Sostanze ad attività antiossidante: presenza negli alimenti e influenza dei trattamenti tecnologici Giovanni Lercker e Tullia Gallina Toschi Dipartimento di Scienze degli Alimenti Università degli Studi di Bologna Le sostanze grasse si ossidano…. prima o poi Dopo un certo tempo le sostanze grasse si ossidano, sviluppando cattivi odori e composti indesiderati Alimenti contenenti sostanze grasse, una volta riscaldati, si ossidano più rapidamente Molte sostanze grasse si ossidano anche se poste in contenitori privati dell’aria Diverse sostanze grasse si ossidano anche a bassa temperatura Ossidazione della frazione lipidica • Enzimatica (lipossidasi) – Lipossigenasi – Lipoperossidasi • Chimica – Autossidazione – Ossidazione fotosensibilizzata Ossidazione: reazione radicalica? L’ossidazione delle sostanze grasse, nel suo insieme, ha un andamento radicalico Possiede un periodo di induzione (a), uno di propagazione (b) ed uno di spegnimento (c) Alcune delle reazioni che avvengono non sono di tipo radicalico PROMOZIONE DELL’OSSIDAZIONE DIRETTA Raggi ultravioletti (hν) Ossigeno singoletto (O2*) Perossidi Calore ad elevata temperatura INDIRETTA Raggi ultravioletti Metalli di transizione (Fe, Cu, ecc.) Calore OSSIDAZIONE DEI LIPIDI • L’innesco dell’ossidazione si attua sulla superficie lipidica che viene a contatto con l’ossigeno (aria, o altre specie reattive dell’ossigeno, ROS); una volta innescata si può propagare anche in ambiente anaerobico • L’unica difesa è affidarsi all’antiossidazione DEFINIZIONE DI ANTIOSSIDANTE • Antiossidante è ogni sostanza o un’azione capace di evitare, ritardare o prevenire negli alimenti lo sviluppo della rancidità o di altre degradazioni dell’aroma dovuti ad ossidazione • Per convenzione, una sostanza si comporta da antiossidante quando interagisce proteggendone un’altra più importante ANTIOSSIDANTE IDEALE • • • • • • Sicuro nell’impiego Non impartisce odori, aromi e colori sgradevoli Attivi a basse concentrazioni Facili da incorporare nel sistema alimentare Dovrebbe sopravvivere ai processi di cottura Disponibile a costi modesti Funzioni degli antiossidanti • • • • • • • • • Spazzino di radicali Donatore di atomi d’idrogeno Donatore di elettroni Distruttore di perossidi “Quencer” dell’ossigeno “singoletto” Inibitore di enzimi ossidanti (lipossidasi) Sinergico in compagnia di altri antiossidanti Agente chelante di metalli Agente riducente Meccanismo di azione degli antiossidanti antiradicalici ROO° RO° R° + + + A−H A−H A−H ROOH + A° ROH + A° RH + A° ROO° RO° + + A° A° ROOA ROA ROOH + AH RO° + A° + H2O Conservazione delle sostanze grasse • Per gli aspetti antinutrizionali • Per gli aspetti organolettici • Per la conservazione delle caratteristiche dei prodotti di qualità Antiossidanti Tipo I - Gli "inattivatori" di radicali liberi, come il BHA (butil-idrossi-anisolo), BHT (butil-idrossi-toluolo), PG (propil-gallato), il TBQ (ter-butil chinone) e i tocoferoli. Tipo II - Quelli che prevengono la formazione di radicali liberi, come l’agente chelante EDTA (acido etilen-diammino-tetracetico), l’acido citrico e varie forme di acido ascorbico; il loro meccanismo di azione è soprattutto quello di bloccare i metalli (metal scavengers). Tipo III - Fattori ambientali, come la temperatura o