Nel Trentennale della nascita della SCUOLA di MUSICA MOUSIKE

annuncio pubblicitario
Anno Scolastico 1975/1976
Anno Scolastico 2005/2006
GAZZANIGA
TRENTENNALE
DELLA
SCUOLA DI MUSICA
MOUSIKÉ
CRONISTORIA
E
PROSPETTIVE
Nel Trentennale della nascita della SCUOLA di MUSICA MOUSIKE', ci siamo
interrogati sulle motivazioni e prospettive del ”futuro musicale” del nostro paese
e nel nostro territorio.
SABATO 21 GENNAIO 2006 alle ore 14,30 presso il Salone della Scuola Elementare si è tenuta
una “TAVOLA ROTONDA” su queste tematiche:
•
•
•
•
La Scuola di Musica fra “tradizione” e “nuova domanda”
La pratica musicale nella Scuola dell'obbligo
Il rapporto dei ragazzi e dei genitori nei confronti della musica
Le formazioni corali e strumentali amatoriali dei nostri paesi
Sono stati invitati a questo “sereno confronto”: il Dirigente Scolastico, il Sindaco, nonché Assessore
alla cultura, gli insegnanti e gli allievi del Mousikè, gli insegnanti e i rappresentanti dei genitori
dell'Istituto Comprensivo, la Banda Cittadina, le Corali, i gruppi musicali e tutte le persone
interessate alla promozione della pratica musicale.
Dopo la CRONISTORIA del trentennale della Scuola di Musica i “veri interlocutori” sono
stati i presenti che, con le loro idee e proposte hanno cercato di dare continuità e vigore a
questa attività musicale piuttosto “appannata”.
Purtroppo alcuni dei “veri interlocutori”sono mancati ( forse sono da ricercare altrove).
Erano presenti; oltre ai tre assessori, Bombardieri, Guardiani, Gusmini, altri 23 interlocutori, fra i
quali: cinque insegnanti del Mousikè, il nuovo consiglio della Banda Cittadina, il Brass Quintett, i
rappresentanti della Corale Parrocchiale, del Coro Mousikè, del Coro Filarmonico di Valseriana, e
altri liberi cittadini che hanno dato il loro contributo.
CRONISTORIA DEI TRENT'ANNI DI VITA
DELLA SCUOLA DI MUSICA MOUSIKE'
La Scuola di musica è nata nell'anno scolastico 1975/76. E'
nata da una mia proposta fatta all'allora bibliotecario Sergio
Conti, ai tempi del Sistema Bibliotecario Zonale.
I motivi erano molto concreti; il primo, riferito al “Corpo
Musicale” che allora aveva la sede nella piccola stanza
adiacente alla Corale Parrocchiale “oggi Banda Cittadina”,
stava attuando una prima trasformazione. La scuola allievi
era portata avanti dagli anziani bandisti e, bisognava
svecchiare l'insegnamento tradizionale e sostituire e
ampliare la maggior parte degli strumenti bandistici;
(Ovviamente nel rispetto di quello che era stato fatto
S Ippolito '73, Corpo musicale e Corale parrocchiale
meritoriamente dagli anziani maestri).
Il secondo, dare una visione e una possibilità più ampia di educazione musicale di base, vissuta nel
tessuto sociale, proponendo l'insegnamento di altri strumenti e,
dare così la possibilità di
creare altri gruppi spontanei
di vario genere. (In sintesi
bisognava sì creare strumentisti di buon livello, ma
parallelamente
formare
anche degli ascoltatori consapevoli),cosa che dobbiamo
fare tuttora. Non solo Estate In...'05, S. Ippolito Banda Cittadina
Estate In... 'S.Ippolito 90, cortile Casa S. Giuseppe
ascoltatori passivi che
fanno la classica richiesta “suonateci qualcosa di orecchiabile”.
In quel periodo incominciavano a diplomarsi i primi strumentisti in Conservatorio e, si passava così,
da un insegnamento amatoriale ad un insegnamento più specifico e qualificato.
