REGOLE TECNICHE PER LA CONNESSIONE ALLE

annuncio pubblicitario
Delibera 281/05
Modalità e condizioni contrattuali per l'erogazione del servizio
di connessione alle reti elettriche con tensione > 1kV
ALLEGATO 3:
REGOLE TECNICHE PER LA CONNESSIONE
ALLE RETI DI HERA S.p.A.
REGOLE TECNICHE PER LA CONNESSIONE ALLE RETI
DI HERA S.p.A.
Premessa
Il presente documento, allegato al documento principale denominato “Modalità e
condizioni contrattuali per l’erogazione del servizio di connessione alle reti
elettriche con tensione > 1kV”, di cui forma parte integrante, è redatto in due sezioni
distinte che tengono conto delle possibili differenze nelle prescrizioni tecniche
adottate da HERA in provincia di Modena (nei comuni precedentemente gestiti da
META SpA, confluita in HERA a far data dal 1° gennaio 2006) e nelle province di
Bologna e Ravenna.
È in corso un programma di omogeneizzazione delle regole e delle prescrizioni.
Ferme restando in capo ad HERA SpA, concessionaria del servizio di distribuzione,
le obbligazioni e la capacità di stipulare contratti con i Clienti, nelle due sezioni si
farà riferimento:
• per i Comuni in provincia di Modena, , indifferentemente, ad “HERA Modena
Srl” o ad “HERA Modena” per indicare la società territoriale, interamente
controllata da HERA SpA, responsabile della gestione e manutenzione degli
impianti in detta provincia
• per i Comuni in provincia di Bologna e Ravenna, , indifferentemente, ad
“HERA Imola-Faenza Srl” o ad “HERA Imola-Faenza” o ad “HERA IF” per
indicare la società territoriale, interamente controllata da HERA SpA,
responsabile della gestione e manutenzione degli impianti in dette province.
2
Sezione A
Comuni di Modena e Castelnuovo Rangone (solo
frazione Montale)1.
1. SCOPO DELLE PRESCRIZIONI
Le presenti prescrizioni, hanno lo scopo di definire i criteri e le modalità per la connessione dei clienti
alla rete MT di HERA MODENA.
Il documento non contiene le prescrizioni integrative riguardanti i clienti produttori e i clienti con carichi
disturbanti (armoniche, flicker, ecc.), per le quali occorre far riferimento ai documenti specifici e alle norme
CEI.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Le presenti prescrizioni si applicano in modo specifico, in tutti i casi di allacciamenti alla rete MT a
tensione nominale 15 kV e più precisamente:
§ Integralmente ai nuovi allacciamenti e in occasione del rifacimento di impianti esistenti;
§ Limitatamente al sistema di protezione, in occasione del cambiamento di esercizio della rete MT su cui è
allacciato un cliente esistente, da neutro isolato a neutro collegato a terra tramite impedenza;
§ Limitatamente alla misura dell’energia e relativo locale, per tutti i clienti dotati di gruppi di misura elettronici.
3. NORME E PRESCRIZIONI
§
Leggi e/o Delibere : DPR n° 547 del 27 aprile 1955; DPR n° 462 del 22/10/01L; AEEG Del. 281/05.
§
Norme CEI: CEI 11-1, CEI 11-20, CEI 11-35, CEI 11-37, CEI 64-8, CEI EN 50091-1/1, CEI EN 50160,
CEI EN 60282-1, CEI EN 60298 e CEI EN 60309-2.
4. DEFINIZIONI
§ Impianto di consegna: complesso delle apparecchiature di manovra e di misura installate da HERA
MODENA tra il punto di arrivo della/e linea/e MT ed il punto di prelievo. L’impianto di consegna è parte
integrante dell’impianto di rete per la connessione.
§ Sezione ricevitrice: complesso di apparecchiature e dispositivi, che costituisce l’impianto di utenza per
la connessione.
§ Punto di prelievo: punto di confine tra l’impianto di rete per la connessione e l’impianto di utenza per la
connessione. Il punto di prelievo è individuato dai morsetti cui si attesta il terminale del cavo di
collegamento lato impianto di consegna.
§ Cavo di collegamento: tratto di cavo/i, completo di terminazioni che collega l’impianto di consegna alla
sezione ricevitrice del cliente.
§ Dispositivo Generale: complesso di apparecchiature nella sezione ricevitrice che ha la funzione di
sezionamento, comando e interruzione. Tale dispositivo separa dall’alimentazione, in condizioni di "aperto",
il restante impianto utilizzatore. Comunemente denominato (DG).
§ Protezione Generale: complesso dei dispositivi di protezione che comandano il Dispositivo Generale.
Comunemente denominato (PG).
1
Per i comuni di cui sopra la competenza è di Hera Modena Srl società del Gruppo Hera.
3
§ Interruttore di linea: interruttore della linea MT HERA MODENA che alimenta il cliente. Di norma è
posto in cabina primaria.
§ Protezione di linea: protezione che comanda l’interruttore della linea MT HERA MODENA che alimenta
il cliente.
§ Locale consegna: locale in cui è ubicato l’impianto di consegna.
§ Locale misura: locale in cui sono ubicati i gruppi di misura.
§ Locale cliente: locale in cui è ubicato la sezione ricevitrice dell’impianto utilizzatore, completa delle
apparecchiature di manovra e protezione generale dell’utente.
5. DISPOSIZIONI GENERALI
La rete MT HERA MODENA, è esercita con neutro isolato o messo a terra tramite impedenza,
costituita da reattanza induttiva e resistenza o da semplice resistenza.
Le caratteristiche della tensione fornita al cliente sono conformi a quanto riportato nella CEI EN 50160.
Il cliente, è tenuto ad installare apparecchiature conformi alla normativa sulla compatibilità elettromagnetica
IEC serie 61000, in materia di limiti di emissione ed immunità ai disturbi elettromagnetici.
5.1 Misura dell’energia
La misura dell’energia si esegue in media tensione, rilevando le grandezze nell’impianto di consegna.
La tipologia di misura sarà scelta in base al contratto stipulato (clienti vincolati o liberi), coerentemente
con le delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas in materia.
La cavetteria secondaria dei circuiti di misura dovrà essere protetta, nel tratto dal locale di consegna a
quello di misura, con tubo flessibile Φ25 mm in PVC, posato in tubazione predisposta Φ125 mm
d’intercollegamento tra il locale di consegna ed il locale di misura.
Sarà cura del cliente predisporre la canalizzazione necessaria per il passaggio della cavetteria
allestita come sopra indicato.
5.2 Schemi di allacciamento
L’impianto di consegna può essere alimentato, a discrezione di HERA MODENA, in derivazione o in
"entra-esce". Le dimensioni del locale di consegna devono di regola consentire l’adozione dello schema di
alimentazione in "entra-esce", che potrebbe rendersi necessario in un secondo tempo.
Per le apparecchiature degli impianti di rete e di utenza per la connessione sono necessari i seguenti
locali :
§ Un locale, con accesso diretto da strada pubblica, riservato all’impianto di consegna HERA MODENA
(locale consegna);
§ Un locale, con accesso diretto da strada pubblica per HERA MODENA e con accesso per il cliente, in cui
sono installati i gruppi di misura (locale misura);
§ Un locale, adiacente al locale di consegna, per la sezione ricevitrice dell’impianto utilizzatore (locale
cliente).
Ulteriori dettagli sono meglio specificati al punto 6 pagg. 6/7.
5.3 Potenza installabile
Al fine di non provocare interventi intempestivi della protezione di massima corrente della linea MT,
durante le manovre di richiusura automatica degli interruttori di linea MT di HERA MODENA, o di messa in
servizio dei propri impianti, il cliente non può installare più di due trasformatori di taglia pari o superiore a
1000 kVA in parallelo, altrimenti dovrà prevedere nel proprio impianto opportuni dispositivi al fine di evitare la
contemporanea energizzazione degli stessi.
4
Nei casi in cui l’impianto del cliente non sia compatibile con le limitazioni sopra riportate, sarà
necessario prevederne l’alimentazione mediante linea dedicata personalizzando la taratura della protezione
di massima corrente.
Eventuali situazioni diverse da quelle sopra descritte dovranno essere concordate con HERA
MODENA.
5.4 Alimentazione di emergenza
Qualora il cliente, in relazione alla natura dei propri carichi, ritenga non sufficientemente affidabile il
normale schema di allacciamento, dovrà essere concordata con HERA MODENA la possibilità di fornire
un’alimentazione di emergenza tramite un’altra linea MT. Tale alimentazione di emergenza, a carico del
cliente costituisce a tutti gli effetti, un ulteriore allacciamento alla rete MT per il quale dovranno essere
concordate opportune modalità di esercizio, al fine di evitare paralleli fra le due reti MT.
5.5 Clienti dotati di altre disponibilità di energia
Per i clienti produttori o comunque dotati di generatori che possono entrare in parallelo con la rete
HERA MODENA, le presenti disposizioni, devono essere integrate con quanto previsto dalla specifica HERA
MODENA SE.5.NA.02 e dalla Norma CEI 11-20.
In presenza di impianto di produzione destinato al servizio di riserva (gruppo elettrogeno), il cliente
dovrà prevedere apparecchi di commutazione adeguatamente interbloccati, per impedire paralleli, anche
accidentali, fra il proprio sistema di alimentazione e la rete HERA MODENA. A tale scopo devono essere
installati nel punto di confine fra la parte di rete del cliente abilitata al funzionamento in isola con il gruppo
elettrogeno e la restante rete del cliente e tra la rete abilitata al funzionamento in isola ed il gruppo
elettrogeno stesso, due dispositivi interbloccati elettricamente e meccanicamente o un solo blocco elettrico
realizzato in conformità a quanto previsto dalla norma CEI 11-20.
Nel caso in cui il cliente sia dotato di gruppi statici di continuità per servizi non interrompibili di un certo
rilievo, e quindi non di tipo mobile monofase ≤6 kW, si deve evitare che tali apparecchiature possano fornire,
anche transitoriamente, energia alla rete HERA MODENA. La separazione di tali apparecchiature dalla rete
deve essere garantita, oltre che dal dispositivo statico, anche da un dispositivo capace di assicurare una
separazione metallica rispondente alle norme CEI 64-8, CEI EN 50091-1/1 e CEI EN 60947-4-1. La
richiusura automatica o manuale di tale sezionamento deve essere possibile solo dopo la ripresa del servizio
sulla rete HERA MODENA.
HERA MODENA si riserva di presenziare alle prove di funzionamento di suddetti dispositivi contro il
parallelo e/o il trasferimento di energia al momento della messa in servizio e di richiederne, in qualsiasi
momento, l’effettuazione alla presenza dei propri incaricati.
6. IMPIANTI
6.1 Impianto di consegna
L’impianto di consegna è essenzialmente costituito dalle apparecchiature di manovra e sezionamento
HERA MODENA.
L’impianto di consegna è allestito da HERA MODENA in un locale messo a disposizione dal cliente, il
cui accesso è riservato esclusivamente a HERA MODENA. Nello stesso locale, qualora HERA MODENA lo
ritenesse opportuno, potrà prevedere l’installazione di un trasformatore MT/BT da adibire all’alimentazione
della rete BT di distribuzione pubblica.