l’abbassamento della pressione dell’ossigeno. FONTI DI ANTIOSSIDANTI NATURALI Piante Oli di semi e di frutti Cereali Fagioli Vegetali, frutti Cere da foglie Cortecce e radici Spezie Piante medicinali Alghe Prodotti microbici Prodotti animali Prodotti fermentati Idrolizzati proteici Prodotti della reazione di Maillard Altri Rosmarino, origano, salvia, timo, Genesi dei carotenoidi Strutture dei diversi flavonoidi 1. Carnosolo 2. Rosmanolo (7α-) 3. Isorosmanolo 4. Epirosmanolo (7β-) 5. Rosmaridifenolo 6. Rosmarichinone 7. Acido caffeico difenol glicoside 8. Acido rosmarico 9. Derivato dell’acido rosmarico 10. Flavonoide del timo 11. Flavonoide del timo 12. Capsicina (irritante) 13. Nuovo componente non irrirante 14. Amide dell’acido ferulico con la tirosina 15. Derivato della piperina 16. Pigmento giallo della curcuma 17. Pigmento giallo della curcuma 18. Tetraidro curcumina M. Namiki, Antioxidants/antimutagens in food, Crit. Rev.Food Sc. Nutr., 29, 273-300 (1990). Particolari componenti del seme di SESAMO FLAVONOIDI ANTIOSSIDANTI M. Namiki, Antioxidants/antimutagens in food, Crit. Rev.Food Sc. Nutr., 29, 273-300 (1990). Principali fonti di antiossidanti catechinici F. Mattivi et al., 2001 Attività antiossidante di alcuni composti a struttura flavonoide Periodo di induzione con Rancimat (ore) b Controllo Olio di mais deodorato a Lardo Isoflavoni Daidzeina (7,4’-diidrossi) Genisteina (5,7,4’-tetraidrossi) Calconi Buteina Okanina Acidi fenolici Acido protocateuico (acido 3,4-diidrossibenzoico) Acido gallico (acido 3,4,5-triidrossibenzoico) Acido cumarico (acido p-idrossicinnamico) Acido ferulico Acido caffeico (acido 3,4-diidrossicinnamico) Acido diidrossicaffeico Acido clorogenico (estere caffeoil chinico) Acido chnico Esteri fenolici Propil gallato Miscellanea β-Catechina Esperedina metilcalcone Asculetina (6,7-diidrossicumarina) a b A 1,3 B 0,35 1,4 2,6 - 94 97 - 120 145 495 505 105 4,8 28,6 0,8 2,0 23,3 31,4 - 435 21,8 410 135 - 15,5 0,0004 Molare in olio di mais deodorato (110 h per arrivare a NP = 50). 0,05 % di composto testato nel lardo, batch A o B. FENOLI, BIOFENOLI E POLIFENOLI DEGLI OLI DI OLIVA Acidi fenolici e derivati Alcoli fenolici Secoiridoidi Lignani Flavoni Antocianidine In totale (in media) = 200-300 mg/Kg TUTTI I COMPOSTI FENOLICI SONO POTENTI ANTIOSSIDANTI, CON AZIONE ANTI-INFIAMMATORIA PRINCIPALI ANTIOSSIDANTI CARATTERISTICI DEGLI OLI D’OLIVA Contenuto orientativo di tococromanoli (mg/Kg) negli oli vegetali (P. Schuler, in Food Antioxidants (B.J.F. Hudson Ed.) Elsevier Applied Science, London, 1990, p.99). Olio/grasso di Cocco Cotone Granella di mais Germe di mais Oliva Palma Arachide Colza Cartamo Soia Girasole Mandorla Germe di grano Tocoferoli ----------------------------------------------α β γ δ 5 – 10 40 – 560 60 – 260 0 300 – 430 1 - 20 1 – 240 0 180 – 260 tracce 80 – 330 180 – 280 340 – 450 30 – 120 0 – 20 350 – 700 20 – 40 560 560 - 1200 660 - 810 Tocotrienoli ------------------------------------------α β γ δ 5 5 5 tracce 1 – 20 270 – 410 0 400 – 900 1 - 50 0 0 - 240 0 450 – 790 5 - 60 0 0 320 70 120 - 150 20 - 40 260 - 300 70 130 – 590 10 – 20 380 – 590 10 – 20 70 – 190 230 – 240 250 – 930 50 – 450 0 0 0 10 – 50 1 - 10 590 450 260 270 20 - 90 80 - 190 - D. Rajalakshmi, S. Narasimhan, in