Gravitazione Dati due corpi di massa m1 e m2, posti ad una distanza r, tra di essi si esercita una forza attrattiva data in modulo da m1 m2 r2 dove G è una costante universale, avente lo stesso valore per tutte le coppie di corpi. Se ~ r è il vettore che va dalla massa F =G ~12 esercim1 alla massa m2, la forza F tata dalla massa m1 sulla massa m2 è r ~12 = −G m1 m2 ~ F r2 r mentre la forza esercitata dalla massa ~21 = −F ~12. m2 sulla massa m1 è F La costante G è detta costante di gravitazione universale e venne misurata per la prima volta da Cavendish nel 1798; il valore attualmente accettato è G = 6.67 · 10−11 N · m2 /kg 2 Per come formulata questa legge si applica a corpi puntiformi, ma si può estendere ad oggetti reali purchè le loro dimensioni siano piccole rispetto alla distanza (ad es. la luna e la terra sono abbastanza lontane da poter essere considerate come puntiformi). Nel caso generale, occorre sommare (o integrare) le forze che agiscono su ogni elemento dm1 del corpo 1 da parte degli elementi dm2 del corpo 2. Ci sono due situazioni particolari: 1) la forza gravitazionale netta esercitata da un guscio sferico omogeneo di materia su di un oggetto esterno può essere calcolata come se tutta la massa del corpo sferico fosse concentrata nel centro del guscio sferico. La stessa cosa vale anche per un solido a simmetria sferica, es. la Terra, basta suddividerlo in tanti gusci sferici. 2) un guscio sferico omogeneo di materia non esercita alcuna forza gravitazionale su di un oggetto che si trovi al suo interno. In particolare se un oggetto si trova all’interno di una sfera omogenea di materia di raggio R ad una distanza r dal centro della sfera, la forza gravitazionale che agisce sull’oggetto è dovuta solo alla massa Mint che si trova all’interno della sfera di raggio r (se ρ è la densità della sfera, Mint = 4πr 3 ρ/3 = M r 3 /R3). Il campo gravitazionale La forza gravitazionale tra i corpi è presente anche quando questi non sono a contatto: questo tipo di interazione si può chiamare azione a distanza. Un altro modo per descrivere questa interazione è quello di introdurre il concetto di campo. Il campo gravitazionale è generato delle masse presenti nello spazio: quando un’altra massa viene posta nel campo stesso essa risente di una forza data dal prodotto della sua massa per il valore del campo in quel punto. Il campo gravitazionale generato dalla terra viene indicato con ~g . Una massa m posta in questo campo è soggetta ad ~ = m~g . una forza pari a F Il campo gravitazionale è un campo vettoriale: ad ogni punto è associato un vettore che dà l’intensità, la direzione e il verso del campo in quel punto. Per distanze piccole rispetto al raggio terrestre il campo gravitazionale è un campo di intensità uniforme pari a g e diretto verso il centro della terra (il concetto di campo è molto importante perchè permette di capire, tra le altre, le forze elettrodinamiche tra cariche in moto). Energia potenziale gravitazionale Abbiamo introdotto il concetto di energia potenziale gravitazionale per il sistema Terra-oggetto. Ora generalizziamo questo concetto al caso di due oggetti di massa m e M , separati da una distanza r. Scegliamo come configurazione di riferimento a cui assegnare energia potenziale gravitazionale U = 0 quella in cui i due oggetti sono a distanza infinita. Inoltre richiediamo che al diminuire della distanza tra i due oggetti l’energia potenziale diminuisca (come nel sistema Terra-oggetto), quindi l’energia potenziale ad una distanza finita è negativa GmM energia potenziale gravitazionale (∗) r L’energia potenziale è una proprietà comune al sistema dei due oggetti (solo nel caso di M >> m si può parlare di energia potenziale dell’oggetto di massa m). U =− Nel caso di un sistema di più oggetti l’energia potenziale gravitazionale si ottiene calcolando l’energia di una coppia di oggetti ingorando tutti gli altri e poi sommando su tutte le coppie. Ad esempio per tre oggetti µ ¶ Gm1 m2 Gm1 m3 Gm2 m3 U =− + + r12 r13 r23 Per mostrare la (*) calcoliamo il lavoro dL compiuto dalla forza gravitazionale esercitata da M su m durante uno sposta~ della massa m. Consideriamo prima il caso in cui mento ds lo spostamento è lungo la linea congiungente i due oggetti Il lavoro compiuto dalla forza ~ per spostare gravitazionale F la massa m dalla distanza r alla distanza r + dr è ~ = − GmM dr ~ · ds dL = F r2 Il lavoro per portare la massa m dalla distanza R a distanza infinita è ¯∞ ¶ Z ∞µ GmM GmM ¯¯ GmM L= − dr = = − ¯ r2 r ¯ R R R Ma il lavoro è uguale all’opposto della variazione dell’energia potenziale L = −∆U = −(U (∞) − U (R)) = U (R) ⇒ U (R) = − GmM R Il lavoro è indipendente dal percorso eseguito. Infatti l’elemento di linea per una traiettoria qualunque si può scomporre in una parte lungo le direzioni radiali rispetto a M ed una parte lungo gli archi di circonferenza di centro in M . Quest’ultima non contribuisce al lavoro ~ è ⊥ a F ~ . La somma dei conpoichè ds tributi al lavoro lungo i raggi dà esattamente lo stesso risultato dell’integrale lungo la linea 1. In altre parole, la forza gravitazionale è una forza conservativa e il lavoro dipende solo dagli estremi dell’integrale LA→B = −(UB − UA ) = GmM GmM − RB RA Nota l’energia potenziale è possibile ricavare la forza utilizzando la relazione dU F =− dr Nel caso dell’energia potenziale gravitazionale si ritrova à ! d GM m GM m dU =− − =− − dr dr r r2 la legge della gravitazione di Newton. Energia di un satellite L’energia meccanica di un satellite in moto lungo un’orbita circolare attorno alla Terra è data dalla somma della sua energia potenziale e della sua energia cinetica GM m Emec = K + U K = 12 mv 2 U =− r La velocità del satellite dalla la legge di Newton si determina GM m v2 =m r2 r dove v 2 /r è l’accelerazione centripeta. Da cui K= GM m 2r quindi per un satellite si ha U = −2K ⇒ Emec = U + K = − GM m = −K 2r Velocità di fuga (dalla Terra): è il valore minimo della velocità iniziale di un oggetto che permette all’oggetto di sfuggire all’attrazione gravitazionale per arrestarsi teoricamente solo a distanza infinita. La forza gravitazionale è una forza conservativa quindi l’energia meccanica si conserva. Quando l’oggetto lascia la terra GMT m E (i) = 12 mv 2 − RT è uguale all’energia meccanica dell’oggetto a distanza infinita dalla Terra. Ma questa è nulla perchè l’oggetto si arresta (K = 0) ed ha energia potenziale gravitazionale nulla (per convenzione) r GM m 2GMT T E (f ) = E (i) = 0 ⇒ 12 mv 2 = ⇒ v= RT RT v è la velocità di fuga.