo
* Consultabile alla pagina web del
Servizio Statistica ed analisi
economica, all’interno del portale
della Regione:
(http://pti.regione.sicilia.it)
REGIONE SICILIANA
La Relazione
La prima edizione risale
al 1957, riproponendo lo
schema della “Relazione
generale sulla situazione
economica del Paese”,
istituita dalla L. 21 Agosto
1949 n. 639, che da
ultimo è stata presentata
nel 2013, con riferimento
all’anno precedente
http://www.dt.mef.gov.it/export/sites/sito
dt/modules/documenti_it/analisi_pr
ogammazione/documenti_program
matici/RGE_2012__on_line_PROTETTO.pdf
REGIONE SICILIANA
La Relazione
 Il documento contiene 5 capitoli ricorrenti:
1.
2.
3.
4.
5.
LA CONGIUNTURA ECONOMICA NAZIONALE
IL QUADRO MACROECONOMICO REGIONALE
LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE
POPOLAZIONE E MERCATO DEL LAVORO
LA FINANZA PUBBLICA
corredati da alcuni «box» di approfondimento

+ il capitolo 6 che affronta annualmente un tema
diverso
(per il 2014: “Misurare l’evasione fiscale: un confronto fra
le regioni attraverso i dati dell’Agenzia delle Entrate”)
REGIONE SICILIANA
La Relazione: il paragrafo CPT – Cap. 5
 Un paragrafo della Relazione è dedicato al conto consolidato del
Settore Pubblico in Sicilia. In particolare vengono analizzati la
composizione e gli andamenti di entrate e spese del Settore
Pubblico Allargato (SPA) rilevato dai Conti Pubblici Territoriali.
 Le dimensioni di analisi di entrate e spese, sia di parte corrente
che in conto capitale, sono le categorie economiche e i livelli di
governo.
 Gli indicatori (incidenza pro-capite, variazione annua,
composizione percentuale) mettono a confronto il Settore
Pubblico della Sicilia con quello delle altre ripartizioni
geografiche.
REGIONE SICILIANA
La Relazione: il paragrafo CPT
Rango entrate pro capite SPA
REGIONE SICILIANA
La Relazione: il paragrafo CPT
Rango spese pro capite SPA
REGIONE SICILIANA
La Relazione
 Altri esempi di elaborazioni realizzate:
 Relazione Economica 2009 : «Il ‘residuo fiscale’ nella
spesa per il Mezzogiorno – Il caso della Sicilia»
 [analisi del saldo entrate-spese del SPA, secondo
varie ipotesi]
 Relazione Economica 2014 : «La spesa secondo i
Conti Pubblici Territoriali e la qualità dei servizi
forniti dalla P.A.»

[confronto fra volumi della spesa corrente SPA in
alcune funzioni e livelli di qualità dei servizi erogati
dalla PA ]
REGIONE SICILIANA
Il DPEF (DEFR)
 Oltre alla Sicilia, hanno adottato negli anni un DPEF o DPEFR quasi
tutte le regioni e province autonome.
 Il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria (DPEF) dello
Stato, istituito dalla L. 23 Agosto 1988 n. 362, è stato pubblicato dal
1988 al 2009 per definire:
 quadro macroeconomico tendenziale e programmatico;
 manovra di finanza pubblica del Governo
 Dal 2010, il DPEF è stato sostituto dalla Decisione di Finanza Pubblica
(DFP; L. 31 Dicembre 2009 n. 196) e subito dopo dal DEF, il Documento
di economia e finanza, da presentare all’approvazione delle Camere
entro il 10 aprile di ogni anno.
 La recente riforma in tema di armonizzazione dei sistemi contabili
(DLgs. n. 118 del 2011 e n. 126 del 2014) ha infine introdotto il
DEFR, (Documento di Economia e Finanza Regionale) da
presentare entro il 30 giugno di ogni anno.
REGIONE SICILIANA
Il DPEF (DEFR)
 Difficoltà per le Regioni:
 prendere a riferimento almeno un triennio di
programmazione;
 formulare previsioni attendibili sulle variabili che
influenzano i bilanci, prima che la finanziaria dello Stato di
fine anno sia approvata;
 presentare un quadro delle tendenze dell'economia
regionale, paragonabile a quello disponibile per l'economia
nazionale.
