Regolamento del Dipartimento di Organizzazione dei Servizi

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO
AD ATTIVITA’ INTEGRATA (DAI) DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI
OSPEDALIERI
Art. 1
Finalità e compiti del Dipartimento ad attività integrata (DAI) di Organizzazione dei Servizi
Ospedalieri
Il Dipartimento ad attività integrata (DAI) di Organizzazione dei Servizi Ospedalieri
è un’articolazione organizzativa della Azienda Ospedaliero-Universitaria “S. Maria della
Misericordia” di Udine ed è costituito dalla strutture indicate nel successivo articolo 2.
Esso supporta la Direzione aziendale nel concorrere al raggiungimento degli obiettivi della
programmazione nazionale e regionale ed alla realizzazione dei compiti istituzionali
dell’Università, in campo assistenziale, didattico e di ricerca, attraverso azioni di
miglioramento dei processi professionali e azioni di governo sulle interfacce operative.
I principali obiettivi del dipartimento sono: migliorare la appropriatezza clinica ed
organizzativa delle attività svolte, assicurando la massima flessibilità organizzativa e la
qualità dei servizi, equità di accesso alle prestazioni da parte dei cittadini, efficiente ed
efficace utilizzo delle risorse assegnate e una spinta alla innovazione scientifica e culturale
congruenti con le scelte che coinvolgono l’Azienda, contribuendo alla formazione di base e
specialistica dei professionisti e agevolando la ricerca e la didattica universitaria.
Il dipartimento persegue le proprie finalità in stretto collegamento con le altre strutture
aziendali, svolgendo le seguenti attività :
1. organizzazione del lavoro e individuazione di modelli operativi orientati alla soluzione
delle problematiche diagnostiche, terapeutiche e assistenziali, che tengano conto del
rapporto costo/efficacia di ogni azione intrapresa, delle competenze professionali
disponibili e delle risorse umane, finanziarie e strumentali assegnate, del bacino di
utenza e delle organizzazioni che concorrono al raggiungimento degli stessi obiettivi;
2. miglioramento continuo dei processi clinico-assistenziali attraverso:
- la definizione e/o la adozione di linee guida condivise per la diagnosi e il trattamento
delle patologie di competenza, avendo come riferimento le prove di efficacia tratte
dalla letteratura e procedendo alla loro implementazione curandone la praticabilità
organizzativa;
- il perseguimento di standard, tecnologici e organizzativi, previsti dalle procedure di
autorizzazione e accreditamento istituzionale e dai modelli di accreditamento
all’eccellenza adottati in Azienda, con particolare riguardo alle modalità di
comunicazione interna tra le differenti professionalità, alla definizione dei compiti e
delle responsabilità delle diverse figure professionali, alle iniziative per garantire la
riservatezza dei dati clinici e la sicurezza dei pazienti e degli operatori;
- la promozione del miglioramento continuo della qualità tecnico-professionale della
assistenza attraverso lo sviluppo di indicatori di performance, la organizzazione di
audit clinici, la elaborazione ed il monitoraggio di criteri di priorità clinica nella
gestione della domanda di assistenza nei diversi contesti operativi;
- la valutazione ed il supporto all’Azienda per le decisioni relative all’introduzione
delle tecnologie sanitarie secondo i principi dell’Health Technology Assessment;
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3. miglioramento della gestione delle interfacce organizzative, garantendo sicurezza,
tempestività e appropriatezza, anche attraverso la produzione di documenti, quali:
- linee guida, procedure, protocolli e percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali con
gli altri dipartimenti aziendali;
- procedure, protocolli e percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali con le strutture
ospedaliere e di assistenza territoriale, i medici di medicina generale e gli specialisti
convenzionati, le strutture e i professionisti accreditati, in collaborazione con la
Direzione aziendale;
4. promozione della formazione continua per tutte le figure professionali operanti nel
dipartimento, in collaborazione con il servizio aziendale preposto e promozione
dell’attività di tutoraggio, nonché della didattica in cooperazione con la Facoltà di
Medicina e Chirurgia;
5. promozione della innovazione e della attività di ricerca clinica e tecnico-organizzativa,
nell’ambito delle indicazioni aziendali e alla luce della evoluzione tecnologica propria
dell’area professionale di riferimento;
6. promozione di una cultura della relazione con l’utenza e gli altri stakeholder improntata
alla trasparenza e alla accountability;
7. promozione delle tecniche di valutazione dei professionisti, dei processi assistenziali,
delle performance e degli esiti sulla salute della popolazione;
8. gestione del budget di competenza, in relazione agli obiettivi e alle risorse affidati dalla
Direzione;
9. utilizzo integrato del personale, degli spazi e delle apparecchiature assegnate alle
strutture del dipartimento, per progetti specifici di interesse dipartimentale ed
interdipartimentale;
10. adozione ed utilizzo di strumenti informativi in grado di soddisfare il fabbisogno
informativo dei diversi livelli decisionali aziendali, anche attraverso l’impiego di sistemi
formali di classificazione delle prestazioni e della casistica trattata e l’adozione di
regole esplicite per il trasferimento e l’elaborazione dei dati.