Food Antioxidants, D.L.Madhavi, S.S. Deshpante and D.K. Salunkhe Eds., Cap. 3, Marcel Dekker, USA, 1996 Contenuto di acido L-ascorbico (vitamina C) in alimenti rappresentativi (G.M. Jaffe, in Kirk-Othmer Enciclopedia of Chemical Technology, Vol. 24, Wiley-Interscience, New York, 1978, p. 8.) Alimento vegetali Asparagi Broccoli (Brussel) Cavoli Cavolfiori Carote Cavoli ricci Porri Cipolle Fagioli Prezzemolo Pepe Patate Spinaci Pomodori frutti Mele Banane Pompelmi Guava (pero delle Indie) Biancospino (bacche) Aranci, limoni Pesche Ananas Rosa canina Fragole carni, pesci e latte Carni vitello maiale e pesci Fegato, reni Carne bovina acido L-ascorbico (mg/100 g) 15 – 30 90 – 150 30 – 60 60 – 80 9 120 – 180 15 – 30 10 – 30 10 – 30 170 125 - 200 10 – 30 50 - 90 20 - 33 10 - 30 10 40 300 160 – 180 50 7- 14 17 1000 40 - 90 ≤2 10 – 40 1-2 Contenuto di acido citrico in alcuni frutti e vegetali (E.F. Bouchard, E.G. Merritt, in KirkOthmer Enciclopedia of Chemical Technology, Vol. 6, Wiley-Interscience, New York, 1978, p. 150.). Frutto/vegetale frutti Limoni Pompelmi Mandarini Aranci Ribes rosso Ribes nero Lampone Ribes Fragole Mele vegetali Patate Pomodori Asparagi Rape Fagioli Melopoponi Granella di mais Lattuga Melanzana Acido citrico/citrato % 4,0 – 8,0 1,2 – 2,1 0,9 – 1,2 0,6 – 1,0 0,7 – 1,3 1,5 – 3,0 1,0 – 3,0 1,0 0,6 – 0,8 0,008 0,3 – 0,5 0,25 0,08 – 0,2 0,05 – 1,1 0,05 0,007 – 0,025 0,02 0,016 0,01 D. Rajalakshmi, S. Narasimhan, in Food Antioxidants, D.L.Madhavi, S.S. Deshpante and D.K. Salunkhe Eds., Cap. 3, Marcel Dekker, USA, 1996 Effetto dell’acido citrico sulla stabilità ossidativa dell’olio di soia (H.G. Dutton, A.W. Schwab, H.A. Moser, J.B. Cowan, j. Am. Oil Chem. Soc., 25, 385 (1948)). Numero di perossidi (condizioni del saggio A O M, dopo 8 ore) con ac. citrico senza ac. citrico Controllo 10,7 46,6 Cloruro ferrico (3,0) 125 293 Cloruro manganoso (3,0) 13,1 85,4 Cloruro di cobalto (3,0) 9,1 239 Cloruro di cromo (3,0) 17,8 153 Cloruro di rame (3,0) 291 294 Sale (ppm) STABILITÀ E CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE IN RELAZIONE ALL’ANTIOSSIDAZIONE olio additivoa Mantenimento dell’aromac Olio da insalata Nessuno 0,02% IC 0,15% SC shelf-life relativa (settimane) b 5 7 7,5 Margarina Nessuno 0,02% IC 0,15% SC 5 14+ 14+ 165 550+ 700+ Nessuno 0,02% IC 0,15% SC 7 14+ 14+ 315 625+ 600+ Olio parzialmente idrogenato a IC = isopropil citrato; SC = stearil citrato. Numero di settimane con valutatazione superiore a mediocre. c Shelf-life relativa x grado di accettabilità. b 215 325 425 Attività antiossidante dell’ascorbil palmitato (AP) in oli vegetali a 45 °C (W.M. Cort, J. Am. Oil Chem. Soc., 51, 321 (1974)). Giornia necessari a raggiungere il numero di perossidi 70 (meq di O2 attivo/Kg sostanza grassa. OLIO Antiossidante Olio di Olio di girasole Olio di Olio di mais cartamo arachide Nessuno 7 6 15 12 AP (0,01%) 11 10 26 21 AP + PG + TPDA (0,01% ciascuno) 25 22 46 31 BHA (0,02%) 8 8 15 15 BHT (0,02%) 10 9 15 13 PG (0,02%) 16 19 26 21 AP = ascorbil palmitato; PG = propil gallato; TDPA = acido tiodipropionico; BHA = butil idrossianisolo; BHT = di-ter-butil idrossitoluolo. D. Rajalakshmi, S. Narasimhan, in Food Antioxidants, D.L.Madhavi, S.S. Deshpante and D.K. Salunkhe Eds., Cap. 