Filosofia della Religione

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DIOCESI DI SAN MINIATO
SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA
CORSO DI FILOSOFIA DELLA RELIGIONE
Anno accademico 2010-2011
prof. Giovanni Casalini
Presentazione del Corso
Il Corso di Filosofia della Religione è stato istituito nell’anno accademico
2006-2007, in sostituzione del tradizionale Corso di Filosofia, troppo dispersivo e
difficilmente proponibile nelle 16 ore previste.
Senza trascurare gli aspetti fondamentali della ricerca filosofica, dall’antichità
ad oggi, l’attenzione si concentrerà sulle tematiche religiose della filosofia e
soprattutto sul concetto stesso di “Religione”, vista come dato, fenomeno, da
indagare razionalmente con gli strumenti filosofici.
L’oggetto della Filosofia della Religione è l’uomo religioso, l’esperienza
religiosa: non il sacro in sé, ma l’esperienza del sacro; non Dio, ma l’esperienza di
Dio.
Il Corso si prefigge di fornire agli studenti gli strumenti indispensabili per:
- poter, autonomamente, avvicinarsi ai problemi e ai testi dei vari pensatori;
- porsi in modo più corretto gli interrogativi fondamentali sulla nostra esistenza,
sulla realtà, sulla Religione;
- maturare un atteggiamento di ricerca, di indagine su sé stessi, sulla realtà, su
Dio;
- conoscere i tratti essenziali del fenomeno religioso nel suo complesso;
- conoscere i concetti fondamentali delle tre grandi religioni monoteiste, della
religione Indù, della religione buddista e di alcuni movimenti religiosi
contemporanei.
1) ARTICOLAZIONE DEL CORSO:
8 incontri di 2 ore ciascuno .
2) CONTENUTI DEL CORSO
1)
Aspetti introduttivi: la FILOSOFIA
etimologia, nascita , storia.
2)
Gli interrogativi radicali sull’esistenza. Necessità di una riflessione.
3)
La Filosofia greca - I Sapienti e la dialettica alle spalle della Filosofia.
Platone e Aristotele.
4)
S. Agostino “Le Confessioni” ( Dio, il tema del “male” e la riflessione sul
“tempo”).
5)
Tommaso D’Aquino e il problema della dimostrazione dell’esistenza di
Dio.
6)
G.Galilei e il rapporto Ragione-Fede.
7)
B. Pascal “ Pensieri”
8)
I. Kant: la causalità per libertà e il fondamento della moralità.
9)
F. Nietzsche e la “morte di Dio”.
10)
M. Heidegger e il senso dell’ESSERE.
11)
L’ateismo e le varie forme di riduzionismo del fatto religioso. I maestri
del sospetto: Marx, Nietzche, Freud.
12)
L’universo, la vita, l’uomo; risposte filosofiche, scientifiche e religiose.
13)
La Religione: alla ricerca di una definizione, un fenomeno complesso.
14)
Il problema dell’esistenza di Dio fra ragione e fede.
15)
Gli elementi del fatto religioso: il sacro, il concetto di salvezza, il rito, il
simbolo, il mito.
16)
Configurazioni del divino nella storia delle religioni.
17)
Le più importanti manifestazioni storiche della Religione.
18)
Le grandi religioni monoteiste.
19)
Le religioni orientali: Induismo e Buddismo.
20)
La Religione cristiana e le altre Religioni: differenze e punti in comune.
Verso un atteggiamento di dialogo.
21)
Conclusioni, domande e interpretazioni,.
Martin Heidegger “Che cos’è la Filosofia”
Il rapporto fra la razionalità e la filosofia.
Occorre ascoltare il termine stesso
origine pag.13
Lettura pag.11
“ F I L O S O F I A”
a partire dalla sua
Il termine ci riporta in Grecia
Non dobbiamo dimenticare che tutta la storia europea rimanda a questa parola.
La Filosofia nella sua ESSENZA è greca.
L’occidente e l’Europa sono nel loro intimo fondamento “filosofici”.
Il modo in cui ancora oggi ci poniamo domande è greco.
Quando domandiamo: che cos’è ciò?
Stiamo ponendo una domanda filosofica.
La Grecia e il “logos”.
La dimensione dello stupore
perché ogni essente è nell’ESSERE.
