La Seconda Guerra Mondiale

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La Seconda Guerra
Mondiale
1939 - 1945
A partire dal 1935 la Germania nazista
di Hitler iniziò ad attuare la sua politica espansionistica, approfittando della debolezza e delle problematiche economiche di Francia, Inghilterra e Stati
Uniti; nello stesso momento Hitler firma
un’alleanza con il Giappone.
Nello stesso momento l’Italia fascista
di Mussolini conquista l’Etiopia, nell’Africa centro-orientale, e si avvicina alla
Germania.
Nel 1937 si costituisce l’Asse RomaBerlino-Tokyo.
Nel 1938 le truppe naziste occuparono l’Austria e la regione dei Sudeti.
Adolf Hitler
Nel 1939 Hitler occupò anche la Boemia e la Moravia, che facevano parte
della Cecoslovacchia, continuando così un’espansione progressiva verso est.
Intanto Hitler iniziò a rivendicare il territorio chiamato “Corridoio polacco” e la città di Danzica: era una stretta striscia di terra, che facevano parte
della Polonia, che separava la Prussia Orientale al resto della Germania.
La Francia e la Gran Bretagna iniziarono quindi a preoccuparsi per l’avanzata di
Hitler e iniziarono alleanze
con le nazioni minacciate dalla Germania, in particolare la
Polonia.
L’Italia occupò l’Albania e la
Germania firmò un patto con
l’Unione Sovietica per la spartizione della Polonia (Patto
Molotov-Ribbentrop).
Lo Scoppio della Guerra
Il 1° settembre del 1939 la
Germania invase la Polonia;
il 3 settembre la Francia e la
Gran Bretagna dichiararono
guerra alla Germania.
L’Unione Sovietica occupò
subito la Polonia orientale,
continuando l’espansione verso ovest, occupando anche la
Lituania, la Lettonia, l’Estonia
e la Finlandia.
Nella primavera del 1940 la Germania attaccò la Norvegia, la Danimarca, il Belgio e l’Olanda. Infine invase la
Francia e il 14 giugno Hitler occupò Parigi.
La Francia fu divisa in due
parti: a nord, occupata dai
tedeschi, a sud affidata al governo collaborazionista di
Pétain.
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Il generale Charles De
Gaulle, fuggito a Londra,
costituì un governo in esilio
della Francia per organizzare la riconquista.
Il 10 giugno 1940 Mussolini dichiarò guerra alla Francia e
alla Gran Bretagna, convinto che la guerra sarebbe finita in pochissimo tempo e la Germania avrebbe vinto.
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Occupata l’Europa centro-orientale e la Francia, Hitler si rivolse alla
Gran Bretagna.
Per conquistarla occorreva però
sconfiggere l’aviazione inglese.
Il primo ministro inglese, Winston
Churchill, si impegnò in una forte
resistenza.
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Fra i mesi di agosto e settembre del 1940 si
svolse la Battaglia d’Inghilterra: l’aviazione
inglese (RAF, Royal Air Force) e l’aviazione
tedesca (Luftwaffe) si scontrarono duramente e anche Londra venne bombardata assieme a tante altre città britanniche, ma alla
fine la Gran Bretagna vinse la battaglia.
Nel 1941 la Germania intervenne in Africa e nei Balcani (nel nord della
Grecia), in aiuto alle truppe italiane:
•le truppe naziste guidate dal generale Erwin Rommel (chiamato “la volpe
del deserto”) occuparono molti territori nell’Africa settentrionale;
•i tedeschi con gli italiani occuparono la Romania, la Iugoslavia, la Bulgaria e la Grecia.
Nel 1941 Hitler attaccò l’Unione Sovietica, rompendo tutti gli accordi tra la Germania e la Russia.
Furono impiegati circa 3 milioni di militari, compresi molti italiani (l’ARMIR). La Germania avanzò
molto, ma i Russi, resistendo, attesero l’inverno, a
loro più favorele.
Il 7 dicembre 1941 il Giappone attaccò e distrusse la flotta degli
Stati Uniti che si trovava nel porto di Pearl Harbor nelle Hawaii.
Il giorno dopo USA e Gran Bretagna dichiararono guerra al
Giappone, alleato della Germania.
La guerra diviene veramente mondiale.
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Il Giappone in pochissimo tempo occupò molti territori in Asia, ma gli
Stati Uniti, nel giro di poco tempo riuscirono a riportare molte vittore
nell’Oceano Pacifico.
Intanto fra il 1942 e il 1943 le potenze dell’Asse Roma-Berlino-Tokyo
subirono gravi sconfitte:
gli Inglesi vinsero a El Alamein in Africa, costringendo alla ritirata gli Italiani e i Tedeschi;
l’Armata Rossa (l’esercito
dell’Unione Sovietica) sconfissero a Stalingrado le truppe italiane e tedesche che furono costrette a una terribile
ritirata nel territorio russo
d’inverno.