3, Marcel Dekker, USA, 1996 Livelli di BHA e di BHT impiegati in pratica in diversi prodotti alimentaria. Prodotto Livello % di BHA Livello % di BHT Grassi animali Oli vegetali Prodotti da forno Cereali Purea disidratata di patate Oli essenziali Chewing gum base Canditi Materiali di confezionamento per alimenti 0.001 – 0,01 0,002 – 0,02 0,01 – 0,04 0,005 – 0,02 0,001 0,01 – 0,1 Fino a 0,1 Fino a 0,1b 0,02 – 0,1 0.001 – 0,01 0,002 – 0,02 0,01 – 0,04 0,005 – 0,02 0,001 0,01 – 0,1 Fino a 0,1 / 0,02 – 0,1 a Spesso impiegato in combinazione con altri antiossidanti, quali BHT (BHA) gallati e acido citrico. b Calcolato sul grasso. D. Rajalakshmi, S. Narasimhan, in Food Antioxidants, D.L.Madhavi, S.S. Deshpante and D.K. Salunkhe Eds., Cap. 3, Marcel Dekker, USA, 1996 Confronto del comportamento antiossidante di alcuni antiossidanti di sintesi, valutato attraverso il saggio AOM (Active Oxygen Method) (E.R. Shervin and J.W. Thompson, Food Technol., 21(6), 912 (1967)). Trattamento con Controllo 0,010 di TBHQ 0,020 di TBHQ 0,030 di TBHQ 0,010 di BHA 0,020 di BHA 0,030 di BHA 0,010 di BHT 0,020 di BHT 0,030 di BHT 0,010 di PG 0,020 di PG 0,030 di PG Ore necessarie per ottenere un numero di perossidi pari a 20 pari a 70 pari a 70 pari a 70 Strutto Olio di Olio di soia Olio di cotone cartamo 4 9 11 6 23 24 29 40 38 34 41 29 55 42 53 77 27 9 12 8 36 9 10 6 42 9 10 7 12 10 12 10 18 11 13 7 33 13 15 8 12 19 21 13 20 30 26 10 42 37 31 12 TBHQ = ter-butil idrochinone; BHA = butil idrossianisolo; BHT = di-ter-butil idrossitoluolo; PG = propil gallato. D. Rajalakshmi, S. Narasimhan, in Food Antioxidants, D.L.Madhavi, S.S. Deshpante and D.K. Salunkhe Eds., Cap. 3, Marcel Dekker, USA, 1996 TEST DI OSSIDAZIONE ACCELERATA OLIO DI GIRASOLE controllo + 3% PC + 3% PC + 0,2% GTE + 0,2% GTE + 3% PC (fresca) + 3% PC (fresca) + 3% PL 0,2% GTE +0,2% GTE OSI time 4,50 (ore) 4,66 3,96 18,78 5,55 4,63 20,25 SD 0,09 0,03 0,64 1,87 0,36 0,51 0,43 CV% 2,0 0,6 16,2 10,0 6,5 11,0 2,1 PC = fosfatidil colina; GTE = estratto di tè verde; PL = fosfolipidi. Condizioni sperimentali T = 110 °C; flusso d’aria = 150 ml/min Stabilità delle patate chips fritte in olio di cotone con vari antiossidanti, valutata a 45 °C. Antiossidante (0,02%) Nessuno BHA AP BHT PG DLTDP Giorni per raggiungere la rancidità 10 10 15 14 24 14 BHA = butil idrossianisolo; AP = ascorbil palmitato; BHT = di-ter-butil idrossitoluolo; PG = propil gallato; DLTDP = dilauril tiodipropionato.. D. Rajalakshmi, S. Narasimhan, in Food Antioxidants, D.L.Madhavi, S.S. Deshpante and D.K. Salunkhe Eds., Cap. 3, Marcel Dekker, USA, 1996 Effetto sinergico dei fosfati Attività antossidante dei tocoferoli relativamente ad antiossidanti sintetici (B.T. Lehmann, B.M. Watts, J. Am. Oil Vhem. Soc., 28, 475 (1951).) Giornia necessari all’insorgenza di rancido a 45 °C Fosfati Controllo Soluzione tamponeb DSP STP SHMP IMP 2 2 3 7 8 Tocoferolo 0,005% 4 7 12 - BHA 0,005% 22 43 48 57 64 PG 0,005% 11 7 18 28 28 a tempo richiesto per decolorare metà del carotene presente (addizionato). concentrazione, 0,1% in pH 7,5 di tampone borato. DSP = ortofosfato disodico; STP = tripolifosfato di sodio; SHMP = esametafosfato di sodio; IMP = metafosfato insolubile o sale di Maddrell; BHA = butil idrossianisolo; PG = propil