6.2 Impianto utilizzatore
L’impianto del cliente deve essere rispondente alla vigente legislazione antinfortunistica ed alle norme
del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI).
5
Il progetto, la costruzione, la manutenzione, la riparazione e l’esercizio dell’intero impianto utilizzatore
sono di esclusiva pertinenza del cliente.
La tensione di riferimento per l’isolamento delle apparecchiature è di 24 kV.
Per la trasformazione MT/BT devono essere utilizzati trasformatori trifasi con collegamento a triangolo
sul primario, appartenenti al gruppo DY11n.
Il cavo di collegamento MT, comprese le due terminazioni, è completamente fornito ed allestito dal
2
cliente e deve essere il più corto possibile e di sezione almeno equivalente al 50 mm in rame.
Il cavo di collegamento MT tra il punto di consegna e l’impianto privato deve avere una lunghezza
complessiva non superiore a 20 m.
Le caratteristiche elettriche (correnti di breve durata, potere di interruzione, livello di isolamento, tenuta
ad impulso ecc.) dei materiali (interruttori, interruttori di manovra sezionatori, cavi, isolatori ecc.) costituenti la
sezione ricevitrice, devono essere adeguate al tipo di installazione.
HERA MODENA fornirà al cliente i dati della rete di alimentazione per consentirgli di dimensionare
correttamente il proprio impianto.
6.2.1 Dispositivo Generale (DG)
Il Dispositivo Generale può essere costituito, da un sezionatore tripolare ed un interruttore fisso
asservito alla protezione generale, o da un interruttore del tipo estraibile secondo la norma CEI EN 60298. In
tal caso il sezionatore può essere omesso.
In ogni caso, la disposizione delle apparecchiature, deve essere tale da permettere gli interventi di
manutenzione dell’interruttore, senza che occorra mettere fuori tensione il cavo di collegamento.
L’interruttore deve essere tripolare simultaneo ed avere potere d’interruzione adeguato alla corrente di
corto circuito della linea d’alimentazione HERA MODENA con un minimo di 12,5 kA.
Di norma la corrente di corto circuito trifase delle reti MT HERA MODENA non supera i 12,5 kA.
Le apparecchiature MT, in particolare quelle del Dispositivo Generale, devono essere costantemente
mantenute efficienti dal cliente.
6.2.2 Protezione Generale (PG)
La linea MT HERA MODENA, che alimenta il cliente, è dotata in partenza di protezioni di massima
corrente e contro i guasti a terra. HERA MODENA non installa alcun dispositivo di protezione presso i clienti.
Al fine di evitare che guasti interni all’impianto del cliente abbiano ripercussioni sull’esercizio della rete
HERA MODENA, il cliente deve installare protezioni generali di massima corrente e contro i guasti a terra.
Il sistema di protezione generale è composto da relé alimentati da riduttori di corrente (ed
eventualmente di tensione). Esso, nella sua globalità, deve essere in grado di funzionare correttamente in
tutto il campo di variabilità delle correnti e delle tensioni che si possono determinare nelle condizioni di
guasto per le quali è stato previsto.
Poiché HERA MODENA durante il normale esercizio della propria rete può cambiarne senza
preavviso lo stato del neutro, è necessario che le protezioni per i guasti a terra di cui è dotato l’impianto del
cliente siano in grado di funzionare correttamente a prescindere dallo stato del neutro.
E’ altresì evidente che, qualora lo stato del neutro della rete MT subisca variazioni, tutti i clienti MT
dovranno essere informati circa:
§ Il necessario adeguamento della protezione generale ed i relativi valori di taratura;
§ Il valore di corrente di guasto monofase a terra con relativo tempo di eliminazione del guasto per il
dimensionamento e la verifica degli impianti di terra.
Inoltre, la protezione generale che il cliente deve installare in funzione delle caratteristiche del proprio
impianto, deve soddisfare le seguenti condizioni:
6
§ Asservimenti di dispositivi di protezione di massima corrente 51 e di massima corrente omopolare di terra
51N, sempre;
§ Impianto privato costituito da linee in cavo MT avente lunghezza complessiva ≥500 m, e/o da linee aeree in
conduttori nudi di qualsiasi lunghezza, e/o da un numero di trasformatori >=1 installati nello stesso locale
cliente, anche direzionale di terra 67.
Max. corrente di guasto prevedibili: 51=10000 A; 51N=2000 A; 67N=500 A
La protezione di massima corrente, deve essere realizzata mediante relè di tipo unipolare almeno su
due fasi a due soglie di intervento (azionanti l’interruttore).
Le protezioni di massima corrente, di massima corrente omopolare e l’eventuale protezione
direzionale di terra, devono avere caratteristiche non inferiori a quelle riportate nell’allegato “PROTEZIONE
GENERALE”. Tale conformità deve essere attestata da documentazione di prova di tipo. Qualora la
documentazione sia in lingua straniera diversa dall’inglese, si dovrà produrre una traduzione legale in lingua
italiana.
La taratura della protezione generale dipende dalle caratteristiche dell’impianto del cliente e della rete
HERA MODENA di alimentazione. I valori di taratura della protezione generale sono descritti al punto 4.3.3
dell’allegato “Protezione Generale”.
6.3 Riduttori di corrente e di tensione
La protezione di massima corrente, deve essere alimentata da almeno due riduttori di corrente che ne
garantiscano il corretto funzionamento per correnti primarie fino a 10000 A (guasto sulle sbarre MT del
cliente). A titolo d'esempio, TA unificati HERA MODENA 300/5 o 300/1 con classe di precisione 10P30,
assicurano il rispetto delle condizioni sopra riportate. Laddove il cliente non sia allacciato ad una linea
afferente ad una CP dove ci sia (o sia previsto a breve) un trasformatore AT/MT di potenza maggiore o
uguale a 40 MVA, possono essere utilizzati TA 300/5 o 300/1 con classe di precisione almeno 10P15. In casi
particolari con basse correnti, è possibile l’utilizzo di TA 100/5.
La protezione di massima corrente omopolare o direzionale di terra deve essere alimentata da un
riduttore di corrente (TA) toroidale omopolare che dovrà avere rapporto 100/1 e prestazioni almeno
equivalenti a quelle della classe di precisione 5P20. Ciò per garantire il corretto funzionamento della
protezione 51 N anche in condizione di doppio guasto monofase.
Qualora sia prevista una protezione direzionale di terra, oltre al TA toroidale sopra specificato,
saranno necessari anche tre riduttori di tensione (TV) da collegare rigidamente alla sbarra MT, al fine di
garantire sempre il corretto funzionamento della protezione. I TV devono avere almeno classe di precisione
6P, fattore di tensione 1.9 per 30 s e rapporto di trasformazione tale da fornire, in caso di guasto monofase a
terra franco, 100 V ai terminali dei secondari collegati a triangolo aperto.
Qualora non si utilizzino riduttori di tensione e corrente unificati, il sistema di protezione, deve
comunque garantire prestazioni equivalenti a quelle fornite da una protezione rispondente alla specifica in
allegato, “Protezione Generale”, alimentata da riduttori aventi le caratteristiche sopra riportate.
6.4 Impianto di terra
I locali cliente, consegna e misura, devono essere dotati di due idonei impianti di terra rispondenti alle
norme vigenti (in particolare alla Norma CEI 11-1 “Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente
alternata” ed alla Guida CEI 11-37 “Guida per l’esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per
sistemi di I, II e III categoria”), la cui progettazione e realizzazione è a totale carico del cliente.
Nel locale consegna, dovrà essere previsto, un apposito bullone a morsetto per il collegamento delle
masse delle apparecchiature HERA MODENA all’impianto di terra.
Il cliente rimane responsabile del solo impianto di terra privato ai fini dell’esercizio e della conseguente
manutenzione.
L’impianto di terra deve essere dimensionato sulla base della corrente di guasto a terra sulla rete MT
di alimentazione e del tempo di eliminazione del guasto a terra da parte delle protezioni di HERA MODENA;
7
correnti di guasto e tempi di intervento delle protezioni, verranno comunicati al singolo cliente, ad ogni nuovo
allacciamento MT o su richiesta scritta da parte del cliente MT stesso, già allacciato.
Gli impianti di consegna compresi nell’area urbana gestita da HERA MODENA, non fanno parte di un
impianto di terra globale ai sensi della Norma CEI 11-1 pertanto, l’impianto di terra di cui sono dotati i locali
cliente, consegna e misura, sarà costituito almeno da un anello equipotenziale con 4 picchetti ai vertici e,
con riferimento alla norma CEI 11.1, dovrà essere:
§ Realizzato secondo le regole della buona tecnica;
§ Di caratteristiche tali che ne garantiscano la resistenza meccanica e alla corrosione;
§ Rispondente ai requisiti termici.
Prima della messa in servizio dell’impianto, il cliente dovrà far effettuare la verifica dell’impianto di
terra e consegnare a HERA MODENA la relativa certificazione (dichiarazione di conformità dell’impianto di
terra ai sensi dell’articolo 2 del DPR 22 ottobre 2001 n°462 costituita da un attestato dell’installatore ai sensi
della legge 46/90 relativamente all’impianto di terra), corredata della descrizione delle caratteristiche e della
configurazione dell’impianto di terra stesso.
Qualora debbano essere effettuate le misure di tensioni di contatto, il cliente dovrà preavvisare HERA
MODENA (tel. 059/451332 fax. 059/407055) che si renderà disponibile per le azioni di propria competenza.
Le verifiche periodiche dell’impianto di terra dovranno essere effettuate dal cliente secondo le
prescrizioni di legge. A tale riguardo, il cliente richiederà a HERA MODENA l’aggiornamento dei dati per
effettuare la verifica (corrente di guasto a terra sulla rete MT di alimentazione e tempo di eliminazione del
guasto a terra da parte delle protezioni HERA MODENA).
7. LOCALI
Il cliente deve mettere a disposizione di HERA MODENA un locale per l’impianto di consegna ed un
locale di misura con l’accesso da strada aperta al pubblico (24ore su 24). Tali locali devono essere posti al
margine dell’area del cliente stesso.
La posizione dei locali deve essere tale che le linee MT HERA MODENA, necessarie per
l’allacciamento, possano essere costruite e mantenute nel rispetto delle vigenti norme sugli impianti e sulla
sicurezza e non siano soggette a futuri spostamenti per tutta la durata della fornitura.
I locali devono avere caratteristiche statiche e meccaniche adeguate alle sollecitazioni dovute al
montaggio degli impianti interni e devono corrispondere alle seguenti tipologie.
7.1 Locale di consegna
Salvo diverse indicazioni o richieste da parte del gestore della rete, dovrà essere ceduto in uso a
HERA MODENA un locale (intonacato e tinteggiato), delle dimensioni minime interne m 3,00x2,50x2,50 di
altezza, agevolmente e direttamente accessibile dal solo personale HERA MODENA da strada aperta al
pubblico (24ore su 24), ubicato in posizione concordata con HERA MODENA stessa.
