CLASSIFICAZIONE SECONDO I RISCHI F TROJAN BATTERY COMPANY BATTERIA PIOMBO-ACIDO 1 3 H 2 R COR SCHEDA TECNICA DI SICUREZZA DEI MATERIALI SEZIONE 1– IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO CHIMICO E DELL'AZIENDA NOME DEL PRODUTTORE : NUMERO DI TELEFONO PER LE EMERGENZE: 3887 TROJAN BATTERY COMPANY CHIAMATE PER ALTRE INFORMAZIONI: 6569 INDIRIZZO: 12380 CLARK ST., SANTA FE SPRINGS, CA 90670 RESPONSABILE DEL PREPARATO: CHEMTREC (800) 424-9300 Internazionale (703) 527- Ismael Pedroza, Jr. – Direttore di EH&S Data di revisione: 562-236-3000 800-423- 9 gennaio 2013 SEZIONE 2 – COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI C.A.S. PRINCIPALI COMPONENTI PERICOLOSI (denominazioni chimiche e comuni) Categoria di rischio 7439-92-1 Piombo/Ossido di piombo/Solfato di piombo Acuto-cronico 7440-36-0 Antimonio Cronico 7440-38-2 Arsenico Acuto-cronico 7664-93-9 Acido solforico (elettrolita della batteria) Reattivo ossidante acutocronico 7440-70-2 Calcio Reattivo 7440-31-5 Stagno Cronico % ACGIH TLV OSHA PEL-TWA 60 – 97% 0,05 mg/m3 0,05 mg/m3 1.5 – 4% 0,5 mg/m3 0,5 mg/m3 < 1% 0,01 mg/m3 0,01 mg/m3 10 – 38% 1,0 mg/m3 1,0 mg/m3 < 0.15% Non stabilito Non stabilito 2,0 mg/m Non stabilito < 0.3% 3 NOTA: i valori PEL per i singoli stati possono variare dai valori PEL permessi dall'OSHA. Rivolgersi alle autorità locali per conoscere i valori PEL applicabili allo stato. OSHA – Occupational Safety and Health Administration; ACGIH – American Conference of Governmental Industrial Hygienists; NIOSH – National Institute for Occupational Safety and Health. Tutti i modelli Trojan Battery non contengono cadmio. I modelli Trojan Battery T-105, T-125, T-145, T-875, T-1260 e T-1275 non contengono mercurio. DENOMINAZIONE COMUNE: (Utilizzata per le etichette) (Denominazione commerciale e sinonimi) Denominazione chimica: Accumulatore piombo-acido Accumulatore piombo-acidoFamiglia chimica: miscela di materiale tossico e corrosivo Formula: Piombo e acido (elettroliti) SEZIONE 3 – IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI Segni e sintomi di esposizione 1. Rischi acuti Non aprire la batteria. Evitare il contatto con i componenti interni. Tali componenti includono piombo ed elettroliti liquidi. Elettrolita – L'elettrolita è corrosivo e il contatto può causare irritazione della pelle e ustioni da sostanza chimica. Tale sostanza provoca gravi irritazioni e ustioni a occhi, naso e gola. L'ingestione può causare gravi ustioni e vomito. Piombo – Il contatto diretto con pelle o occhi può causare irritazioni locali. Inalazione o ingestione di polvere o fumi di piombo può provocare mal di testa, nausea, vomito, spasmi addominali, affaticamento, disturbi del sonno, perdita di peso, anemia e dolori a gambe, braccia e articolazioni. 2. Tossicità subcronica e cronica Elettrolita - Contatti ripetuti con il fluido elettrolitico a base di acido solforico contenuto nella batteria possono causare disidratazione della pelle con conseguenti irritazioni, dermatiti e ustioni. L'esposizione ripetuta a esalazioni di acido solforico può causare erosione dentale, irritazione cronica degli occhi e/o infiammazione cronica di naso, gola e polmoni. Piombo – Un'esposizione prolungata può causare danni al sistema nervoso centrale, disturbi gastrointestinali, anemia, paralisi della mano e disfunzioni renali. Le donne in stato di gravidanza dovranno essere protette dall'esposizione eccessiva per evitare che il piombo attraversi la placenta, causando disturbi neurologici al feto. Normativa Proposition 65 dello Stato della California: poli della