Idrosadenite e batteri amici o nemici Pasquinucci Sandro, Bertoldi Alberto Maria Ospedale Civile di Venezia, U.O. Dermatologia e Venereologia L’idrosadenite suppurativa è una malattia infiammatoria cronica la cui eziopatogenesi non è ancora completamente nota. Le recenti acquisizioni scientifiche sembrano dimostrare un ruolo sempre più importante da parte del sistema immunitario con un’alterata risposta, sia innata che adattiva; questo, associato ai fattori genetici, ormonali e ambientali, come fumo di sigaretta e obesità, determina l’insorgenza della malattia; anche se, in genere, il primo approccio terapeutico avviene con le terapie antibiotiche. Il ruolo della microbiologia rimane attualmente controverso. È tuttora oggetto di dibattito se la colonizzazione batterica sia un evento primario o secondario nell’evoluzione dell’idrosadenite suppurativa. Sebbene il 50% circa dei tamponi cutanei risultino negativi, si ritiene che i batteri riscontrati nell’altro 50% delle lesioni giochino un ruolo nel processo patologico, aumentando l’infiammazione tramite meccanismi immuno-mediati. GlI isolamenti batterici dalle lesioni di idrosadenite suppurativa non sono univoci; gli anaerobi, gli stafilococchi coagulasi-negativi e lo stafilococco aureo risultano però i più frequentemente isolati; questi germi infatti hanno un alto potenziale patogeno grazie alla formazione di un biofilm, che li protegge dagli antibiotici e dalle difese immunitarie. Recentemente si sta dando maggiore attenzione alla corretta esecuzione dei tamponi cutanei e alle tempistiche di coltura per cercare con maggiore efficacia eventuali batteri anaerobi e germi a lenta crescita.