IL CONTROLLO DELLE TEMPERATURE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA FIORITURA DELL’ORCHIDEA PHALAENOPSIS Buonomo R.*, Paradiso R. e De Pascale S. Dipartimento di Ingegneria Agraria e Agronomia del Territorio, Università degli Studi di Napoli Federico II, Via Università 100, 80055 - Portici - Napoli La produzione commerciale di orchidee in vaso ha registrato negli ultimi anni un incremento considerevole e, nell’ambito dei diversi generi botanici, Phalaenopsis è divenuto il più diffuso. La temperatura rappresenta il principale fattore ambientale nel controllo delle diverse fasi fenologiche della pianta: l’accrescimento vegetativo e la fioritura. Nella produzione in serra, le piante sono generalmente allevate a temperature maggiori di 26 °C, per promuovere l’accrescimento ed inibire l’induzione fiorale, mentre sono esposte a regimi termici inferiori per determinarne la fioritura. Tali condizioni colturali sono ampiamente adottate dai produttori nella programmazione della produzione nel corso dell’anno, tuttavia le informazioni disponibili in letteratura sull’effetto della temperatura sul processo di fioritura sono carenti. Obbiettivo della ricerca era valutare l’effetto del regime termico durante la fase di induzione fiorale sull’accrescimento e la fioritura di Phalaenopsis ibrido ‘Premium’. La ricerca è stata condotta in serra riscaldata, in località San Giorgio a Cremano (Napoli), con piante allevate in vaso su miscela di corteccia e sfagno (95% e 5% in volume, rispettivamente). Il protocollo sperimentale ha previsto il confronto tra 3 regimi termici, applicati per 60 giorni su piante in fase vegetativa, allo stadio di sviluppo considerato ottimale per l’induzione della fioritura (6-7 foglie per pianta). I regimi a confronto erano caratterizzati da uguale differenza tra i valori notturni e diurni e prevedevano le seguenti temperature medie (notte/giorno): RT: 19/21 °C (regime di riferimento normalmente adottato nella pratica aziendale); HT: 21/23 °C; LT: 17/19 °C. Il ritmo di accrescimento delle piante è risultato molto lento durante l’intero ciclo di coltivazione. Il numero di foglie non è cambiato durante il periodo di applicazione dei trattamenti, tuttavia i regimi termici hanno influenzato l’espansione fogliare, con valori leggermente più elevati dell’area fogliare in piante sottoposte al regime HT. Le temperature di crescita più elevate hanno ridotto il tempo per la comparsa dello stelo fiorale e ne hanno aumentato il successivo ritmo di allungamento. Nel regime di riferimento, le gemme fiorali sono comparse a 128 giorni dall’inizio del trattamento termico e l’antesi è iniziata 34 giorni dopo, mentre la fioritura è stata accelerata dalle temperature più elevate e ritardata da quelle più basse. La qualità commerciale delle piante fiorite è stata migliore nel regime di riferimento. Infatti, alle temperature più elevate, l’accorciamento del tempo di fioritura è risultato associato alla riduzione delle principali caratteristiche ornamentali (altezza dello stelo e dell’infiorescenza, numero di fiori). Analogamente, le temperature più basse hanno ridotto la taglia delle piante alla fioritura. Parole chiave: regime termico, ornamentali in vaso, qualità Area Tematica: 21 - Sistemi produttivi primari, conservazione e gestione delle risorse ambientali e territoriali Pubblicazioni recenti degli autori: Paradiso R., Buonomo R. and De Pascale S., 2009. Effects of thermal regime on growth and flowering of Lisianthus cultivars. Acta Horticulturae, 807: 687-692. Buonomo R. Paradiso R., De Pascale S., 2010. Indagini sul Verbascum. Clamer Informa,4: 15-20. Paradiso R., Meinen E., Snel J.F.H., De Visser P., Van Ieperen W., Hogewoning S.W. and Marcelis L.F.M. Spectral dependence of Photosynthesis and Light Absorption in Single Leaves and Canopy in Rosa hybrida. Scientia Horticulturae, in press.