 E’ quindi maturata l’esigenza di costruire scenari di previsioni
regionali attraverso attività di approfondimento e progetti di
costruzione di modelli econometrici regionali
REGIONE SICILIANA
Il DPEF: il modello multisettoriale
 Prima elaborazione delle previsioni per la Sicilia da parte del Ufficio
Statistica della Regione: DPEF 2000-2002, (“Prometeia” - SEL). A
partire dal 2004, è stato realizzato un modello specifico per la Sicilia.
 Il “Modello Multisettoriale della Regione Siciliana” (MMS) ha
fornito in questi anni, le previsioni per il DPEF, previo aggiornamento
attraverso i dati Istat e di altra fonte che ne compongono la base
informativa, fino alla versione ultima realizzata nel 2015
comprendente, in particolare, il nuovo schema di contabilità
nazionale SEC 2010.
 Lo strumento è stato anche in grado di rappresentare, attraverso
simulazioni, gli impatti delle scelte di policy:
 valutazioni “ex ante”: L.R. n. 11/2009 sul credito d’imposta
 valutazioni “ex post”: RFE – POR Sicilia 2000-2006*
*Rapporto Finale di Esecuzione approvato dal CDS nella sessione del 23/09/2010
http://www.euroinfosicilia.it/wp-content/uploads/0/Altri%20documenti/rfe/RFE_DEF.pdf
REGIONE SICILIANA
MMS: scenari sulle politiche di bilancio
 Una modalità d’uso di MMS consente di valutare l’effetto di diversi
mix delle politiche di bilancio attraverso i moltiplicatori fiscali, che
misurano come una variazione di spesa pubblica, in quanto
componente della domanda, ha effetto sul PIL.
 In altri termini i moltiplicatori fiscali misurano la capacità
del
settore
pubblico
di
agire
sull’andamento
dell’economia agendo sulle spese e/o sulle entrate del
settore pubblico stesso.
 Assume un particolare rilievo la possibilità di tenere conto dei flussi
di spesa che fanno capo agli operatori pubblici, soprattutto in quei
contesti dove essi incidono maggiormente sulla domanda aggrgata
REGIONE SICILIANA
MMS: il modulo fiscale
 Il MMS dell’economia siciliana include un modulo fiscale, cioè una
rappresentazione sintetica delle entrate e delle spese che il settore
pubblico realizza in Sicilia.
 Per la sua costruzione si utilizzano le informazioni contenute nei
Conti Pubblici Territoriali che ricostruiscono per tutti gli enti
appartenenti al settore pubblico allargato i flussi di spesa e di entrata
a livello regionale, pervenendo alla costruzione di conti consolidati a
livello regionale.
 In particolare gli aggregati di spesa e di entrata che si
considerano sono relativi all’universo della Pubblica
Amministrazione nella classificazione per categoria economica.
REGIONE SICILIANA
MMS: la riclassificazione dei CPT
 Si procede ad un accorpamento di alcune voci con l’obiettivo di
individuare i principali aggregati sia dal lato delle entrate che delle
uscite, suddivise nei due blocchi di parte corrente e in conto capitale,
per le quali si è arrivati a determinare rispettivamente 11 e 10 voci in
totale.
La riclassificazione delle entrate e delle spese dei CPT
Entrate
Imposte dirette
Irpef
Imposte indirette
Iva
Altri tributi propri
Redditi da capitale
Contributi sociali
Vendita di beni e servizi
Altri incassi correnti
Totale Entrate Correnti
Alienazione di beni patrimoniali
Altri incassi di capitale
Totale Entrate in Conto Capitale
Totale Entrate
Spese
Spese di personale
Acquisto di beni e servizi
Trasf. in conto corrente a famiglie e
istituzioni sociali
Trasf. in conto corrente a imprese private
Interessi passivi
Somme non attribuibili in conto corrente
Totale Spese Correnti
Investimenti fissi lordi
Trasf. in conto capitale a famiglie e
istituzioni sociali
Trasf. in conto capitale a imprese private
Somme non attribuibili in conto capitale
Totale Spese in Conto Capitale
Totale Spese
REGIONE SICILIANA
MMS: le variabili del settore pubblico
L’analisi dei conti per la Sicilia ha evidenziato le poste più importanti: per
le entrate emergono tre grandi categorie che complessivamente
rappresentano oltre l’80% delle entrate totali:
1. le imposte dirette (PA_IDI), costituite per 3/4 dall’IRPEF
(PA_IRPF)*;
2. le imposte indirette (PA_IIN), costituite per quasi il 50% dall’IVA
(PA_IVA);
3. i contributi sociali (PA_CSO).