All’interno di detto locale, HERA MODENA installerà a propria cura e spese le necessarie
apparecchiature di adduzione e i riduttori di misura.
Il cliente in accordo con HERA MODENA, dovrà realizzare all’interno del locale consegna l’impianto
elettrico monofase di illuminazione di cabina.
All’interno del locale di consegna, non dovranno transitare circuiti ed impianti privati.
7.2 Locale di misura
Dovrà essere ceduto in uso un locale (intonacato e tinteggiato), confinante con il primo ed accessibile
anch'esso direttamente da strada aperta al pubblico (24 ore su 24), avente dimensioni minime interne di m
1,20 x 1,20 x 2,50 di altezza, o altra misura concordata con HERA MODENA comunque non inferiore alle
dimensioni minime descritte. A detto locale, fornito completo di infissi e impianto elettrico composto di un
8
punto luce e un punto presa del tipo bivalente (10/16 A), potrà accedere sia il personale di HERA MODENA,
sia il personale del cliente.
In esso dovrà essere predisposta, secondo le indicazioni di HERA MODENA, una tubazione di
diametro minimo 125 mm con filo di traino per il passaggio dei cavi di misura. Eventuali curve nella suddetta
tubazione dovranno essere a "largo raggio".
All’interno del locale di misura, non dovranno transitare circuiti ed impianti privati.
7.3 Locale cabina privata
Locale necessario per la sezione di ricezione dell’impianto utilizzatore (locale cliente).
7.4 Disposizioni generali
Soluzioni diverse, imposte da specifiche necessità devono essere preventivamente concordate con
HERA MODENA.
Tutti i locali devono essere dotati di un adeguato impianto d’illuminazione, costruito a regola d’arte, e
di una presa del tipo bivalente (10/16 A); alimentati dalla rete BT del cliente.
Il locale di consegna deve costituire un compartimento stagno agli effetti dell’incendio così come
previsto dalla norma CEI 11-1; pertanto fiamme, calore e fumi non devono interessare altre parti del
fabbricato. Le aperture esistenti nel locale di consegna (porte e finestre di aerazione) devono comunicare
solo con spazi a cielo libero.
Ai locali suddetti il personale HERA MODENA deve poter accedere in modo diretto da strada aperta al
pubblico 24 ore su 24 senza necessità di preavviso.
I locali di consegna e di misura devono essere corredati di porte unificate ENEL fornite e montate dal
cliente. La serratura del locale consegna è fornita e installata da HERA MODENA.
Manutenzioni e riparazioni dei locali spettano al cliente, con eccezione dei piccoli interventi all’interno
dei locali utilizzati da HERA MODENA, connessi alla presenza ed all’esercizio degli impianti.
8. DOCUMENTAZIONE
L’allacciamento del cliente è subordinato all’esecuzione delle opere e degli impianti di sua spettanza,
in modo conforme a quanto previsto dalle presenti disposizioni. Al riguardo HERA MODENA fornirà le
informazioni preliminari necessarie per una corretta progettazione. Per quanto riguarda le caratteristiche e le
dimensioni dei locali da mettere a disposizione di HERA MODENA in funzione del tipo di cabina cliente, vale
quanto riportato al § 6 di queste prescrizioni.
A sua volta il cliente deve fornire a HERA MODENA, in tempo utile per ogni eventuale preventiva
valutazione ed osservazione, la seguente documentazione:
§ Disegni costruttivi di massima (piante e sezioni) dei locali di consegna e di misura;
§ Descrizione (lunghezza, tipo e caratteristiche) del cavo MT di collegamento e delle sue terminazioni, del
sezionatore generale, dell’interruttore generale; descrizione delle protezioni adottate sul lato MT e dei loro
parametri di intervento; schema unifilare e descrizione delle caratteristiche tecniche della rete MT
comprese le unità di trasformazione MT/BT con indicazione dei possibili assetti di esercizio MT;
§ Marca e modello delle protezioni di massima corrente e protezione per guasti a terra e relativi riduttori di
corrente ed eventualmente di tensione affinché HERA MODENA possa riscontrarne la conformità alla
propria specifica per quanto rispettivamente applicabile;
§ Descrizione delle caratteristiche e della configurazione dell’impianto di terra e certificazione attestante la
verifica (dichiarazione di conformità dell’impianto di terra ai sensi dell’articolo 2 del DPR 22 ottobre 2001
n°462 costituita da un attestato dell’installatore ai sensi della legge 46/90 relativamente all’impianto di
terra);
§ Nel caso di disponibilità di altre fonti di energia, descrizione sommaria dei dispositivi di blocco adottati
contro il collegamento in parallelo delle alimentazioni (gruppi elettrogeni) e contro il ritorno di energia
(gruppi statici di continuità).
9
9. PATTUIZIONI E CONVENZIOINI
Tra le eventuali condizioni particolari, il contratto deve contenere, oltre alle clausole di utilizzo dei
locali, anche quelle relative alla servitù di elettrodotto per le linee di allacciamento della cabina.
In casi particolari l’uso può essere opportunamente regolato da uno specifico atto, esteso anche a
rapporti accessori (ad esempio servitù di passaggio e di accesso).
Per proprie esigenze di esercizio e di servizio alla clientela, HERA MODENA può integrare l’impianto
di consegna con altre funzioni (trasformazione, distribuzione, smistamento, ecc.), restando in facoltà del
proprietario del locale di pattuire con HERA MODENA un equo compenso, qualora gli impianti non siano
prevalentemente utilizzati per il proprio allacciamento. A tale scopo può essere anche concordata una
diversa dimensione dei manufatti.
L'allacciamento è da intendersi comunque subordinato all'ottenimento ed alla permanenza delle
autorizzazioni, permessi, servitù e di quant'altro necessario alla costruzione ed esercizio degli impianti
occorrenti.
10. ATTIVAZIONE DELL’ALLACCIAMENTO
L’attivazione dell’allacciamento deve essere accompagnata da uno scambio di corrispondenza tra
HERA MODENA e cliente, che formalizzi i reciproci impegni e responsabilità.
Prima della messa in servizio è necessario controllare che l’impianto del cliente sia rispondente alle
prescrizioni richieste.
All’atto della messa in servizio il cliente o il suo rappresentante dovrà sottoscrivere, oltre agli altri
documenti, anche l’apposita “dichiarazione di messa in tensione” (mod. 5.6).
Durante il corso del contratto il cliente è tenuto ad eseguire i controlli necessari ed un’adeguata
manutenzione dei propri impianti, al fine di non arrecare disturbo alla rete HERA MODENA di distribuzione.
La data della messa in servizio dell’impianto, come tutti i casi della messa fuori servizio di un impianto
esistente, sarà concordata con il personale HERA MODENA di riferimento o con il pronto intervento guasti e
telecontrollo di HERA MODENA(tel. 059/451332 fax. 059/407055), mediante lettere o fax, contenente le
seguenti indicazioni: giorno e ora della messa in servizio o in sicurezza dell’impianto e preposto ai lavori.
10
ALLEGATO PROTEZIONE GENERALE
PANNELLO DI PROTEZIONE E CONTROLLO PER CLIENTI MT
- PRESCRIZIONI FUNZIONALI 1. SCOPO PRESCRIZIONI
Le presenti prescrizioni hanno lo scopo di descrivere le caratteristiche funzionali del dispositivo di
protezione e controllo da installare presso i clienti MT di HERA MODENA
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Le presenti prescrizioni si applicano al dispositivo di protezione e controllo di linea MT delle cabine dei
clienti MT. Il neutro della rete MT può essere esercito isolato da terra o collegato a terra mediante
impedenza o semplice resistenza.
3. CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Il pannello deve prevedere:
§ Protezione di massima corrente bipolare a due soglie, una di sovraccarico, una di cortocircuito entrambe a
tempo indipendente definito;
§ Protezione di massima corrente omopolare ed eventualmente direzionale di terra a due soglie;
§ Comandi di manovra interruttore e segnalazioni locali.
4. CARATTERISTICHE DELLE PROTEZIONI
4.1 Tempo base di intervento
Il tempo base di intervento, pari alla somma del tempo di misura della protezione e del tempo di
emissione del comando di scatto (per grandezze di ingresso pari a 1.2 volte il valore di intervento tarato),
deve essere, per tutte le funzioni di seguito indicate, minore o uguale a 50ms. I tempi di ritardo indicati di
seguito sono comprensivi del tempo base di intervento.
4.2 Protezione di massima corrente
La protezione di massima corrente deve essere a due soglie in esecuzione bipolare. Ciascuna soglia
deve poter essere esclusa in modo indipendente dall’altra.
Corrente nominale:
In
compatibile con i sistemi di acquisizione delle grandezze primarie
I campi di taratura sono i seguenti:
Soglia max corrente 51.S1 (sovraccarico):
Soglia
Tempi di ritardo
(30÷600) A a gradini di 15 A (valori primari)
(0,05÷5) s a gradini di 0,05 s
Soglia max corrente 51.S2 (cortocircuito):
Soglia
Tempi di ritardo
(30÷3000) A a gradini di 15 A (valori primari)
(0,05÷0,5) s a gradini di 0,05 s
11
4.3 Protezione contro i guasti a terra
In relazione alle caratteristiche dell’impianto del cliente e conformemente a quanto riportato ai §5.35.4, della specifica la protezione contro i guasti a terra può essere costituita da una direzionale di terra
abbinata ad una massima corrente omopolare oppure da una semplice protezione di massima corrente
omopolare.
4.3.1 Protezione direzionale di terra e massima corrente omopolare
Direzionale di terra
La protezione direzionale di terra deve essere a due soglie di intervento ciascuna delle quali deve
poter essere esclusa in modo indipendente dall’altra.
Corrente nominale:
Io
Tensione nominale:
Vo
compatibile con i sistemi di acquisizione delle grandezze primarie
100 V
I campi di taratura previsti sono i seguenti:
Soglia 67.S1, (per impianti a neutro compensato):
Io
Vo
settore di intervento (def. da due angoli)
tempo di ritardo
(0,2÷5) A a gradini di 0,1 A (valori primari)
(0,4÷20) V a gradini di 0,1 V
(0°÷360°) a gradini di 1°
(0,05÷1) s a gradini di 0,05 s
Soglia 67.S2, (per impianti a neutro isolato):
Io
Vo
settore di intervento
tempo di ritardo
(0,2÷5) A a gradini di 0,1 A (valori primari)
(0,4÷20) V a gradini di 0,1 V
(0°÷360°) a gradini di 1°
(0,05÷1) s a gradini di 0,05 s
Massima corrente omopolare
La protezione di massima corrente omopolare deve essere unipolare ad una soglia.
