Comunicato stampa Barometro dei virus 2016 Prevenzione dei virus: agenzie di viaggio e medici di famiglia quale primo interlocutore Il più recente sondaggio condotto fra la popolazione sul tema dei virus lo evidenzia: le Svizzere e gli Svizzeri identificano nell’influenza il maggior pericolo di contagio. Una valutazione regolare dello stato di salute è ritenuta importante dal 72 percento degli interpellati;; incontra tuttavia un rifiuto la prevenzione imposta dallo Stato. Questo terzo sondaggio lo conferma: i medici di famiglia hanno un ruolo chiave nelle questioni concernenti la salute. Ciò che stupisce: nel contesto attuale, caratterizzato dalle discussioni sul virus Zika, le agenzie di viaggio sono assurte a interlocutori riguardo alle malattie. Non solo: le giovani donne sovente rinunciano consapevolmente alla vaccinoprofilassi. Bern – 9 novembre 2016 – I rilevamenti del barometro dei virus sono stati effettuati quest’anno per la terza volta. I risultati poggiano su un sondaggio rappresentativo, condotto su un campione di 1'209 abitanti di almeno 18 anni d’età. Le interviste hanno avuto una durata media di 25 minuti. È interessante rilevare che – come nel 2014 e nel 2015 – il medico di famiglia rimane l’interlocutore principale per il rilascio di informazioni sul tema dei virus e delle malattie virali. Ciò non solo per le consultazioni in caso di emergenza, ma anche per la semplice acquisizione di informazioni in materia. Una rivalutazione della figura dei medici di famiglia sarebbe urgentemente indicata. Un rapporto diretto, fondato sulla fiducia, è difatti di primaria importanza quando si tratta di problemi personali legati alla salute. Il medico di famiglia ha così la massima opportunità di esercitare un influsso sul comportamento della popolazione. Il top: medico di famiglia – il flop: YouTube I rilevamenti del barometro dei virus hanno evidenziato per la prima volta che le persone che viaggiano frequentemente attribuiscono maggiore importanza alla vaccinoprofilassi personale. Si può conseguentemente ipotizzare che, alla prenotazione di un viaggio, vengano rilasciate delle raccomandazioni di vaccinazione. Walter Kunz, direttore della Federazione Svizzera della Agenzie di Viaggio: “La consulenza sulla medicina di viaggio, al pari delle disposizioni in materia di visti, si annovera fra le informazioni di competenza delle agenzie di viaggio. Molti viaggiatori che prenotano direttamente scordano completamente di informarsi al riguardo. Fondamentalmente, chi prenota presso un’agenzia di viaggi beneficia di un pacchetto tutto compreso.” Il virus Zika ha generato insicurezza La connessione temporale fra le Olimpiadi in Brasile e il virus Zika ha fatto sì che molti interpellati si ricordassero di tale virus. Ebola, uno degli argomenti salienti del 2014, è perlopiù scomparso dalla percezione degli interpellati. Zika, con le deformazioni che causa alla testa dei neonati colpiti, ha un forte impatto emozionale. Le notizie divulgate dai mass media sul virus Zika rendono insicure molte giovani coppie. Distribuzione: Karin Müller Kommunikation km@km-­‐kommunikatiion.ch 079 215 17 36 Le persone più anziane (44%) sono in generale più ricettive di quelle giovani (20%) alle novità e informazioni sul tema dei virus. Nella Svizzera romanda la sensibilità riguardo alle novità in fatto di virus si attesta al 32%, mentre in Ticino, dove non si era finora mai registrato un valore così basso, solo al 9%. Altri temi che gli interpellati ricordavano erano le novità riguardanti l’aids, l’HIV, l’influenza e l’epatite C. In relazione all’epatite C ha avuto eco soprattutto l’aumento dei casi registrato in Svizzera. Assenso moderato alla vaccinazione obbligatoria contro il morbillo Riguardo a