Art. 2
Strutture operative del Dipartimento
Le strutture operative che costituiscono il Dipartimento di Organizzazione dei Servizi
Ospedalieri sono:
SOC Direzione Medica di Presidio
SOC Istituto di Igiene ed Epidemiologia Clinica
SOC Farmacia
SOC Centrale Operativa 118 ed Elisoccorso
SOC Accreditamento, Gestione del Rischio Clinico e Valutazione delle Performance
Sanitarie
SOC Direzione delle Professioni Sanitarie
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Art. 3
Organi del Dipartimento
Sono organi del Dipartimento:
• il Direttore del Dipartimento
• il Comitato di Dipartimento
La Direzione del Dipartimento ha sede presso la Unità Operativa di cui è responsabile il
Direttore del Dipartimento.
Art. 4
Direttore del Dipartimento
Il Direttore del Dipartimento ad attività integrata (DAI) è nominato dal Direttore generale
d’intesa con il Rettore dell’Università ed è scelto tra i responsabili delle Strutture
complesse di cui si compone il Dipartimento, sulla base del curriculum formativo,
professionale, gestionale, scientifico e didattico. L’incarico è disciplinato da specifico
contratto individuale, è di durata triennale, eventualmente rinnovabile, e non è compatibile
con analogo incarico in altro Dipartimento.
In caso di decadenza del Direttore generale, gli incarichi di dipartimento s’intendono
anch’essi decaduti, fatta salva la gestione ordinaria del dipartimento, che prosegue fino a
90 giorni successivi, se nel frattempo la nuova Direzione generale non ha proceduto a una
nuova nomina.
Il Direttore del DAI fa parte del Collegio di Direzione.
Il Direttore generale, sentito il Rettore, può revocare l’incarico prima della scadenza fissata
all’atto di nomina per gravi motivi che facciano venire meno il rapporto fiduciario,
esplicitandoli nell’atto di revoca.
Le funzioni svolte dal Direttore del Dipartimento sono aggiuntive rispetto a quelle di
Direttore di Struttura Complessa o Direttore di Istituto.
In caso di impedimento temporaneo, il Direttore viene sostituito dal Vice Direttore.
Art. 5
Funzioni del Direttore del Dipartimento
Il Direttore rappresenta ufficialmente il Dipartimento, ne dirige l’attività e promuove le
iniziative utili al buon funzionamento dello stesso.
E’ responsabile, in particolare, delle seguenti funzioni:
- essere garante dei risultati attesi, previsti nel processo di budget;
- gestire il budget di attività e risorse del dipartimento;
- programmare con le strutture del dipartimento la realizzazione e la conseguente
verifica delle attività previste nel processo di budget;
- svolgere le attività di tutela della salute e della sicurezza del personale assegnato;
- informare i direttori delle strutture operative del dipartimento e assicurare la
trasmissione delle informazioni a tutti i livelli riguardo le strategie aziendali ed i
programmi correlati;
- sviluppare strumenti di valutazione sistematica dei risultati dell’attività;
- promuovere l’integrazione intra ed inter-dipartimentale;
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-
raccordarsi con i responsabili dell’assistenza e con i referenti della didattica e della
ricerca per quanto di loro competenza;
raccordarsi con i responsabili dei dipartimenti funzionali e dei progetti infra o
interdipartimentali.