Con il Sistema Bibliotecario la Scuola di musica si allarga al territorio e spazia verso tutti gli
strumenti musicali, non solo bandistici. I primi anni la Scuola usufruiva dei locali dell'allora Scuola
Elementare (attuale ISISS). In questi primi dieci anni la Scuola era amministrata e gestita dalla
Biblioteca e, in questo periodo abbiamo toccato la punta massima di 300 iscritti e 35 insegnanti
(erano state avviate diverse succursali convenzionate con i Comuni di Albino, Cene e la
Valgandino). Il Sistema Bibliotecario Zonale comprendeva i 12 Comuni della Comunità Montana.
Oltre all'insegnamento individualizzato sullo specifico
strumento, nascevano varie formazioni di musica d'insieme,
classiche e moderne. Fin d'allora la Scuola preparava allievi
per gli esami da privatista in Conservatorio. Molti sono arrivati
alla licenza di teoria
e solfeggio e un
buon numero anche
a diplomarsi. Sono
nati
in
questo
Coro Recastello '76, Auditorium Biblioteca
periodo il Coro
Recastello (oggi Mousiké) e il Coroscuola;
I diplomati nei vari strumenti di Gazzaniga sono 26.
Esattamente 9 in clarinetto; 1 in oboe; 2 in flauto; 3 in Coro Polifonico Mousikè Chiesa Parrocchiale
fagotto, dei quali 1 nell'orchestra della Scala e 1 all'Arena
di Verona; 1 in corno; 1 in percussione, tuttora timpanista nell'orchestra del Maggio Musicale
Fiorentino; 3 in pianoforte; 1 in organo; 2 in canto
artistico; 2 in violoncello; 1 in tromba. (Quasi tutti devono
essere riconoscenti alla Scuola di musica)
Il 90 % vive o ha vissuto con la musica, come insegnante
o come strumentista, o cantante.
Bisogna anche dire che soltanto 4 diplomati (strumentisti
o maestri) sono “vicini al vissuto musicale” di Gazzaniga,
ovviamente non per mancata riconoscenza, ma perché la
professione li ha portati in altri ambiti. La Scuola e i
gruppi musicali, hanno bisogno di persone impegnate e
qualificate che diano continuità a questo “movimento” di
Coroscuola '81, Cine-Teatro Continental
cultura corale e strumentale del paese.
Dall'84 in poi per problemi di spazi e burocratico-amministrativi, la Scuola di Musica passa ad una
gestione autonoma fatta dagli stessi insegnanti diventando “Associazione” e prendendo il nome di
Scuola Intercomunale di Musica Mousikè (che è il nome
in greco di musica).
Nel contempo si trasferisce nei locali dell'ex Dopolavoro
di Via Dante dove, già da tempo, aveva trovato sede la
Banda Cittadina (Nell’87 e ’89 nel frattempo la Banda
Cittadina vince il Concorso Regionale di Brescia).
Anche qui problemi di spazio ci hanno portato a dover
ricercare altri locali nell'attuale Bar del Centro Sociale.
Questo allargamento a tutti gli strumenti, vedi chitarra,
S.Rocco, Banda Cittadina "folk"
pianoforte, archi, che allora si potevano studiare solo
privatamente, e con costi non accessibili a tutti, hanno aperto maggiori possibilità agli appassionati
che volevano avvicinarsi alla pratica di uno strumento.
La Scuola Mousikè è stata la prima in Valle, mentre le uniche Scuole di musica erano gestite dalle
Bande per i soli strumenti a fiato e percussioni.
Dal '90 ad oggi, sempre per problemi burocratici-amministrativi (mai risolti, perché non esiste una
legislazione chiara per le associazioni-Scuole o Bande senza fini di lucro) e, per evitare la chiusura,
la gestione della Scuola di musica è passata alla Banda Cittadina. Il primo dilemma che si presenta
è: “Scuola per gli strumenti bandistici o aperta a tutti gli strumenti?”