Corrente nominale:
In
compatibile con i dispositivi di acquisizione delle grandezze primarie
I campi di taratura previsti sono i seguenti:
Soglia max corrente 51.N:
Soglia
Tempo di ritardo
4.3.3
(0,5÷10)A a gradini di 0,5 A (valori primari)
(0,05÷1) s, a gradini di 0,05 s
Tarature indicative
Per il coordinamento delle protezioni della rete MT di HERA MODENA le tarature non dovranno
superare i seguenti valori: 600 A con intervento istantaneo; 200 A con intervento ritardato di 0,5 sec; 3 A per
correnti di intervento istantaneo per max. corrente omopolare per la protezione direzionale di terra: S1, per
impianti a Neutro Compensato: I=1A - Vo=0,5V - t=0.3 s, angolo di sfasamento Io/Vo da 61° a 257°; S2, per
impianti a Neutro Isolato: I=1A - Vo=0,5V - t=0.5 s, angolo di sfasamento Io/Vo da 60° a 120°. In ogni caso,
tutte le tarature sul Vs. impianto, dovranno essere concordate con i tecnici HERA MODENA.
12
5. COMANDI DI MANOVRA INTERRUTTORE E SEGNALAZIONI LOCALI
Sulla parte anteriore del pannello o dei moduli componenti, devono essere accessibili i seguenti
dispositivi:
§ Pulsanti di comando di apertura e chiusura interruttore;
§ Sul fronte del pannello devono essere previste le seguenti segnalazioni:
1 - Una segnalazione differenziata di pannello in funzione o in anomalia;
2 - Segnale memorizzato di scatto generico protezione di max. corrente;
3 - Segnale memorizzato di scatto generico protezione di terra;
§ Il dispositivo di comando dell'interruttore deve emettere comandi di apertura dell'interruttore, (come
conseguenza dell'attività delle protezioni); il comando di apertura deve permanere fino al ricadere dello
stato logico di scatto che l'ha determinato e comunque per un tempo minimo di 150 ms (per garantire
l’apertura dell’interruttore).
6. ALIMENTAZIONE
In assenza di alimentazione di emergenza della protezione, è necessario garantire l’apertura del
dispositivo generale qualora venga a mancare l’alimentazione BT. Dovrà pertanto essere previsto un gruppo
statico di continuità (UPS) che garantisca l’alimentazione di emergenza per almeno 2 ore.
7. ERRORI LIMITE PER LE GRANDEZZE DI INTERVENTO
Voltmetrico
Ampermetrico
Errore d’angolo
Variazione dell’errore limite
Tempo di ricaduta
Rapporto di ricaduta protezioni
Errore limite sui tempi
Variazione dell’errore limite
Assorbimento circuito ampermetrico
≤5%
≤5%
3°
≤3%
≤100 ms
≥0,9
≤3%±20 ms
≤1,5%±10 ms
Assorbimento circuito voltmetrico
≤0,2 VA per In=1 A;
≤1 VA per In=5A
≤1 VA
13
8. PROVE E CERTIFICAZIONI
Il dispositivo dovrà essere dotato di marchio CE.
Inoltre deve essere certificata la rispondenza del prototipo alle seguenti prove:
§ Prove di compatibilità elettromagnetica (EMC)
- CEI EN 61000-6-2 "Norme generiche - Immunità per gli ambienti industriali.”
- CEI EN 61000-6-4 "Norme generiche – Emissione per gli ambienti industriali.”
8.1 Sovraccaricabilità dei circuiti voltmetrici di misura e di alimentazione
Per i circuiti voltmetrici, la sovraccaricabilità permanente, deve essere superiore o uguale a 1,3 Vn
quella transitoria (1s) deve essere superiore o uguale a 2 Vn.
8.2 Sovraccaricabilità dei circuiti ampermetrici
Per i circuiti ampermetrici omopolari la sovraccaricabilità permanente deve essere superiore o uguale
a 5 Ion, quella transitoria (1 s) deve essere superiore o uguale a 50 Ion.
Per i circuiti ampermetrici di fase la sovraccaricabilità permanente deve essere superiore o uguale a 3
In, quella transitoria (1 s) deve essere superiore o uguale a 50 In.
Ciascun fornitore del dispositivo dovrà fornire a HERA MODENA copia della certificazione che
attesti:
• la rispondenza del dispositivo ai requisiti sopra indicati;
• la produzione del dispositivo in regime di qualità (ISO 9001).
Qualora la documentazione sia in lingua straniera diversa dall’inglese, dovrà produrre una
traduzione “legale” in lingua italiana.
14
ALLEGATO: ALLACCIAMENTO MT
(Bozza di lettera da inviare ai clienti prima della messa in servizio della cabina)
OGGETTO: allacciamento in media tensione
Nel giorno e orario, che verranno preventivamente concordati con Voi, un nostro rappresentante
provvederà
ad
alimentare
la
Vs.
cabina
in
media
tensione
sita
in………………………………………………………………
L’operazione verrà eseguita in presenza di una vostra persona esperta (PES) (cfr. CEI EN 50110 1-2)
che provvederà a firmare per Voi, al momento dell’allacciamento, la dichiarazione riportata in allegato.
HERA MODENA resta pertanto sollevata da ogni responsabilità civile e penale, nessuna esclusa, per
infortuni e danni di qualsiasi entità e natura che dovessero derivare a persone o cose nell’esercizio o
comunque a causa della cabina suddetta.
Ci permettiamo di richiamare alla Vs attenzione l’obbligo che a Voi incombe di provvedere
costantemente al mantenimento ed all’esercizio della cabina in conformità alle Norme di legge, ivi comprese
quelle per la prevenzione infortuni sul lavoro, oltre che, dove non preveda la legge, alle Norme del Comitato
Elettrotecnico Italiano - CEI ed alle cautele ed agli accorgimenti che comunque si rendano necessari ai fini
della sicurezza.
In particolare resta interamente Vostra la responsabilità del vostro impianto di terra
Inoltre, per lavori sulla sezione ricevitrice si procederà come di seguito indicato:
• HERA MODENA provvederà a sezionare e mettere a terra il cavo a monte del punto di consegna, ad
assicurarsi contro la richiusura e ad apporre il cartello “LAVORI IN CORSO NON EFFETTUARE
MANOVRE”, fornendo al cliente documentazione scritta dell’operazione avvenuta;
• Il cliente provvederà a sua volta a sezionare il cavo all’altra estremità ed a metterlo a terra con idoneo
dispositivo mobile;
• Qualora si rendesse necessario, HERA MODENA provvederà a disconnettere metallicamente dal proprio
impianto i terminali del cavo, le guaine metalliche e gli schermi del cavo stesso, per poi consegnarlo al
cliente;
• Il cliente provvederà all’esecuzione dei lavori, (nei limiti del possibile, questi lavori dovranno essere fatti al
di fuori del locale riservato a HERA MODENA);
• A lavori ultimati, sarà cura del cliente, con supporto di documentazione scritta, riconsegnare a HERA
MODENA il cavo integro, dopo averlo collegato al dispositivo generale del suo impianto, sezionato e previa
rimozione dei dispositivi di messa a terra di tipo mobile.
Vi ricordiamo infine che le tarature delle protezioni dell’interruttore generale dovranno essere
corrispondenti ai valori concordati con il nostro personale; eventuali disservizi provocati sulla nostra rete
imputabili ad alterazioni dei suddetti valori, ricadranno sotto la Vostra responsabilità.
Vi preghiamo di volerci restituire copia della presente sottoscritta in segno di accettazione.
Distinti saluti.
Modulo in duplice copia - originale: HERA MODENA - copia: Cliente
15
ALLEGATO: MODELLO 5.6
16
ALLEGATO: CARTELLO MONITORE
Il cartello monitore fornito da HERA MODENA con le seguenti diciture, dovrà essere installato nello
scomparto MT di arrivo linea della cabina del cliente.
ARRIVO DA CAB. HERA MODENA
N° XXXX
PRIMA DI UTILIZZARE I DISPOSITIVI DI MESSA
A TERRA E DI ACCEDERE ALLA SEZIONE M.T.
DI QUESTA CELLA CHIAMARE IL
PRONTO INTERVENTO ELETTRICITA`
Tel. 059.451.332
17
ALLEGATO: SCHEMA ELETTRICO UNIFILARE
CABINA HERA MODENA
DI ALIMENTAZIONE
CABINA PRIVATA MT/BT
DI ALIMENTAZIONE
CABINA HERA MODENA
DI ALIMENTAZIONE
CABINA PRIVATA MT/BT
DI ALIMENTAZIONE
18
Sezione B
Comuni di Imola, Mordano, Bagnara di Romagna,
Massalombarda e Sant’Agata sul Santerno2
1. PREMESSA
Il presente documento contiene le prescrizioni e informazioni per l'attivazione di nuove forniture d’energia
elettrica in media tensione a 15 kV (MT).
Esso è consegnato al cliente all’atto della richiesta di un nuovo allacciamento. E' peraltro valido anche in
occasione di sostanziali modifiche degli impianti già esistenti.
Dopo l’accettazione del preventivo d’allacciamento da parte del cliente, ha inizio la progettazione vera e
propria dell'allacciamento durante la quale, in accordo con il cliente vengono determinate l'ubicazione
definitiva, il volume esatto e le altre caratteristiche specifiche dell’allacciamento.
2. DEFINIZIONI
-
Impianto di consegna: complesso delle apparecchiature di manovra e di misura installate
da Hera I-F tra il punto di arrivo della/e linea/e MT ed il Punto di prelievo. L’ Impianto di consegna è
parte integrante dell’impianto di rete per la connessione.
-
Impianto del cliente: complesso di tutte le apparecchiature e dispositivi, installate dal cliente per la
realizzazione del proprio impianto elettrico a valle del Punto di prelievo
-
Impianto
ricevente
del
cliente: parte
iniziale
dell’Impianto
del
cliente costituita
dalle
apparecchiature e dispositivi necessari per la sua connessione alla rete elettrica di Hera I-F.
-
Punto di prelievo: punto di confine tra l’Impianto di consegna e l’Impianto ricevente del cliente. Il
Punto di prelievo è individuato dai morsetti cui si attestano i terminali del Cavo di collegamento, lato
Impianto di consegna.
-
Cavo di collegamento: tratto di cavo/i, completo di terminazioni che collega l’impianto di
consegna all’ Impianto del cliente.
-
Dispositivo generale: complesso di apparecchiature nell’ Impianto ricevente del cliente che ha la
funzione di sezionamento, comando e interruzione. Tale dispositivo separa dall’alimentazione, in
condizioni di "aperto", il restante Impianto del cliente. Nel seguito di questo documento tale apparato
è indicato anche, più brevemente, come DG.
-
Protezione generale: complesso dei dispositivi di protezione (PG) che comandano il DG.
-
Interruttore di linea: interruttore della linea MT Hera I-F che alimenta il cliente. Di norma è posto in
cabina primaria.
2
Per i comuni di cui sopra la competenza è di Hera Imola-Faenza Srl (Hera I-F) società del Gruppo Hera.
19
-
Protezione di linea: protezione che comanda l’interruttore della linea MT Hera I-F che
alimenta il cliente.
-
Locale Hera I-F: locale in cui è ubicato l’ Impianto di consegna.
-
Locale Misure: locale in cui sono ubicati i gruppi di misura.
-
Locale Cliente: locale in cui è ubicato l’ Impianto ricevente del cliente.
-
Cabina di consegna e misura: complesso costituito dai 3 locali suddetti.