Il Direttore del DAI per l’espletamento delle sue funzioni si avvale dei seguenti referenti
nominati dal Direttore generale, sentito il Direttore di Dipartimento:
- un referente clinico, che promuove l’integrazione dei processi clinico-assistenziali e la
gestione della logistica, anche al fine di garantire il coordinamento con le strutture di
staff dell’Azienda;
- un referente per la didattica, scelto tra i componenti universitari del dipartimento
d’intesa con la Facoltà di Medicina e Chirurgia, ai fini organizzativi didattici e della
integrazione della didattica con l’assistenza;
- un referente per la ricerca, per il collegamento con il Coordinatore scientifico e le
attività di monitoraggio specifiche;
- un referente amministrativo, per l’espletamento delle funzioni gestionali e
amministrative interne e l’interfaccia con le strutture amministrative, di staff e direzionali
dell’Azienda.
Il Direttore del DAI può altresì avvalersi di altri referenti, con responsabilità su progetti
speciali, da lui stesso nominati.
Il Direttore di Dipartimento è valutatore di prima istanza dei responsabili delle strutture
operative che costituiscono il dipartimento stesso, sia per la procedura di valutazione
professionale e organizzativa sia per la valutazione del grado di raggiungimento degli
obiettivi annuali.
Spetta altresì al Direttore del Dipartimento:
1. preparare l’ordine del giorno, convocare e presiedere le riunioni del Comitato di
Dipartimento, che indirà, di norma, almeno due volte all’anno;
2. proporre al Direttore generale la nomina del Vice-Direttore di Dipartimento, scelto tra i
direttori delle Strutture complesse afferenti al Dipartimento, sentito il Comitato di
Dipartimento;
3. assicurare i rapporti con la Direzione Strategica ed i Direttori degli altri Dipartimenti
aziendali, coinvolgendo i Direttori di Struttura complessa delle Unità operative
interessate;
4. verificare la corretta applicazione delle direttive tecnico-organizzative impartite;
5. recepire gli obiettivi aziendali ed elaborare, sentito il Comitato di Dipartimento, il
piano di sviluppo strategico di dipartimento e i programmi annuali del dipartimento;
6. garantire la declinazione del piano e dei programmi nelle strutture del dipartimento;
7. garantire lo svolgimento delle attività di tutoraggio e di tirocinio pratico;
8. garantire lo svolgimento delle attività di didattica e di ricerca;
9. predisporre la relazione annuale consuntiva, analizzando e valutando i risultati
raggiunti in relazione agli obiettivi assegnati;
10. presentare i piani di attività, il budget annuale e la relazione annuale consuntiva a
tutto il personale del Dipartimento in specifiche riunioni formali;
11. esaminare le proposte dei Direttori di Struttura complessa sugli aspetti quali
quantitativi delle risorse umane e tecnologiche assegnate, sentito il Responsabile
dipartimentale dell’assistenza per quanto di competenza;
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12. elaborare il piano per la formazione continua, l’aggiornamento e l’addestramento del
personale, sentito il Comitato di Dipartimento e in collaborazione con il servizio
aziendale preposto;
13. individuare tra il personale del Dipartimento referenti di settore per l’approfondimento
tecnico-scientifico di problematiche rilevanti o lo sviluppo di progetti specifici;
14. esercitare il potere disciplinare nei riguardi dei responsabili delle strutture operative
afferenti al DAI e del personale direttamente assegnato, nei limiti stabiliti dal Codice
disciplinare aziendale;
15. organizzare l'attività libero-professionale intramurale secondo le direttive dell'Azienda
e sentito il Comitato di Dipartimento;
16. promuovere la predisposizione e l’implementazione di protocolli diagnosticoterapeutici, anche a valenza interdipartimentale;
17. promuovere la cultura dell'innovazione, del miglioramento della qualità e della ricerca
clinica, dell'aggiornamento professionale e della formazione continua;
18. proporre modifiche del presente regolamento al Direttore generale, sentito il Comitato
di Dipartimento;
19. formulare alla Direzione proposte sulla revisione quali-quantitativa della dotazione
organica del personale medico e tecnico-sanitario del Dipartimento e sui criteri di
allocazione ed utilizzazione delle risorse assegnate, sentito il Comitato di
Dipartimento;
20. formulare alla Direzione proposte sulla individuazione e la revisione degli incarichi di
struttura semplice e di alta professionalità , sentito il Comitato di Dipartimento;
21. invitare in occasione di singole riunioni del Comitato di Dipartimento altri operatori
dell'Azienda in relazione ai temi trattati.