batteria, terminali e relativi accessori contengono piombo e composti a base di piombo, ossia prodotti chimici noti allo Stato della California come causa di cancro e danni agli organi riproduttivi. Inoltre durante la carica, si sviluppano esalazioni di forte acido inorganico contenenti acido solforico, una sostanza chimica nota allo Stato della California come causa di cancro. Lavarsi le mani dopo aver manipolato il prodotto. Condizioni mediche generali aggravate dall'esposizione Se la batteria è rotta o il materiale fuoriesce, i soggetti che presentano le seguenti condizioni mediche devono prendere precauzioni: edema polmonare, bronchiti, enfisema, erosione dentale e tracheobronchiti prendano le appropriate precauzioni. Vie di contatto Inalazione – SÌ Ingestione – SÌ Sostanze chimiche elencate come cancerogene o potenzialmente cancerogene Proposition 65 – SÌ Contatto con gli occhi – SÌ Contatto con la pelle – SÌ Programma tossicologico nazionale – SÌ I.A.R.C.: Monografie – SÌ OSHA – NO EPA CAG – SÌ NIOSH – SÌ SEZIONE 4 – MISURE DI PRONTO SOCCORSO Procedure di emergenza e pronto soccorso Contatto con i componenti interni, nel caso in cui la batteria sia aperta, rotta o presenti fuoriuscita di liquidi. 1. Inalazione Trasferire il soggetto in un luogo ben arieggiato e, se necessario, somministrare ossigeno medico di emergenza/CPR. Consultare un medico. 2. Occhi Sciacquare immediatamente con acqua per almeno 15 minuti, tenendo le palpebre aperte. Consultare un medico. 3. Pelle Sciacquare la zona interessata con abbondante acqua per almeno 15 minuti. Togliere gli indumenti contaminati e, se necessario, consultare un medico. 4. Ingestione Non indurre il vomito. Se il soggetto è cosciente, fargli bere acqua o latte in grandi quantità. Consultare un medico. Non somministrare niente per via orale ad una persona in stato di incoscienza. SEZIONE 5 – MISURE ANTINCENDIO Punto di infiamma -bilità Non applicabil e Percentuale dei limiti di infiammabilità nell'aria, in base al volume (Durante la carica) Idrogen o (H2) Inferiore 4.1% Superiore 74.2% Mezzi estinguenti Classe ABC, CO2, halon Temperatura di autoaccensione Polipropilene 675o F Procedure antincendio speciali Le batterie piombo-acido non bruciano o bruciano con difficoltà. Non utilizzare acqua su fiamme laddove è presente metallo fuso. Estinguere il fuoco con un agente adatto ai materiali combustibili presenti. Raffreddare la parte esterna della batteria, se esposta alle fiamme, per evitarne la rottura. Le esalazioni e i vapori acidi generati dal calore o dal fuoco sono corrosivi. Utilizzare un respiratore autonomo approvato da NIOSH e attrezzature protettive complete che funzionino in modalità a pressione positiva. Insoliti rischi relativi agli incendi e alle esplosioni In seguito a sovraccarico e a cedimento dell'involucro in polipropilene, vengono generati gas idrogeno e vapori di acido solforico. Ventilare le aree di carica in conformità con le norme contenute in Industrial Ventilation: A Manual of Recommended Practice di ACGIH e National Fire Code, 1980 Vol. 1, P. 12, B-9, 10. Il gas idrogeno, se miscelato con aria, ossigeno e cloro, può diventare infiammabile o esplosivo. Tenere la batteria lontano da fiamme libere, scintille o altre fonti di accensione. Per evitare rischi di incendio o di esplosione, tenere le batterie lontane da scintille o altre fonti di accensione ed evitare il contatto di materiali metallici con i terminali negativi e positivi di celle e batterie. L'ACIDO SOLFORICO REAGISCE VIOLENTEMENTE CON ACQUA/COMPOSTI ORGANICI. SEZIONE 6 – MISURE PER RILASCIO