La Clinica Santa Chiara investe nell’oftalmochirurgia zione della sala operatoria che però, come detto in precedenza, è condivisa anche con specialisti di altre branche della chirurgia, la qual cosa consente di ottimizzare al meglio i costi e di avere un buon ritorno dell’investimento. • Al di là delle casistiche chirurgiche, quali sono le patologie agli occhi più diffuse nella nostra società? Immagino che vadano fatte delle distinzioni, a seconda delle fasce d’età considerate … Nel corso di questi ultimi anni abbiamo assistito ad una netta diminuzione dei casi di strabismo per quanto concerne i bambini, mentre invece – nell’individuo più anziano – abbiamo registrato un incremento importantissimo delle cure per la degenerazione maculare legata all’età: per certe forme di questa patologia, infatti, disponiamo di nuovi farmaci estremamente efficaci e di oculisti che si sono dedicati in particolar modo al suo trattamento. Per quanto riguarda altre patologie importanti come la retinopatia diabetica (sia nel paziente giovane che in quello meno giovane) e il glaucoma, i casi trattati sono rimasti sostanzialmente stabili. Recentemente, nell’ambito delle proprie scelte strategiche, la Clinica Santa Chiara di Locarno ha avuto un occhio di riguardo nei confronti dell’oftalmologia e dell’oftalmochirurgia, operando degli importanti investimenti proprio in questo settore. E lo ha fatto a ragion veduta, visto che ad oggi il nosocomio privato è l’unica struttura ospedaliera del Locarnese ad eseguire gli interventi di cataratta. Non solo: è l’unica struttura ospedaliera del Sopraceneri ad offrire ai pazienti un sevizio di Pronto Soccorso Oftalmologico, disponibile 365 giorni all’anno, 24h su 24. Questo importante ed apprezzato servizio viene garantito dai sei specialisti FMH in oftalmologia accreditati presso la Clinica che – a rotazione – o sono personalmente presenti all’interno della struttura oppure, grazie ad un servizio di picchetto, si rendono immediatamente disponibili in base alle necessità del momento. Gli oftalmologi accreditati, in ordine alfabetico, sono: Cristina Anastasi-Forni, Alberto Bardelli, Francesco Failla, Fabio Nessi, Enrique Sanchez Lasa e Filippo Simona. Per avere informazioni più dettagliate sul servizio di oftalmologia, nonché sugli investimenti recentemente effettuati dalla Clinica Santa Chiara a favore di questa importante branca della medicina, abbiamo interpellato il Dr. med. Filippo Simona. • Dr. med. Simona, la Clinica Santa Chiara è l’unica struttura ospedaliera del Locarnese ad avere un servizio di oftalmochirurgia. In media, quanti interventi agli occhi vengono eseguiti ogni anno? Negli ultimi anni, alla Clinica Santa Chiara, abbiamo assistito ad un progressivo aumento del numero di interventi oculistici per anno, raggiungendo – nel corso del 2013 – il traguardo di 1'200 interventi. • Tra gli interventi oftalmochirurgici effettuati all’interno della Clinica, quali sono i più frequenti? Insomma, per curare quali disfunzioni o patologie intervenite con maggior frequenza? L’intervento di gran lunga più frequente è senza dubbio quello per curare la cataratta con estrazione del cristallino e conseguente posa di una lentina intraoculare di materiale sintetico. Seguono poi le iniezioni intraoculari di sostanze specifiche, per curare la degenerazione maculare legata all’avanzare dell’età e altre patologie vascolari della retina. • Alla Clinica Santa Chiara siete in grado di coprire – e di garantire – l’intera gamma degli interventi di oftalmochirurgia oggi disponibili, oppure ci sono delle restrizioni? All’interno della nostra 20 Clinica ci occupiamo soprattutto di interventi a livello del segmento anteriore dell’occhio mentre le operazioni concernenti la chirurgia della retina sono inviate in centri specializzati. • Per la Clinica locarnese questa branca della chirurgia è molto importante, tant’è