Il Direttore di Dipartimento, per la gestione del personale infermieristico/tecnico/
riabilitativo/della prevenzione si avvale del responsabile dipartimentale dell’assistenza
previsto al punto 4.2.1.2. dell’Atto Aziendale.
Art. 6
Vice Direttore e Segretario del Comitato di Dipartimento
Il Vice Direttore è nominato dal Direttore generale, su proposta del Direttore di
Dipartimento, tra i Direttori delle Strutture complesse che afferiscono al Dipartimento,
sentito il Comitato di Dipartimento; i suoi compiti sono:
a) sostituire il Direttore in caso di sua assenza o impedimento;
b) coadiuvare il Direttore nelle funzioni di competenza.
Il Segretario del Comitato di Dipartimento è il dirigente componente più giovane del
Comitato;
collabora con il Direttore di Dipartimento nel preparare le riunioni di
dipartimento, cura la redazione del verbale delle riunioni del Comitato di Dipartimento e
delle altre riunioni plenarie dipartimentali potendo avvalersi, per le attività di segreteria
amministrativa e di tenuta della documentazione, del referente amministrativo del DAI.
Art. 7
Funzioni del Responsabile dipartimentale dell’assistenza
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Il
Responsabile
dipartimentale
dell’assistenza,
ovvero
il
responsabile
infermieristico/tecnico/ riabilitativo/della prevenzione è responsabile, in particolare, delle
seguenti funzioni:
- collabora con il Direttore di Dipartimento nel processo di budget;
- riferisce al Direttore di Dipartimento i fabbisogni organizzativi relativamente all’attività
assistenziale/tecnico
sanitaria/riabilitativa/della
prevenzione,
funzionale
al
conseguimento degli obiettivi assegnati, evidenziandone le opportunità ed i vincoli;
- raccorda funzionalmente l’attività di assistenza /tecnico sanitaria/riabilitativa con
l’attività medica;
- distribuisce il personale nel dipartimento, individuando le risorse e le responsabilità da
affidare al personale con funzioni di coordinamento per il governo delle diverse aree di
attività;
- svolge le attività di tutela della salute e della sicurezza del personale assegnato;
- sviluppa, sentito il Direttore di Dipartimento, strumenti di valutazione sistematica dei
risultati dell’attività, monitorando le criticità al fine di adottare le necessarie azioni di
intervento;
- collabora con il Direttore di Dipartimento nell’assicurare il decoro ambientale, curando
l’uniformità e l’aggiornamento della segnaletica/strumenti informativi;
- sviluppa e sostiene le funzioni di tutoraggio dei professionisti e facilita i programmi di
accoglimento e inserimento degli studenti dei corsi di laurea e dei master;
- effettua le valutazioni, annuali e di mandato, di prima istanza dei coordinatori afferenti
alle aree assistenziali;
- collabora alla definizione dei progetti per lo sviluppo organizzativo e professionale,
incluse le attività formative e di ricerca.