ACCIDENTALE Procedure per la decontaminazione: se possibile, interrompere il rilascio. Evitare il contatto con qualsiasi materiale versato. Contenere la perdita, isolare l'area a rischio e vietare l'ingresso in tale area. Limitare l'accesso agli operatori di pronto intervento. Neutralizzare con bicarbonato di sodio, soda, calce o altri agenti neutralizzanti. Collocare la batteria in contenitori adatti allo smaltimento. Smaltire il materiale contaminato in conformità con le normative locali, statali o federali. Bicarbonato di sodio, soda, sabbia, calce o altri agenti neutralizzanti dovranno essere conservati in loco per interventi correttivi sulla perdita. Precauzioni personali: grembiuli resistenti all'acido, stivali e indumenti protettivi. Si raccomanda l'uso di occhiali di sicurezza approvati ANSI con protezioni laterali/frontali. Ventilare le aree chiuse. Precauzioni per la tutela dell'ambiente: il piombo, i suoi composti e l'acido solforico possono costituire una grave minaccia per l'ambiente. È necessario evitare la contaminazione di acqua, terreni e aria. SEZIONE 7 – MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO Precauzioni da osservare nella manipolazione e nello stoccaggio Conservare a distanza da fiamme libere durante e subito dopo la carica. La combustione o il sovraccarico può generare o liberare gas e liquidi tossici e pericolosi, tra cui idrogeno, esalazioni di acido solforico, biossido di zolfo, triossido di zolfo, stibina, arsina e acido solforico. Conservare le batterie in un luogo fresco, asciutto e ben ventilato. Non causare cortocircuiti nei terminali della batteria, né rimuovere i coperchi dello sfiatatoio durante lo stoccaggio o la ricarica. Proteggere la batteria da danni fisici. Altre precauzioni UNA CORRETTA IGIENE PERSONALE E UN BUON METODO DI LAVORO SONO OBBLIGATORI. Non mangiare, bere o fumare nelle aree di lavoro. Lavarsi accuratamente mani, viso, collo e braccia prima di mangiare, bere o fumare. Lavare gli indumenti sporchi prima di riutilizzarli. Le batterie vuote contengono residui pericolosi di acido solforico. SEZIONE 8 – CONTROLLI DELL'ESPOSIZIONE E PROTEZIONE PERSONALE Protezione respiratoria (specificare il tipo) Un respiratore per protezione da acido/gas approvato da NIOSH è indispensabile quando il valore PEL è stato superato o nel caso in cui un dipendente presenti irritazione alle vie respiratorie. Quando i livelli di esposizione sono sconosciuti o in caso di incendio, indossare un respiratore autonomo a pieno facciale che funzioni in modalità a pressione positiva. Ventilazione Deve essere garantita quando la carica avviene in un luogo chiuso. Ricambiare l'aria dell'ambiente ogni 15 min. Guanti protettivi Quando si riempiono le batterie, indossare guanti resistenti all'acido in gomma o plastica, lunghi fino al gomito. Altri indumenti o attrezzature protettive La ventilazione, come indicato in: Industrial Ventilation Manual (Manuale della ventilazione industriale) prodotto dall'ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists), dovrà essere garantita in aree in cui le esposizioni risultino superiori ai valori PEL o TLV specificati dall'OSHA o da altre normative locali, statali o federali. Grembiuli resistenti all'acido in gomma o plastica, stivali e indumenti protettivi. Docce di sicurezza e colliri. Sfiato del locale Protezione degli occhi Quando il valore PEL è stato superato. Meccanica (generale) Si raccomanda una normale ventilazione meccanica per applicazioni fisse. Si raccomanda l'uso di occhiali di sicurezza approvati ANSI con protezioni