Ancora oggi ce lo stiamo chiedendo (egoisticamente si dice; il ragazzo che suona la chitarra, il
violino o il pianoforte, potrebbe essere potenzialmente un clarinettista o un trombettista!)
Personalmente ero, e rimango convinto della positività della proposta; prova ne sia, che, nell'ultimo
decennio tutte le scuole bandistiche hanno, anche loro, allargato la proposta ai vari strumenti.
Nel 1992, con la vincita a Pesaro del 1° Premio denominato
“Banda dell'anno”, si apre un capitolo importante, che nel
'93 porta alla nascita dell'Orchestra Fiati Filarmonica
Mousiké.
La nascita dell'Orchestra fiati é stata una conseguenza
naturale, dovuta al fatto che diversi strumentisti spingevano
per fare programmi sempre più qualificati, altri invece si
accontentavano di rimanere nella routine dei soliti
programmi.
Pesaro '92, Concorso Banda dell'Anno
Per cui la Banda Cittadina è rimasta l'espressione degli strumentisti che tengono viva la tradizione
dei concerti e delle manifestazioni civico-religiose in paese (proprio a Ottobre del 2005 si è
insediato il nuovo Consiglio formato da giovani desiderosi di portare nuove idee e nuovi stimoli;
auguriamo al Consiglio, al Presidente Angelo Corona e al maestro Dario Zanni buon lavoro)
La Filarmonica invece si allarga al territorio per dare la possibilità agli strumentisti impegnati
(diplomati e non) di gratificarsi e migliorarsi attraverso esperienze e repertori sempre più qualificati.
Nel ’93 la Filarmonica Mousiké vince due concorsi
internazionali: a Luglio a Valencia, in spagna, e a
Settembre il concorso di riva del Garda (che rivincerà poi
nel 2001). Partecipa nel ’97 e nel 2001, a Kerkrade, in
Olanda, al concorso mondiale che si tiene ogni quattro anni
classificandosi in prima fascia.
L'ultimo decennio della Scuola di Musica ha visto un
ulteriore cambiamento di sede (che speriamo sia quello
definitivo) nel luogo in cui siamo tuttora, nel seminterrato
della Scuola Elementare, ex asilo.
Olanda Kerkrade, Concorso Mondiale
Effettivamente noi abbiamo “preso possesso” (si fa per
dire) ancora prima che le Scuole Elementari si trasferissero in Via
Dante (per un paio d'anni gli ambienti erano inutilizzati per
fermo lavori).
La sistemazione attuale della Scuola nello stabile delle
Elementari è dotata di: servizi, una segreteria, 2 aule abbastanza
grandi per i cori e altri gruppi d'insieme più altre 2 aule piccole,
tutte dotate di pianoforte per le lezioni individuali (proprio in
questi giorni ci è stato donato un bel pianoforte verticale dal sig.
Elmo Masserini che ringraziamo). Per quel che riguarda la Scuola
aula scuola Mousikè
di Musica la sistemazione è buona
Attualmente, gennaio 2006, gli allievi iscritti alla Scuola di Musica
Mousiké sono 148 nella sede di Gazzaniga e 25 nella sede staccata
di Albino, così suddivisi:
A Gazzaniga: pianoforte 35; chitarra 25; basso elettrico e
contrabbasso 6; violino 3; violoncello 1; flauto 6; clarinetto e sax
12; tromba 3; trombone 1; corno 3; oboe 1; percussioni e batteria
12; canto artistico 9; canto moderno 16; teoria e solfeggio 10;
armonia 2; fagotto e organo liturgico nessun iscritto.
Segreteria Scuola Mousikè
Dei 148 iscritti solo 39 sono di Gazzaniga (7 pianoforte e 3 tastiere;
5 chitarre; 1 basso elettrico; 1 violino; 4 flauti; 5 clarinetti e sax; 1 tromba; 1 trombone; 2 corno; 1
oboe; 3 percussioni e batteria; 2 canto moderno; 3 teoria e solfeggio; nessun iscritto per violoncello,
fagotto, canto artistico, armonia e organo liturgico). Come si vede negli ottoni siamo risicati da
parecchi anni.