Che cos’è l’essente in quanto esso è?
Ecco che nasce la Filosofia
Sapienza e filosofia
Dai sapienti ai filosofi.
Socrate,
Platone
Aristotele
La filosofia è alla ricerca di ciò che l’essente è in quanto è.
La filosofia come capacità a dirigere lo sguardo verso qualcosa, in particolare
verso i principi primi e le cause prime.
La definizione aristotelica di filosofia è “una” possibile tra molte. Possiamo
confrontare varie definizioni ma procederemmo all’infinito senza concludere.
(ogni filosofo sembra aver ragione).
La risposta filosofa in sé.
La strada, sembra dire Heidegger è quella del dialogo e della corrispondenza
con l’essere dell’essente.
Solo di rado prestiamo attenzione all’appello dell’ESSERE. Pag. 37.
La filosofia è il corrispondere all’ESSERE dell’essente e tale corrispondere
accade in modi diversi a seconda che l’appello dell’essere ci rivolga la parola, a
seconda che questa venga udita o resti inascoltata, a seconda che quello che
viene ascoltato venga taciuto.
Corrispondere come capacità di ascoltare la “voce dell’essere” che ci chiama in
causa.
Platone afferma nel “Teeteto” che “ ..è veramente proprio del filosofo il provare
stupore; né vi è altro cominciamento all’origine della filosofia se non questo”.
Il
provare stupore
è all’origine della filosofia.
Il provare stupore è passione, trasporto, ma è anche connesso a sopportazione,
lasciarsi portare.
Lo stupore è anche un arrestarsi e un arretrare da ciò davanti a cui si arretra.
Con Cartesio ci sarà un cambiamento radicale nel modo di vedere la filosofia:
l’ego diventa il soggetto per eccellenza e la certezza diventa la forma normativa
della verità. Tutta la filosofia e la scienza moderne prendono le mosse da questa
impostazione cartesiana.
La nascita della filosofia
Apollineo
e Dionisiaco
Colli
la dialettica e la sua distruttività.
“La nascita della tragedia” di F. Nietzsche.
Martin Heidegger “Che cos’è la Filosofia”
Occorre ascoltare il termine stesso
origine
“ F I L O S O F I A”
a partire dalla sua
Il termine ci riporta in Grecia
Non dobbiamo dimenticare che tutta la storia europea rimanda a questa parola.
La Filosofia nella sua ESSENZA è greca.
L’occidente e l’Europa sono nel loro intimo fondamento “filosofici”.
Il modo in cui ancora oggi ci poniamo domande è greco.
Quando domandiamo: che cos’è ciò?
Stiamo ponendo una domanda filosofica.
La Grecia e il “logos”.
Sapienza e filosofia
Dai sapienti ai filosofi.
Platone afferma nel “Teeteto” che “ ..è veramente proprio del filosofo il provare
stupore; né vi è altro cominciamento all’origine della filosofia se non questo”.
Il
provare stupore
è all’origine della filosofia.
La nascita della filosofia
di Giorgio Colli
La nascita della tragedia di F. Nietzche
Apollineo e Dionisiaco la dialettica e la sua distruttività.
DIONISO
APOLLO
DIO DA DOVE SORGE LA SAPIENZA
Dio della Sapienza, legato
all’arte della Divinazione
Agisce da lontano
DIO DELLA CONTRADDIZIONE
Attributi apollinei sono
E’ un Dio che nasce a Creta (Egitto, Tebe, ecc.)
L’estasi e la visione (epopteia nei Misteri di Eleusi)
l’arco e la lira (che
alludono
alla
duplice
natura del Dio
La parola, il logos
La figura di Socrate( 469-399 a.C.)
So di non sapere
Si occupa di problemi morali
La maieutica (arte della levatrice):
Non si sente capace di generare nessuna filosofia
Socrate paragonò sé stesso alla
Levatrice che aiuta a partorire
Filosofia” I testi
La ricerca dell’universale
L’essenza (Platone “Eutifrone”)
pag.36 Sergio Moravia
Si è limitato a confutare le varie
opinioni degli altri
Il sapere socratico
Platone “Apologia di Socrate” pag.41La sua sola sapienza consiste nello smascherare
la presunta sapienza altrui., di coloro che credono di sapere.