un’obbligatorietà della vaccinazione contro il morbillo, le preferenze andavano vieppiù nella direzione dell’approvazione. Una possibile spiegazione potrebbe essere ravvisata nella campagna di sensibilizzazione della Confederazione nell’ambito della strategia dell’UFSP per l’eliminazione del morbillo in Svizzera, la quale esplica ora i propri effetti. Parimenti vistosa fra gli interpellati è stata la tendenza dei più a temere un’influenza o un raffreddamento. Nonostante ciò la maggior parte di loro si è pronunciata a sfavore della vaccinazione contro l’influenza. Si mantiene tenacemente l’opinione, errata, che sia meglio lasciar fare alle malattie il loro naturale decorso senza intervenire precocemente con dei farmaci, intesa nel senso di “ciò che non mi uccide, mi rende più forte”. La vaccinoprofilassi appare di conseguenza come un tema più irrazionale che medico. La vaccinazione contro il tetano, l’epatite C e il morbillo sarebbe presa in considerazione da una maggioranza degli interpellati, a differenza delle vaccinazioni contro Ebola, Zika, influenza o HIV. Ne consegue che, attualmente, il 43 percento della popolazione svizzera non dispone di vaccinazioni ancora valide. È appariscente il fatto che sono perlopiù le giovani donne a rinunciare consapevolmente alle vaccinazioni. Tuttavia, anche fra le persone di oltre 37 vi è uno scetticismo diffuso nei riguardi delle vaccinazioni. Percezioni fra loro diverse in Ticino e in Romandia In generale, gli interpellati ticinesi hanno palesato maggior preoccupazione per la propria salute rispetto, ad esempio, ai Romandi. Dal canto loro i Romandi mostrano fondamentalmente un interesse minore rispetto agli abitanti della Svizzera tedesca per le questioni inerenti la salute. All’incirca tre quarti degli interpellati ritiene importante una valutazione regolare dello stato di salute. L’evidenziazione dell’importanza non dovrebbe però essere intesa quale parere a favore di esami obbligatori. La disponibilità a sottoporsi ad esami per il tumore del seno, le malattie cardiache e circolatorie e altre forme di tumore rimane elevata. Anche una verifica standardizzata dell’attualità delle vaccinazioni sarebbe accolta favorevolmente da una netta maggioranza. I risultati lo evidenziano chiaramente: se si intende incoraggiare l’accettazione degli esami sullo stato di salute, ci si dovrebbe avvalere di sistemi d’incentivazione e di informazioni mirate per il tramite degli attori chiave – ossia il medico di famiglia, i professionisti della salute e le agenzie di viaggio. Info sul barometro dei virus Il barometro dei virus è un sondaggio rappresentativo che esamina il modo in cui la consapevolezza della popolazione sul tema dei virus evolve di anno in anno. I sondaggi sono condotti dall’istituto di ricerca gfs.bern. Una volta all’anno viene condotto un sondaggio rappresentativo che coinvolge 1'200 cittadini svizzeri. Lo scopo è di evidenziare da quali influssi attuali possono nascere eventuali paure e come si esprimono le persone intervistate in merito a temi come i vaccini, le malattie contagiose e le persone di riferimento in caso di necessità. L’obiettivo non è rivolto solo verso la salute e i comportamenti a rischio degli intervistati, ma anche alla dimensione sociale e politica di tali temi e questioni. Il sondaggio è stato condotto su incarico di Gilead Sciences Switzerland Sàrl. I dati attuali e i download sono disponibili all’indirizzo www.virusbarometer.ch. Distribuzione: Karin Müller Kommunikation km@km-­‐kommunikatiion.ch 079 215 17 36 Contatto per i media: Lukas Golder, Co-­‐direttore gfs.bern T: +41 31 311 62 10 Mobile: +41 79 646 87 63 E-­‐mail: [email protected] Distribuzione: Karin Müller Kommunikation km@km-­‐kommunikatiion.ch 079 215 17 36