vero che – proprio recentemente – ha investito nella realizzazione di una sala operatoria interamente dedicata agli interventi agli occhi… Sì, effettivamente gli indirizzi strategici dello sviluppo della Clinica comprendono anche un sostegno particolare all’oftalmochirurgia, ragione per la quale la Direzione della Santa Chiara ha proceduto ad un importante investimento (pari a circa un milione di franchi), costruendo ex novo una nuova sala operatoria dedicata all’oftalmochirurgia, con però anche la possibilità – qualora vi sia l’esigenza – di ospitare operazioni di chirurgia della mano e di chirurgia estetica. La nuova sala operatoria è entrata in funzione alla fine del 2013, dopo l’ispezione e il rilascio dell’apposita certificazione da parte dell’autorità sanitaria competente. • Che differenze ci sono tra una sala operatoria convenzionale e una sala operatoria per interventi di oftalmochirurgia? La nuova sala operatoria della Clinica Santa Chiara è stata, già a livello di progettazione, espressamente concepita per ospitare interventi oftalmochirurgici: in concreto ciò vuol dire che, oltre alla sala operatoria vera è propria, in uno spazio attiguo è stato costruito anche un ambulatorio specifico per l’accoglienza dei pazienti e la loro preparazione all’intervento. La sala operatoria stessa comprende comunque un flusso laminare di ventilazione specifica per le operazioni e tutti i supporti necessari per l’anestesiologia che accompagna gli interventi di cataratta. • E per i pazienti? Quali vantaggi comporta poter beneficiare di una sala operatoria in esclusiva? Disporre di una sala operatoria dedicata all’oculistica comporta numerosi vantaggi. Essa permette uno snellimento delle procedure di preparazione (gli stessi pazienti, ad esempio, non devono nemmeno svestirsi completamente), spostamenti minimi da una sala all’altra, un letto operatorio appositamente concepito per questo tipo di interventi che – abbassandosi sino al livello della poltrona del paziente – non lo obbliga a inutili e perico- lose ginnastiche; non da ultimo, consente pure una riduzione dei tempi di soggiorno nel complesso ospedaliero. • Attualmente gli oftalmologi accreditati presso la Clinica Santa Chiara sono sei. Di questi, solo quattro sono anche oftalmochirurghi: lei, il Dr. med. Francesco Failla, il Dr. med. Alberto Bardelli e il Dr. med. Fabio Nessi. Insieme riuscite a garantire una piena occupazione della nuova sala operatoria? Gli oculisti attualmente in servizio presso la Clinica Santa Chiara garantiscono un’ottima occupa- La nuova sala operatoria adeguatamente attrezzata ed in piena funzione Rivista di Bellinzona Giugno 2014 • Non tutte le patologie degli occhi, però, si curano chirurgicamente. Quali sono i trattamenti non chirurgici che devono essere comunque effettuati all’interno di una struttura ospedaliera? Come accennato, il trattamento delle patologie retiniche dovute alla degenerazione maculare legata all’età prevedono delle iniezioni mensili intraoculari che, per motivi di sicurezza e di tutela del paziente, devono obbligatoriamente essere effettuate in una sala operatoria adeguatamente attrezzata. Normalmente queste iniezioni vengono effettuate al termine del programma operatorio chirurgico. La nuova sala operatoria dedicata all’oftalmochirurgia, fortemente voluta dalla Direzione della Clinica Santa Chiara, è entrata in funzione il 4 novembre del 2013 e, come detto, ha comportato un investimento di circa un milione di franchi. Nell’intento di favorire l’economia locale, per la sua realizzazione sono state ingaggiate solo ed esclusivamente ditte e imprese operanti sul territorio ticinese, e sono stati utilizzati materiali made in Switzerland. Questa scelta costituisce un’ulteriore conferma dell’attenzione che, da sempre, la Santa Chiara pone nei confronti del tessuto socio-economico nel quale essa è inserita. 21