*Fra parentesi la denominazione con cui le variabili entrano
nelle equazioni del modello
REGIONE SICILIANA
MMS: le variabili del settore pubblico
Per le spese della PA sono 4 gli aggregati più rilevanti in senso
quantitativo (3 di parte corrente e 1 del conto capitale) che
rappresentano mediamente il 75% delle uscite complessive del settore
pubblico e che sono:
• i trasferimenti in conto corrente a famiglie e istituzioni sociali
(quasi totalmente costituiti dalle prestazioni sociali, PA_PS) pari
ad oltre 1/3 delle uscite totali;
• le spese di personale (PA_RLD)* pari a circa il 20% delle uscite
totali;
• le spese per l’acquisto di beni e servizi (PA_C) pari al 15% del
totale;
• gli investimenti fissi lordi (PA_IFL) pari al 5% delle uscite totali
della PA.
*Idem
REGIONE SICILIANA
MMS: il modulo fiscale
 Per ottenere un’integrazione dei CPT con il resto del modello sono
individuate alcune relazioni tra i principali aggregati delle entrate e delle
spese del settore pubblico e alcuni aggregati dei conti regionali.
 Le entrate sono messe in relazione con gli aggregati che
rappresentano le loro basi imponibili
 Le spese sono collegate agli aggregati di contabilità regionale a cui
afferiscono.
 Nella versione più utilizzata del modello, il modulo fiscale è reso
endogeno per le principali voci di entrata e di spesa in modo tale da
garantire un completo collegamento tra il settore pubblico e le principali
variabili macroeconomiche del sistema regionale.
oppure
 nel caso di esercizi di simulazione riguardanti gli interventi di policy
l’approccio seguito è quello di rendere esogene le spese in modo da
studiarne gli effetti sulle variabili d’interesse (PIL, IFL, ecc.)
REGIONE SICILIANA
MMS: entrate e conti economici
Nel dettaglio le entrate sono state inserite nel seguente modo:
• l’imposta sul reddito delle persone fisiche (PA_IRPF) è posta
in relazione alle componenti in entrata del reddito delle
famiglie;
• le altre imposte dirette, esclusa l’IRPEF, (PA_IDIA) vengono
messe in relazione al risultato lordo di gestione;
• l’imposta sul valore aggiunto (PA_IVA) è messa in relazione
ai consumi finali delle famiglie;
• le altre imposte indirette, esclusa l’IVA, (PA_IINA) hanno
come variabile esplicativa il valore aggiunto;
• i contributi sociali (PA_CSO) sono posti in relazione con la
corrispondente voce dei contributi sociali che compare nel
conto del reddito disponibile delle famiglie
REGIONE SICILIANA
MMS: spese e conti economici
Per quanto riguarda le spese, le relazioni individuate sono:
• la spesa per consumi (PA_C) viene messa in relazione ai
consumi collettivi;
• le spese di personale pagate dal settore pubblico (PA_RLD)
hanno come variabile esplicativa i redditi da lavoro
dipendente dei tre settori dove maggiore è la presenza del
settore pubblico: Pubblica amministrazione e difesa;
Istruzione; Sanità e altri servizi sociali;
• le prestazioni sociali (PA_PS) sono posti in relazione con la
corrispondente voce delle prestazioni sociali che compare
nel conto del reddito disponibile delle famiglie;
• gli investimenti fissi lordi (PA_IFL) vengono collegati , come
nel caso delle spese del personale, agli investimenti
realizzati nei tre settori Pubblica amministrazione e difesa,
Istruzione; Sanità e altri servizi sociali.
REGIONE SICILIANA
MMS: i moltiplicatori fiscali
 Il MMS individua quindi nel modulo fiscale i canali di
trasmissione degli effetti delle politiche finanziarie realizzate
a livello regionale sull’economia siciliana, rendendo quindi
possibile il calcolo dei moltiplicatori fiscali.
 I moltiplicatori fiscali possono essere calcolati per un
determinato periodo di tempo con riferimento a:
investimenti fissi lordi (PA_IFL), prestazioni sociali (PA_PS),
spesa per consumi (PA_C) e spese di personale del settore
pubblico (PA_RLD).
