Le dinamiche di relazione sociale nel tessuto connettivo digitale Scritto da Alessandro Mazzeo Territorializzazione – diversificazione, globalizzazione –deregolamentazione, sono aspetti complementari di un’unica macro –dimensione che sta ridistribuendo potere, ricchezza, sovranità, libertà d’azione, ma certo pure costrizioni, limitazioni (sociali) morali e materiali, sostiene da tempo una scuola di pensiero sociologica d’interpretazione e discernimento sulla società come mercato – sistema , nell’alveo della quale è possibile riconoscere la lungimiranza e la caratura delle riflessioni offerte dal sociologo polacco Zygmunt Bauman , come modelli di riferimento ad una realtà liquida . Ma cosa annuncia l’esser divenuta liquida la modernità ? si domanda Bauman : Innanzi tutto che il nostro mondo è ancora moderno, non si colloca in un dopo indistinto a seguito della modernità . Definendo liquida l’attuale modernità, Bauman, intende evidenziare con maggiore incisività semantica rispetto al generico post – modernità , quel complesso di processi economici, politici, sociali, esistenziali e culturali in genere attorno ai quali sta ruotando il tempo che ci troviamo a vivere, annunciando così, come la pressione dell’individualizzazione sta via via usurando gli argini costituiti da strutture alle quali in passato era delegato il compito di fondare la stabilità e il riconoscimento reciproco. Spostandosi il baricentro , questo, diviene sempre più prossimo all’individuo e sempre più distante dalla società. Da qui l’invito del Sociologo polacco, a cercare di scoprire le contraddizioni del nostro tempo, che sono diverse da quelle dell’epoca industriale, ormai alle nostre spalle. L’ homo consumens è onnivoro: e proprio questa sua insaziabilità, lo condanna ad una inguaribile infelicità . Ma il problema, ci dice Bauman, è che questa trasformazione antropologica cambia la logica del sociale [1] . Si determina così l’individuo e non più il cittadino, non l’attore sociale ma la comparsa e/o la controfigura, il consumatore e non più il viaggiatore, innanzi a calamità (in)naturali e ad interrogativi circa il nodale dicotomico – problema, luogo/non luogo reale 1/9 Le dinamiche di relazione sociale nel tessuto connettivo digitale Scritto da Alessandro Mazzeo : come città/alterità – globale /locale ; luogo/non luogo virtuale : come mercato-luogo/cyber-mercato , digitale. Volendo interpretare e per questo rintracciare tanto con il logos ma certo pure con un imprescindibile pathos, le radici del nostro perseguire umano-sociale, si constata come, tanto più il pianeta si sia evoluto nei mezzi, nelle modalità, nella tecnicizzazione tecnocratica , come rileva Galimberti [2] , nelle sue spinte verso l’infinito e traguardi un tempo impensabili, altrettanto l’uomo si sia imbarbarito, riconoscendo nell’espressione bàrbaros , lo straniero, e nell’uomo il disconoscimento di stesso, e del suo simile. Un’alter che, secondo una logica Schmittiana [3] , ricondurrebbe la dimensione dell’animo umano, in una perenne condizione di conflittualità dicotomico – esistenziale, secondo la celebre contrapposizione amicus – nemicus e su cui si fonda, come ricorda Sartori , la politica ; così come l’ etica si fonda sul contrasto bene – male , l’ estetica sul divario bello – brutto , l’ economia sull’antitesi utile – dannoso 2/9 Le dinamiche di relazione sociale nel tessuto connettivo digitale Scritto da Alessandro Mazzeo . L’attore sociale, dunque, affidandosi da tempo, alla bontà di postulati teorici e pratici (economico – politico – sociali), per dominare in un continuum progresso – regresso, i profitti, gli utili, i ricavi, la terra, le macchine, i Capitali visibili ed invisibili , volendo altresì imbrigliare la conoscenza svestendola del valore e dignità di scienza, attribuendogli di contro un habitus – mentale di sapere nozionistico, sembra vivere una lucida inconsapevolezza dei rischi e degli ammonimenti che si profilano, secondo quella già evidente solitudine, quella sordità, dei/nei rapporti inter-personali, perpetrata nell’intimo di ognuno di noi, da ognuno di noi. Sarebbe utile altresì necessario, ri – scoprire la primigenia condizione – dimensione dell’uomo, del cittadino, del Politikòs , il quale ri – trovata l’uscita, forse ancora possibile, da un dedalo inestricabile di barriere artificiali, dogmi, rituali d’interazione , rappresentazioni, richiamando Goffman [4] , possa riappropriarsi della sua: Autonomia (auto – nomos ) come legge di se stesso nei confronti di se stesso, dunque non imposta dall’alto , da un Leviatano auto-regolantesi , in cui poter rivendicare e emancipare la propria Auto – stima, la fiducia del se in se stessi e nelle unicità intellettuali individuali e collettive; viatico ed antidoto all’autoreferenzialità dilagante che serpeggia nelle pieghe di inconfessate paure, che se esperite potrebbero solo essere raccontate, ma non condivise, in una privatizzazione sfrenata vigente di un’economia a cui corrisponde l’ Aut’Archia dei sentimenti e del disagio. 3/9 Le dinamiche di relazione sociale nel tessuto connettivo digitale Scritto da Alessandro Mazzeo Ancora ed al contempo della sua Politeia di concerto alla sua Polis, nella idea classica che cittadinanza/comunità/città siano luoghi di aggregazione e confronto, basamenti di quella che sarebbe divenuta la futura società civile. Riconoscere, rivalutare la necessità, l’impellenza di problematiche comuni, valori condivisi; questioni aperte, pubbliche, politiche, dibattute in uno spazio di tutti quale fu l’ Agor à , in cui le sinergie di una serrata dialettica del rapportarsi conduceva a differenti prospettive, uniformate da un democratico compromesso risolutorio, così come accadeva nella Gherusia ateniese diversamente da quella spartana, immaginando così la città-stato , come ricorda Renan , Nazione come il plebiscito d’ogni giorno . Secondo la filosofia di pensiero Crociana, l’Economia – legge della casa, è la categoria dello spirito pratico che si manifesta come volizione dell’ individuale , ossia come ricerca dell’utile, l’ altra forma dello spirito pratico , quella rivolta alla volizione dell’universale , ossia alla ricerca del bene comune, è la morale. Il pensiero dominante o unico, nelle sue fattezze attuali ad un modello neo-liberista di mercato, è il paradosso di un capovolgimento del rapporto politica – economia, nel senso, nella misura, che quest’ultima tende a prevalere sulla prima, in quanto si sottrae sempre di più alle scelte istituzionali del singolo stato e anzi ne condiziona le decisioni in materia finanziaria e sociale. Tuttavia parafrasando Nicholas Negroponte, è possibile rilevare e ritenere come si sia passati da una civiltà, un’industria, un’economia di atomi ad economia di bit . Parimenti Manuel Castells , osserva che negli ultimi venticinque anni del XX sec. sia nata una nuova economia su scala mondiale. Essa può essere individuata, interpretata, e definita, 4/9 Le dinamiche di relazione sociale nel tessuto connettivo digitale Scritto da Alessandro Mazzeo informazionale, globale, interconnessa, così da identificarne i tratti distintivi: “ E’ informazionale , perché la produttività e la competitività di unità o agenti, che si tratti di aziende, regioni o nazioni, all’interno di questa economia dipendono in modo sostanziale dalla propria capacità di generare, elaborare ed applicare con efficienza informazione basata sulla conoscenza .È globale , in quanto le attività essenziali di produzione, consumo e circolazione, nonché le loro componenti, capitale, lavoro, materie prime, management, informazione, tecnologia, mercati, sono organizzate su scala globale, o in modo diretto oppure attraverso una rete di collegamenti tra agenti economici. È in rete poiché, nelle nuove circostanze storiche, la concorrenza e la produttività hanno luogo in una ragnatela globale di interazione tra reti aziendali. La new economy è emersa negli ultimi venticinque anni del XX sec. perché la rivoluzione della tecnologica dell’informazione ha fornito l’indispensabile supporto materiale alla sua creazione. […] La comparsa di un nuovo paradigma tecnologico organizzato intorno a nuove tecnologie dell’informazione, più potenti e flessibili, permette all’informazione stessa di divenire il prodotto del processo