3. DISPOSIZIONI GENERALI
3.1 Norme e prescrizioni generali
Le opere edili ed elettriche realizzate dal cliente devono rispondere nel loro complesso ed in ogni loro parte
a tutte le norme vigenti in materia, in particolare:
-
alle prescrizioni contenute nel presente documento
-
alle vigenti disposizioni di legge in materia antinfortunistica
-
alle norme tecniche del Comitato Elettrotecnico Italiano (C.E.I.).
In particolare il cliente è tenuto ad installare apparecchiature conformi alla normativa sulla compatibilità
3
elettromagnetica (DLgs 4-12-1992 n. 476 ) in materia di limiti di emissione ed immunità ai disturbi
elettromagnetici.
Tutte le opere, prima della loro realizzazione, vanno sottoposte alla preventiva approvazione da parte di
Hera I-F. Tale approvazione non limita né riduce in alcun modo la piena e incondizionata responsabilità del
cliente sulle opere eseguite.
Le prescrizioni di cui sopra vigono per tutta la durata della fornitura MT.
3.2 Prescrizioni di sicurezza
Tutte le parti dell’impianto d’alimentazione di competenza di Hera I-F debbono sempre essere considerate in
tensione, salvo il rilascio di una dichiarazione scritta di "Messa fuori tensione ed a terra" rilasciata dai tecnici
Hera I-F autorizzati
3.2.1 Leggi e norme tecniche
A titolo indicativo ma non limitativo, si citano le Leggi e le Norme principali che dovranno essere osservate:
LEGGI O DELIBERE
R. D. n. 1775 del 11/12/1933 Artt.
111 - 113
D.P.R. 27/4/1955 n. 547
D.P.R. 7-1-56 n. 164
D.P.R. 19/3/56 n. 303
3
D.Lgs. 19-9-94 n. 626
D.Lgs. 19-3-96 n. 242
D.P.R. 22-10-01 n. 462
D.Lgs. 25/11/96 n. 626
Legge 22/02/2001 n. 36
NORME CEI
CEI
CEI
CEI
CEI
CEI
11-1
11-4
11-17
11-20
11-35
“Attuazione della Direttiva 89/336/CEE del Consiglio del 3-5-89 in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli
stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica modificata dalla Direttiva 92/31/CEE del Consiglio del 28-492” G.U. n. 289 del 9/12/92
20
Legge 1/3/1968 n. 186
Legge 18/10/77 n. 791
Legge 5/3/1990 n. 46
D.P.R. 6/12/91 n. 447
L.R. 22/02/1993 n. 10
D.P.C.M. 08/07/2003
L. R. 31/10/2000 n. 30
Dir.Reg. 20/02/2001
D.Lgs. 4/12/1992 n. 476
CEI
CEI
CEI
CEI
11-37
64-8
EN 50160
EN 60298
3.4 Misura dell’energia
La misura dell’energia si esegue in media tensione, rilevando le grandezze nell’Impianto di consegna.
E’ cura del cliente predisporre n. 2 tubi-guaina flessibili in PVC autoestinguente DN 50 ciascuno, per il
passaggio della cavetteria secondaria dei circuiti di misura (TA, TV) dal Locale Hera I-F al Locale Misure.
Ogni tubo deve avere alle estremità opportuni raccordi filettati atti ad impedire lo sfilamento dal contenitore a
cui è connesso. All'interno del Locale Misure i tubi dovranno essere fissati a vista sulle pareti.
3.5 Schemi di allacciamento
L’ Impianto di consegna può essere alimentato, a discrezione di Hera I-F, in derivazione o in "entra-esce".
Le dimensioni del Locale Hera I-F devono comunque essere tali da consentire l’adozione dello schema di
alimentazione in "entra-esce", in quanto questo potrebbe essere realizzato in un secondo tempo.
3.6 Alimentazione d’emergenza
Qualora il cliente, in relazione alla natura dei propri carichi, ritenga non sufficientemente affidabile il normale
schema di allacciamento proposto da Hera I-F, può richiedere di valutare la possibilità di fornire
un’alimentazione di emergenza tramite un’altra linea MT. Tale alimentazione d’emergenza costituisce a tutti
gli effetti un nuovo allacciamento alla rete MT per il quale devono essere concordati:
il corrispettivo economico da corrispondere a Hera I-F in funzione dei lavori da eseguire
-
le opportune modalità di esercizio al fine di evitare paralleli fra le due linee MT.
3.7 Clienti dotati di altre fonti d’energia
Per i clienti produttori o comunque dotati di generatori che possono entrare in parallelo con la rete Hera I-F,
le presenti disposizioni devono essere integrate con quanto previsto dalla Norma
CEI 11-20.
In presenza di impianto di produzione destinato al servizio di riserva (gruppo elettrogeno), il cliente deve
prevedere apparecchi di commutazione, adeguatamente interbloccati, per impedire paralleli, anche
accidentali, fra il proprio sistema di alimentazione e la rete Hera I-F.
A tale scopo devono essere installati nel punto di confine fra la parte di rete del cliente abilitata al
funzionamento in isola con il gruppo elettrogeno e la restante rete del cliente e tra la rete abilitata al
funzionamento in isola ed il gruppo elettrogeno stesso, due dispositivi interbloccati elettricamente e
meccanicamente o un solo blocco elettrico realizzato in conformità a quanto previsto dalla norma CEI 11-20.
Nel caso in cui il cliente sia dotato di gruppi statici di continuità per servizi non interrompibili di un certo
rilievo, e quindi non di tipo mobile monofase = 6 kW, si deve evitare che tali apparecchiature possano fornire,
anche transitoriamente, energia alla rete Hera I-F. La separazione di tali apparecchiature dalla rete deve
essere garantita, oltre che dal dispositivo statico anche da un dispositivo capace di assicurare la funzione di
“sezionamento” secondo la definizione normativa.
La richiusura automatica o manuale di tale sezionamento deve essere possibile solo dopo la ripresa del
servizio sulla rete Hera I-F.
Hera I-F si riserva di presenziare alle prove di funzionamento dei suddetti dispositivi contro il parallelo e/o il
trasferimento di energia al momento della messa in servizio e di richiederne, in qualsiasi momento,
l’effettuazione alla presenza dei propri incaricati.
3.8 Dispositivo di by-pass
Nel caso in cui il cliente non intenda o non possa subire interruzioni di alimentazione in occasione della
21
verifica dei trasformatori di misura, Hera I-F può installare un dispositivo di by-pass ubicato nella Cabina di
consegna e misura. L’importo di tali apparecchiature è a carico del cliente.
4. COSTRUZIONE ED UBICAZIONE DELLA CABINA
DI CONSEGNA MISURA
4.1 Individuazione del punto di consegna
Il cliente deve mettere a disposizione, a sue spese, la Cabina di consegna e misura per la fornitura
dell'energia elettrica. Essa è costituita dai seguenti locali:
-
il Locale Hera I-F, con accesso diretto da strada pubblica, riservato all’Impianto di consegna
-
il Locale Misure, con accesso diretto da strada pubblica per Hera I-F e con accesso per il cliente, in
cui sono installati i gruppi di misura
-
il Locale Cliente, adiacente al Locale Hera I-F, riservato all’Impianto ricevente del cliente.
In generale tutti e tre i locali devono essere posti lungo il perimetro esterno della proprietà del cliente.
La posizione dei locali deve essere tale che le linee MT necessarie per l’allacciamento, possono essere
costruite e mantenute nel rispetto delle vigenti norme impiantistiche e di sicurezza (in particolare quelle
riguardanti l’inquinamento elettromagnetico) e non siano soggette a futuri spostamenti per tutta la durata
della fornitura.
La posizione della Cabina di consegna e misura deve inoltre tenere conto dell’ubicazione sul territorio delle
reti MT di Hera I-F al fine di minimizzare la lunghezza dell’allacciamento. Eventuali spostamenti della Cabina
di consegna e misura rispetto alla posizione ottimale non giustificati da prescrizioni di altri enti, potranno
essere concessi dietro pagamento dei relativi maggiori oneri.
4.2 Caratteristiche dei locali
4.2.1 Generalità
L'arrivo dell'alimentazione dalla rete MT nel Locale Hera I-F è normalmente previsto con ingresso dal basso
tramite cavo interrato.
In casi particolari Hera I-F si riserva la possibilità di entrare nel Locale Hera I-F anche dall’alto tramite linea
aerea.
Il cavidotto all’interno della proprietà del cliente necessario all’arrivo dell'alimentazione dalla rete MT al
Locale Hera I-F, va fornito e posato dal cliente. Tale cavidotto, di dimensioni minime DN 160, va realizzato
fino al confine della proprietà del Cliente.
Sono previste due tipologie differenti di cabine:
-
cabina separata dall’edificio servito
-
cabina incorporata nell’edificio servito.
La soluzione standard prevede la realizzazione del manufatto edile “fuori terra”. Soluzioni particolari, (ad es.
cabina interrata) imposte da specifiche necessità o prescrizioni urbanistiche vanno concordate
preventivamente con Hera I-F.
In entrambi i casi, le dimensioni della Cabina di consegna e misura non devono essere inferiori a quelle
riportate nell’Allegato n. 1.
In caso di motivate esigenze del cliente, i dettagli costruttivi e dimensionali rappresentati possono essere
modificati; in ogni caso il progetto del Locale Hera I-F e del Locale Misure deve essere sempre
preventivamente concordato ed approvato da Hera I-F prima di inoltrare la Richiesta del Permesso a
Costruire.
I locali che compongono la Cabina di consegna e misura devono avere caratteristiche strutturali almeno
equivalenti a quelli descritti dal capitolo 4.3 “ Opere edili riguardanti i locali ”.
22
4.2.2 Cabina separata dall’edificio servito
La cabina separata dall’edificio servito può essere realizzata in box prefabbricato o costruita in opera.
4.2.3 Cabina incorporata nell’edificio servito
Nel caso di cabina incorporata nell’edificio servito, l’ambiente in cui essa è inserita non deve essere soggetto
a normativa specifica CEI ( ad es. luoghi a maggior rischio in caso d’incendio, luoghi con pericolo
d’esplosione, locali ad uso medico).
Dovrà inoltre essere verificato il rispetto di tutte le prescrizioni derivanti dalla legislazione sull’inquinamento
elettromagnetico.
4.3 Opere riguardanti i locali
4.3.1 Materiali utilizzati
In seguito alla richiesta del cliente, Hera I-F fornisce le indicazioni relative ai materiali da impiegare, per le
porte, le griglie di aerazione, le canalizzazioni ecc.. che il cliente deve provvedere a fornire e installare nella
Cabina di consegna e misura.
Tutti i materiali installati devono in ogni caso essere preventivamente approvati da Hera I-F.
In particolare, l’utilizzo di materiali e tecnologie diverse da quelle descritte nel presente documento, pur non
essendo vietato va preventivamente concordato ed in seguito formalizzato per iscritto a Hera I-F. per la
necessaria approvazione.
