7-25 novembre 2016 400 anni di Shakespeare. Un festival, molti Shakespeare. Will 4ever young. Shakespeare giovane x i giovani. Shakespeare popolare eppure sconosciuto. Shakespeare ’verde’, attento all’ambiente e alla natura. Shakespeare per gli studenti, gli amanti di teatro, i giardinieri, i detenuti, i cittadini del mondo, i milanesi. Shakespeare in film, in TV, in Internet, nei cartoni, nei fumetti, nei graphic novels, nei graffiti. Shakespeare nei teatri e fuori dai teatri, nelle piazze, nelle strade, nei bar, nelle carceri, negli orti. Shakespeare delle donne. Desdemone, Titanie, Ippolite, Calpurnie, ma anche Anne Hathaway e le donne del Carcere San Vittore. Hip Hop Shakespeare. I nuovi ritmi del Sogno di Akala, rapper britannico che immagina un nuovo Bardo per i giovani, soprattutto per quelli che a teatro non vanno mai, e per quelli che neanche sanno cosa è il teatro. Per i ragazzi del Beccaria. L’Università degli Studi di Milano, con il sostegno del Comune di Milano e del British Council e il patrocinio di ExpoinCittà, IASEMS (Italian Association of Shakespearean and Early Modern Studies), AIA (Associazione Italiana di Anglistica), celebrerà i 400 anni dalla morte di Will (William Shakespeare) mettendo in moto una riflessione sulla sua straordinaria vitalità e presenza nella nostra cultura contemporanea. La città sarà investita da una serie di eventi che includeranno un convegno internazionale (17-18 novembre, tra Teatro Litta e Università) e un Festival Shakespeariano, che avrà luogo in 9 teatri, 2 orti e 2 carceri, (7-25 novembre). Sulle tracce di Shakespeare nei linguaggi giovanili, Convegno e Festival daranno spazio a giovani ricercatori che rifletteranno sulla presenza e il ruolo del drammaturgo elisabettiano oggi e artisti che metteranno in scena nuove opere a lui ispirate. Il Convegno, con un comitato scientifico di giovani ricercatori (Marco Canani, Cristina Paravano, Sara Sullam, Mauro Gentile) affiancati dalle docenti di Storia del teatro inglese Mariacristina Cavecchi e Maggie Rose, (Università degli studi di Milano) e da Russell Jackson (Emeritus Professor dell’Università di Birmingham, nonché consulente artistico di Kenneth Branagh), farà dialogare giovani studiosi con specialisti come Russell Jackson, Douglas Lanier (University of New Hampshire), autore di numerosi volumi dedicati a Shakespeare nella popular culture, o come Renato Gabrielli, autore teatrale e docente della Scuola Civica Paolo Grassi. Un dialogo tra generazioni, linguaggi e approcci critici diversi. Da sempre capace di trasformare e incrociare luoghi, situazioni e linguaggi spesso in conflitto tra loro, Armando Punzo (Carte Blanche/Compagnia della Fortezza) sarà in università il 18 novembre per raccontare e mostrare i suoi straordinari spettacoli shakespeariani, capaci di coinvolgere intere collettività dentro e fuori il carcere di Volterra. Al Teatro Litta, Marco Ghelardi, un regista molto apprezzato in Gran Bretagna, dove ha ottenuto molti riconoscimenti, presenterà una mise en espace di Pests and Tempests di Rani Moorthy, esponente importante del teatro britannico asiatico, un’artista “migrante” di Kuala Lumpur che a Manchester ha fondato la compagnia teatrale Rasa Productions. Moorthy ha riscritto La Tempesta in un breve testo in cui affiora tutto il senso di angoscia e d’impotenza di chi non possiede bacchette magiche per affrontare l’emergenza dei barconi di migranti affamati in cerca di un nuovo “brave new world”. Allo stesso modo, il Festival (9-25 novembre), costruito intorno al calendario degli spettacoli shakespeariani sui principali palcoscenici milanesi, intende anche dare visibilità e promuovere giovani artisti, come