laterali/frontali. Occhiali di sicurezza. SEZIONE 9 – PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE Punto di ebollizion e Elettrolita circa 235o F Percentuale di volatilità per volume (%) Solubilità in acqua Aspetto e odore Pressione di vapore Non applicabile Elettrolita: 100% solubile Elettrolita 1 mm Hg @ 145,8o F Densità vapore Peso specifico Elettrolita (H20 = 1) 1,250 – 1,320 pH < 2 Idrogeno (Aria = 1): 0.069 Elettrolita (Aria = 1): 3.4 Reattività in acqua A STP Punto di fusione Velocità di evaporazione Elettrolita – reagisce in acqua (1) Batteria: involucro in polipropilene o in gomma dura, solido. Piombo: grigio, metallico, solido Elettrolita: liquido, trasparente, oleoso, odore irritante quando è caldo o durante la carica della batteria. Polipropilene < 320o F Non applicabile SEZIONE 10 – STABILITÀ E REATTIVITÀ Stabilità Instabile Stabile ¨ ý Condizioni da evitare Temperature elevate - gli involucri si decompongono a <160 °C (320°F. Evitare sovraccarico, fumo o scintille in prossimità della superficie della batteria e un rapido sovraccarico. Incompatibilità (Materiali da evitare) Scintille, fiamme libere. Conservare l'involucro della batteria a distanza da forti ossidanti. Prodotti pericolosi derivanti da decomposizione Durante la carica potrebbe generarsi una miscela esplosiva di idrogeno/ossigeno, all'interno della batteria. La combustione può produrre anidride carbonica (CO2) e monossido di carbonio (CO). I metalli fusi producono fumi e/o vapori potenzialmente tossici o irritanti per gli organi respiratori. Polimerizzazione pericolosa Può verificarsi Non si verifica ¨ ý Non sovraccaricare. SEZIONE 11 – INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE GENERALE: le principali vie di esposizione al piombo sono l'ingestione o l'inalazione di polvere o fumi. ACUTA: INGESTIONE/INALAZIONE: l'esposizione al piombo e ai suoi composti può causare mal di testa, nausea, vomito, spasmi addominali, affaticamento, disturbi del sonno, perdita di peso, anemia e dolori a gambe, braccia e articolazioni. In seguito a esposizione acuta possono insorgere disfunzioni renali e anemia. CRONICA: INALAZIONE/INGESTIONE: un'esposizione prolungata al piombo e ai suoi composti può causare diversi sintomi di esposizione a breve termine, oltre a danni al sistema nervoso centrale, disturbi gastrointestinali, anemia e paralisi della mano. I sintomi dei danni al sistema nervoso centrale includono affaticamento, mal di testa, tremori, ipertensione, allucinazioni, convulsioni e delirio. Anche disfunzioni renali ed eventuali lesioni sono state associate a intossicazione cronica da piombo. Una sovraesposizione cronica al piombo è considerata come agente eziologico dei disturbi sulla capacità riproduttiva maschile e femminile, sebbene, attualmente, non vi sia alcun fondamento scientifico. Le donne in stato di gravidanza dovranno essere protette dall'esposizione eccessiva. Il piombo può attraversare la barriera placentare esponendo il feto al rischio di disfunzioni neurologiche o disturbi dello sviluppo, dovuti a eccessiva esposizione durante la gravidanza. SEZIONE 12 – INFORMAZIONI ECOLOGICHE In gran parte delle acque superficiali e acque freatiche, il piombo forma composti con anioni, tra cui idrossidi, carbonati, solfati e fosfati e inoltre precipitati esternamente alla colonna d'acqua. Il piombo può presentarsi in ioni assorbiti o rivestimenti superficiali su particelle minerali sedimentarie o può essere trasportato in particelle colloidali sulle acque superficiali. La maggior parte del piombo viene fortemente trattenuta nel