4.3.2 Impermeabilizzazione
Si deve usare la massima cura per evitare che la Cabina di consegna e misura sia soggetta ad infiltrazioni
d'acqua, d’umidità e di gas, provvedendo ad un'adeguata impermeabilizzazione e sigillatura con modalità e
materiali approvati da Hera I-F.
4.3.3 Resistenza al fuoco
Per quanto riguarda la resistenza al fuoco dei locali costituenti la Cabina di consegna e misura si applica
quanto disposto dalla norma CEI 11-1.
4.3.4 Impianto elettrico BT
E’ cura del cliente dotare il Locale Hera I-F e il Locale Misure di un adeguato impianto di illuminazione,
costruito a regola d’arte. Nel Locale Hera I-F deve inoltre essere installata una presa bipolare rispondente
alle norme CEI EN 60309-2 interbloccata con interruttore da 16 A – 230 V con fusibile, da posizionare in
vicinanza della porta di ingresso. L’impianto d’illuminazione e la presa bipolare vanno alimentati dalla rete
BT del cliente.
4.3.5 Canalizzazioni
Le canalizzazioni devono essere posate avendo cura di:
1) rispettare i raggi di curvatura indicati nella norma CEI 11-17 evitando l'impiego di curve a 90° chiuse o
aperte
2) evitare schiacciamenti e occlusioni accidentali
3) sigillare opportunamente le estremità per evitare infiltrazioni di acqua dall'esterno
La posizione esatta delle canalizzazioni deve essere confermata sul posto dai tecnici Hera I-F in base alla
23
ubicazione definitiva dei pozzetti MT esterni alla cabina.
4.3.6 Solai di copertura e di calpestio
Il solaio di copertura deve consentire un veloce drenaggio delle acque piovane evitando infiltrazioni che
possono danneggiare i componenti ivi contenuti. In particolare la copertura deve essere dotata di
grembialina perimetrale per lo sgrondo delle acque.
Nel caso si riscontri a posteriori la formazione di condensa sulle apparecchiature elettriche, il cliente deve
provvedere a sue spese alla posa in opera di opportune coibentazioni da concordare con Hera I-F.
Il manto d’impermeabilizzazione deve essere mantenuto efficiente nel tempo a cura del cliente.
Il solaio di calpestio deve sopportare i carichi legati alle apparecchiature elettriche (scomparti MT, eventuale
trasformatore) su di esso previste.
4.3.7 Finiture
Le finiture del fabbricato (ad es. tinteggiatura esterna) dovranno tenere conto delle eventuali prescrizioni
comunali.
4.3.8 Accessibilità dei locali da parte di Hera I-F
Il cliente dovrà curare a proprie spese la sistemazione dell'accesso e l’eventuale modifica alla recinzione
perimetrale secondo le specifiche tecniche fornite da Hera I-F.
La Cabina di consegna e misura, salvo disposizioni contrarie fornite da Hera I-F, deve essere raggiungibile
con gli automezzi pesanti a pieno carico in qualsiasi ora del giorno e della notte, in qualsiasi condizione
meteorologica e in qualsiasi giorno dell’anno. L'accesso alla cabina non dovrà mai essere ostacolato da
depositi di materiali anche provvisori, sistemi di sicurezza, ecc...
Le porte d’accesso del Locale Hera I-F, del Locale Misure e degli eventuali cancelli ad uso esclusivo di Hera
I-F devono essere dotati della serratura standard tipo “CISA” in uso presso Hera I-F. Il nottolino delle
serrature delle porte e degli eventuali cancelli, sono fornite ed installate da Hera I-F.
Se per accedere alla Cabina di consegna e misura Hera I-F utilizza un accesso usato normalmente anche
dal cliente, deve essere concordata una modalità di apertura perenne ad uso del personale di Hera I-F.
5. IMPIANTI
5.1 Caratteristiche elettriche
5.1.2 Caratteristiche elettriche della rete MT di alimentazione
Hera I-F fornisce al cliente i dati della rete d’alimentazione per consentirgli di dimensionare correttamente il
proprio impianto elettrico.
La rete MT Hera I-F è attualmente esercita con neutro isolato ma in futuro non si esclude il passaggio ad
una rete MT con neutro messo a terra tramite impedenza costituita da reattanza induttiva e resistenza o da
semplice resistenza.
Se non diversamente specificato, le caratteristiche elettriche della rete di alimentazione Hera I-F sono le
seguenti:
1) Stato del sistema elettrico MT: neutro isolato
2) Tensione nominale del sistema: 15 kV
3) Tensione massima del sistema: 17,5 kV
4) Corrente di corto circuito trifase massima del sistema: 12,5 kA
5) Corrente di guasto a terra: da richiedere a Hera I-F
6) Tempo di eliminazione del guasto a terra: da richiedere a Hera I-F
Poiché le grandezze 5) e 6) variano in funzione dell'assetto e dell’estensione della rete MT, il cliente è tenuto
a richiederne per iscritto i valori a Hera I-F sia all’atto della richiesta di allacciamento che in occasione delle
verifiche periodiche previste dal DPR 462/01.
24
Le caratteristiche della tensione fornita al cliente sono conformi a quanto indicato dalla norma CEI EN
50160.
5.1.3 Caratteristiche elettriche dei componenti utilizzati
Le caratteristiche elettriche delle apparecchiature (interruttori, interruttori di manovra-sezionatori, cavi,
isolatori, ecc.) costituenti l’impianto elettrico del cliente, devono essere le seguenti:
1)
Tensione di riferimento per l’isolamento: 24 kV
2)
Tensione nom. di tenuta a frequenza industriale di breve durata: 50 kV
3)
Tensione nom. di tenuta ad impulso atmosferico (1,2/50 us): 125 kV
5.2 Potenza elettrica installabile dal cliente
L’ Impianto del cliente deve rispettare le seguenti limitazioni:
-
TAGLIA MASSIMA DEL SINGOLO TRASFORMATORE INSTALLATO: 1250 kVA
-
N. MASSIMO DI TRASFORMATORI DELLA TAGLIA MASSIMA INSTALLABILI: 2
In caso di necessità del cliente a superare tale limite si deve prevedere sull’impianto opportuni dispositivi
al fine di evitare la contemporanea energizzazione di quei trasformatori che determinano il superamento
delle limitazioni suddette (ad es. relè di minima tensione con temporizzazione).
Hera I-F impone un limite alla taglia massima di ogni singolo trasformatore installabile dal cliente, al fine di
garantire la selettività fra la propria protezione di massima corrente installata sulla linea MT e quella del
cliente, in caso di corto circuito sulle sbarre BT del trasformatore.
Inoltre Hera I-F impone un limite al n. di trasformatori di taglia massima installabili (con sbarre BT separate)
al fine di non provocare interventi intempestivi della protezione di massima corrente della linea MT Hera I-F
durante le manovre di richiusura automatica degli interruttori di linea MT o di messa in servizio dei propri
impianti.
Nei casi in cui l’Impianto del cliente non è compatibile con le limitazioni sopra riportate, allora è necessario
prevedere l’alimentazione mediante linea dedicata, personalizzando la taratura delle protezioni di massima
corrente poste a protezione della linea stessa.
I valori limite sopra riportati sono stati calcolati supponendo l’utilizzo di trasformatori di taglia unificata con
Ucc=6% e corrente magnetizzante pari a 10 I n. In caso di utilizzo di macchine con caratteristiche differenti,
si dovranno ricalcolare puntualmente i suddetti valori limite.
5.3 Impianto di consegna
L’Impianto di consegna è essenzialmente costituito dalle apparecchiature di manovra e sezionamento di
proprietà e competenza di Hera I-F.
L’Impianto di consegna è allestito, a cura e spese di Hera I-F, nel Locale Hera I-F.
In base alle proprie esigenze d’esercizio, Hera I-F può prevedere un dimensionamento del Locale Hera I-F
tale da consentire:
-
l’installazione di trasformatori MT/BT da adibire all’alimentazione di terzi
-
l’integrazione dell’ Impianto di consegna per consentire la distribuzione e/o lo smistamento della rete
MT verso altri impianti
In tal caso resta facoltà del cliente pattuire con Hera I-F un opportuno compenso.
25
5.4 Impianto del cliente
5.4.1 Generalità
L'inserimento della nuova utenza non deve diminuire il grado d’affidabilità della rete di distribuzione pubblica
di Hera I-F, pertanto il cliente deve costruire ed esercire i propri impianti in modo da non provocare guasti
e/o disturbi alla rete che lo alimenta.
A tal fine l’Impianto del cliente deve essere progettato, realizzato e mantenuto in conformità alla vigente
legislazione antinfortunistica ed alle norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI).
L'impianto utilizzatore, di proprietà del cliente, inizia dal Punto di prelievo così come è stato
precedentemente definito (vedi figura Allegata).
Il progetto, la costruzione, la manutenzione, la riparazione e l’esercizio dell’intero impianto utilizzatore sono
di esclusiva pertinenza del cliente che deve garantirne la perfetta efficienza nel tempo.
5.4.2 Trasformatore
Per la trasformazione MT/BT devono essere utilizzati trasformatori trifase con collegamento a triangolo sul
primario. Per esigenze particolari (quali saldatrici, azionamenti, ecc.) possono essere adottati collegamenti
diversi previo accordo con Hera I-F.
5.4.3 Cavo di collegamento
Il Cavo di collegamento MT (così come definito in precedenza) comprese le due terminazioni, è fornito e
2
posato dal cliente, deve essere il più corto possibile e di sezione almeno equivalente a 95 mm di rame.
5.4.4 Sezionatore di terra
Immediatamente a valle del Cavo di collegamento, deve essere installato un sezionatore di terra tripolare, e
subito a valle di questo, il Dispositivo generale (DG).
Il sezionatore di terra deve essere dotato di “blocco a chiave”. La chiave, che consente la manovra di
chiusura, deve essere consegnata ai tecnici Hera I-F prima della messa in servizio dell’impianto.
La manovra di chiusura del sezionatore di terra va eseguita esclusivamente dal personale Hera I-F in
seguito alla richiesta formale del cliente (ad es. in occasione d’operazioni per la messa fuori tensione ed in
sicurezza dell’ Impianto del cliente).
5.4.5 Dispositivo Generale (DG)
Il DG è costituito, dal lato dell’alimentazione, da un sezionatore tripolare ed un interruttore fisso (vedi
disegno Allegato) asservito alla Protezione generale (PG).
Se l’interruttore è di tipo estraibile secondo la norma CEI EN 60298, il sezionatore può essere omesso (vedi
disegno Allegato).
In ogni caso la disposizione delle apparecchiature deve essere tale da permettere gli interventi di
manutenzione sull’interruttore senza che occorra mettere fuori tensione il Cavo di collegamento.
L’interruttore deve essere tripolare simultaneo ed avere potere d’interruzione adeguato alla corrente di corto
circuito della linea d’alimentazione Hera I-F.
Il DG deve essere unico, anche se il cliente dispone di più trasformatori.
5.4.6 Protezione Generale (PG)
La linea MT Hera I-F che alimenta il cliente è dotata in partenza di protezioni di massima corrente e contro i
guasti a terra. Hera I-F non installa alcun dispositivo di protezione presso i clienti.