Alessandra Rizzuto, che firma la rilettura coreografica di The Tempest tra naufrag(h)i dell’anima e (dis)equilibri danzati; Emanuele Giorgetti e Paolo Sammati che presentano il documentario Shakespeare Out, e Mauro Gentile (MoviTeatro) che sarà al teatro Arsenale con un suo testo, Delineavit di chi sono i tratti del tuo volto?, ispirato alla figura di Anne Hathaway, la moglie di Shakespeare, e con la rilettura scenica del testo vincitore della seconda edizione del concorso di riscrittura teatrale riservato agli studenti dell’ateneo selezionato da Corrado d’Elia, attore, regista, direttore artistico di MTM (Manifatture teatrali milanesi), e da Maria Eugenia D’Aquino, attrice, regista, docente, presidente di Pacta . dei Teatri. Il Festival prevede inoltre due workshop. Grazie al sostegno del British Council e dell’Università degli Studi di Milano, l’artista britannico Kingslee “Akala” Daley, poeta e rapper, fondatore e direttore artistico della compagnia The Hip-Hop Shakespeare Company, patrocinata da Sir Ian Mckellen e nata con lo scopo di far conoscere i versi shakespeariani ai ragazzi più disagiati delle periferie, coinvolgerà un gruppo di studenti universitari, di ragazzi di Puntozero teatro e di giovani detenuti dell’Istituto Penale Beccaria. Avvalendosi della collaborazione di Puntozero Teatro e di Giuseppe Scutellà e Lisa Mazoni, Akala, che si è definito “like Shakespeare, with a nigga twist”, avvicinerà i partecipanti a Sogno di una notte di mezza estate attraverso le sonorità e le cadenze dell’hip hop. I risultati del workshop saranno poi resi noti con una dimostrazione aperta a tutta la cittadinanza (15 novembre, ore 16.30-17.30, Teatro Puntozero Beccaria, Via dei Calchi Taeggi 20). Le porte del carcere di San Vittore, come ormai da qualche anno grazie a un accordo tra università e CETEC, saranno invece aperte a un gruppo di studenti universitari per un laboratorio ispirato a La tempesta condotto da Donatella Massimilla (direttrice di CETEC) con le detenute della sezione femminile. In seguito a questo lavoro preparatorio il CETEC debutterà a dicembre al Piccolo Teatro di Milano con S. Vittore Globe Theatre Atto II con una compagnia di artisti, cittadini e detenuti che conquistano, grazie al teatro, la ‘libera uscita’. La presentazione dello spettacolo al Chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro sarà allora l’occasione per conoscere il la- voro di questa regista che da 25 anni forma i suoi allievi-detenuti attraverso un laboratorio permanente su Shakespeare e altri classici, offrendo loro non solo un’occasione di crescita personale ma anche concrete opportunità lavorative una volta usciti dal carcere. Una realtà ancora poco conosciuta tra studenti e cittadini, ma certamente molto preziosa. Il cartellone dei big è indubbiamente ricco; allo scadere del biennio delle celebrazioni shakespeariane (2014-16), sono molti i registi e le compagnie che si sono lasciati tentare dal Bardo. L’Elfo Puccini, che ha una lunga storia di produzioni shakespeariane, porta in scena per la prima volta, Otello (regia di Elio De Capitani e Lisa Ferlazzo Natoli con De Capitani nel ruolo del protagonista e Federico Vanni in quelli di Iago) e anche l’intramontabile Sogno di una notte di mezza estate (regia Elio De Capitani). Liberamente tratta dal Sogno di una notte di mezza estate è anche La molto tragica storia di Piramo e Tisbe che muoiono per amore, una produzione del teatro della Cooperativa per la regia di Renato Sarti che dosa sapientemente comicità e amarezza. Sulle tavole del Teatro Litta, Alberto Oliva propone un adattamento di Giulio Cesare che gravita intorno a tre personaggi e tratteggia a tinte fosche le dinamiche