ABORTO • SPONTANEO: Provocato per cause naturali senza intervento umano né consenso della volontà. N.B. Non c’è responsabilità morale. • INDIRETTO: Interruzione della gravidanza, come conseguenza non voluta, a causa di un intervento per curare una malattia della madre. N.B. Lecito perché non diretto a provocare l’aborto, ma a recuperare la salute. • PROCURATO o DIRETTO: Soppressione deliberata e diretta di un essere umano nel grembo materno. a) Tecniche chirurgiche: aspirazione, raschiamento (embriotomia), isterotomia, induzione di contrazioni, avvelenamento, nascita parziale… b) Tecniche farmacologiche: DIU, pillola del giorno dopo, RU 486, prostaglandine… N.B. I tipi di aborto diretto (contraccettivo, eugenetico, terapeutico e di sperimentazioni su embrioni in vitro è gravemente illecito. Diagnosi prenatale: E’ l’insieme di esami compiuti sull’embrione stesso, per accertare se è affetto da malattie. TECNICHE: ecografia (ultrasuoni sul grembo materno), risonanza magnetica nucleare (immagini nitide), amniocentesi (prelievo di liquido amniotico), cordocentesi (prelievo di sangue dal cordone ombellicale), fetoscopia (visione e prelievo di sangue e tessuti fetali), placentocentesi (prelievo di sangue fatale dalla placenta), prelievo dei villicoriali (prelievo di tessuti dal corion, membrana esterna che avvolge l’embrione)… GIUDIZIO ETICO: 1)Dal punto di vista dell’oggetto dell’azione non pone problemi etici perché è una diagnosi. 2)Dal punto di vista delle circostanze in cui si svolge è lecita se le tecniche salvaguardano la vita e l’integrità dell’embrione e della madre. 3)Dal punto di vista del fine per cui si fa è illecita quando si vuole provocare un aborto, a causa della scoperta di difetti o malformazioni nell’embrione e quando le tecniche sono così invasive che non c’è proporzione tra rischi reali e benefici ipotetici. LA VITA NELLA FASE TERMINALE • EUTANASIA (suicidio, omicidio, suicidio assistito): Azione o omissione che di natura sua o nelle intenzioni procura la morte allo scopo di eliminare ogni dolore. N.B. E’ sempre illecita, anche quando praticata per fini pietosi e su richiesta del paziente, poiché si tratta della soppressione di un essere umano e della violazione del principio della difesa della vita. • ACCANIMENTO TERAPEUTICO: Uso di terapie inutili o inefficaci per la cura del malato, che aumentano la penosità della malattia e si configurano come sproporzionate nel rapporto tra rischio e beneficio. N.B. Si ha l’obbligo di curarsi e farsi curare, ma la rinuncia a mezzi sproporzionati di assistenza non equivale al suicidio o all’eutanasia, piuttosto si tratta dell’accettazione della condizione umana di fronte alla morte. • CURE PALLIATIVE (pallium=manto): Somministrazione di medicine che non possono più curare la malattia ma, controllano i sintomi senza peggiorare significativamente la qualità della vita. N.B. Il criterio generale è di dire la verità e non mentire la gravità della situazione, poiché il paziente ha diritto all’informazione, nonché alla vicinanza e premura accompagnata da sostegno spirituale e psicologico. Morte encefalica: Cessazione totale e irreversibile dell’unitarietà funzionale dell’organismo, indicata dall’assenza di ogni attività encefalica. • Criteri: 1) Irreversibilità 2) Unità funzionale dell’organismo 3) Certezza (legge n°578, 29/12/93) • Stato di coma: 1) Coscienza alterata 2) Coscienza nascosta 3) Coscienza assente 4) Coscienza totalmente abolita Trapianti • Tipi: 1) Autotrapianto 2) Eterotrapianto 3) Omotrapianto • Giudizio etico: 1) Rispetto della vita del donatore e del ricevente 2) Tutela dell’identità personale del ricevente 3) Consenso informato e rispetto del cadavere 4) Totale gratuità Legge 27 maggio 1991, n. 176 Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, (New York 20 novembre 1989) http://www.camera.it/_bicamerali/leg14/infanzia/leggi/Legge%20176%20del%201991.htm