Non fu un relativista come i
suoi contemporanei perché era convinto che la sua ricerca potesse produrre un autentico sapere.
PLATONE (427-347 a. C.)
La vera filosofia come conoscenza delle idee
Conoscenza dell’universale, dell’idea
oggetto della scienza
Idea del bene come principio delle idee
attraverso il metodo
socratico della dialettica
ARISTOTELE (384-322 a. C.)
La logica
La sostanza
(sostanze prime e sostanze seconde)
Scienza come conoscenza dell’universale cioè conoscenza per concetti
(Lettura di un brano tratto dagli Analitici Posteriori,pag. 63)
Filosofia teoretica
Si formano
dall’esperienza (sensazione),
mediante il processo
dell’induzione
La scienza è conoscenza delle cose attraverso le loro cause.
Dopo aver cercato le cause delle cose del mondo fisico A. cerca le cause della realtà nella sua
totalità, dell’ESSERE in quanto ESSERE
(lettura di un brano della Metafisica a pag. 71).
Filosofia prima (metafisica)
La potenza e l’atto
Materia e forma coincidono con potenza e atto
La sostanza immobile come prima causa motrice.
(Filosofia pratica)
La felicità come attività secondo virtù.
Attività razionale
RICERCA E CONTEMPLAZIONE DELLA VERITA’
FELICITA’ come vita dedicata alla
Ricerca della VERITA’
22)
M. Heidegger e il senso dell’ESSERE.
IL CONCETTO DI ESSERE
ESSERE E TEMPO(1927) pag. 17 e
seguenti .(lettura e commento).
IL CONCETTO DI ESSER-CI
LA VERITA E L’ESSERCI
pag. 278 e seguenti .(lettura e commento).
La morte pag. 300.
308 - 314 la dissimulazione della morte.
L’uomo come esser- ci gettato nel mondo una colpevolezza originaria. 344
Angoscia esistenziale.
TEMPO E ESSERE (1969) UNA RACCOLTA DI CONFERENZE TENUTE DAL
FILOSOFO : Tempo e Essere del 1962. (Protocollo del 1962. La fine della filosofia
e il compito del pensiero del 1964. Il mio cammino nella fenomenologia del 1963.)
Inizio del libro pag.3occorre abbandonare ogni pretesa di comprendere totalmente il
linguaggio filosofico.
Linguaggio oscuro e difficile ma affascinante di Heidegger.
Il tempo, la presenza. Pagine bellissime: 15-16.
Il tempo autentico: la radura dell’aperto che si crea con il diradarsi dello spaziotempo, dovuto al reciproco offrirsi di futuro, essere stato e presente.
Tempo autentico come luogo in virtù del quale c’è un possibile “dove”.
Il tempo autentico è l’essere che si dà, nel senso di un destinare.
In fondo, l’ESSERE è l’evento sommo e l’uomo appartiene all’evento, E’
COINVOLTO.
Filosofia della Religione
Iniziamo a parlare di
seguendo il testo di Adriano
Alessi “Sui sentieri del SACRO” (Introduzione alla Filosofia della Religione).
INTRODUZIONE
L’UOMO COME UN ESSERE INSODDISFATTO
ANSIA DI
TRASCENDIMENTO
INSODDISFAZIONE
BISOGNO SEMPRE
INAPPAGATO DI
ULTERIORITA’
1.
2.
3.
4.
Ribellione
Ricerca di altre vie esoteriche di soddisfazione intellettuale.
Culti demoniaci
Forme di piacere legate all’uso di droghe.
Felicità,
Giustizia,
Ricerca di salvezza: esiste sempre uno scarto
fra ciò che si ha e quello che si vorrebbe
avere.
Ricerca di
senso
FILOSOFIA DELLA RELIGIONE
Amore per la filosofia.
Legittimità della filosofia
La filosofia come riflessione sensata, profonda, razionale, sul “senso” della vita.
La religione come apertura ad un ALTRO, a un mistero che si rivela e si svela nella
vita stessa. La filosofia della religione come il tentativo di guardare alle religioni con
l’intento di cogliere l’essenza delle religioni stesse.