universali del potere e della conquista, mentre i sonetti prendono vita in Dove sei, o musa (Elfo Puccini) di Elena Russo Arman, e in Sonnets di Alessandro Pazzi al salone di Pacta . dei Teatri. Sempre al Pacta . dei Teatri è di scena internishakespeariani, idea e regia di Alfonso Santagata (Katzenmacher); dopo il debutto nel 2014 di esternishakespeariani con i suoi spazi aperti, Santagata ridisegna i personaggi shakespeariani in luoghi chiusi che però lasciano grande libertà all’immaginazione e al fantastico. Al Teatro Franco Parenti, Donatella Massimilla porta in scena Meat Pie del giovane statunitense Wesley Zurick, ispirato al Tito Andronico. Se Zurick trasferisce i mostri delineati da Shakespeare in un moderno loft americano, l’Accademia degli Artefatti prosegue il lavoro sul teatro di Tim Crouch e debutta a Teatro i con la sua saga shakespeariana I, Shakespeare, ovvero cinque one man show presentati da Fabrizio Arcuri: Io Fiordipisello, Io Banquo, Io Cinna (il poeta), Io Calibano, Io Malvolio (lettura scenica). I Marcido Marcidorijs e Famosa Mimosa offriranno invece un saggio del loro AmletOne! di Marco Isidori, con il quale l’anno scorso hanno inaugurato il loro teatro e che è nuovamente in cartellone al Teatro Marcidofilm! (Torino). Shakespeare esce dai teatri e invade la città. Se ne parla in una tavola rotonda con Maggie Rose, Marco Ghelardi (ideatore del Festival Shakespeare in Town!, che ogni mese di ottobre ormai da più di dieci anni investe la città di Savona), Massimo Navone (docente della Scuola Paolo Grassi e regista che più volte si è cimentato con spettacoli che prevedevano il coinvolgimento della collettività) e Davide Lorenzo Palla (ideatore e Project Manager di ”Tournée da Bar”, una giovane start up culturale che porta il teatro shakespeariano in bar e luoghi informali). Fuori dai teatri e dall’università troveremo l’ApeShakespeare To Bee or not to Bee, ape car, food truck del CETEC ideato insieme ad attori/cuochi ex detenuti che offre street food d’ispirazione shakespeariana e, soprattutto, un’opportunità di reinserimento per alcuni ex detenuti, diventati abili cuochi e/o attori. In collaborazione con Martin Kater, direttore dell’Orto Botanico di Brera e dell’Orto Botanico di Città Studi, Università degli Studi di Milano (www.museoortibotanicistatale.it) ci saranno due proposte di visite guidate: una, riservata alle scuole, all’Orto Botanico di Città Studi, “Shakespeare in the garden: play your part”, a cura di Angela Ronchi, in collaborazione con Cristina Paravano e Maggie Rose; l’altra, aperta al pubblico, all’Orto Botanico di Brera: “Shakespeare400 fra le piante e i fiori di Brera” (a cura di Cristina Puricelli, Susan Marshall e Maggie Rose). A corollare il legame tra il drammaturgo elisabettiano e le erbe e la natura l’intervento di Renato Giuliani (Théâtre National de Nice) Theatrum Erboristicum. Erboristeria e Spagiria dal Rinascimento a Shakespeare: una via per il benessere di oggi all’Orto botanico di Città Studi. E per finire, oltre alla mostra I sonetti di Shakespeare di Laura De Luca al Pacta . dei Teatri, “un muro per Shakespeare”: un intervento di street art sulla scia dei molti tag, graffiti e murali ispirati al drammaturgo elisabettiano e alla sua opera, realizzati da writer più o meno noti sui muri d’Europa e del mondo. Sarà con un intervento dedicato a La tempesta che la città di Prospero celebrerà i suoi 400 anni shakespeariani! Conferenza stampa: 7/11, ore 12.00, Sala Brigida di Palazzo Marino. Sul sito http://shakespeare400.unimi.it verranno pubblicati programma e aggiornamenti. Shakespeare 400 - Will Forever Young Per interviste e informazioni: [email protected]; [email protected]