Al fine di evitare che guasti interni all’Impianto del cliente abbiano ripercussioni sull’esercizio della rete Hera
I-F, il cliente deve installare protezioni generali di massima corrente e contro i guasti a terra.
Il sistema di Protezione generale è composto da relé alimentati da riduttori di corrente (ed eventualmente di
tensione). Esso, nella sua globalità, deve essere in grado di funzionare correttamente in tutto il campo di
variabilità delle correnti e delle tensioni che si possono determinare nelle condizioni di guasto per le quali è
26
stato previsto.
Poiché, come già detto, Hera I-F non esclude il futuro cambiamento dello stato del neutro della propria rete
4
MT , è necessario che le protezioni per i guasti a terra di cui è dotato l’ Impianto del cliente siano in grado di
funzionare correttamente a prescindere dallo stato del neutro.
°
La Tabella N 1 seguente riassume le caratteristiche della Protezione generale (PG), che il cliente deve
installare in funzione delle caratteristiche del proprio impianto.
Tabella n°1: caratteristiche della Protezione Generale in relazione alla tipologia dell’ Impianto del
cliente
Caratteristiche impianto del cliente
Lunghezza linee
Lunghezza linee
MT aeree in
MT in cavo
conduttori nudi
[m]
[m]
0
< 500 (Nota 1)
Trasformatori
MT/BT
Prescrizioni
Protezione Generale
(PG)
In un unico locale
cliente
Qualunque altra situazione
Guasto in linea
Guasto a terra
51
51 N
51
67 e 51 N
Nota 1
Comunque tale da fornire un contributo inferiore al 10% alla corrente di guasto monofase a terra della rete
MT Hera I-F a neutro isolato.
La protezione di massima corrente deve essere realizzata mediante relé di tipo unipolare almeno su due fasi
a due soglie di intervento (azionanti l’interruttore).
Le protezioni di massima corrente e l’eventuale protezione direzionale di terra e di massima corrente
omopolare devono avere caratteristiche non inferiori a quelle riportate di seguito per quanto rispettivamente
applicabile. Tale conformità deve essere attestata da apposita documentazione di prova fornita dai
costruttori delle apparecchiature di protezione. Qualora la documentazione sia in lingua straniera diversa
dall’inglese, si dovrà produrre una traduzione legale in lingua italiana.
La taratura della Protezione generale dipende dalle caratteristiche dell’Impianto del cliente e della rete Hera
I-F d’alimentazione. I valori di taratura della Protezione generale sono comunicati da Hera I-F al cliente.
In assenza d’alimentazione d’emergenza della Protezione generale, è necessario garantire l’apertura del
Dispositivo generale qualora venga a mancare l’alimentazione BT. In caso contrario è previsto l’installazione
di un gruppo statico di continuità (UPS) che garantisce l’alimentazione d’emergenza per almeno 2 ore.
5.4.6.1
Protezione di massima corrente (51)
La protezione di massima corrente deve essere a due soglie in esecuzione bipolare.
Ciascuna soglia deve poter essere esclusa in modo indipendente dall’altra.
Corrente nominale In
La corrente nominale In deve essere compatibile con i dispositivi di acquisizione delle grandezze primarie.
I campi di taratura previsti sono i seguenti:
Soglia max corrente 51.S1 (sovraccarico):
Soglia S1:
(30÷600)A a gradini di 15A (valori primari)
4
Qualora lo stato del neutro della rete MT subisca variazioni, tutti i clienti MT dovranno essere informati circa:
-
il necessario adeguamento della protezione generale ed i relativi valori di taratura;
-
il valore di corrente di guasto monofase a terra con relativo tempo di eliminazione del
guasto per il dimensionamento e la verifica degli impianti di terra.
27
Tempo di ritardo:
(0,05÷5) s, a gradini di 0,05 s
Soglia max corrente 51.S2 (corto circuito):
Soglia S2:
(30÷3000)A a gradini di 15A (valori primari)
Tempo di ritardo:
(0,05÷0,5) s a gradini di 0,05 s
Nota: i gradini indicati per le tarature sono i massimi ammissibili.
5.4.6.2
Protezione direzionale di terra (67)
La protezione direzionale di terra deve essere a due soglie d’intervento ciascuna delle quali deve poter
essere esclusa in modo indipendente dall’altra.
Corrente nominale Io
La corrente nominale Io deve essere compatibile con i sistemi di acquisizione delle grandezze primarie
Tensione nominale Uo
E’ prevista una tensione nominale Uo = 100 V
I campi di taratura previsti sono i seguenti:
Soglia 67.S1:
Io:
Uo:
Settore di intervento (def. da due angoli)
Tempo di ritardo:
Soglia 67.S2:
Io:
Uo:
Settore di intervento:
Tempo di ritardo:
5.4.6.3
(0,2÷5)A a gradini di 0,1A (valori primari)
(0,4÷20) V a gradini di 0,1 V
(0°÷360°) a gradini di 1°
(0,05÷1) s a gradini di 0,05 s
(0,2÷5)A a gradini di 0,1A (valori primari)
(0,4÷20) V a gradini di 0,1V
(0°÷360°) a gradini di 1°
(0,05÷1) s a gradini di 0,05 s
Protezione di massima corrente omopolare (51.N)
La protezione di massima corrente omopolare deve essere unipolare ad una soglia.
Dalla Tabella n°1 si nota che la protezione 51.N può essere utilizzata singolarmente o accoppiata alla
protezione 67. I campi di taratura nei 2 casi sono rispettivamente i seguenti:
Protezione 51N (in assenza di Protezione 67)
Corrente nominale In
In deve essere compatibile con i dispositivi di acquisizione delle grandezze primarie.
Soglia max corrente 51.N:
Soglia:
(0÷10)A a gradini di 0,5 A (valori primari)
Tempo di ritardo:
(0,05÷1) s, a gradini di 0,05 s
28
Protezione 51N (in presenza di con Protezione 67)
Corrente nominale In
In deve essere compatibile con i dispositivi di acquisizione delle grandezze primarie.
Soglia max corrente 51.N:
Soglia:
(10÷500)A a gradini di 5 A (valori primari)
Tempo di ritardo:
(0,05÷1) s, a gradini di 0,05 s
5.4.6.4
Riduttori di corrente e di tensione
La protezione di massima corrente deve essere alimentata da riduttori di corrente che ne garantiscono il
corretto funzionamento per correnti primarie dell’ordine di 10.000 A (massima corrente di guasto sulle sbarre
MT del cliente). A titolo d’esempio TA 300/5 o 300/1 con classe di precisione 10P30 assicurano il rispetto
delle condizioni suddette.
Le protezioni di massima corrente omopolare (51N) e/o direzionale di terra (67) devono essere alimentate da
un riduttore di corrente (TA) toroidale omopolare che dovrà avere rapporto 100/1 e prestazioni almeno
equivalenti a quelle della classe di precisione 5P20. Ciò per garantire il corretto funzionamento della
protezione 51 N anche in condizione di doppio guasto monofase.
Qualora sia prevista la protezione direzionale di terra, oltre al TA toroidale sopra specificato, saranno
necessari anche dei riduttori di tensione (TV) da collegare rigidamente alla sbarra MT.
Tali TV devono avere almeno classe di precisione 6P, fattore di tensione 1,9 per 30 s e rapporto di
trasformazione tale da fornire, in caso di guasto monofase franco a terra, 100 V ai terminali dei secondari
collegati a triangolo aperto.
Qualora non si utilizzino riduttori di tensione e corrente tradizionali, il sistema di protezione deve comunque
garantire prestazioni equivalenti a quelle sopra indicate.
5.5 Impianto di terra
5.5.1 Generalità
Il Locale Cliente, il Locale Hera I-F e il Locale Misure devono essere dotati di un unico ed idoneo impianto di
terra rispondente alle norme vigenti (in particolare alla Norma CEI 11-1 “Impianti elettrici con tensione
superiore a 1 kV in corrente alternata” ed alla Guida CEI 11-37 “Guida per l’esecuzione degli impianti di terra
di stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria”.
A tale impianto sono collegate in particolare le masse delle apparecchiature e gli eventuali scaricatori di
sovratensione presenti nell’impianto di Hera I-F.
L’impianto di terra deve essere dimensionato, progettato e realizzato dal Cliente sulla base:
-
della corrente di guasto a terra della rete MT di alimentazione
-
del tempo di eliminazione del guasto a terra da parte delle protezioni di Hera I-F
-
delle prescrizioni tecniche che sono impartite al riguardo dai tecnici Hera I-F.
Il cliente rimane proprietario e responsabile dell’intero impianto di terra anche ai fini dell’esercizio e della
conseguente manutenzione. In particolare restano a suo carico:
-
la omologazione dell’impianto di terra ai sensi dell’articolo 2 del DPR 22 ottobre 2001 n. 462;
-
l’obbligo di richiedere le verifiche periodiche dell’impianto di terra agli organismi preposti, ai sensi
dell’art. 4 del DPR 22 ottobre 2001 n. 462.
5.5.2 Impianto di terra globale
Anche se la Cabina di consegna e misura è compresa in un area urbana concentrata dove Hera I-F ha
individuato un “impianto di terra globale”, secondo la definizione data dalla Norma CEI 11-1, l’impianto di
29
terra della Cabina di consegna e misura deve essere costituito almeno da un anello equipotenziale con 4
picchetti ai vertici e, con riferimento alla norma CEI 11-1 deve essere:
realizzato secondo le regole della buona tecnica;
-
di caratteristiche tali che ne garantiscano la resistenza meccanica e alla corrosione;
-
rispondente ai requisiti termici.
In ogni caso si fa presente che Hera I-F non può garantire nel tempo la sussistenza dell’“impianto di terra
globale”.
5.5.3 Verifica iniziale e verifiche periodiche
Prima della messa in servizio dell’impianto, il cliente deve effettuare la verifica iniziale dell’impianto di terra e
consegnare a Hera I-F:
-
copia della dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico eseguito ai sensi della Legge 46/90 che
egli ha inviato all’ASL o all’ARPA territorialmente competenti ai sensi del DPR 462-01
-
elaborato grafico e descrizione inerente le caratteristiche e la configurazione dell’impianto di terra
effettivamente eseguito;
Le successive verifiche periodiche dell’impianto di terra devono essere effettuate dal cliente secondo le
prescrizioni di legge vigenti. A tale riguardo il cliente richiede preventivamente a Hera I-F l’aggiornamento
dei dati per poter effettuare le verifiche (corrente di guasto a terra sulla rete MT di alimentazione e tempo di
eliminazione del guasto a terra da parte delle protezioni Hera I-F).
Il cliente s’impegna ad inviare a Hera I-F una comunicazione contenente:
-
gli esiti e i valori rilevati durante le verifiche periodiche eseguite a sua cura e spese alla scadenze
indicate dalle prescrizioni di legge
-
le eventuali modifiche o integrazioni effettuate sull’impianto di terra.
Qualora si effettuino le misure di tensioni di contatto, il cliente deve preavvisare Hera I-F che si rende
disponibile per le azioni di propria competenza.