“Sui sentieri del sacro”
Introduzione
Seguire il testo sottolineando i seguenti concetti:
insoddisfazione
ricerca di salvezza
l’uomo libero ma condizionato
fede e ragione salto nel buio
i condizionamenti non soddisfano l’uomo
speranza escatologica
ateismo contemporaneo
indifferenza religiosa
persistenza del fenomeno religioso nuovi movimenti, sette, fondamentalismo
filosofia come ricerca di verità
complessità del fenomeno religioso con finalità essenzialmente soteriologiche.
Oggetto della filosofia della religione è l’uomo religioso, l’esperienza religiosa in
tutte le religioni.
Occorre necessariamente un atteggiamento di apertura nei confronti di tutte le
tradizioni religiose.
Occorre elaborare un concetto di religione applicabile a tutte le forme religiose.
La filosofia della religione ha un’istanza metafisica
Continuare con il cap.1° pag.47 – Le Religioni: tentativi di classificazione.
Configurazioni del divino nella storia delle religioni.
Le religioni primitive
Le religioni politeiste
Le religioni dualiste
Le religioni moniste - induismo
Il buddhismo
Capitoli e /o paragrafi particolarmente significativi
Cap 1 Alle sorgenti del fatto religioso
Par.1 Significato della tipologia religiosa
complessità del fenomeno religioso
Difficoltà di una definizione
Par 2 Alcune ipotesi tipologiche (tentativi di classificazione)
Van der Leeuw
Privilegia il momento soggettivo della religiosità
Sentimento religioso predominante
Criterio di universalità
Religioni nazionali e Religioni universali
Modalità del rapporto personale con la divinità
Religioni mistiche
Religioni profetiche
Cap.2 Configurazioni del divino nella storia delle religioni
Il criterio più interessante è, per Alessi, quello che distingue le manifestazioni religiose in base alla
diversa concezione del “sacro” da parte del credente.
Alessi distingue sei tipi di manifestazioni religiose:
1. religioni primitive
2. religioni politeiste
3. religioni dualiste
4. religioni moniste
5. religione del silenzio di Dio
6. religioni monoteiste
Fra le religioni moniste approfondiremo l’Induismo ( vedi pag. 66-71)
Lettura di testi tratti dalle Upanisad
Punto .2 par.5
La religione del silenzio di Dio
BUDDHISMO
Seguire Alessi da pag.71 a pag.81. (lettura di alcuni testi sacri)
BUDDHISMO
Silenzio da parte di Dio
(assenza di rivelazione)
Silenzio su Dio
(assenza di discorso teologico)
Silenzio con Dio
(assenza di culto)
COMPLESSITA’ DEL FENOMENO BUDDHISTA
Piano esistenziale
Comunità dei monaci
Povertà
Celibato
Non violenza
Piano dottrinale
Comunità dei laici
carità
misericordia
compassione
Fondatore Siddharta Gotama, (metà VI s.a C.)
LE QUATTRO NOBILI VERITA’ ( pag. 73)
1.
2.
3.
4.
Piccolo veicolo (Hinajana)
Grande veicolo ( Mahajana)
Biografia tra storia
e leggenda
Un itinerario di salvezza
affermazione della universalità del dolore
individuazione della causa del dolore nel desiderio
la modalità per eliminare la sofferenza è soffocare ogni desiderio
Via concreta per eliminare il desiderio e raggiungere il Nirvana
(Lettura di brani tratti dai testi sacri buddisti tratti dal canone pali e dai testi sancriti del Grande
Veicolo)
Otto sentieri raggruppabili in tre itinerari principali:
sentieri della moralità
Consapevole astensione dal
compiere azioni malvagie con
pensieri, parole, azioni.
sentieri della concentrazione
Occorre purificare la mente
attraverso la pratica della
meditazione
sentieri della saggezza
L’individuo riflette su sé
stesso purificato
esultando di gioia e si
avvicina al Nirvana
VERITA’ SUPREMA
DEL BUDDHISMO
NIRVANA
Si impone il silenzio più
totale
AL DI SOPRA DEGLI
DEI
Interpretazione negativa
Estinzione, nulla
Interpretazione positiva
Itinerario di salvezza come
distacco
Concetti fondamentali da approfondire:
sofferenza
CONOSCENZA
NIRVANA
impermanenza
COMPASSIONE
meditazione
vacuità
Cap.1 Punto 2.6 Le religioni monoteiste
CARATTERE ESCLUSIVISTA
DELLA DIVINITA’
DIO COME REALTA’ PERSONALE E
UNICA
EBRAISMO
CRISTIANESIMO
ISLAM=
sottomissione
Approfondimento
AFFINITA’ CON IL CRISTIANESIMO
MONOTEISMO
RESURREZIONE
DEI MORTI
GIUDIZIO
UNIVERSALE
ALLAH
MUHAMMAD
MAOMETTO
Riceve diverse rivelazioni
divine in un contesto estatico.