Ad Albino: pianoforte 14; violino 11. (Sono solo queste due
classi perché gli altri strumenti sono inseriti nella scuola
della Banda e
nella Scuola Media ad indirizzo
strumentale.)
aula coro Scuola Mousikè
Ci è stato concesso l'utilizzo del Salone per le prove
d'insieme dei vari gruppi che sono:
La Banda Cittadina, La Filarmonica Mousikè, il Coro
polifonico Mousikè, il Coro Filarmonico di Valseriana, la
Big Band (che è ormai sciolta), il
Brass Quintett e l'Orchestra scuola.
L'unico problema è dovuto allo spostamento dei leggii e degli strumenti a
percussione dopo ogni prova. La nostra richiesta, (già avallata dal
Dirigente Scolastico), quando la Scuola Materna andrà alle Scuole Medie,
avremo la possibilità di mettere le percussioni nell'aula sullo stesso piano
del salone.
Il trasferimento della Scuola Materna dovrebbe essere a settembre di
quest'anno 2006 (anche se certe volte ci sono state incomprensioni dal
punto di vista logistico personalmente sono convinto che il posto idoneo
per la Banda e tutti i gruppi sia il Salone delle Elementari).
Nell'ipotesi dell'Amministrazione Comunale di spostare la Banda, all'ex
Dopolavoro, il mio consiglio è quello invece di creare uno “SPAZIO
GIOVANI” intitolato a Maurizia Guerini.
Brass Quintett, chiesetta S.Rocco
Questo spazio dovrebbe essere
insonorizzato e, diviso in due settori (una sala prove più ampia e
una piccola cabina regia) attrezzato di: batteria, tastiera,
amplificatore per chitarra e basso, impianto voci e un mixer per
la registrazione.
In merito alla ristrutturazione
dell'Auditorium della Biblioteca,
non agibile ormai da più di 3
anni.
In una intervista del dott. Irranca
Estate in…Coro Filarmonico di Valseriana
al nostro Sindaco su Araberara
del mese di Dicembre 2005 si
legge: “Nelle intenzioni dell'Am-ministrazione Comunale, il locale
dovrebbe divenire un importante punto di riferimento per Estate in…Big Band Mousikè e Maurizia
manifestazioni a livello provinciale, consentendo al rinomato e
prolifico movimento musicale gazzanighese di avere uno spazio conforme alle esigenze
acustiche-musicali ed organizzative, che consentirà in pochi anni di divenire la “capitale” della
musica acustica e da camera della Valle Seriana”. Non possiamo che gioire per tutto questo,
l'importante è che, quando il Tempio della musica sarà agibile, ci sia ancora il “rinomato e
prolifico movimento musicale gazzanighese”. Questo lo diciamo non con spirito polemico, ma
perché, purtroppo, è la realtà.
Ed è con la collaborazione di tutti che ci stiamo dando da fare perché questo non avvenga.
La situazione attuale
Nell'ultimo quinquennio la Scuola ha avuto un calo, definiamolo fisiologico, dovuto a tanti fattori.
Il motivo principale penso sia dovuto al fatto che i ragazzi sono sempre meno e, poco motivati nello
studio della musica, mentre le attività che attirano maggiormente i ragazzi sono sempre di più.
L'attività musicale, purtroppo, comporta un impegno costante a casa; ecco perché noi siamo
“perdenti” in rapporto alle altre attività, come per esempio l'attività sportiva (che non ha lo studio a
casa).
La priorità dello studio va alla scuola e poi, alle altre attività che gratificano i ragazzi in tempi brevi.
La Scuola di Musica è un servizio alla comunità che l' Amministrazione Comunale di Gazzaniga ha
dato in gestione alla Banda Cittadina, arrivata al 127° di fondazione, per promuovere e divulgare la
cultura musicale.