5.5.4 Utilizzo dei “dispersori di fatto”
Ai fini del miglioramento dell’equipotenzialità e della riduzione del valore di resistenza di terra dell’impianto, il
cliente deve posare nel calcestruzzo, per tutta l'estensione della fondazione e del marciapiede, una rete
metallica elettrosaldata collegata metallicamente agli altri ferri di fondazione dell’edificio. Tale rete deve
essere poi collegata (in maniera sconnettibile) in 2 punti diametralmente opposti al collettore di terra
presente all'interno del Locale Hera I-F.
6. SORVEGLIANZA SUI LAVORI
Hera I-F effettua tramite i propri tecnici incaricati, la sorveglianza sui lavori eseguiti dal cliente al fine di
controllare la rispondenza di quanto eseguito alle proprie prescrizioni. A tale scopo il cliente è tenuto a
comunicare a Hera I-F con congruo anticipo, quando intende eseguire le opere edili e in particolare i getti di
fondazione.
7. ASPETTI PATRIMONIALI
Il cliente o il suo tecnico delegato deve garantire che il Locale Hera I-F e il Locale Misure posseggono tutti i
requisiti autorizzativi necessari all’utilizzo per cui sono previsto.
Per entrambi i locali il cliente è tenuto a conservare per sempre tutta la documentazione che ne comprovi la
"fruibilità". Tale documentazione deve essere obbligatoriamente esibita a Hera I-F qualora richiesto.
Nel caso in cui il cliente non abbia provveduto ad ottenere tutte le necessarie autorizzazioni per i due locali
30
suddetti, e ciò comporti uno spostamento del punto di consegna, egli deve risarcire Hera I-F di tutte gli oneri
affrontati, compresi i costi per la progettazione delle opere di propria competenza.
Il cliente è tenuto a stipulare un contratto di servitù con Hera I-F che prevede le seguenti clausole:
-
la servitù d’uso sul Locale Misure
-
la servitù d’uso sul Locale Hera I-F con possibilità di fornire energia a terzi mediante l’installazione di
altre linee MT o trasformatori MT/BT
-
la servitù di passaggio per le linee elettriche di allacciamento della Cabina di consegna e misura
-
la eventuale servitù di passaggio o di accesso sulle aree di proprietà del cliente per consentire il
libero accesso alla Cabina di consegna e misura
L'allacciamento è subordinato all'ottenimento ed alla permanenza di tutte le autorizzazioni, permessi, servitù
necessarie alla costruzione ed esercizio degli impianti.
8. ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA
L’attivazione della fornitura d’energia elettrica è subordinata al verificarsi di tutte le seguenti condizioni:
1) regolarizzazione della posizione commerciale
2) stipula di tutte le servitù d’uso e di passaggio richieste (vedi par. Aspetti Patrimoniali)
3) consegna dei disegni edili del Locale Hera I- F e del Locale Misure approvati da Hera -IF realizzati su
supporto informatico
4) consegna a Hera I-F di copia della dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico eseguito ai sensi
della Legge 46/90. In particolare tale dichiarazione deve essere corredata:
•
della descrizione (caratteristiche e configurazione) “as built” dell’impianto di terra eseguito al
fine di consentire ad Hera I-F la compilazione del “Modello O”
•
dello schema elettrico generale dell’impianto elettrico, nel caso di presenza nello
stabilimento del cliente di sorgenti autonome di energia elettrica
5) copia della Autocertificazione (riportata in Allegato) inerente la compatibilità elettromagnetica della
Cabina di consegna e misura con i locali ed ambienti di competenza del Cliente, sottoscritta dal legale
rappresentante della Ditta
6) copia della comunicazione “Condizioni per la attivazione e gestione della fornitura di energia elettrica”
riportata in Allegato sottoscritta dal legale rappresentante della Ditta in segno di accettazione
L’attivazione della fornitura d’energia elettrica e la messa in tensione degli impianti sarà eseguita in data da
concordarsi con Hera I-F alla presenza di un incaricato del cliente munito di specifica delega.
9. MANUTENZIONI, CONTROLLI E VERIFICHE
La Cabina di consegna e misura deve conservare inalterate nel tempo le caratteristiche e i requisiti
specificati nei capitoli precedenti. Pertanto manutenzioni e riparazioni dei locali che si renderanno
necessarie nel corso del tempo spettano al cliente, con eccezione dei piccoli interventi all’interno dei locali
utilizzati da Hera I-F, connessi alla presenza ed all’esercizio degli impianti.
Tutti gli impianti e gli apparecchi del cliente devono essere in ogni momento rispondenti alle vigenti
disposizioni antinfortunistiche di legge e alle norme del CEI.
Il cliente s’impegna ad ottemperare a tutti i controlli ed eseguire tutte le verifiche richieste da organi ufficiali
31
che hanno competenza nella realizzazione della Cabina di consegna e misura.
Tutti gli oneri derivati dall’ottemperanza di quanto sopra devono intendersi a carico del cliente.
10. ALLEGATI
ALLEGATO N° 1
ALLEGATO N° 2
ALLEGATO N° 3
Condizioni per l’attivazione e gestione della fornitura di energia elettrica
Compatibilità elettromagnetica della Cabina di consegna e misura con i locali e
ambienti di competenza del cliente
Dis. Hera n. 26313 Prescrizioni per clienti in Media Tensione
32
allegato n° 1 “Condizioni per l’attivazione e gestione della
fornitura di
energia elettrica”
(Bozza di lettera da inviare ai Clienti prima della messa in servizio della cabina)
Nel giorno e orario, che saranno preventivamente concordati con Voi, un nostro rappresentante provvederà
ad alimentare la Vs. cabina in media tensione situata in....................................................
Da tale istante la Vs. cabina in media tensione deve a tutti gli effetti considerarsi in tensione.
L’operazione sarà eseguita in presenza di una vostra Persona Esperta (cfr. CEI EN 50110 1-2) che
provvederà a firmare per Voi, al momento dell’allacciamento, l’apposito documento relativo all’operazione
avvenuta.
Sarà Vs cura rendere edotti tutti gli interessati che l’impianto in questione è in tensione e pertanto non
accessibile.
Da tale istante Hera I-F resta pertanto sollevata da ogni responsabilità civile e penale, nessun’esclusa, per
infortuni e danni di qualsiasi entità e natura che dovessero derivare a persone o cose nell’esercizio o
comunque a causa, della cabina suddetta.
Richiamiamo la Vs attenzione sull’obbligo che a Voi incombe di provvedere costantemente al mantenimento
ed all’esercizio della cabina in conformità alle Norme di legge, ivi comprese quelle per la prevenzione
infortuni sul lavoro, oltre che, dove non preveda la legge, alle Norme del Comitato Elettrico Italiano - CEI ed
alle cautele ed agli accorgimenti che in ogni caso si rendano necessari ai fini della sicurezza.
In particolare resta interamente Vostra la responsabilità dell’impianto di terra da Voi realizzato, al quale sono
pure collegate le masse metalliche delle nostre apparecchiature e del quale ci avete fornito certificazione di
conformità alle vigenti Norme.
Si fa presente che, per lavori sull’Impianto ricevente del cliente, si possono verificare due casi:
A)
lavori sul Cavo di collegamento, sul sezionatore del DG o sullo scomparto del DG;
B)
lavori sul DG.
Corrispondentemente si procede come di seguito indicato:
CASO A):
1-
Hera I-F provvede a sezionare e mettere a terra il Cavo di collegamento
a monte del punto di
consegna, ad assicurarlo contro la richiusura e ad apporre il cartello “LAVORI IN CORSO NON
EFFETTUARE MANOVRE”, fornendo al cliente il Modulo di Attivazione/Disattivazione debitamente
firmato;
2- Hera I-F effettua, mediante l’inserimento della chiave di blocco, la manovra di chiusura del
sezionatore di terra posto a valle del Cavo di collegamento
3- qualora si renda necessario, Hera I-F provvede a disconnettere metallicamente dal proprio impianto i
terminali del cavo, le guaine metalliche e gli schermi del cavo stesso, per poi consegnarlo al cliente;
4- il cliente provvede all’esecuzione dei lavori (nei limiti del possibile, questi lavori devono essere fatti al
di fuori del Locale Hera I-F );
5- a lavori ultimati, è cura del cliente riconsegnare a Hera I-F:
C) il modulo di Attivazione/Disattivazione debitamente firmato
D) il cavo integro, dopo averlo collegato al Dispositivo generale del suo impianto,
sezionato
6- Hera I-F esegue la manovra d’apertura del sezionatore di terra a valle del Cavo di collegamento, e
rimuove la relativa chiave di blocco
7- Hera I- F provvede ad aprire il sezionatore di terra e chiudere l’interruttore di manovra-sezionatore
posti a monte del Cavo di collegamento (rimessa in tensione)
33
CASO B):
Hera I-F non esegue alcuna manovra e il cliente deve applicare quanto previsto dalle Norme CEI vigenti.
Vi ricordiamo, infine, che le tarature delle protezioni dell’interruttore generale devono essere corrispondenti
ai valori concordati con il nostro personale; eventuali disservizi provocati sulla nostra rete imputabili ad
alterazioni dei suddetti valori ricadranno sotto la Vostra responsabilità.
Vi preghiamo di volerci restituire copia della presente firmata in segno d’accettazione.
Distinti saluti.
Modulo in duplice copia - originale: per Hera I-F
- copia: per il Cliente
data
firma per accettazione del Cliente
__________
_______________________
34
ALLEGATO N.2 “Compatibilità elettromagnetica della cabina di
consegna E MISURA con i locali e ambienti di competenza del cliente”
Con riferimento alla Cabina di consegna e misura situata in………………………… via
….……………………n°………., il sottoscritto……………………..………………….., in qualità di Legale
rappresentante della Ditta…..…..........................................Sede Sociale
in……………………………………….Via....................………………………………n°………….Cap…..................
........Tel…..………………….e-mail …………………………………….., sotto la propria responsabilità,
DICHIARA CHE
nell’ambito dei locali e degli ambienti di propria competenza e considerate le relative destinazioni d’uso, non
sono presenti “recettori sensibili” nella fascia di 5 metri dalle pareti perimetrali della Cabina di consegna e
misura suddetta.
In caso di futuri interventi all’interno dell’area si impegna a tenere conto della necessità di mantenere
attorno alla Cabina tale “fascia di rispetto” al fine di garantire il raggiungimento dell’obiettivo di qualità di 0,2
microTesla di induzione magnetica, ai recettori.
Si ricorda che secondo la legislazione vigente sono considerati “ricettori sensibili” asili, scuole, aree verdi
attrezzate, ospedali nonché edifici adibiti a permanenza di persone non inferiore a 4 ore giornaliere.
Modulo in duplice copia
data
……………….
- originale: per Hera I-F
- copia: per il Cliente
il Cliente
……………………………………
35
Allegato n. 3 alla Sezione B)
Prescrizioni tecniche per clienti MT
Gestione territoriale HERA Imola-Faenza Srl
(7 pagine contenenti schemi di prescrizioni)
36
37
38
39
40
41
42
43
Scarica