Si presenta come un
“nadir” (ammonitore) e
non intende fondare una
religione.
NASCE NEL 570580 d.C.
La missione del Profeta era dare al suo popolo una rivelazione scritta
come gli ebrei e i cristiani.
Allah aveva parlato agli ebrei e ai cristiani. Ora parla anche
agli arabi.
Indifferenza e ostilità alla Mecca
Migrazione a Medina
622 d.C quando
inizia l’era dell’ISLAM
Maometto capo di una
comunità politica e
religiosa
FONTI DOTTRINALI
IL LIBRO
114 SURE
(CAPITOLI)
DIVISE IN AYAT (VERSETTI)
CARATTERE
FRAMMENTARIO
ASSENZA DI
ORDINE LOGICO
FONTE DI TEOLOGIA E
DI DIRITTO
Al Qur’an CORANO=
= RECITAZIONE
INCREATO ,
COMUNICATO IN
FORMA DI
RIVELAZIONE A
MAOMETTO
E’ UN LIBRO
DESTINATO AD
ESSERE RECITATO
OGNI SURA INIZIA
CON LE PAROLE :
“Nel nome di Dio,
misericordioso e
compassionevole”
Un altro libro sacro dell’ISLAM sono gli
Hadith
o “detti” del Profeta
Tradizioni, detti, fatti,
atteggiamenti di
Maometto
La terza fonte del diritto e della teologia è la
L’insieme degli Hadith
è detta
SUNNA
Qiyas
PER CIRCOSTANZE NON
MENZIONATI NELLE
ALTRE FONTI
PER ANALOGIA
CON ALTRE FONTI
DOVERI FONDAMENTALI DI OGNI MUSULMANO
IL PRIMO DOVERE E’ RENDERE TESTIMONIANZA DELLA
PROPRIA
FEDE VISTA PRIMA DI TUTTO COME
INTERIORITA’
2 DOVERE LA PREGHIERA
3 DOVERE L’ELEMOSINA
4 DOVERE RAMADAN
5 DOVERE IL PELLEGRINAGGIO ALLA MECCA
CAP.7 Sui sentieri del sacro
L’essenza della religione
La definizione di RELIGIONE come
Correlazione dell’uomo al
DIVINO
Al primo posto c’è
l’iniziativa divina
gratuita
Ogni tradizione religiosa
ritiene di essere la vera
religione
Risposta dell’uomo a
Dio
Conclusione
Esigenza di
ulteriorità
Precarietà
congenita
dell’uomo
Insufficienza
dell’analisi
intellettiva
RAGIONEVOLEZZA DELLA FEDE
L’uomo è
effettivamente
aperto alla
conoscenza
dellì’essere
EVITARE RISPOSTE
RADICALI per non cadere
nel fanatismo
VALORIZZAZIONE
ESCLUSIVA DELLA
PROPRIA RELIGIONE
RIFIUTO GLOBALE DELLA
RELIGIONE
ACCETTAZIONE
PARITETICA DI OGNI
FORMA RELIGIOSA
Testi consigliati ai fini dell’esame:
Adriano Alessi “Sui sentieri del sacro. Introduzione alla Filosofia della
Religione” Ed. LAS Roma, 2005.
Per un approfondimento personale:
• Giorgio Colli “ La nascita della Filosofia” Ed. Adelphi 1975
• Martin Heidegger “Che cos’è la Filosofia” Ed. Il Melangolo, 1997.
• Piergiorgio Grassi(a cura di) “Filosofia della Religione. Storia e Problemi”
Ed. Queriniana-Brescia,1988.
• Appunti e schemi tematici
• Un manuale di Storia della filosofia per i Licei.
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