Una rivista musicale titola in un suo articolo “LA MUSICA VINCE SE ENTRA A SCUOLA”
“...dobbiamo dare valore, all'interno della Scuola italiana, a chi sceglie di fare della musica e della
pratica musicale un punto di riferimento nel cammino formativo di giovani e giovanissimi...”
Sono d'accordo solo in parte e, ritengo invece fondamentale che:
“La musica vince se entra prima nella cultura sociale di una comunità e nella sensibilità dei
genitori e degli insegnanti, come naturale componente del
percorso formativo, non come riempitivo, solo perché in
quella mezz'ora non trovano nient'altro di meglio da
fare.”
Posso accennare a degli esempi non troppo edificanti in
questo senso. L'anno scorso abbiamo proposto il progetto
“LA BANDA A SCUOLA” e il “COROSCUOLA” che ormai
da parecchi anni non si riesce più a
formare.
Quello che disturba e che fa male è
Coroscuola Mousikè, Sala Piatti Bergamo
l'atteggiamento di certi genitori che,
quando il ragazzo o
la ragazza lascia perché si è stufato o
perché pensava fosse
più facile, non si fanno neanche
vedere.
Tutto questo è indice
di poca sensibilità e superficialità,
sapendo che dietro a
questi progetti ci sono delle persone
che dedicano il loro
Coroscuola Mousikè Parrocchia di Osio Sopra
tempo a livello di volontariato e per pura passione.
Il progetto “La Banda a scuola” ha coinvolto 43 alunni delle quarte elementari nell'ottobre
dell'anno scolastico 2004/05. Le prime 2 lezioni sono state dedicate alla conoscenza degli strumenti,
in piccoli gruppi, per poi fare la scelta dello strumento e la continuazione per tutto l'anno, sempre in
orario scolastico e tutto gratuito. 14 ragazzi su 43 hanno scelto di continuare. Alla fine dell'anno
scolastico sono rimasti in 4. Nell'anno scolastico in corso 2005/06, abbiamo presentato gli strumenti
in un unico incontro con la Banda scuola e subito hanno scelto di continuare in 5; a fine novembre
sono rimasti in 4: 1 clarinetto e 3 flauti (mancano sempre gli ottoni: trombe, corni e tromboni).
Purtroppo oggi abbiamo una concezione della musica e della cultura troppo individualista (siamo
una società individualista) mentre per fare musica serve una cultura di gruppo, si canta e si suona
insieme. Questo è l'aspetto importante che dovrebbe acquisire anche una comunità: “fare gruppo”.
“Il contributo sociale della musica: la pratica
collettiva della musica (coro o complesso
strumentale) è un mezzo efficace per sviluppare il
senso del rapporto sociale, del valore della
disciplina, della collaborazione con i compagni:
qui il ragazzo non è l'unico ed esclusivo interprete
(come nella pratica individuale o solistica), ma è
parte integrante di un'entità superiore, il gruppo,
alle cui leggi deve sottostare se vuole raggiungere il
risultato desiderato.”
Progetto sperimentale Bandascuola
Naturalmente non basta dire che la musica educa a questo o a quello perché ogni contatto diventi di
per sè educativo. Perché tutte le potenzialità formative diventino realtà, occorre che il contatto sia
attivo; per esempio, il senso sociale sarà tanto più stimolato dal canto corale quanto migliori
saranno i risultati tecnici ed espressivi raggiunti, mentre al contrario se si lascerà che i ragazzi
cantino a “briglia sciolta” si otterrà come risultato un rilassamento, che diventa diseducativo e
controproducente.
Le tematiche che abbiamo esposto nel nostro
invito sono senz'altro da racchiudere in un unico
“vaso comunicante” che parte dall'educazione di
base per arrivare a quello che noi, cocciutamente,
insistiamo a definire cultura di gruppo, che si
concretizza in una “educazione permanente”.
Fare musica insieme significa ritrovarsi,
partecipare,
immergersi
negli
impegni
organizzativi, essere i protagonisti di una
manifestazione popolare: significa, in definitiva,
fare cultura.