Art. 8
Comitato di Dipartimento
Il Comitato di Dipartimento è organo consultivo del Direttore di Dipartimento ed è
composto da:
1. i Direttori delle Strutture complesse e i responsabili delle Strutture semplici
dipartimentali che costituiscono il Dipartimento;
2. i Referenti clinico, didattico, per la ricerca e amministrativo;
3. il Responsabile dipartimentale dell’assistenza ovvero il Responsabile
infermieristico/tecnico/ riabilitativo/della prevenzione del DAI;
4. due dirigenti di diverse strutture operative eletti fra i dirigenti delle strutture afferenti
al Dipartimento;
5. due collaboratori professionali sanitari di diverse strutture operative eletti fra i
collaboratori professionali sanitari delle aree assistenziali afferenti al Dipartimento.
Qualora il Direttore di Dipartimento lo ritenga necessario, per consultazioni su specifici
argomenti, può invitare alle riunioni altri operatori del Dipartimento o dell’Azienda, sentiti i
rispettivi responsabili .
Il Comitato di Dipartimento si riunisce almeno due volte l’anno e ogni qualvolta richiesto in
forma scritta al Direttore di Dipartimento da almeno due terzi dei componenti del Comitato.
Art. 9
Funzioni del Comitato di Dipartimento
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In linea generale, il Comitato di Dipartimento:
• supporta il Direttore del Dipartimento, in base alle indicazioni della Direzione
strategica, nella formulazione della proposta di budget da definire con il Direttore
generale;
• assicura una attiva e diffusa partecipazione alle attività del dipartimento;
• supporta il Direttore del Dipartimento nelle scelte strategiche che riguardano il
dipartimento nella formulazione, sulla base delle priorità definite dalla Direzione
aziendale, del piano di sviluppo strategico di dipartimento;
• supporta il Direttore del Dipartimento nello sviluppo professionale degli operatori
afferenti al dipartimento e nella formulazione delle proposte relative al conferimento
degli incarichi di natura professionale in base alle direttive aziendali;
• supporta il Direttore del Dipartimento nella formulazione della relazione annuale
sulle attività svolte, anche al fine di evidenziare gli aspetti da comprendere nella
programmazione dell’anno successivo;
• supporta il Direttore del Dipartimento nell’intraprendere, nell’ambito del DAI,
iniziative atte a garantire che vengano perseguiti gli obiettivi che ottemperino alle
esigenze assistenziali, didattiche e di ricerca;
• Oltre alle funzioni citate, i singoli componenti del Comitato possono svolgere, su
delega formale del Direttore di Dipartimento, parte delle attività e funzioni di cui
all’Art.5.
Costituiscono altresì funzioni consultive del Comitato di Dipartimento :
• proporre iniziative di miglioramento sulle attività del dipartimento;
• proporre programmi di collaborazione, percorsi diagnostici, terapeutici e
assistenziali, protocolli, linee guida;
• formulare proposte per il rinnovo, aggiornamento e migliore utilizzo delle
attrezzature ed apparecchiature, sulla base del budget assegnato;
• formulare proposte per la definizione dei programmi di formazione continua, di
aggiornamento e di addestramento degli operatori del dipartimento, nonché di
ricerca, di verifica e revisione della qualità delle prestazioni;
• elaborare proposte in ordine all’organizzazione dell'attività libero-professionale
intra-murale nel rispetto delle normative vigenti;
• proporre modifiche del presente regolamento.
Art. 10
Riunioni del Comitato di Dipartimento
La partecipazione alle riunioni del Comitato di Dipartimento è considerata attività di
servizio.
Le riunioni del Comitato sono valide quando il Comitato risulta regolarmente convocato, di
norma con indicazione dell’ordine del giorno, della sede della riunione e con preavviso di
almeno 7 giorni.
La redazione dei verbali delle riunioni del Comitato è curata dal Segretario del Comitato.
Art. 11
Informazioni periodiche al personale del Dipartimento
Il Direttore del Dipartimento presenta in riunione plenaria dipartimentale il piano annuale
delle attività e la relazione annuale consuntiva e informa periodicamente il personale del
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dipartimento sugli argomenti di interesse dipartimentale, in particolare in occasione della
introduzione di rilevanti innovazioni clinico-organizzative.
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