La ritirata italotedesca dalla Russia
Il 9-10 luglio 1943 gli Alleati (Stati Uniti e Inghilterra) sbarcarono in Sicilia.
Lo sbarco era stato preparato da violentissimi bombardamenti su obiettivi civili
e militari.
Intanto in Italia si faceva forte l’opposizione organizzata a
Mussolini e al Fascismo che avevano trascinato l’Italia in guerra.
Il Re Vittorio Emanuele III, vista
la situazione estremamente grave
dell’Italia, fece sapere a Mussolini
che era necessario sganciare l’Italia dalla Germania, così il Gran
Consiglio del Fascismo votò la
sfiducia a Mussolini (25 luglio
1945) e il Re diede l’incarico di
formare un nuovo governo al maresciallo Pietro Badoglio.
Lo sbarco in Sicilia
Il 3 settembre 1943 l’Italia firmò in Sicilia un armistizio con gli Alleati.
Dall’8 settembre l’Italia si trovò così in una situazione estremamente critica:
il Regno d’Italia, con l’appoggio degli Alleati, resisteva nel sud della
penisola, Re e il Primo Ministro si trasferirono a Brindisi (in Puglia);
i Tedeschi occuparono l’Italia centrale e settentrionale dove Mussolini proclamò la Repubblica Sociale Italiana, con sede a Salò sul
Lago di Garda.
In Italia iniziò così la fase più drammatica della guerra, nella
quale gli Italiani fedeli a Mussolini lottarono contro gli Italiani
che organizzarono la Resistenza.
Soprattutto nel nord dell’Italia si organizzarono delle forze militari fatte
di militari che non volevano essere fedeli ai Tedeschi e spesso di gente comune, i Partigiani, che lottavano per la liberazione dall’invasione nazista.
Mentre gli Alleati risalivano lentamente la penisola italiana riconquistandola con l’aiuto dei Partigiani, si organizzò un movimento politico antifascista, il
Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), guidato fra gli altri da Ferruccio
Parri, del Partito d’Azione, Luigi
Longo, del Partito Comunista, e
il generale Raffaele Cadorna.
Il CLN
Nel 1944 il re Vittorio Emanuele III, responsabile di aver dato il potere a Mussolini, decise di ritirarsi e lasciare il trono
al figlio Umberto II. Nel mese di maggio
dello stesso anno fu affidato a Ivanoe
Bonomi l’incarico di formare un nuovo
governo, con gli esponenti del CNL.
Umberto II
Frattanto proseguiva la risalita degli Alleati lungo l’Italia, fermati per tutto l’inverno del 1944 lungo la linea gotica, il fronte
tedesco sugli Appennini centrali.
L’esercito tedesco, intanto, resisteva in Italia anche tramite terribili rappresaglie: a Roma il 24 marzo 1944 i nazisti avevano subito l’uccisione di 32 soldati
tedeschi da parte dei partigiani, pertanto ordinarono che alle Fosse Ardeatine
fossero fucilati 355 italiani innocenti.
Nel 1945 gli Alleati riuscirono a sfondare il fronte tedesco (la linea gotica) e conquistarono il nord Italia.
Il 25 aprile l’Italia fu definitivamente liberata, il 27 Mussolini venne arrestato sul Lago di Como, mentre tentava di fuggire, e il 28 aprile
Mussolini venne fucilato.
Il 6 giugno 1944 gli Alleati sbarcarono in Normandia, nel nord della
Francia per liberarla il 26 giugno; il
generale De Gaulle così fu messo a
capo della Repubblica Francese.
I corpi di Mussolini e dei suoi collaboratori
dopo la fucilazione
Gli Alleati anglo-americani così si prepararono
ad attaccare la Germania
dall’Italia e dalla Francia.
Il 7 marzo 1945 le truppe Alleate superarono il Reno e occuparono
la Germania occidentale.
Le
truppe dell’Armata
Rossa dell’Unione Sovietica occuparono la Polonia, la Cecoslovacchia,
l’Ungheria, l’Austria e
la parte orientale della
Germania, arrivando a
conquistare Berlino.
Le truppe sovietiche occupano Berlino
Il 30 aprile 1945 Hitler si uccise e la Germania firmò la resa
incondizionata.
Il 6 aprile 1945 gli Stati Uniti sganciarono due
bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, costringendo così alla resa il
Giappone, il 2 settembre
1945.
Con 50 milioni di morti,
milioni di dispersi e feriti
si concluse così la Seconda
Guerra Mondiale.
La bomba atomica su Hiroshima
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