Estate In...’97 Orchestra Fiati Filarmonica Mousikè
Come possiamo coordinare nel nostro
territorio dei 5 Comuni-Cene-Gazzaniga-Fiorano-Vertova e Colzate “LA CULTURA E GLI
SPAZI”? Da tempo ho invitato gli assessori a sedersi intorno a un tavolo e fare un censimento
delle realtà culturali della media valle (Bande, cori, compagnie dialettali, e gruppi vari) e degli spazi
(chiese, teatri, auditorium, chiesette, spazi aperti, ecc.)
Bisogna cercare di unire le forze umane
ed economiche per:
1. Creare scambi e valorizzare i gruppi del territorio, attraverso un circuito di
avvenimenti per far conoscere la cultura locale e gli spazi.
2. Dare vita ad una Rassegna itinerante di qualità nel territorio dei 5 Comuni.
Aspetto con pazienza che qualcuno mi dica che è un
progetto impossibile da realizzare.
Oggi, purtroppo, la televisione rappresenta l'elaboratore
culturale della nostra società.
La programmazione si fonda sugli “indici di
gradimento” e ha ulteriormente dilatato la frattura fra
chi fa musica e chi l'ascolta, formando così un pubblico
di ascoltatori passivi.
L'ascolto passivo e distratto fa parte del nostro
ambiente, è musica “d'arredamento” che poi si traduce
Estate In... Gruppo Messicano
nella fatidica richiesta, già accennata, “suonate qualcosa che conosciamo e di orecchiabile”.
La pratica musicale nella scuola dell'obbligo
“Dal Piano dell'Offerta Formativa 2005/06 dell'Istituto Comprensivo - Autonomia organizzativa: La
realizzazione di attività scolastiche non obbligatorie - facoltative e integrative - in collaborazione
con enti, associazioni e gruppi del territorio”.
La Scuola di musica ha proposto il progetto strumenti, finalizzato alla Bandascuola, e il progetto
Coroscuola, finalizzato all'allestimento a fine anno di un operetta di Daniele Maffeis, nel
quarantennale della morte.
Il primo approccio per il Coroscuola non è andato a lieto fine. I motivi, anche qui, sono molteplici,
ecco perché abbiamo voluto confrontarci. Per la pratica strumentale abbiamo già detto prima,
mentre per la coralità, secondo noi, uno dei motivi principali è il fatto che:
“i bambini e i ragazzi non cantano più e, ancora peggio, si vergognano di cantare”
Da almeno 5 anni non si riesce più a creare un laboratorio corale al di fuori dell'orario scolastico.
Inizialmente andavo in qualche classe, in orario scolastico, per preparare i canti popolari, i canti
della Prima guerra mondiale e i canti della Resistenza. In seguito anche questo interesse si è
affievolito. Questa “tradizione” del preparare i canti patriottici per le ricorrenze del 4 Novembre e
del 25 Aprile sono portate avanti senza motivazione e, di conseguenza, con risultati non troppo
edificanti.
A questo punto bisogna per forza partire dalla scuola
dell'infanzia, per arrivare alla scuola primaria, dove la
musica è nell'orario curricolare. Nella scuola secondaria
invece la coralità comporta problematiche che devono
essere prevenute e superate prima, altrimenti diventa
rischioso e controproducente (oggi la fase dello sviluppo
si è ulteriormente abbassata, ci sono alcuni ragazzi e
ragazze che addirittura in 5a elementare sono già nella
fase iniziale di muta della voce).
Nella Scuola dell'infanzia dipende solo dalla sensibilità
delle insegnanti, mentre nella Scuola primaria esistono
Percussionisti in erba
dei laboratori di educazione musicale, ma dobbiamo
cercare di capire se l'attività musicale è effettivamente obbligatoria, o solo a discrezione
dell'insegnante. Nella scuola secondaria, dove c'è l'insegnante specifico, bisogna valutare se i
laboratori di “musica d'insieme, tastiere elettroniche, musica a computer”, che sono senz'altro
importanti, potranno avere una continuità nel tessuto socio-musicale del paese e del territorio.