 Lo shock sulle voci di spesa viene imputato rendendo
esogene le relative equazioni del modulo fiscale e
intervenendo sugli aggregati economici che ne spiegano
l’andamento*.
*Vedi: DPEF Regione Siciliana 2016-2018. In:
http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_AssessoratoEconomia/PIR_DipBilancioTesoro/PIR
_NormeDocumenti/PIR_LeggeFinanziaria
REGIONE SICILIANA
Un test sulla Sicilia
 Simulazione MMS: valori dei moltiplicatori elaborati ed effetti in milioni di
euro sul PIL, inserendo nel test un incremento annuo di 100 milioni di
euro di spesa in Investimenti fissi lordi distinti per branca, per il periodo
2015-2018.
Effetto PIL
Agricoltura, caccia e silvicoltura
Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche …
Attività metallurgiche; fabbricaz. di prodotti in metallo, …
Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica …
Costruzioni
Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e
motocicli
Trasporti e magazzinaggio
Servizi di alloggio e di ristorazione
Attività finanziarie e assicurative
Attività immobiliari
Attività professionali, scientifiche e tecniche
Istruzione
Sanità e assistenza sociale
Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento
Effetto
cumulato
Effetto
PIL /
delta IFL
2015
2016
2017
2018
11,64
27,94
31,23
38,46
47,55
18,31
42,19
46,71
54,05
67,39
25,08
55,72
61,15
68,72
85,76
20,79
41,33
43,93
45,19
57,20
75,81
167,17
183,01
206,41
257,89
0,19
0,42
0,46
0,52
0,64
23,77
36,48
49,69
39,96
149,89
0,37
26,83 40,98 54,71
53,66 72,14 89,47
64,40 85,99 106,09
25,63 40,73 54,52
67,58 84,87 101,66
93,35 112,60 130,38
93,04 114,29 134,50
81,19 106,78 129,92
42,12
53,40
61,16
42,57
51,59
56,11
62,24
71,76
164,63
268,66
317,63
163,44
305,69
392,43
404,06
389,64
0,41
0,67
0,79
0,41
0,76
0,98
1,01
0,97
K
REGIONE SICILIANA
Fonte: Regione Siciliana, DPEF 2016-2018
Interpretazioni del test
 La gran parte dei valori settoriali non superano l’unità per la
particolare struttura dell’economia regionale:
 l‟economia siciliana, come quella del Mezzogiorno, sconta un livello
molto elevato di importazioni nette, ovvero della domanda per
consumi e investimenti rivolta a produzioni extraregionali;
 il diverso contenuto di importazioni delle diverse attività influisce
quindi sul valore del moltiplicatore: esso è relativamente più elevato
nelle branche dove l‟investimento genera maggiore domanda locale,
ma si mantiene su valori inferiori a 1,0 in quasi tutte le sezioni;
 altre motivazioni della varietà degli effetti espansivi generati dalla
simulazione risiedono nel peso specifico di ciascuna branca di
attività sul valore aggiunto regionale e nella sua intensità
occupazionale.
REGIONE SICILIANA
Scontata la ridotta dimensione, quale
diversificazione settoriale ?
 Gli effetti espansivi raggiungono il massimo grado nel settore dei servizi
che copre la maggior quota del V.A. e diffonde più estesamente gli
stimoli provenienti dagli investimenti:
 Sanità (1,01), Istruzione (0,98), Attività artistiche (0,97), Attività
finanziarie (0,79), Attività professionali scientifiche e tecniche (0,76)
 Servizi di alloggio e ristorazione (0,67), che principalmente
rappresentano, ma non esauriscono, le attività relative alla ricezione
turistica.
 Nell’ambito dell’industria, i valori riflettono necessariamente l’implicito
contenuto di beni strumentali. I moltiplicatori di più rilevante effetto:
 Costruzioni (0,64), Fabbricazione di computer (0,52), Attività
metallurgiche (0,46) e Fabbricazione di materie plastiche (0,42);
 Altre attività manifatturiere come la raffinazione petrolifera e la
fornitura di energia elettrica, pur conservando un peso significativo
sul prodotto regionale non manifestano valori altrettanto elevati dei
relativi moltiplicatori (0,17 e 0,19), in ragione della scarsa
integrazione di queste attività con altri settori o della loro alta
propensione all’importazione di beni intermedi.
REGIONE SICILIANA
Grazie !
REGIONE SICILIANA
Scarica