gallato. b D. Rajalakshmi, S. Narasimhan, in Food Antioxidants, D.L.Madhavi, S.S. Deshpante and D.K. Salunkhe Eds., Cap. 3, Marcel Dekker, USA, 1996 TEST ACCELERATI DI STABILITÁ • Test di ossidazione accelerata (Saggio AOM, Rancimat® test e OSI® time) • Test di invecchiamento accelerato (T = 4060 °C) • Test di termo-ossidazione (T > 110 °C) LIMITI DEI TEST DI OSSIDAZIONE ACCELERATA • CONSUMO DELL’OSSIGENO • VELOCITÁ DI REAZIONE DIPENDENTE DALLA CONCENTRAZIONE DELL’OSSIGENO • SPOSTAMENTO DELLA FINE DEL PERIODO D’INDUZIONE • DOVREBBERO ESSERE CONSIDERATE LE REAZIONI DI CICLIZZAZIONE E DI POLIMERIZZAZIONE • ANTIOSSIDANTI TERMOLABILI • ANTIOSSIDANTI VOLATILI • Frankel E.N., Trends Food Sci. Technol., 4, 220-225 (1993) EFFETTI DELLA CONSERVAZIONE • In tutti i casi la conservazione riduce l’attività antiossidante, in maniera differente per tipo di antiossidante e per le condizioni di conservazione • In alcuni casi durante la conservazione l’idrolisi provoca la liberazione di antiossidanti, riducendo la diminuzione dell’attività antiossidante EFFETTI DEI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE • La trasformazione tecnologica riduce l’attività antiossidante andando a eliminare gli antiossidanti in misura differente • In generale i processi che prevedono riscaldamenti a temperature elevate riducono maggiormente il potere antiossidante • I prodotti della reazione di Maillard, quando formati, riducono la distruzione degli antiossidanti FATTORI PRO-OSSIDANTI E SCELTE DI ANTIOSSIDAZIONE Pro-ossidanti Anti-ossidanti Acidi grassi insaturi Riduzione dell'insaturazione degli acidi grassi Scambio gassoso, rimozione dell'ossigeno Confezionamento sotto vuoto Rimozione degli ioni metallici Complessazione dei metalli Rimozione della luce, confezionamento opaco "Spazzino" di radicali Ossigeno, ossigeno attivo Ioni di metalli pesanti e chelati metallici Luce e pigmenti coloranti Radiazione elettromagnetica ad elevata energia Radicali perossidi liberi Riscaldamento Lipossigenasi Tempo Contenuto di umidità (molto basso o molto alto) Antiossidanti Refrigerazione Inattivazione enzima Scelta di periodo breve della shelf life Umidità intermedia Bilancio antiossidanti-proossidanti nell’intestino Tocoferoli e tocotrienoli Coenzima Q Carotenoidi Flavonoidi Acido ascorbico Spezie, oli essenziali Vitamina A Seleno-metionina Mantenimento del sistema antiossidante = Buona salute PUFAs ossidati Ossisteroli Inquinanti organici persistenti Fe2+ e Cu+ Nitriti Metalli pesanti Micotossine Alcoli Sistema antiossidante compromesso = Cattiva salute K.P. SURAI et al., Nutritional Genomics & Functional Foods, 1 (1), 1-20 (2003) CONCLUSIONI • L’ossidazione delle sostanze grasse è spesso un’attività con esito negativo • L’antiossidazione e un processo complesso • Gli antiossidanti naturali sono numerosissimi • La misura del potere antiossidante è critica • La presenza di più antiossidanti può essere più o meno efficace • Ciascun antiossidante ha un intervallo ottimale di concentrazione in cui è attivo • Gli antiossidanti sono additivi indispensabili • Le fonti naturali di antiossidanti sono molteplici • Conservazione e trasformazione tecnologica riducono l’attività antiossidante • Previsione della shelf life in relazione all’ossidazione