Apro una parentesi sulle classi ad indirizzo strumentale, attuate
in pochi Istituti Comprensivi della nostra Provincia, in Valle
credo solo ad Albino. In questi progetti (inizialmente nati per
dare nuova linfa ai Conservatori in profonda crisi), dal mio
punto di vista, ci sono parecchie contraddizioni:
La prima contraddizione è
la selezione attuata in una
scuola dell'obbligo, che
dovrebbe essere formativa
e orientativa. Diventa una
Cornisti "mancati"
doppia
selezione:
del
ragazzo
e
della
scelta
dello
strumento
(es. in un Istituto Comprensivo di 12 classi, circa 250 ragazzi,
Trombettisti "solo Andrea ce l'ha fatta"
solo il 10 -15 % ha la possibilità di essere inserito su determinati strumenti degli insegnanti in
graduatoria, attraverso delle prove attitudinali o dando la priorità ai ragazzi che già suonano il
determinato strumento; ad Albino le classi di strumento sono: pianoforte, chitarra, clarinetto e
flauto); secondo: nella scuola secondaria, come abbiamo detto, è troppo tardi; terzo: non esiste un
rapporto con i gruppi locali per creare una continuità concordata e programmata; quarto: non si
parla mai di coralità, prerequisito fondamentale per lo sviluppo della musicalità, che dovrebbe
iniziare nella Scuola dell'infanzia per poi proseguire nella scuola primaria e secondaria.
Trombonisti "mancati"
L'obiettivo della Scuola di Musica, dopo trent'anni di
attività, è quello di ricercare, per chi proseguirà nei prossimi
anni, la collaborazione con l'Istituto Comprensivo.
Creare un gruppo corale e strumentale stabile che, nasce
all'interno dell'orario scolastico, per poi svilupparsi e
concretizzarsi fuori dalla scuola, elaborando programmi
d'insieme ad hoc, per dare così il via ad una nuova e
giovane generazione di cultura musicale condivisa, non
individualista, che privilegi il gruppo e le potenzialità del
territorio.
Per concludere: una diagnosi, seppure sommaria, è stata fatta. La difficoltà è trovare la cura idonea.
Nonostante siano mancati gli interlocutori principali dal dibattito è emersa una linea che possiamo
definire comune, sia dagli addetti ai lavori che dai cittadini presenti, così sintetizzata:
“La musica vince se entra prima nella cultura sociale di una comunità e nella sensibilità degli
amministratori, dei genitori e degli insegnanti come naturale componente del percorso
formativo”.
La Scuola di Musica, come abbiamo già detto, deve per forza ricercare la collaborazione con
l'Istituto comprensivo, se vuole sopravvivere.
Una collaborazione non come arido riempitivo, ma come
impegno condiviso
Con questo spirito propongo una traccia concreta di
progetto da proporre nella scuola dell'infanzia, primaria e
secondaria.
•
Scuola dell'infanzia: per i bimbi dai 4 e 5 anni
(non contempliamo i bimbi di 3 anni) proponiamo
un incontro settimanale di 40' con l'insegnante
specifico, coadiuvato dall'insegnante titolare per
un lavoro propedeutico di avvicinamento alla
musica, formato da 15 bimbi per gruppo.
Nella materna statale sono iscritti 28 bimbi; Scula Materna Statale Natale ‘05
mentre
nella materna paritaria Briolini sono circa 85 di
Gazzaniga
(serve 1 ora settimanale nella statale e, almeno 3 ore
nella Briolini). C'è poi la possibilità di fare una
sperimentazione sul metodo Suzuky di violino per
uno o due gruppi di 4 bimbi.