di produzione. […] Le nuove tecnologie dell’informazione, trasformando i processi di trattamento delle informazioni, intervengono in tutte le sfere dell’attività umana e consentono la creazione di infinite connessioni tra campi diversi, nonché tra elementi ed agenti di tali attività.” [5] Contestualmente ed altresì secondo un taglio prospettico e speculativo che delinea i contorni di un modello globale in continua evoluzione nei gangli strutturali di matrice socio – politico, economico – finanziario e culturale, rivolto all’ idea(le) di una realtà, riflesso dei nostri attuali tempi differiti e spazi dilatati , De Kerckhove , osserva, 5/9 Le dinamiche di relazione sociale nel tessuto connettivo digitale Scritto da Alessandro Mazzeo come il cambiamento di scala è particolarmente pertinente nell'anno 2000, perché si cambia scala temporale oltre che ragionare su una differente scala spaziale. Se la nostra scala spaziale è misurata con il metro dei satelliti, la nostra scala temporale si articola in termini di millenni piuttosto che di secoli. È per questo che noi possiamo, e senza dubbio dobbiamo, cominciare a riconsiderare il nostro posizionamento psicologico in funzione dei millenni che ci precedono, e non solo in funzione del secolo in cui siamo nati: “Il vero pendant alla rivoluzione alfabetica, il suo rovescio psicologico e la sua inversione epistemologica, è la globalizzazione elettronica che trascende razze, frontiere, mentalità, culture e tempi. Il cambiamento di scala ci obbliga a ripensare non solo la problematica del diritto di autore e la diffusione dei media, ma anche l'organizzazione politica mondiale. Su tale piano la tutela della cultura, delle culture, della lingua e delle lingue è davvero di grande importanza. Quando si misura il rapporto fra l'individuo, la lingua, il medium che sostiene la lingua e le diverse configurazioni nella storia della nostra cultura occidentale, e adesso della cultura mondiale, si misura ogni volta un aumento della superficie sulla quale si deve operare. Oggi non si può più fare l'economia senza una visione globale, non ci si può più limitare a una visione nazionale, tanto più che quest'ultima è già ingestibile poiché le frontiere nazionali sono attraversate dai trasferimenti di dati inafferrabili. Il cambiamento è dello stesso ordine di intensità metamorfica di quello che ha caratterizzato il passaggio dall'oralità alla scrittura, o dall'epoca medievale al Rinascimento. Se la mentalità occidentale deve la sua definizione alla scrittura alfabetica, la mentalità globale in divenire deve la sua all'elettronica del pianeta. La differenza capitale sul piano evolutivo è che questa volta tutto il mondo è coinvolto.” [6] Così come rilevava, Marshall Mcluhan , già negli anni 60 e dunque in tempi meno sospetti di quelli attuali, fossero i media ad aver il poter di agire sulle percezioni umane a dispetto dei contenuti, secondo l’ormai celebre assunto il mezzo è il messaggio [7] , si è voluto indagare e riflettere sulle enormi opportunità, fuori da un comune ordinario, fino a qualche tempo fa, fornite da un progresso che la rivoluzione informatica e telematica, multimediale e digitale, silente o quasi, ha suggerito nei suoi prodromi più essenziali ma ugualmente simbolici ed identificativi ad una generazione, quella degli anni 60, destinata ad avvertire il passaggio di cambiamenti epocali che hanno così riguardato più da vicino, in maniera viscerale e livida, quella attuale. Dalla conquista dello spazio reale, da circa un trentennio a questa parte, a fronte del quadro storico – politico, economico – sociale, in piena guerra fredda , che ha consentito nonostante tutto la nascita del video-gioco , e del game – over 6/9 Le dinamiche di relazione sociale nel tessuto connettivo digitale Scritto da Alessandro Mazzeo ed altresì, se pur in via del tutto sperimentale, del Web secondo schemi, strategie, simulazioni tipiche di quel periodo, si è giunti alla conquista dello spazio virtuale . L’ampliamento e il potenziamento delle cosiddette nano - tecnologie e/o comunque di tutto quel comparto facente capo all’ hardware, notebook – e – book, cellulari, palmari, satellitari, i-pod, etc. e a software specifici, blog, e – mail / mailing – list, wiki, etc. e la massiccia diffusione di tutto questo attraverso una gigantesca e capillare Rete virtuale , Internet, nella quale, ad oggi, nostro malgrado e a nostro beneficio, siamo tutti impigliati, con premure diverse, come bene e servizio pubblico e privato, impone una riflessione profonda, mirata, analitica, sull’ancora fondamentale importanza attribuita ed attribuibile del testo e sulle implicazioni che rispetto ad esso, si impongono circa la costruzione dell’ ipertesto prima, dell’ipermedia, dopo in senso più generale. Come rileva Derrick de Kerckhove, erede intellettuale di Mcluhan, la lettura è la condizione della nostra identità privata,il controllo sul nostro destino, chi legge acquista potere sul linguaggio, chi si riferisce passivamente allo schermo, chi guarda solo la televisione, lo perde. Se è possibile registrare, in definitiva, l’uso e l’ausilio di blog e wiki, esempi ipertestuali per eccellenza, secondo modalità reticolari e seguendo percorsi partecipativi ed inclusivi tipici di una didattica – disciplinare in senso cooperativo – collaborativo, come wikipedia, consolidato strumento informale, ormai, della didattica a distanza; dall’altro diversi analisti che guardano con adeguata importanza e stimolo il settore tecnologico e quello delle scienze umane – sociali, paventano un isolamento parossistico, nei confronti di chi si interfaccia e relaziona con atavico interesse alla r ete e al virtuale più in generale, rischiando così, almeno per quel che riguarda le nuove generazioni, i cosiddetti nativi digitali , una sovrapposizione senza soluzione di continuità tra una dimensione on – line ed una off – line . 7/9 Le dinamiche di relazione sociale nel tessuto connettivo digitale Scritto da Alessandro Mazzeo Incastrati tra un meta – ego e una metà della realtà circostante, tutta da carpire,tutta da capire ancora compiutamente. Psicologi, Sociologi, Pedagogisti, si interrogano sulle trasformazioni e modificazioni che intervengono nelle menti e dunque nelle mentalità dei giovani d’oggi, che si formano ed informano, diversamente che in passato ed i maniera mediata, immersi in ambienti virtuali, spiccatamente realistici e pervasivi. È altresì indicativa e riferibile in questa direzione, l’idea secondo la quale gli uomini, più o meno da sempre, vivono e conducono parte della loro vita esistenziale secondo dimensioni fantastiche, arti figurative e letterarie, romanzi, disegno – fumetto, cinema , e pur tuttavia sempre alla ricerca e alla conquista, anche a fatica, di un punto di equilibrio tra mondo reale e mondo immaginario. Allontanando il più possibile, allora, i rischi di indirizzarsi, parafrasando H. Marcuse, ad un linguaggio ad una dimensione ; mai dimenticando quindi che la vita, quella vera, è da questa parte dello schermo. [1] Cfr. Bauman Z, Homo Consumens, Lo sciame inquieto dei consumatori e la miseria degli esclusi, Erickson, 2007 e anche Cfr. Bauman Z, Modus Vivendi, Inferno e utopia del mondo liquido, Laterza, Roma – Bari, 2007 [2] Cfr. Galimberti U, Psiche e Techne, L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano, 1999 -2008 [3] Cfr. Schmitt C, Le categorie del politico, Saggi di teoria politica (a cura di Miglio G, e Schiera P), (1922/1963, Duncker &Humblot, Berlino), Il Mulino, Bologna, 1972/1999 [4] Cfr. Goffman E, La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino, Bologna, 1969 8/9 Le dinamiche di relazione sociale nel tessuto connettivo digitale Scritto da Alessandro Mazzeo [5] Cfr. Castells M, The Information Age: Economy, Society and Culture / The Rise of the Network Society , Blackwell Publishing Ltd, Oxford, 1996-2000; (trad.it.) La nascita della società in rete , EGEA, Università Bocconi Editore, 2002-2008, pagg. 83-84. [6] Cfr. De Kerckhove D, La Conquista del Tempo, Società e democrazia nell’era della rete, Ed itori Riuniti, Roma, 2003, pag. 7-26. [7] Cfr. McLuhan M, Understanding Media: The Extensions of Man, McGraw-Hill,Usa,1964 (trad.it.) Gli Strumenti del Comunicare, Il Saggiatore, Milano,1967/2008 9/9