terreno, con scarsa mobilità. Il piombo può essere immobilizzato mediante uno scambio ionico con idrossidi o argille oppure mediante chelazione con acidi umici o fulvici nel terreno. Il piombo (in fase disciolta) viene bioaccumulato da piante e animali, acquatici e terrestri. SEZIONE 13 – CONSIDERAZIONI PER LO SMALTIMENTO Metodi di smaltimento dei rifiuti Le batterie piombo-acido sono completamente riciclabili. Restituire la batteria da smaltire al distributore, al produttore o alla fonderia di piombo per il riciclaggio. Per informazioni sulla restituzione delle batterie a Trojan Battery Company, destinate al riciclaggio, chiamare il numero 800-423-6569. Per le perdite neutralizzate, collocare i residui in contenitori resistenti all'acido con materiale assorbente, sabbia o terra e smaltire in conformità alle normative locali, statali o federali relative ad acidi e composti a base di piombo. Per ulteriori informazioni relative allo smaltimento, contattare le autorità ambientali locali e/o statali. SEZIONE 14 – INFORMAZIONI SUL TRASPORTO NOME DI SPEDIZIONE APPROPRIATO DOT (USA): UN2794, Batterie, umide, piene di acido, accumulatore elettrico CLASSE DI RISCHIO DOT (USA): 8 CODICE DI IDENTIFICAZIONE DOT (USA): UN 2794 GRUPPO DI IMBALLAGGIO DOT (USA): III ETICHETTA DOT (USA): Corrosivo NOME DI SPEDIZIONE APPROPRIATO IMO: UN2794, Batterie, umide, piene di acido CLASSE IMO (U.N.): 8 NUMERO IMO (U.N.): UN 2794 GRUPPO DI IMBALLAGGIO IMO: III ETICHETTA IMO: Corrosivo CONTENITORE DI STIVAGGIO IMO: A NOME DI SPEDIZIONE APPROPRIATO IATA: UN2794, Batterie, umide, piene di acido CLASSE IATA (U.N.): 8 NUMERO IATA (U.N.): UN 2794 GRUPPO DI IMBALLAGGIO IATA: III ETICHETTA IATA: Corrosivo SEZIONE 15 – INFORMAZIONI SULLE NORMATIVE Considerato pericoloso conformemente allo standard Hazard Communication Standard (USA): Piombo – SÌ Acido solforico – SÌ Antimonio – SÌ Arsenico – SÌ Ingredienti elencati nell'inventario TSCA: SÌ Sezione 304 Sostanze pericolose CERCLA: Piombo – SÌ Acido solforico - SÌ Antimonio - SÌ Arsenico - SÌ RQ: RQ: RQ: RQ: ND* 2267,96 Kg (1000 libbre) 2267,96 Kg (5.000 libbre) 0,45 Kg (1 libbra) *Dato non richiesto quando il diametro dei pezzi di metallo solido rilasciato è uguale o superiore a 100 micrometri. Sezione 302 Sostanze estremamente pericolose EPCRA: Acido solforico - SÌ Sezione 313 Toxic Release Inventory EPCRA: Piombo - N° CAS: 7439-92-1 Acido solforico - N° CAS: 7664-93-9 Antimonio - N° CAS: 7440-36-0 Arsenico - N° CAS: 7440-38-2 SEZIONE 16 – ALTRE INFORMAZIONI LE SUCCITATE INFORMAZIONI SONO RITENUTE ACCURATE E RAPPRESENTANO LE MIGLIORI INFORMAZIONI ATTUALMENTE DISPONIBILI. TUTTAVIA, TROJAN BATTERY COMPANY NON OFFRE GARANZIA ALCUNA DI COMMERCIABILITÀ O QUALSIVOGLIA ALTRA GARANZIA, ESPRESSA O IMPLICITA, RELATIVAMENTE A DETTE INFORMAZIONI E DECLINA OGNI RESPONSABILITÀ DERIVANTE DALL'USO DI DETTE INFORMAZIONI. GLI UTENTI DOVRANNO EFFETTUARE PROPRIE INDAGINI PER DETERMINARE L'IDONEITÀ DELLE INFORMAZIONI PER I LORO SCOPI PRECISI. SEBBENE SIANO STATE PRESE TUTTE LE PRECAUZIONI NECESSARIE PER LA PREDISPOSIZIONE DEI DATI QUI RIPORTATI, QUESTI VENGONO OFFERTI ESCLUSIVAMENTE A FINI INFORMATIVI, PER CONSIDERAZIONI E INDAGINI DA PARTE DELL'UTENTE. LA PRESENTE SCHEDA TECNICA DI SICUREZZA DEI MATERIALI OFFRE LE LINEE GUIDA PER UNA MANIPOLAZIONE E UN USO SICURO DEL PRODOTTO E NON FORNISCE NÉ PUÒ FORNIRE RACCOMANDAZIONI INERENTI A TUTTE LE POSSIBILI SITUAZIONI. PERTANTO, L'USO SPECIFICO DEL PRESENTE PRODOTTO DOVRÀ ESSERE VALUTATO PER STABILIRE L'EVENTUALE NECESSITÀ DI ULTERIORI PRECAUZIONI. Scheda MSDS rev. 09 gennaio 2013