•
Scuola primaria - classi prima e seconda: dovrà
essere data continuità al lavoro propedeutico con
l'insegnante specifico e l'insegnante titolare e in
particolare nella seconda classe si avvierà il primo
approccio alla notazione musicale. In questa prima
fase si sviluppa la coralità e lo strumentario Scuola Materna Statale Natale ‘05
•
ritmico-motorio, che poi si traduce nello sviluppo della musicalità, fondamentale in questa
fascia d'età.
•
Scuola primaria: nelle classi terza, quarta e quinta: si avvierà la scelta fra i due percorsi
corale e strumentale.
Il percorso corale viene portato avanti dalla
stessa insegnante specifica, sempre coadiuvata
dalla insegnante titolare, mentre per la scelta
strumentale proponiamo 5 strumenti, con 5
insegnanti specifici (flauto, clarinetto, tromba,
corno, trombone). Ipotizzando 20 allievi per
classe, 40 nelle due classi, attraverso una
scelta “guidata” verrebbero così suddivisi: 2025 ragazzi formano il laboratorio corale e 1520 il laboratorio strumentale formato da 5-6
Scuola Materna Paritaria Briolini Natale '05
gruppi di 3-4 allievi. Il laboratorio corale può
essere portato avanti in orario scolastico e fa parte integrante della disciplina obbligatoria di
educazione musicale. Mentre il laboratorio strumentale deve essere inserito nelle materie
facoltative – opzionali pomeridiane. 4 lezioni di prova per la scelta dello strumento, messo a
disposizione dalla Banda. Dopo le 4 lezioni, lo studio dello strumento deve essere portato
avanti per tutto l'anno scolastico e i genitori si impegnano a sottoscrivere la prosecuzione
per il triennio fino in quinta. Solo con una continuità triennale e con la collaborazione dei
genitori si concretizzerà il progetto, difficile da realizzare, ma senz’altro l’unico vincente.
Triennio della scuola secondaria: ovviamente, essendoci l'insegnante titolare specifico, si
dovrà dare continuità il laboratorio strumentale, mentre il laboratorio corale, se consolidato,
potrà essere portato avanti anche fuori orario scolastico.
Per chiarire meglio la problematica spieghiamo ai genitori che l’impegno triennale non deve essere
visto come una “forzatura” o una “obbligatorietà”: è una proposta che deve essere vagliata
attentamente insieme con i vostri figli, con l’obiettivo prioritario “ dare continuità alla Banda”.
L’organico di una Banda media di 40 strumentisti è così formato: 3 flauti, 1 oboe, 1 fagotto, 12
clarinetti, 5 sax, 4 corni, 5 trombe, 3 tromboni, 1 euphonium, 1 tuba e 4 percussionisti.
I due strumenti più particolari e meno “gettonati”, oboe e fagotto, potrebbero essere proposti fuori
orario scolastico.
Per concretizzare questo progetto serve il contributo di tre componenti: genitori e figli;
amministrazione comunale; istituzione scolastica.
Nell’incontro del 2 febbraio 2006, alla presenza dei “veri interlocutori” ci siamo lasciati con questo
impegno:

I rappresentanti dei genitori promuoveranno un incontro di sensibilizzazione in merito
alla valenza della musica nel percorso formativo dei ragazzi.

Il Dirigente Scolastico e il sottoscritto si impegnano a definire concretamente la
proposta di progetto e, l’Amministrazione comunale a trovare i fondi.

Il progetto verrà inserito nel P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) del prossimo anno
scolastico 2006/2007
Solo con una programmazione continuativa e condivisa si darà continuità alla cultura musicale del
nostro paese.
Il responsabile didattico “a fine mandato” Mario Maffeis
P.S. E’ doveroso ringraziare tutte le persone che in questo trentennale percorso hanno collaborato
per tenere viva questa realtà: l’Amministrazione comunale, gli insegnanti, gli allievi, le famiglie e,
in particolar modo, la signora Pasquina Masserini, segretaria e animatrice per parecchi anni;
Guerino Guerini, attuale segretario e amministratore, Antonio Maffeis collaboratore tuttofare.
Scarica